A 10 anni dalla sua iscrizione a Patrimonio immateriale dell’Umanità UNESCO, la Dieta Mediterranea è sempre più una tendenza globale. E la pasta è al centro di questa perfetta piramide alimentare. Un indicatore del crescente successo della dieta mediterranea è proprio l’andamento dei consumi di pasta. In 10 anni il consumo mondiale di spaghetti, maccheroni e tagliatelle è passato da quasi 9 milioni di tonnellate all’anno a circa 15 milioni di tonnellate.
La Dieta Mediterranea: la migliore al mondo
Secondo il sito statunitense US News & World Report, proprio la dieta Mediterranea è la migliore al mondo. E il suo gradimento è in crescita anche in Paesi legati ad altre tradizioni alimentari.
Questo grazie alla nuova consapevolezza di come le scelte che facciamo a tavola impattino non solo sulla nostra salute, ma anche su quella del Pianeta.
L’aumento dei consumi di pasta non è legato quindi solo alla bontà e all’equilibrio nutrizionale di questo alimento, ma anche alla sua immagine e alla sua sostenibilità. La pasta è la traduzione più immediata del concetto di mangiare mediterraneo.
Leggi il nostro articolo se vuoi sapere tutto sulla Dieta Mediterranea: principi, alimenti, proprietà nutrizionali e benefici per salute.
La pasta è un alimento sostenibile
Un recente studio del WWF ha calcolato che un piatto di pasta al pomodoro (100 grammi) ha un’impronta di carbonio di appena 0,492 kg mentre l’impronta idrica è pari ad appena 231,4 litri. Pochissimo, se confrontato con altri alimenti.
La sostenibilità della pasta è confermata anche dal modello della “doppia piramide alimentare e ambientale“, sviluppato dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition.
Che evidenzia quanto l’impatto sul pianeta dei cibi alla base della piramide della Dieta Mediterranea, per esempio la frutta, la verdura, i legumi e i cereali come la pasta, sia inferiore rispetto a quello degli alimenti che stanno all’apice.
In Italia però si mangia ‘fast food’
La sorpresa, negativa, è però che proprio in Italia ci sono segnali di un progressivo allontanamento della popolazione dalla Dieta Mediterranea.
Solo il 41% della popolazione del Nord Italia mangia seguendo questo modello, appena il 16,8% nel Centro Italia e il 42,1% nel Sud del Paese.
In Italia si mangia sempre più “fast food”, c’è meno convivialità a tavola e si fa meno attività fisica. In un recente studio su 30 Paesi, l’Organizzazione mondiale della sanità evidenzia il problema del sovrappeso e obesità tra i bambini italiani.