Sommario
Il miele รจ la dolce sostanza che ci viene offerta dalle api, tale quale come la producono. Infatti, le api bottinatrici succhiano il nettare dei fiori e lo trasformano grazie ad enzimi del loro apparato boccale. Infatti, il miele cosรฌ prodotto viene immagazzinato e conservato nellโalveare dalle api che lo utilizzano per nutrirsi.
Inoltre, รจ sempre stato considerato prezioso e magico, ed รจ circondato da leggende. Per esempio, i primi ad allevare le api per ricavare il miele sono stati gli Egiziani. Invece, i Romani lo usavano in tanti modi diversi, per esempio sulla carne di pappagallo. Da allora, lโapicoltura si รจ diffusa ovunque e anche oggi viene praticata senza particolari artifici. Tuttavia, lโapicoltore preleva il miele dai favi dellโarnia neutralizzando le api con il fumo, senza ucciderle come in passato.
Le proprietร del miele sono innumerevoli cosรฌ come i benefici per lโorganismo. Contro i malanni di stagione come influenza, raffreddore, tosse, ma anche contro lโindebolimento delle difese immunitarie causato da freddo e stress, hai un alleato invincibile, naturale e gustoso. Si tratta del miele, prodotto delle api che trasformano nettare e polline dei fiori in un fluido prelibato.
ร un dolcificante naturale, ma soprattutto un alimento ricco e nutriente. Millefiori, di acacia, di arancio, di castagno: sono tanti i tipi di miele in commercio. Impara ad orientarti nellโacquisto dei barattoli che trovi al supermercato e nei negozi di alimentari e scopri tutte le ricette con il miele.
Miele: che cos’รจ
E’ una sostanza alimentare, molto dolce, piรน o meno trasparente e fluida, dโorigine animale. La soluzione zuccherina e viscosa viene prodotta dalle api (Apis mellifera), per nutrire se stesse e le larve.
Perciรฒ, lโalimento serve agli insetti anche come riserva di cibo per la sopravvivenza durante lโinverno. Tuttavia, solo le api, e pochi altri insetti simili, fanno il miele in quanto devono trasformare il cibo fresco estivo in scorte a lunga conservazione.
Infatti, per elaborare il miele, le api combinano le goccioline di nettare prelevato dai fiori con sostanze emesse da loro stesse. Poi, il composto viene immagazzinato in celle dellโarnia e lasciato maturare nei favi, in modo che si trasformi in miele.
Da sempre, lโalimento รจ molto gradito dagli uomini per cui entra nella loro dieta, non solo come dolcificante. Quindi lโapicoltura, per ottenere il prodotto delle api, si รจ diffusa da migliaia di anni. A seconda delle caratteristiche della zona di produzione, esistono molte varietร di miele, ognuna indicata per un uso proprio.
Anche lโalta cucina destina un tipo di miele per uno specifico impiego culinario, conferma Fabio Tacchella di Verona, chef e ricercatore di nuove tecnologie e di prodotti, in collaborazione con nutrizionisti. Infatti, lโingrediente serve nei dolci, al posto dello zucchero, ma anche per condire piatti salati.
A crudo, lo puoi consumare abbinato con altri alimenti, come i formaggi, e in cottura aromatizza carni e pesci.
Anche le sue doti nutrizionali fanno del miele un alimento importante per la salute, come per il palato. Inoltre, fonte di oligoelementi e con proprietร particolari, il prodotto รจ utile per il benessere e per la bellezza, elaborato dalla cosmesi.
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Miele: proprietร e valori nutrizionali
Non รจ apprezzato solo per le caratteristiche organolettiche, diverse comunque a seconda della pianta dโorigine. Anche le sue proprietร benefiche lo rendono un elemento adatto al benessere e alla bellezza.
In particolare, composto da zuccheri semplici, con meno calorie dello zucchero bianco, fornisce energia immediata.
Inoltre, lโalimento apporta un piccolo patrimonio di oligoelementi, come vitamina C e ferro. Infatti, si riscontrano sostanze derivate dal lavoro delle api, come gli enzimi degli insetti e gli oli essenziali dei fiori.
Perciรฒ non essendo a โcalorie vuoteโ come lo zucchero, questo alimento รจ preferibile soprattutto per:
- sportivi
- bambini
- debilitati.
Perรฒ, i diabetici devono limitare il consumo dellโingrediente perchรฉ i suoi zuccheri alzano la glicemia.
Ecco alcune delle doti terapeutiche attribuite al miele:
- decongestionante
- antibatterico
- tonico
- digestivo.
In realtร , le caratteristiche del prodotto variano in base alla provenienza e al fiore dโorigine.
I tanti tipi di miele si distinguono in:
- monoflora, derivati da una sola specie botanica
- millefiori, ottenuti da piรน piante.
Inoltre, le diverse qualitร hanno impieghi specifici in cucina, nella cosmesi e in medicina.
Valori nutrizionali
Lโalimento ha un alto valore nutrizionale e una composizione complessa e variabile, in relazione a trasformazione chimica, fisica ed enzimatica del nettare.
Tuttavia, in generale, il miele รจ composto essenzialmente da carboidrati semplici (minimo 80%), con glucosio e fruttosio in alte percentuali. Il prodotto contiene il 20% di acqua e minori quantitร di altri due zuccheri, maltosio (circa il 7%) e saccarosio (2-5%).
Inoltre, il miele รจ composto da un gran numero di sostanze diverse e da piccole percentuali di micronutrienti. Infatti, lโalimento apporta, tra gli altri, sostanze antibatteriche, amminoacidi, acidi organici, aromi e pollini. Nel miele si riscontrano anche modesti livelli di proteine ed enzimi. Le vitamine B e C e i sali minerali (potassio, fosforo, magnesio, calcio e ferro) sono presenti nel miele in piccola quantitร .
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Principi nutritivi
Nel gruppo di zuccheri dellโalimento, prevalgono i monosaccaridi, glucosio e fruttosio, dicono i nutrizionisti del team.
Tuttavia, a differenza del saccarosio, il prodotto delle api non richiede o quasi lโintervento degli enzimi digestivi. Infatti il miele รจ giร in parte digerito dalle api che lo producono.
Inoltre i suoi monosaccaridi passano facilmente nel circolo sanguigno e forniscono energia di pronto utilizzo. Nella fattispecie, il glucosio contenuto รจ a pronta assimilazione, subito biodisponibile nel sangue.
Anche il fruttosio del miele, che tra lโaltro non รจ cariogeno, รจ altamente digeribile e di rapido assorbimento. Grazie ai suoi zuccheri semplici, il miele รจ un ottimo fornitore di energia immediata.
In conclusione, nellโorganismo, lโeffetto โcarburanteโ dellโalimento รจ prolungato, molto consigliato in caso di sforzi di media durata e di carico sportivo.
Non solo zuccheri
La squadra di zuccheri del miele รจ completata da 11 tipi di polisaccaridi. Dunque lโinsieme fa dellโalimento una preziosa fonte energetica con un potere edulcorante maggiore dello zucchero.
Inoltre il miele rispetto al comune zucchero ha un valore calorico inferiore: 300 kilocalorie per 100 grammi di prodotto, contro 400. Perciรฒ con lโingrediente si usano quantitร minori di sostanza e si risparmiano calorie.
