Credere che i risotti pronti siano genuini come quelli preparati in casa è fuorviante. Basti pensare che gli ingredienti principali del condimento, come pesce o verdure, sono presenti in percentuali che mediamente si aggirano attorno al 2%.
I risotti pronti, poi, contengono molti grassi, molto sale e, talvolta, il rinomato glutammato monosodico, un esaltatore di sapidità che può essere dannoso per la salute: un consumo eccessivo di questa sostanza, infatti, può contribuire alla comparsa di patologie come obesità e diabete di tipo II e può creare dipendenza.
È importante scegliere i risotti pronti in cui questi ingredienti meno genuini siano presenti in quantità inferiori. Ecco un esempio concreto:
- Prima etichetta: riso, funghi Porcini secchi 3,4%, farina di riso, sale, lattosio, estratto di lievito, grasso vegetale non idrogenato, funghi in polvere, aglio disidratato, sciroppo di glucosio, cipolla e prezzemolo disidratati 0,1%, caseinati, aromi.
- Seconda etichetta: riso, farina di riso, grasso vegetale, amido di tapioca, funghi Porcini 2,2%, sale, lattosio, aglio disidratato, funghi secchi, cipolla disidratata, prezzemolo disidratato, sciroppo di glucosio, caseinati, esaltatore di sapidità: glutammato monosodico, aromi.
Mentre nel primo risotto migliore i funghi porcini si trovano al secondo posto, nell’altro sono solo al quinto posto, e quindi contenuti in quantità inferiore (solo al 2,2%). Nel secondo risotto, poi, è presente più grasso (al terzo posto in etichetta contro il settimo posto dell’altra), senza che, oltretutto, sia specificato che si tratta di grasso non idrogenato (ricordiamo che l’idrogenazione rende i grassi vegetali più appetibili, ma meno salutari). Infine, il secondo risotto contiene glutammato monosodico, un ingrediente assolutamente da evitare nella dieta, come detto prima.
Fai attenzione anche se decidi di preparare il risotto in casa: anche in questo caso, per ottenere un prodotto il più genuino possibile, evita di aggiungere il dado, il cui ingrediente principale è proprio il glutammato monosodico.
Per preparare da sola un buon risotto devi anche essere capace di scegliere il riso migliore in commercio: privilegia le confezioni che mostrano il contenuto all’interno, il riso deve avere aspetto omogeneo e non si devono vedere molti granelli rotti, perché sono quelli che tendono a sfaldarsi durante la cottura.
Eccoti un trucco per riconoscere, una volta aperta la confezione, un riso lavorato male e che renderà meno bene in cucina: immergi le mani tra i chicchi, ti resteranno su di esse dei residui di polvere di riso.
Claudia Manari