Oltre 2.200.000 tonnellate, ovvero 36,54 chilogrammi a testa, per un totale di quasi 12 miliardi di euro: è questa la quantità di cibo che ogni anno gli italiani sprecano nelle loro case, secondo le anticipazioni del Rapporto Waste Watcher 2020, che sarà presentato in dettaglio in occasione della 7° giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, patrocinata dai ministeri dell’Ambiente e della Salute, in programma il 5 febbraio.
Numeri preoccupanti, perché se è vero che nel 2014 un italiano su due dichiarava di gettare cibo quasi ogni giorno, mentre nel 2019 “solo” l’1% degli intervistati ha ammesso di farlo, è anche vero che lo spreco domestico rappresenta da solo il 75-80% della filiera compressiva, che comprende anche campi, industria, distribuzione, secondo l’analisi compiuta per il 2018 da “Diari di Famiglia progetto Reduce”.
Insomma, si spreca meno cibo, ma ancora troppo. Quando, per invertire la tendenza, basterebbero poche, semplici strategie e un po’ di organizzazione.
Spreco alimentare: come buttare meno cibo?
Sono 4 le principali soluzioni antispreco che potrebbero aiutarci a buttare di meno.
Una spesa ragionata
Stimare il tuo fabbisogno ti permette di comprare solo quello di cui hai necessità, fattore importante soprattutto per i prodotti freschi: se li compri in eccesso, rischi di farli scadere e di doverli buttare. Una pianificazione settimanale del tuo menù può aiutarti a capire di quanta spesa hai effettivamente bisogno, quindi cosa comprare subito e cosa rimandare ad un altro momento, o non comprare proprio.
Una migliore organizzazione della dispensa
Anche una dispensa o un frigo disordinati possono portarti a comprare più del necessario, perché alcuni prodotti finiscono inevitabilmente dimenticati in fondo a qualche scaffale. Il risultato è che li compri di nuovo e ti ritrovi a casa inutili “doppioni” che non riesci a consumare. Il nostro consiglio? Organizza la dispensa per aree merceologiche o gruppi di alimenti, che ti aiutano a monitorare meglio le tue scorte, e ispezionala costantemente (di sicuro, prima di ogni spesa) per controllare quali alimenti hai in abbondanza e quali devono essere ricomprati.
Conserva gli alimenti in modo appropriato, per esempio negli scomparti del frigo con temperature adeguate, per evitarne il deterioramento, che ti costringerebbe a buttarli. Anche in questo caso, i rischi maggiori riguardano il cibo fresco.
Nel nostro articolo ti diamo consigli di corretta organizzazione del frigo, per conservare meglio ed evitare gli sprechi.
Una maggiore consapevolezza di cosa significa “scaduto”
Un prodotto che ha superato la data di scadenza (“da consumarsi entro”) è un prodotto che è meglio non consumare perché potenzialmente pericoloso, invece la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” indica un prodotto che, anche se consumato oltre i limiti indicati in etichetta, non presenta rischi per la salute. E’ importante conoscere questa differenza e comprendere quando un cibo può considerarsi davvero “scaduto”, per non rischiare di buttare alimenti ancora commestibili. Se vuoi saperne di più, ti consigliamo di leggere il nostro articolo “Cibi scaduti, puoi mangiarli lo stesso?”
Più fantasia in cucina
Ci sono scarti che normalmente buttiamo e che possono invece essere degli ingredienti perfetti per tante ricette. Basta un po’ di fantasia per utilizzarli, evitare gli sprechi e risparmiare soldi, perché con un solo alimento puoi preparare due piatti! Qualche esempio? Ecco 3 ricette a base di bucce e scarti di ortaggi, gustose, facili da preparare e a costo e spreco zero!
Zuppa di gambi e scarti di cavolfiore, con patate e curcuma
Ingredienti per 4 persone:
- 500 g di gambi e foglie di cavolfiore
- 2 patate (200-300 g)
- mezza cipolla
- una carota
- 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- sale, pepe, curcuma e semi di cumino q.b.
- acqua q.b.
Preparazione:
Taglia a pezzi i gambi e le foglie del cavolfiore e lavali bene sotto acqua corrente. Sbuccia e taglia a tocchetti le patate. Trita cipolla e carota e falle imbiondire con l’olio in una pentola, a fuoco lento. Aggiungi gli scarti di cavolfiore e le patate, fai rosolare per qualche minuto, poi copri d’acqua, aggiungi sale, pepe, curcuma e qualche seme di cumino e fai cuocere per almeno mezz’ora dal bollore, finché le patate e i gambi diventano teneri. Accompagna la zuppa con crostini di pane oppure cuoci a parte della pasta o del riso e uniscili alla minestra.
Pesto di scarti di broccoli
Ingredienti per 4 persone:
- 200 g di gambi e foglie di broccoli
- 20 g di mandorle (o altra frutta secca, come noci e nocciole)
- 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
- sale e pepe q.b.
Preparazione:
Taglia a pezzetti i gambi e le foglie dei broccoli, lavali e falli cuocere al vapore per 20 minuti, finché non sono teneri. Trasferiscili nel bicchiere del mixer, aggiungi il resto degli ingredienti e frulla. Se il tuo pesto è troppo denso, allungalo con qualche cucchiaio di acqua di cottura dei broccoli.
Vellutata di bucce di piselli
Ingredienti per 2 persone:
- 1 kg di bucce di piselli
- 2 patate (200-300 g)
- sale e pepe q.b.
- acqua q.b.
Preparazione:
Elimina dalle bucce dei piselli i filamenti e le eventuali parti ammaccate o annerite, mettile in una pentola con le patate pelate e tagliate a tocchetti (daranno cremosità alla vellutata), aggiungi sale e pepe, coprile d’acqua e falle bollire per 45 minuti, finché non diventano tenere. Aggiungi acqua bollente se vedi che la vellutata si asciuga troppo. A questo punto, passala con un passaverdura, aggiusta di sale e servi, accompagnando con dei crostini di pane tostato.
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