La carne di pollo non è tutta uguale e dovresti saperlo, visto che ne consumi circa 19 kg ogni anno. Esistono diversi tipi di allevamento, a differenza del passato, quando l’unico pollo che potevi acquistare era quello ruspante che cresceva libero nell’aia del contadino.
Oggi le cose sono cambiate e il vero pollo ruspante è diventato un prodotto di nicchia, che trovi nei mercati dei contadini o direttamente nelle aziende agricole; talvolta lo trovi anche nelle macellerie, ma mai nei supermercati, perché si tratta di un prodotto non regolamentato.
Il pollo che più si avvicina al vero ruspante è quello allevato all’aperto: in questo caso l’animale vive all’interno di capannoni (a terra, su una lettiera di paglia) ed ha libero accesso ad un “cortile” esterno; come il pollo ruspante, ha un ciclo di vita più lungo e appartiene ad una razza diversa da quelli allevati in modo convenzionale (che invece non hanno accesso ad aree esterne al capannone).
Non è obbligatorio indicare in etichetta il tipo di allevamento, ma se un pollo è allevato all’aperto il produttore ci terrà a sottolinearlo, ancor più se è ruspante! E poi c’è il più costoso di tutti, cioè il pollo biologico, che vive e cresce in allevamenti registrati e controllati dalle autorità: è un animale che viene nutrito esclusivamente con mangimi che provengono da coltivazioni biologiche, in cui non viene utilizzato alcun tipo di fitofarmaco.
Prima di acquistare un pollo, stabilisci la ricetta che vuoi preparare, perché le differenze di sapore e consistenza tra i diversi tipi sono marcate: i polli ruspanti e allevati all’aperto hanno una carne più dura e saporita; il vero ruspante, poi, ha meno grassi saturi e meno colesterolo rispetto a quello comune, perché, come detto viene nutrito con mangimi che non contengono grassi animali (e questo vale anche per il pollo biologico). Il pollo allevato in modo convenzionale, invece, ha le carni più tenere e dal sapore più delicato; oltretutto, si può riconoscere a vista perché, appartenendo ad un’altra razza, ha carni più rosee e pelle più bianca rispetto ai polli che vivono all’aperto, che invece hanno pelle gialla e carni rossicce.
Un ultimo consiglio: visto che la legge obbliga ad indicare l’origine della carne di pollo, preferisci sempre le carni nate, allevate e macellate in Italia, perché c’è maggiore garanzia sulla loro sicurezza e genuinità: basti pensare che in Italia (a differenza, ad esempio, degli Stati Uniti), la regolamentazione vieta l’utilizzo di antibiotici negli allevamenti avicoli.
Claudia Manari