Ma la differenza tra i due dolcificanti sta anche nella presenza di altri nutrienti. Proteine, enzimi, oligoelementi e vitamine del miele risultano del tutto assenti nello zucchero da tavola. A questo proposito va ricordato che piรน un miele รจ scuro e piรน alto รจ il suo contenuto in sali minerali.
Tuttavia, la serie di elementi del miele a valore biologico non comprende solo vitamine B e C e sali minerali, come il potassio. Proprio i principi attivi delle diverse piante si ritrovano nelle varie qualitร di miele e fanno sentire la loro influenza sull’organismo.
Le attivitร salutari di alcuni composti, come gli oli essenziali, non sono ancora completamente chiarite. In effetti, non tutte le proprietร “terapeutiche” del miele sono state riconosciute dalla medicina ufficiale. Tuttavia, la fama curativa del prodotto รจ troppo consolidata, per non tenerne conto.
Come prodotto della natura, il miele รจ indubbiamente ricco di principi equilibratori e regolatori dei processi biologici. Tuttavia, le possibili doti curative del miele variano a seconda della tipologia, caratterizzata da specifiche sostanze.
Ad esempio, il miele di acacia รจ il piรน ricco di sali, soprattutto ferro e calcio.
In ogni caso, รจ rilevante il fatto che i granuli pollinici residuati nel miele possono essere utilizzati come โimpronteโ. In questo modo, lโidentificazione dellโorigine e la tracciabilitร permettono di accertarsi che il prodotto sia di qualitร , salutare e sano.
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Benefici per la salute
Una delle proprietร del miele piรน importante รจ quella di essere un potente energizzante, ricco di vitamine del gruppo B. E’ spesso consigliato alle persone che fanno sport perchรฉ ricco di carboidrati.
Il miele ha proprietร benefiche e curative soprattutto per il tratto gastrointestinale, agisce come antinfiammatorio naturale e aiuta a riparare la mucosa intestinale.
Non solo, fa bene anche per il controllo del colesterolo e dellโomocisteina.
Il miele offre molteplici benefici e proprietร utili alla salute:
- Anemia: sembra che il fruttosio del miele abbia la capacitร di far aumentare il tasso di emoglobina, quindi lโalimento puรฒ aiutare negli stati anemici
- Decongestionante
- Antisettico
- Rigenerante e biostimolante.
Il miele fa bene
Un consumo prolungato e regolare dellโalimento puรฒ apportare giovamento a:
- apparato gastroenterico, in quanto regolatore della flora batterica intestinale;
- apparato respiratorio, con azione decongestionante, poichรฉ il prodotto รจ vasodilatatore. Il miele cosรฌ contribuisce a mitigare raffreddori, sinusiti, tosse e bronchiti;
- danni dei radicali liberi. Come antiossidante, lโazione del miele si oppone ai danni dei radicali liberi. Queste molecole dannose, in eccesso nellโorganismo, facilitano lโinvecchiamento e lโinsorgenza di molte patologie, tra cui i tumori;
- ricerche scientifiche hanno dimostrato che lโassunzione di soluzioni a base di miele da parte di soggetti che soffrono di ulcere gastriche aumenta le probabilitร di cicatrizzazione completa dellโulcera. Questo grazie allโazione antinfiammatoria e antibatterica riconosciuta a questo alimento e in particolare al miele di agrumi;
- giร nellโantichitร il miele era utilizzato per rimarginare le ferite. Questo perchรฉ il miele, grazie ad un enzima aggiunto dalle api, raggiunge un livello di aciditร che velocizza la guarigione. Gli antiossidanti contenuti in tutti i tipi di miele aiutano inoltre a neutralizzare i radicali liberi, aiutando la pelle a ricostruirsi;
- alcuni tipi di miele, come quello di acacia, castagno o millefiori, rappresentano un ottimo ricostituente, perchรฉ capaci di stimolare la circolazione sanguigna e combattere le anemie, ma anche disintossicare fegato e reni. Altri, hanno unโazione calmante dei centri nervosi, aiutano a combattere lโinsonnia e migliorano la qualitร del sonno, come il miele di rododendro.
Inoltre, non รจ vero che il miele fa venire le carie, ha invece unโazione antitartaro, che lo fa preferire allo zucchero nel dolcificare le bevande per i bambini.
In piรน, aiuta lโintestino a non impigrirsi, grazie al blando potere lassativo, riconosciuto in particolare al miele di acacia, che dipende dallโalta concentrazione di fruttosio presente.
Dunque questa sostanza agisce sul metabolismo, sul sistema nervoso e sul cuore, perciรฒ รจ utile nella prevenzione e cura di molte malattie legate a questi organi.
Infine, per il contenuto in ferro e manganese, la digeribilitร e il sapore, lโalimento รจ raccomandato per gli inappetenti e i debilitati.
Ogni stagione ha il suo
Alcuni esperti ritengono che, nella bella stagione, รจ piรน opportuno scegliere mieli chiari, dโacacia e tiglio, per depurarsi. In autunno e in inverno sono consigliati i tipi scuri, quali abete e castagno, piรน ricchi di minerali e vitamine, che stimolano il sistema immunitario.
Per il massimo giovamento per la salute, sarebbe bene consumare almeno cinque varietร di miele, alternate.
Tipi di miele e proprietร terapeutiche
Anche la medicina tradizionale sta prendendo in considerazione le eventuali proprietร del miele per la salute. Lโelenco dei prodotti piรน studiati nei loro effetti sullโorganismo comprende:
- acacia:ricostituente e disintossicante, valido contro il mal di gola.
- Arancio: contiene vitamina B12 e avrebbe unaโazione benefica su cuore e fegato. Inoltre, viene consigliato per curare lโinsonnia.
- Castagno: grazie allโabbondanza di ferro, potrebbe stimolare la produzione di globuli rossi ed essere ricostituente.
- Miele di tiglio: efficace contro emicrania e nervosismo.
- Girasole: antinevralgico, diuretico e astringente.
- Miele di eucalipto: ha capacitร balsamiche per allievare raffreddori, bronchiti e raucedini.
- Trifoglio: energetico, adatto agli atleti e a chi deve fare sforzi fisici.
- Lavanda: doti analgesiche e antibatteriche, anche dolorifico per ferite e punture di insetti. Favorisce il sonno.
- Timo: disinfettante intestinale e bronchiale.
- Rosmarino: molto curativo. Rimedio naturale per anemici, chi soffre di colite e i nevrastenici.
- Mandorle: rimedio naturale per regolare le funzioni intestinali.
- Miele di Manuka: importanti proprietร antibatteriche, disinfettanti e antinfiammatorie.
- 100% autentico miele di Manuka neozelandese
- Il nostro miele proviene esclusivamente dalla Nuova Zelanda, prodotto dalle api che raccolgono il...
- Sapore ricco, robusto e delizioso [dolce e distintivo]
Miele di Manuka: un super food
Viene prodotto principalmente in Nuova Zelanda e in Australia, dal nettare di un arbusto il cui nome botanico รจ Leptospermum scoparium, caratterizzato da splendide infiorescenze dai colori pastello, che durante la primavera le api millifere impollinano nutrendosi del nettare.
Un vero e proprio super food, dalle importanti proprietร antibatteriche, disinfettanti e antinfiammatorie.
