La quarantena legata all’emergenza Coronavirus può portarci a esagerare un po’ con il cibo.
Succede perché trascorriamo molto tempo a casa, spesso cucinando per spezzare la monotonia o per coinvolgere i nostri figli in attività piacevoli. Il risultato è una grande abbondanza di piatti pronti, come dolci, pane, pizze, che rappresentano una fortissima tentazione.
In più, stando a casa tutto il giorno abbiamo anche facile accesso al frigorifero. Un altro fattore che può rendere molto difficile mangiare in modo equilibrato.
Come evitare di cedere a qualche eccesso di troppo? Ne abbiamo parlato con la psicologa Floriana Ventura.
Fame fisiologica, desiderio di cibo e smania di cibo: che differenza c’è?
E’ importante distinguere tra la fame fisiologica e altri tipi di “fame”.
La fame fisiologica è quella che si manifesta dopo alcune ore dall’ultimo pasto (pranzo o cena), quando, dopo un digiuno, avvertiamo un senso di vuoto o di brontolio allo stomaco. E’ il nostro organismo che ci invia segnali chiari di “vera” fame, invitandoci a rifornirci di energia.
Purtroppo, però, non mangiamo solo per rispondere alla fame fisiologica. Ci sono altri due istinti, meno produttivi e utili, che ci portano a ricercare il cibo.
- Il desiderio di cibo: è quello che proviamo se, dopo aver pranzato, ci capita di trovarci davanti a un buffet, magari perché abbiamo accompagnato nostro figlio a una festa. Vedendo il cibo e sentendone il profumo possiamo esserne attratti e avere voglia di mangiarlo. Si tratta quindi di un desiderio legato alla disponibilità di cibo nel contesto in cui ci troviamo. Non è sbagliato di per sé, ma lo diventa se stiamo cercando di seguire una dieta e, attratti dal cibo, cediamo alla tentazione.
- La smania di cibo: si tratta di una sensazione che parte dal pensiero di un alimento e ci porta ad avere una voglia spasmodica di mangiarlo. E’ così invasiva e sgradevole che non ci sentiamo in pace finché non abbiamo soddisfatto quella voglia. La smania di cibo, chiamata anche fame nervosa, può manifestarsi anche più volte al giorno e questo è il suo aspetto più pericoloso: se cediamo ogni volta a questo istinto, mangeremo inevitabilmente più del dovuto.
Cosa scatena la smania di cibo?
La smania di cibo si scatena quando proviamo un’emozione sgradevole, come la frustrazione, la tristezza, l’ansia, la rabbia, che pensiamo di poter gestire attraverso il cibo, perché mangiare ci dà gratificazione immediata e ci fa sentire soddisfatti. Il problema è che questa soddisfazione dura, in genere, per pochissimo tempo: subito dopo, infatti, entra in gioco il senso di colpa, legato al fatto che abbiamo mangiato quando non avremmo dovuto.
In pratica, in seguito a una disregolazione emotiva che mina la nostra stabilità e il nostro equilibrio, non riusciamo a trovare la strada giusta per reagire, ma ne imbocchiamo un’altra, pensando, in questo modo, di rispondere a quell’emozione. Tuttavia, mangiare come antidoto alla tristezza o alla rabbia è un metodo che non funziona.
E’ invece importante reagire a un’emozione in modo adeguato. Un esempio: mi sento solo? Invece di mangiare, cerco la compagnia di un amico.
Questa tendenza ad associare cibo ed emozioni è un retaggio della nostra infanzia, perché, quando da piccoli la mamma ci allatta, oltre al nutrimento riceviamo anche coccole. Normalmente, con la crescita, queste due esperienze prendono strade diverse, ma a volte i due bisogni – cibo e affetto – non si separano come dovrebbero e questo ci porta a ricercare gratificazione mangiando. Un meccanismo disfunzionale che, se abbiamo problemi di salute o di peso o se si ripete spesso, può diventare un problema perché si traduce in un rapporto squilibrato con il cibo.
Quarantena: le dritte per gestire smania di cibo e desiderio di mangiare
In quarantena, un ciambellone preparato per la merenda dei bambini può rappresentare una tentazione a cui è difficile resistere: è in cucina, a portata di mano, soffice e profumato, che aspetta solo di essere mangiato. Oppure può capitare di sentirsi soli, preoccupati, in ansia a causa dell’emergenza Coronavirus e di cercare conforto nel cibo. E’ comprensibile, ma è anche importante riuscire a controllarsi.
Il “trucco” è dedicarsi a delle attività distraenti che, ogni volta che sentiamo il desiderio o la smania di cibo, ci trattengono dal mangiare. Bastano 5-10 minuti di una qualsiasi attività piacevole, che sposti la nostra attenzione dal cibo. Adottare questo accorgimento ogni volta che la smania si presenta fa sì che pian piano le smanie diventino meno frequenti e meno intense, quindi più facili da controllare.
Il consiglio della psicologa: fai una lista di 4-5 attività che hanno il potere di distrarti, in modo da sapere subito a quale dedicarti appena inizi ad avvertire la smania di mangiare. Naturalmente, ora che non puoi uscire, scegli attività da fare a casa, come leggere qualche pagina di un libro, fare una videochiamata ad un amico, guardare una serie tv, giocare con tuo figlio.
In questo periodo di permanenza a casa, dove si è più soggetti alla tentazione del cibo, è anche importante seguire un piano alimentare ben preciso, con un menù definito per tutti i pasti. E, in più, stabilire per ogni pasto degli orari fissi, dandosi come regola quella di rispettarli. Questa disciplina è di grande aiuto per riuscire a controllarsi e mantenere un’alimentazione equilibrata e senza eccessi anche durante la quarantena legata al Coronavirus.
Fonte
Dottoressa Floriana Ventura, psicoterapeuta e psicologo.
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