Una muscolatura allenata mantiene forte il nostro sistema immunitario? Un recente studio, del quale sotto ci parla la Dott.ssa Cui, ha rivelato il ruolo positivo che la massa muscolare robusta può svolgere nel mantenere efficiente il sistema immunitario del corpo.
Questa tesi è di particolare interesse specialmente nel caso di malattie croniche serie che abbassano il sistema immunitario. Infatti, una massa muscolare forte sarebbe in grado di contrastare, per esempio, il processo di cachessia, vale a dire la sindrome da deperimento, causata da una patologia importante, che porta alla perdita della massa corporea indipendentemente dal nutrimento.
Tuttavia, questa tesi è finora stata dimostrata solamente in laboratorio, ma i risultati sono tali da preparare il terreno a imminenti studi sull’uomo.
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Ricerche per curare la cachessia
Il processo di cachessia è caratterizzato dalla perdita inarrestabile della massa grassa e muscolare.
Secondo il National Cancer Institute (NCI), questo processo avviene in presenza di patologie croniche ed è la causa di almeno un terzo delle morti dovute al cancro.
Secondo il Dott. Alfred Goldberg della Scuola di Medicina dell’Università di Harvard, il processo della cachessia sarebbe dovuto al fatto che il corpo, nel tentativo di combattere una seria patologia, esagera nell’usare la forza dei muscoli e della massa grassa. E questa “compensazione esagerata” li prosciuga e distrugge. Di conseguenza anche i linfociti T – le cellule chiave nella risposta immunitaria – sono soggette a un vero e proprio esaurimento.
Ad oggi, non esiste nessuna terapia per contrastare il processo mortale di cachessia. Quindi, i ricercatori stanno esplorando la relazione tra i linfociti T e la cachessia e l’influenza dei muscoli sui linfociti T.
I risultati dello studio
Il nuovo studio ha evidenziato la relazione che esiste tra la perdita di massa muscolare e l’esaurimento dei linfociti T. Questa relazione ha evidenti conseguenze sulla forza del sistema immunitario.
La Dott.ssa Cui, che fa parte del team di ricercatori di questo studio, racconta che “nel nostro esperimento, le cavie con una massa muscolare più sviluppata hanno reagito meglio all’infezione cronica rispetto a quelle con una muscolatura più debole. I futuri esperimenti dovranno dimostrare se questi risultati si producono anche sul corpo umano.”
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