Puรฒ essere usato in caso di congestione nasale, per alleviare i sintomi e i disturbi di tosse e raffreddore, per rafforzare le difese immunitarie e per proteggere lโapparato gastro-intestinale.
Ma non รจ tutto, perchรฉ il miele di Manuka puรฒ essere usato a livello topico anche per trattare la pelle in caso di psoriasi, ferite, cicatrici e infezioni, perchรฉ agisce come disinfettante contrastando il proliferare di virus e batteri.
Leggi il nostro approfondimento sul miele di Manuka e scopri perchรฉ รจ diverso.
Miele a dieta
Privo di effetti collaterali e digeribile, il miele puรฒ essere mangiato in ogni momento, non solo a colazione. Al mattino, dopo una notte di digiuno, lโorganismo รจ predisposto a ricevere la pronta ricarica di energia fornita dal prodotto.
Durante o dopo i pasti, il miele, anche inserito in vivande e dolci, viene metabolizzato meglio, con minor impatto sulla glicemia. Il consumo dellโalimento รจ indicato dopo aver fatto attivitร fisica, di media o lunga durata, o lavori fisici impegnativi.
In queste situazioni รจ necessario rimpiazzare il glicogeno, deposito di glucosio nei muscoli e riserva energetica, che รจ stato โbruciatoโ con lo sforzo. Quindi il miele puรฒ rivelarsi corroborante e tonico e smorzare il senso di fatica.
Anche per i bambini รจ consigliabile lโassunzione del miele a merenda. Infatti nel pomeriggio, i piccoli di solito giocano o fanno movimento per cui hanno la necessitร di incamerare piรน energia.
Miele e dieta dimagrante
Lโalimento puรฒ sostituire lo zucchero soprattutto quando si ha bisogno di ridurre le calorie giornaliere, durante un regime dimagrante. Mezza tazza di miele ha un potere dolcificante uguale a quello contenuto in una tazza di zucchero.
Questo significa che se ne puรฒ assumere la metร , rispetto allo zucchero, ed avere lo stesso potere dolcificante ma con meno calorie. Rispetto allo zucchero bianco, il miele รจ senzโaltro piรน sano e non รจ a โcalorie vuoteโ.
Infatti, il prodotto, a differenza degli altri dolcificanti, apporta un piccolo patrimonio di oligoelementi e numerose sostanze complesse. Questa sostanza รจ come la natura lo crea, priva di sofisticazioni, e non puรฒ essere riprodotta in laboratorio.
Del resto, lโorganismo umano รจ abituato da secoli ad assumerlo. La quantitร ideale di miele da consumare ogni giorno varia a seconda delle esigenze di un individuo.
Chi tiene a linea e salute oppure segue una dieta non dovrebbe superare la dose di un cucchiaio dellโalimento al giorno. Ai bambini รจ sufficiente un cucchiaino da caffรจ di miele quotidiano.
Come consumarlo
Per ricavare il massimo dal miele, รจ bene fare attenzione alla temperatura di consumo. I benefici si trasferiscono solo dal miele โvivoโ per cui il calore eccessivo puรฒ danneggiare il prodotto.
Le sostanze medicamentose dellโalimento rimangono efficaci al di sotto dei 40ยฐ C. Di conseguenza, il miele come medicina non va cotto nรฉ aggiunto a liquidi troppo bollenti. La maggior potenza nellโorganismo, lโalimento la esercita da crudo e solo dopo una costante e lunga assunzione.
Miele: produzione
Vediamo le varie fasi dello straordinario processo di produzione, che avviene attraverso l’affascinante collaborazione tra le api, nella prima fase, e l’uomo – l’apicoltore – nella seconda.
Api
Per produrre il miele, le api addette devono โbottinareโ fuori dallโarnia, informa lo chef ricercatore. In pratica questi insetti volano per posarsi sulle piante e raccogliere nettare e polline dai fiori oppure secreti da foglie e tronchi.
Dunque, tutte le provviste incamerate dallโinsetto sono necessarie al sostentamento della sua colonia.
Nettare
Lโape bottinatrice succhia con la proboscide il nettare, alla base del fiore, la propoli dalle gemme e lโacqua dalle pozze. Per prelevare il polline, in cima agli stami dei fiori, lโape si serve di alcuni attrezzi di cui รจ dotata.
Tramite la peluria del corpo e le spazzole di peli rigidi sulle zampe, lโinsetto si strofina sul fiore e stacca il polline. Per lโoperazione, lโape puรฒ anche mordicchiare gli stami con le mandibole, per fare uscire il composto.
La raccoglitrice trattiene il polline in mezzo ai suoi peli e poi lo raccoglie in una massa, spazzolandosi con le zampe. Il nettare risucchiato viene immagazzinato in una sacca situata prima dello stomaco e chiamata โborsa Melariaโ.
Un altro bottino delle api, preso dalle piante, sono le sostanze zuccherine lasciate da parassiti che succhiano la linfa degli alberi.
Il polline viene impastato in volo dallโape con un poโ di nettare e ridotto in due palline. Le sferette sono sistemate per il trasporto nelle โcestelleโ, formate da lunghe setole ad arco delle zampe posteriori.
Processo di produzione
Nellโalveare, le api operaie ricevono le provviste di nettare delle bottinatrici attraverso la proboscide, con un processo definito trofallassi.
Tramite alcuni passaggi da ape in ape, il nettare viene trasformato a livello della bocca degli insetti per mezzo di enzimi. In particolare, lโinvertasi modifica gli zuccheri complessi del prodotto in zuccheri semplici, piรน digeribili.
Il nettare cosรฌ trasformato viene depositato in cellette del favo perchรฉ possa completare la sua maturazione. Una volta ottenuto il miele, la cella viene sigillata con un tappo di cera, o opercolo, per conservare il contenuto per lโinverno.
Il prodotto viene utilizzato dagli insetti anche come combustibile, per mantenere caldo lโambiente dellโarnia. Anche il polline viene sistemato dentro una celletta, ma dalla stessa ape bottinatrice.
Le due palline della sostanza sono impastate da altre api con miele e schiacciate con cura nelle celle, per una migliore conservazione. Solo il nettare, che รจ una soluzione acquosa e zuccherina prodotta dai fiori per attirare gli insetti, viene convertito in miele.
Lโelemento รจ molto energetico quindi viene requisito dalle api per il sostentamento di tutta la loro famiglia. Invece, Il polline รจ una polvere colorata, formata da granuli che sono le cellule riproduttrici maschili della pianta.
Dagli stami, il composto riesce a raggiungere gli organi femminili dei fiori, o pistilli, grazie al trasporto delle api o del vento. Anche questa sostanza proteica ha un interesse alimentare per le api perchรฉ ne permette la riproduzione e la crescita nellโarnia.
Il “pane d’api” e l’impollinazione
Nellโalveare, il polline viene elaborato poco ma ben custodito nei favi, in condizioni ottimali. Dunque questo cosiddetto โpane dโapiโ rappresenta un alimento a sรฉ, ricco di proteine e fermenti lattici.
Particolarmente rilevante il fatto che lโape permette alle piante di accoppiarsi, trasportando il polline fecondante tra un fiore e lโaltro. Tuttavia, รจ la pianta stessa ad attirare gli insetti secernendo goloso e invitante nettare.
Solo cosรฌ le api, invogliate dalla sostanza zuccherina, diventano il mezzo inconsapevole dellโimpollinazione da fiore a fiore.
Se unโape bottinatrice torna allโarnia con materiale scarso, viene rimandata indietro per aumentare la sua raccolta. Per evitare alle compagne un volo inutile, la raccoglitrice segna con un particolare odore il fiore visitato e ormai svuotato.
La danza delle api
Invece per indicare la posizione di un campo fiorito rispetto allโalveare, la bottinatrice al suo rientro fa una specie di danza. Lโape si muove sul favo, formando due semicerchi uniti da un tratto diritto, piรน o meno lungo.
Scuotendo lโaddome piรน o meno intensamente lungo il tragitto retto, lโinsetto segnala la direzione del prato rispetto al sole. A seconda della distanza dal campo, lontana o vicina, lโape balla velocemente oppure piรน lentamente.
Per ottenere un chilogrammo di miele, occorre il nettare di circa due milioni di fiori. Allo scopo, unโunica ape dovrebbe percorrere in volo una distanza pari a 6 volte il giro del mondo.
In realtร , la raccoglitrice compie circa 25 voli al giorno, tra andata e ritorno dallโarnia. Ogni volta lโape porta un carico corrispondente alla metร del suo peso (0,06 grammi). Per produrre un solo vasetto, devono lavorare alacremente circa 27 api.
Per ogni chilo di miele sul mercato, 8 chili rimangono nellโarnia a disposizione degli insetti per le loro attivitร quotidiane.
Il processo di lavorazione: l’apicoltura
Per allevare le api occorrono arnie solide e resistenti alle intemperie. Lโapicoltore per sistemarle sceglie un luogo ben esposto e idoneo, a seconda del tipo di miele da ricavare.
Arnie
Di solito lโinstallazione avviene in campagna ma puรฒ essere effettuata in giardino e sul terrazzo. Di preferenza viene utilizzato un terreno abbastanza ampio, che accolga al minimo 3 arnie per altrettante famiglie di api.
Nella casetta, di legno e a forma di parallelepipedo, gli insetti si sviluppano e si riproducono. Allโinterno dellโarnia, si trovano i melari, contenitori per i favi, e alcune cornicette di cera, per immagazzinare il miele.
Questa specie di telaietti consente di prelevare il prodotto senza uccidere le api, come รจ avvenuto fino allโ800.
L’ape regina e le api lavoratrici
Di base, nellโarnia ci sono una regina, di sesso femminile, che depone fino a 100.000 uova, e da 100 a 1.000 fuchi maschi, necessari per la riproduzione.
A questi si aggiungono femmine sterili, rappresentate da 15.000 bottinatrici adulte e 5.000 operaie giovani, che lavorano nellโarnia. Completano la colonia 5.000 larve, da nutrire, altre 10.000 larve in trasformazione verso lโape adulta, e 5.000 uova, che diventeranno larve.
Il nucleo di api richiede poche attenzioni e lโapicoltore puรฒ occuparsi dellโarnia ispezionandola anche solo una volta a settimana.
Il proprietario deve controllare che le api siano ben nutrite, vivano al caldo e non siano attaccate da parassiti. Infatti, le api si sanno gestire da sole, senza cure particolari, e sono indipendenti nel processo di produzione del miele.
L’apicoltore e la raccolta
Lโapicoltore per avvicinarsi agli alveari indossa di solito stivali alti e una tuta, anche integrale, come protezione dalle punture degli insetti.
A volte, lโallevatore usa solo una maschera con velo per il viso, che deve essere chiara, bianca o beige. I guanti fanno parte dellโabbigliamento dellโapicoltore che cosรฌ puรฒ accedere allโarnia, soprattutto quando il miele รจ maturo.
Tramite un affumicatore, bruciando cartone, foglie e legno umidi, lโapicoltore produce fumo che spruzza allโinterno dellโalveare. Il fumo per le api รจ un segnale dโallarme dโincendio che le spinge ad abbandonare lโarnia.
Prima perรฒ iniziano a mangiare il miele per fuggire ben nutrite. Ma, stordite dal fumo, le api non comunicano tra loro, non scappano e non sono piรน in grado di pungere.
Lโapicoltore approfitta dello stato di confusione delle api per aprire lโarnia. Crepe e fessure di casetta e favi sono tenacemente sigillati tramite un collante prodotto dalle api dalla resina delle piante.
Per fare leva e staccare i favi, lโapicoltore adopera appositi coltelli di metallo, con cui elimina anche gli eccessi di cera. La regina non deve mai fuggire per cui, nel caso, lโapicoltore deve prenderla e reintrodurla nellโarnia con le dita.
Nella parte alta dei telaini prelevati, lโapicoltore riscontra la maggior parte del miele prodotto. Tuttavia, non tutto lโalimento entra in possesso dellโallevatore che ne lascia nellโarnia a sufficienza per il nutrimento delle api.
In ogni modo, il materiale preso dallโapicoltore deve essere centrifugato per estrarre il miele.
Lavorazione
Dopodichรฉ, in laboratorio, si procede con la disopercolatura, ovvero si toglie, con coltello e forchetta speciali, la cera che sigilla i favi. Lโoperazione viene eseguita su un banco di acciaio inox dove una fitta griglia trattiene la cera.
Successivamente, i favi aperti vengono messi nello smielatore, una centrifuga che girando fa uscire il miele e lo raccoglie sul fondo. Per garanzia di qualitร e durata, lโattrezzo riscalda lโalimento a una bassa temperatura che non ne altera le caratteristiche.
Diventato liquido, il prodotto passa attraverso un rubinetto ed entra in un secchio. In seguito, il miele viene filtrato, per eliminare le impuritร , tramite filtri dโacciaio di diverse misure.
Infine, il prodotto รจ lasciato decantare nel maturatore, un grande contenitore dโacciaio. Nel silos, il composto riposa per almeno 15 giorni, in modo da far risalire in superficie gli scarti residui.
Prima della confezione in vasetti, il โmiele centrifugatoโ รจ sottoposto a schiumatura, che elimina le bolle dโaria in superficie.
Altri metodi di produzione
Un tempo il miele veniva prodotto tradizionalmente tramite la frantumazione dei favi, che perรฒ lasciava residui di cera. Altro metodo per ottenere lโalimento รจ la scolatura dei favi, da cui deriva il โmiele colatoโ.
Invece, il โmiele torchiatoโ si ottiene pressando i favi, a temperatura minima o senza riscaldarli. Inoltre, esiste anche un โmiele vergine integraleโ, purissimo in quanto non รจ stato sottoposto ad alcun trattamento.
Anche il โmiele biologicoโ per definizione puรฒ essere libero da sostanze chimiche, in quanto prodotto in zone incontaminate. Purtroppo il cambiamento climatico sta mettendo in crisi la produzione del miele.
Conservazione del miele
Il miele si conserva a lungo a temperatura ambiente, a patto che il contenuto dโacqua non sia eccessivo. Il grado di umiditร del prodotto dipende dalla materia prima e dalla maturazione nel favo, che deve essere adeguata.
Tuttavia, i mieli piรน umidi, primaverili e del tardo autunno, devono essere tenuti in frigorifero. Per il mantenimento delle altre tipologie del prodotto, รจ sufficiente la temperatura della dispensa.
Al di sotto dei 20ยฐ C e al riparo dalla luce diretta, il miele si mantiene “fresco” e inalterato per un anno. Trascorsi 12 mesi, lโalimento continua ad essere commestibile per altri quattro anni, anche se si consiglia il suo consumo entro due anni.
Un accorgimento indispensabile per la buona conservazione del prodotto รจ quello della chiusura ermetica del barattolo. Infatti il miele รจ igroscopico per cui assorbe umiditร e odori dall’ambiente circostante.
Lโalimento va venduto in un vaso di vetro che lo protegge dalle alterazioni e consente al consumatore di controllare il contenuto.
Cristallizzazione
Lโalimento di qualitร , che non ha subito trattamenti, si presenta liquido. Tuttavia, in un tempo variabile, dai 6 ai 12 mesi, e secondo la temperatura, il miele cristallizza.
Il fenomeno dipende dalla concentrazione di glucosio e fruttosio e avviene se il primo รจ in maggior percentuale del secondo. Il processo scatta a una temperatura costante, in prevalenza di 15ยฐ C. In pratica, la cristallizzazione รจ causata dallโevoluzione naturale degli zuccheri presenti che precipitano.
Alcuni tipi di miele, acacia, castagno e salvia, contengono piรน fruttosio che glucosio e quindi non cristallizzano, se non vengono sofisticati. Quando una parte dello zucchero precipita, il resto della soluzione รจ meno concentrato e potrebbe offrire un ambiente favorevole ai microrganismi.
Dato che la solubilitร degli zuccheri aumenta con la temperatura, quello cristallizzato torna liquido, mettendo il vasetto nellโacqua calda. Naturalmente, una volta che il miele รจ raffreddato, il processo di cristallizzazione ricomincia.
Tuttโaltro che difettoso, quello cristallizzato risulta piรน comodo da maneggiare e piรน fresco da gustare. Il prodotto cristallizzato non รจ deteriorato, anzi รจ un indice che non ha subito eccessivi trattamenti al calore.
Infatti, il miele viene prodotto dalle api grazie allโenzima presente nel loro apparato digerente. Lโinvertasi scinde il saccarosio contenuto nel nettare nei suoi costituenti: il fruttosio e il glucosio che essendo meno solubili formano dei cristalli. Lโenzima continua la sua attivitร nel tempo, anche nel vasetto di miele.
Nel recipiente, lโinvertasi trasforma il miele da liquido in cristallizzato, a meno che non sia stato reso inattivo dal calore eccessivo. Infatti a volte il miele di origine industriale rimane sempre liquido e conservabile a lungo, perchรฉ viene pastorizzato.
Ma a temperature oltre i 75ยฐ C gli elementi nutritivi possono essere distrutti.
Leggi l’etichetta
Leggi lโetichetta e preferisci il miele italiano.
Lโorigine nazionale del prodotto รจ una dizione obbligatoria per il miele, al contrario di molti altri prodotti agroalimentari. Per essere certo di acquistare miele 100% italiano, scegli i barattoli con il sigillo โFAI Miele Italianoโ (Federazione Apicoltori Italiani).
Inoltre, da dicembre 2014 รจ diventato obbligatorio indicare, oltre al luogo di origine e raccolta, anche la presenza di pollini OGM (se superiori allo 0,9%) e di allergeni. Una volta controllate queste informazioni, orientati sul tipo di miele che piรน incontra i tuoi gusti.
- Confezione da 300 g
- Il miele di eucalipto si distingue per il suo aroma marcato e un profumo profondo che evoca il...
- Il sapore di questo miele รจ forte e leggermente acido, non eccessivamente dolce, caratterizzato da...
Come scegliere il miele
Per lโacquisto di un buon prodotto naturale, si possono seguire alcuni consigli di Fabio Tacchella:
- le sue proprietร organolettiche si affievoliscono dopo molto tempo, ma รจ meglio acquistare un miele che dichiara lโetร ;
- segno di invecchiamento รจ la presenza di uno strato liquido sulla superficie del prodotto cristallizzato;
- sono indice di fermentazione la schiuma o le bollicine di gas nella massa;
- diffidare di mieli che vengono offerti liquidi in stagioni in cuidovrebbero essere cristallizzati. Sono stati trattati al calore e quindi impoveriti;
- soltanto alcuni tipi di miele possono mantenersi allo stato fluido, tra cui quelli di acacia, castagno e melata;
- lโorigine geografica del miele รจ obbligatoria sullโetichetta;
- sulla confezione devono esserci lโanno di produzione e lโorigine botanica del miele.
Colore e sapore del miele
Nell’immaginario collettivo, il miele deve essere dorato, al massimo ambrato. Invece l’ape ne fa di tutti i colori e l’aspetto del miele varia a seconda del nettare visitato.
Ad esempio, il prodotto si presenta:
- bianco, dalla lavanda
- chiaro, dagli agrumi
- grigio, dall’eucalipto
- pagkierino, dall’acacia
- giallo, dal girasole
- arancio, dalla colza
- rosso, dall’erica
- oro, dal tarassaco
- ambra, dal timo
- scuro, dall’abete
- marrone, dai millefiori.
Le sostanze volatili dei fiori impartiscono al miele anche le note di gusto e di profumo:
- amaro, dall’assenzio
- dolce-fruttato, dalla lavanda
- vaniglia, dalla robinia
- caffรจ, dal corbezzolo
- liquirizia, dall’eucalipto
- latte condensato, dal trifoglio
- mentolato, dal tiglio.
I tipi di miele
Dal favo al piatto non arriva un solo tipo di miele, ma tanti, a seconda del nettare prelevato dalle api, precisa lo chef. Le caratteristiche organolettiche del prodotto cambiano in base a territorio, clima, stagione di raccolta, razza delle api e specie vegetale dโorigine.
Mieli monoflora
L’Italia รจ l’unico Paese al mondo in cui, grazie al clima, si possono trovare oltre 30 mieli monoflora.
Ognuno di questi deriva da una sola pianta, come il timo o il girasole, che ne determina le caratteristiche specifiche e nette. A loro volta, i monoflora si possono distinguere in aromatici e non aromatici.
Miele multiflora
Lโorigine botanica รจ invece mista per i multiflora, prodotti da una miscela di nettari diversi e con gusto e aroma variabili. Quindi, questo gruppo รจ suddiviso in alcune varietร distinte per provenienza:
- pianura, con miscele di trifoglio, lupinella, erba medica, colza e altre specie della campagna;
- collina, derivati da come borragine, biancospino, malva, salvia e rose;
- montagna, con mix di arnica, carlina, genziana, lampone, mirtillo e rododendro;
- Mediterraneo, a base di mirto, corbezzolo, lavanda, rosmarino e cardi.
Invece il millefiori rispecchia la miscela di nettari prelevati da piante diverse. In genere, il prodotto si presenta di colore ambrato, con sapore e profumo composti, molto aromatici.
Proprio questi mieli millefiori trionfano in cucina, inseriti a pieno titolo tra gli ingredienti di piatti dolci e salati.
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Ricerche e dubbi scientifici
Tuttavia, non tutti accolgono queste tesi dei sostenitori del miele in quanto la scienza non ha provato definitivamente il suo valore medicinale. Benchรฉ siano state confermate per le specie piรน scure le maggiori percentuali di sali minerali.
E comunque, per tutti i tipi, sono testate le proprietร antiossidanti di principi attivi, come i flavonoidi, le cui quantitร variano a seconda del miele. Inoltre, i ricercatori della Cardiff Metropolitan University hanno provato la capacitร antibatterica del miele, in particolare il miele manuka.
Dallo studio, รจ emerso che il prodotto non รจ un ambiente favorevole alla proliferazione dei batteri, in quanto alcalinizzante. Non creando un terreno acido, il miele rende difficoltoso lโattacco dei germi ai denti e quindi si rivela non cariogeno.
In tutto il mondo, sono in corso ricerche mirate ad ogni singola qualitร , in rapporto alla pianta di provenienza.
Qualsiasi miele potrebbe essere corroborante, antinfiammatorio, lassativo e calmante.
I processi salutari dipendono dal contenuto nel prodotto soprattutto di vitamine B, sali minerali, enzimi, acidi organici e sostanze antibiotiche.
Un cucchiaio di miele in una tazza di latte, orzo o tรจ riesce anche a potenziare lโazione di farmaci e tisane.
Controindicazioni e precauzioni
Il miele, una volta ingerito insieme ad altro cibo, provoca innalzamenti della glicemia non troppo bruschi. Per questo motivo, lโalimento potrebbe essere assunto anche dai diabetici, che devono stare attenti al livello di glucosio nel sangue.
Tuttavia il diabete, definito โmellitoโ per il sapore mielato scoperto nelle urine dei malati, richiede di moderare al minimo gli zuccheri. Il miele per i diabetici non rappresenta unโalternativa valida e sicura rispetto allo zucchero bianco.
LโIndice Glicemico del miele, che corrisponde alla velocitร con cui aumenta la glicemia, รจ 55, poco meno di quello dello zucchero (61).
Entrambi i dolcificanti quindi sono al di sopra di 50, soglia dellโIndice Glicemico che se superata segnala i cibi non adatti. Inoltre i due prodotti contengono zuccheri semplici.
Lo zucchero bianco consiste in saccarosio, formato da glucosio e fruttosio come il miele, ma in forma diversa. Il glucosio puรฒ far aumentare quello nel sangue. Il fruttosio puรฒ ostacolare il buon funzionamento dellโinsulina, ormone che regola la glicemia.
Quindi i due tipi di dolcificanti possono essere usati indifferentemente, in quanto simili. Tuttavia, il miele dovrebbe influenzare meno la glicemia perchรฉ il suo fruttosio, a lenta digestione, rallenta un poโ il picco glicemico. Inoltre il prodotto delle api รจ ricco di composti con proprietร particolari, come la vitamina C che sarebbe attiva contro lโiperglicemia.
Perรฒ, per riscontrare risultati, bisognerebbe assumere dosi cosiderevoli di miele, che i diabetici non possono permettersi.
Miele e diabete
Chi soffre di diabete deve limitarsi a consumare solo piccole quantitร dellโalimento, che perรฒ sono difficili da calcolare. Infatti il prodotto delle api รจ piรน dolce dello zucchero, grazie al suo fruttosio, e se ne puรฒ usare di meno. Ma la forma liquida del miele impedisce di valutare perfettamente la quantitร corretta da assumere.
Per i diabetici, ma anche per le persone sane, รจ meglio associare il miele a cibi con grassi โbuoniโ, come lโolio dโoliva. Anche lโabbinamento con i prodotti integrali, ricchi di fibre, รจ vantaggioso riguardo alla glicemia. Infatti grassi e fibre rallentano la velocitร di assorbimento degli zuccheri, modulando la glicemia.
Anche in caso di prediabete, caratterizzato da unโalterata glicemia a digiuno, valgono le stesse precauzioni.
Sembra che il miele di melata, che le api ricavano dalle secrezioni delle foglie delle piante, potrebbe essere piรน adatto ai diabetici.
Questo prodotto, anche tonico e digestivo, contiene piรน ferro e meno zuccheri semplici, per cui non รจ molto dolce.
Neonati
Lโalimento non andrebbe dato ai bambini prima che compiano un anno, per evitare eventuali infezioni da tossina botulinica. Infatti, sembra che i lattanti non abbiano difese contro la riproduzione del botulino nel loro intestino.
A tutti i piccoli il miele va dato con parsimonia per non abituarli a un sapore molto dolce. Infatti, la dipendenza dal gusto zuccherino potrebbe indurre i futuri adulti ad eccedere con alimenti non ottimali per la salute.
Casi di allergie
Il miele deve essere usato con prudenza dagli allergici e da chi non lo ha mai mangiato. In effetti, alcune sostanze dellโalimento potrebbero scatenare intolleranze.
La provenienza del prodotto e la sua origine botanica sono criteri decisivi per scegliere un miele privo di inquinanti. Infatti, nel liquido viscoso possono essere presenti metalli pesanti, che accumulati nellโorganismo sono tossici e allโorigine di patologie. Nel miele, si possono riscontare anche altri contaminanti ambientali molto nocivi, come i pesticidi, che le api raccolgono dal territorio.
Obesitร
Chi รจ obeso dovrebbe eliminare il miele dalla sua alimentazione, per lโapporto elevato di calorie.
Nel sovrappeso, lโalimento puรฒ essere preferito allo zucchero per il suo minor carico calorico, pari al 25% in meno.
Usi alternativi
La sostanza viene usata in molti modi diversi, come rimedio per vari malanni e anche in cosmesi. Ecco un elenco dei principali modi di utilizzare il magico toccasana.
- Latte e miele: rimedio della nonna per il mal di gola, raffreddore, faringite e influenza che sfrutta le proprietร decongestionanti e antibatteriche del prodotto.
- Un cucchiaio di miele contro la tosse, fluidifica le secrezioni catarrose, lenisce lโirritazione delle vie aeree e ha capacitร sedative.
Come preparare lo sciroppo al miele
Altra formula per il benessere delle vie respiratorie, รจ quella dello โsciroppo al mieleโ:
- bollire ยฝ limone per 2 minuti;
- tagliarlo a fette da freddo e unirlo a 250 ml di miele tiepido;
- il composto va fatto cuocere a fiamma bassa per circa 40 minuti;
- eliminato lโagrume, il preparato รจ pronto e si conserva per 2 mesi in frigorifero, ben chiuso;
- lo sciroppo puรฒ essere somministrato in dose di 1 cucchiaio per 5 volte al giorno.
Miele e zenzero
Una bevanda calda per stimolare le difese anti-infiammazioni รจ composta da miele, zenzero, aceto di mele e limone.
Colluttorio
Sciolto in un bicchiere di acqua tiepida con succo di limone, che riduce il dolore di gola e tonsille.
Alito pesante
Gli sciacqui con miele, mescolato a bicarbonato, cannella e succo di limone, combattono lโalito cattivo.
Rimedi naturali col miele
La medicina alternativa apprezza le โvirtรน terapeuticheโ del miele, soprattutto alla luce delle ricerche del francese Rรฉmy Chauven. La scuola di pensiero della naturopatia assegna poteri curativi a molti tipi di miele. Perรฒ a volte gli effetti dellโalimento sono difficilmente spiegabili.
Il derivato dal carrubo potrebbe giovare nei disturbi dellโintestino e delle vie respiratorie. Nutriente, al pari del legume dโorigine, il miele remineralizza, regola la flora batterica intestinale, combatte i germi ed รจ astringente.
L’uso del miele in cosmesi
Anche la cosmesi utilizza le proprietร del miele in preparati per la bellezza e il benessere di pelle e capelli. In commercio, puoi trovare creme e anche dentifrici che contengono il prodotto, ad effetto cicatrizzante, antisettico e lenitivo.
Inoltre, lโapplicazione del miele sulla cute ha giร un esito nutriente ed emolliente, raccomandato per pelli secche, labbra screpolate e acne. Dopo pochi minuti di posa, al risciacquo, hai una pelle piรน liscia ed elastica, anche per piedi e mani.
Come preparare una crema anti-age
Una crema per pelli stanche sfrutta gli antiossidanti di miele e olio, antiage, il valore nutritivo dellโuovo e quello disinfettante del limone:
- sbatti 10 g di miele, meglio se dโacacia, con un tuorlo;
- aggiungi 10 grammi di olio dโoliva e 10 grammi di succo di limone;
- amalgama fino ad avere una crema gialla omogenea;
- stendi la maschera sul viso struccato;
- una volta seccata la crema, lava la pelle con acqua tiepida, senza sapone.
Shampoo
Sui capelli, il miele ha unโazione nutritiva, rigenerante e idratante impiegandolo come shampoo, anche semplicemente sciolto in acqua. Per districare e lucidare le ciocche, basta lavarle con un composto di:
- miele, 1 cucchiaio
- olio evo 1/2 cucchiaino
- acqua minerale naturale 3 cucchiai.
La chioma diventa piรน setosa con un impacco, fatto di miele e tuorlo dโuovo sbattuto e lasciato sui capelli per 10 minuti.
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Usi in cucina
In cottura, รจ preferibile il miele millefiori perchรฉ ha un aroma meno intenso, che non copre gli altri sapori, raccomanda Tacchella.
Con gli alimenti salati
Il miele millefiori crea un piacevole contrasto con il maiale il cui sentore grasso si stempera con il dolce del miele. Inoltre il millefiori esalta certe sfumature della carne della selvaggina grossa, come cervo, capriolo e cinghiale.
Questi e altri animali selvatici, in vita sono ghiotti proprio del prodotto degli alveari il cui sentore rimane nelle loro carni. In emulsione con lโaceto, spennellato su petto e coscia, il miele lucida lโanatra, formando in forno una crosticina agrodolce e croccante.
Lo stesso effetto si ottiene sul pane, spennellato a fine cottura con miele diluito in vino bianco. A causa della veloce caramellizzazione degli zuccheri, sullโalimento si forma una crosta dorata e dolciastra.
Il sapore di questa superficie del pane si sposa con quello dei salumi, in particolare di selvaggina. Lโingrediente si presta meglio per aromatizzare in cottura una preparazione. Infatti il miele si diffonde allโinterno del cibo e lo caramella a una temperatura inferiore, rendendo scuri piรน facilmente intingoli e cibi.
Quando la cottura di una vivanda salata รจ prolungata oppure il sugo va fatto ritirare, se cโรจ miele, bisogna tenere la fiamma moderata e controllare spesso.
Il miele nei dolci
A paritร di peso, in confronto allo zucchero, anche nei dolci il miele dolcifica di piรน per cui ne va usato di meno. Nel caso di torte e biscotti al miele si deve ridurre di 10-20ยฐ C la temperatura del forno per non alterare e bruciare il prodotto.
Comunque questi dolci rispetto a quelli con lo zucchero risultano di consistenza piรน elastica. Nei dolci, conviene la sostituzione dello zucchero con il miele, piรน acquoso e facile da caramellare.
In questo caso, bisogna ridurre gli elementi liquidi, aumentare il bicarbonato per tamponare lโaciditร e fare cotture piรน soft. Al palato, i preparati al miele sono piรน aromatici e dorati e, per la conservazione, si mantengono morbidi e freschi a lungo.
Ricette con il miele
Per evitare eccessi controproducenti, basta considerare che un cucchiaio raso corrisponde a 25 g e un cucchiaino a 8 g.
Come condimento, il miele si scioglie bene nei liquidi tiepidi.
Se il prodotto รจ cristallizzato, prima conviene scaldarlo leggermente a bagnomaria dentro il barattolo. Per insaporire pesci o arrosti, va bene una mescolanza di tre parti di miele e una di succo di limone.
Invece per i dolci, รจ meglio procedere con quantitร uguali dei due ingredienti.
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- FUNZIONALE - Il dosamiele dispenser e l'erogatore sono facili da montare e lavare
- INCLUSI 2 TAPPI - รจ adatto per i barattoli in vetro da 500 gr e da 1000gr
I consigli dello chef
Molti chef cercano sempre nuove combinazioni tra miele e ingredienti vari. Lo chef e ricercatore Tacchella suggerisce alcuni modi di impiegarlo in un menรน.
Di preferenza in cucina vengono adoperati i mieli regionali dโacacia, castagno e ciliegio su carne e verdure. Tuttavia si possono sperimentare altri tipi: come il miele dโeucalipto della Costa Tirrenica, con note balsamiche e di liquirizia, ottimo con le mele.
Ai principianti, lo chef raccomanda di andare per gradi e di allenare il palato iniziando dai formaggi: quelli dolci e cremosi vanno associati a mieli amari, fino a quello di corbezzolo, e viceversa le forme piccanti a quelli piรน delicati.
Vinaigrette con miele
Ad esempio, la vinaigrette con miele รจ ottima con il radicchio rosso, indivia e insalate amare:
Ingredienti:
- olio 100 g
- aceto 30 g
- miele 15 g
- pepe q.b.
- sale q.b.
Ricetta
Basta emulsionare 100 g di olio, 30 g di aceto, 15 g di miele, pepe e sale.
Miele negli antipasti
Puoi farcire una frittata con miele dโacacia, speck e fettine di Fontina. Arrotolata a cannellone e tagliata a fette, si serve con insalatina e vinaigrette al miele.
Miele e primi piatti
Per il risotto allโanatra, basta rosolare le cosce con soffritto e rosmarino e poi bagnare con millefiori e vino rosso. Dopo 10 minuti, versa il riso. A cottura ultimata, completa con rosmarino, scorza di limone, pepe nero e un filo di miele.
Gli gnocchi o la pasta si possono saltare in padella con un ragรน di salsiccia e miele millefiori di montagna. Nel tegame, vanno aggiunti grana e carciofi o radicchio rosso, rosolati con cipolla.
I secondi col miele
I petti di pollo vanno marinati in latte e noce moscata e poi infarinati. La carne deve essere rosolata in un soffritto di cipolla, vino bianco, miele millefiori, noce moscata e pepe. A doratura, i petti di pollo devono essere bagnati con brandy e latte.
Invece, un filetto di maiale deve essere spalmato con miele dโacacia. Quindi la carne va passata nel pangrattato, aromatizzato con coriandolo macinato. Dopo la cottura nel burro, in forno a 180ยฐ C, il filetto deve riposare per 15 minuti. Tagliato a fettine, servi il maiale con qualche goccia di aceto balsamico.
Pesce e contorno
Le capesante vanno cosparse con miele monoflora. Impanate con pangrattato aromatizzato con timo ed erba cipollina, si fanno gratinare in forno.
Infine per un ottimo contorno, le radici amare o i carciofi trifolati si arricchiscono con un cucchiaino di miele di leguminose e pezzetti di frutta secca.
Le ricette light col miele
1 – Torta al miele
Calorie totali: 2446 / calorie a persona 611
Ingredienti per 4 persone
- 200 g di farina 00
- 3 uova
- 250 g di miele
- 65 g di burro
- 110 g di yogurt intero
- 50 g di fecola di patate
- 1 bustina di lievito per dolci
- la scorza grattugiata di un’arancia
- 1/2 cucchiaino di cannella in polvere
- sale q.b.
Scopri come preparare la torta al miele
2- Cornetti al miele
Calorie totali 1900 / calorie a cornetto 123
Ingredienti per 16 cornetti
- 300 g farina di manitoba
- 150 g farina 00
- 200 g farina di farro
- 40 g zucchero di canna
- 150 g latte
- 150 g burro
- 2 cucchiai di miele
- 1 cucchino di estratto di vaniglia
- 1 bustina di lievito di birra in polvere
- 2 uova intere
- marmellata q.b.
- 1 tuorlo q.b.
- latte per spennellare.
Scopri come preparare i cornetti integrali al miele.
3- Carote arrostite con miele, timo e nocciole tostate
Calorie a persona 318 / Calorie totali 955
Ingredienti per 3 persone:
- 15 carote (circa 1 kg)
- 1 spicchio d’aglio
- foglioline di timo fresco
- 3 cucchiai olio extravergine d’oliva
- 2 cucchiai miele chiaro
- 1/2 bicchiere vino bianco
- sale grosso q.b.
- 30 g nocciole tostate
Scopri come preparare le carote arrostite con miele, timo e nocciole tostate.
4 – Mele ripiene con miele, frutta secca e canditi
Calorie a persona 103 / Calorie totali 824
Ingredienti per 8 persone
- 4 mele
- sedano rapa 200 g
- pinoli giร sgusciati e pelati 25 g
- 1/2 cucchiaino cannella
- arancia candita consentita
- 40 g uvetta
- 2 cucchiai miele liquido.
Scopri come preparare le mele ripiene con miele, frutta secca e canditi.
5 – Smoothie con pere, radicchio e miele
Calorie totali 220
Ingredienti per 1 Smoothie
- pere mature 2
- radicchio foglie 2
- cucchiaini miele 2
- 5 cucchiai yogurt magro.
Scopri come preparare lo smoothie di pere, radicchio e miele.
6 – Barrette di cornflakes con frutta secca mista e miele
Calorie totali: 800 / calorie a persona 100
Ingredienti per 8 barrette
- 70 g cornflakes
- 40 g misto frutta secca (noi abbiamo usato un misto pronto di alkekengi, more di gelso e bacche di goji )
- 20 g pistacchi salati
- 20 g albicocche secche
- 40 g sciroppo d’acero
- 30 g miele
- 15 g zucchero di canna.
Scopri come preparare le barrette con frutta secca e miele.
Storia del miele
Lโidillio fra le api e i fiori, da cui nasce il miele, dura da 70 milioni di anni.
Gli antichi lo chiamavano il โcibo degli deiโ, e questo alimento รจ conosciuto dallโuomo da ben 35.000 anni.
Infatti, graffiti rupestri che raffigurano il miele sono stati scoperti in Spagna e in Africa, a testimonianza dunque del consumo di miele nella notte dei secoli.
I disegni dei primitivi cavernicoli riproducono uomini mentre raccolgono i favi delle api contenenti il prodotto. Quindi, dopo il latte materno, รจ stato il primo dolcificante che ha soddisfatto il bisogno di dolce dellโuomo. Anche in tombe egizie del terzo millennio avanti Cristo, si vede che veniva raccolto facendo fuggire le api dai nidi con il fumo.
Quindi, lโapicoltura iniziรฒ ad essere praticata in Egitto nello stesso periodo, per poi essere diffusa nel Mediterraneo. La tecnica fu subito adottata su larga scala, sistemando le api in arnie ricavate da un tronco cavo. Infatti, nellโalbero, gli insetti costruivano i favi attaccandoli direttamente alle pareti del tronco.
Perciรฒ, i nostri avi sapevano giร distinguere e valutare le qualitร dei diversi fiori e le zone piรน adatte per gli alveari.
Tuttavia, in passato, erano famosi e ricercati alcuni mieli particolari:
- Ibla, in Sicilia, per lโaroma speciale
- Imetto, in Attica, dal sapore di timo
- Corsica, aspro e amarognolo.
L’utilizzo del miele nella storia
Per millenni, il prodotto ha svolto funzioni di dolcificante, anche in pasticceria, ma gli Egizi lo usavano anche in composizioni salate.
I nostri progenitori Romani furono tra i primi a usarlo in modo alternativo, ad esempio nel pane. Infatti, allโepoca, lโingrediente era il componente di salse, bevande depurative, birra e alcolici, tra cui ossimele e idromele, vini dolci.
Dunque, i Romani, fini intenditori, lo abbinavano a:
- funghi
- zucchine
- tartufi
- pesce
- crostacei
- molluschi
- carni pregiate di pappagallo.
Sulla tavola del poeta Orazio, non mancavano mai le โova mellitaโ, una specie di omelette mielata.
In passato, veniva adoperato anche come conservante di cibi e in medicina, come antinfiammatorio e soporifero. Soprattutto la gastronomia del Medio Evo ci insegna perรฒ che puรฒ sostituire lo zucchero in qualsiasi ricetta.
Infine, in Veneto, racconta Tacchella, esiste ancora lโusanza, nata dopo il โ500, di insaporire la selvaggina con aglio, cacao e miele. Il mix impreziosisce la preparazione e crea sensazioni gustative contrastanti.
Il cibo dei Dei
Un tempo, veniva considerato un prodotto magico e nobile e gli veniva attribuito un valore religioso. Protagonista in riti sacrificali e matrimoni, lโingrediente veniva usato sui morti, per rallentare la decomposizione del corpo.
Per gli antichi, era una rugiada celeste raccolta dalle api anche negli strati superiori dellโatmosfera.
Perciรฒ lโalimento, nei secoli, ha ispirato poeti, come Ovidio, che attribuiva la sua scoperta a Bacco, e letterati, tra cui Garcia Lorca. Il Cantico dei Cantici offre una poetica interpretazione dellโelemento: โMiele stillano le tue labbra, o sposa, miele e latte hai sulla linguaโ.
Alcuni personaggi fantasiosi sostenevano che, nellโetร dellโoro, questo alimento stillasse dagli alveari. Secondo loro, lโalimento somministrato ai bambini poteva infondere nei futuri adulti virtรน prodigiose, come la saggezza.
In base alla leggenda, il filosofo greco Platone da neonato sarebbe stato nutrito dalle api. Anche Zeus, re degli dei, detto appunto Melisso, sarebbe cresciuto in modo divino grazie al miele.
Tuttavia, il declino della popolaritร dellโalimento รจ iniziato con lโintroduzione dello zucchero raffinato come dolcificante. Infatti, lโabbandono dellโingrediente si deve alla diffusione in America delle piantagioni di canna da zucchero.
Oggi questo alimento รจ stato rivalutato e ne vengono apprezzate le possibilitร uniche in cucina, in pasticceria e in farmacia.
Con la consulenza di Rosanna Ercole Mellone, divulgatrice della nutrizione e lo chef e ricercatore Fabio Tacchella.
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