9 italiani su 10 la mangiano regolarmente, 1 su 3 addirittura ogni giorno. E’ la pasta, piatto simbolo della dieta mediterranea e regina indiscussa sulle tavole italiane. Ma anche portavoce dell’Italia nel mondo, tanto che da ormai 21 anni, il 25 ottobre, tutto il mondo la celebra con il World Pasta Day, la manifestazione ideata e curata da Unione Italiana Food e IPO – International Pasta Organization.
A lungo oggetto di falsi miti e luoghi comuni senza fondamento, come quello secondo il quale farebbe ingrassare, ormai la pasta è stata scagionata da ogni accusa ed è universalmente considerata un cibo irrinunciabile all’interno di un’alimentazione sana, anche a dieta. Fonte di carboidrati complessi, insieme al pane e agli altri cereali dovrebbe rappresentare il 45-60% del tuo apporto calorico quotidiano. E’ energetica, saziante, digeribile, non solo un piacere per il palato ma anche una fonte di nutrienti preziosi per la salute. Soprattutto se segui i nostri 3 consigli per renderla ancora più salutare e godere al massimo dei suoi benefici. Scopri le dritte del nutrizionista.
Pasta: con i legumi è ancora più nutriente
Quella tra pasta e legumi è un’accoppiata nutrizionalmente perfetta perché ti assicura un apporto completo di tutti gli 8 aminoacidi essenziali, quelli, cioè, che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare da solo e deve quindi assumere con l’alimentazione. Mentre gli alimenti di origine animale hanno proteine che li contengono tutti, per quelli di origine vegetale, come pasta e legumi, non è così: la pasta di frumento apporta poca lisina, i legumi poca metionina. Ma basta abbinarli per compensare le reciproche carenze e ottenere un piatto con proteine di elevato valore biologico. Un esempio? Un grande classico della cucina italiana come la pasta e fagioli. Oppure la pasta e lenticchie di Melarossa! Provala subito!
Pasta integrale per fare il pieno di fibre
La pasta integrale, preparata con farine ricavate dal chicco completo del grano, non privato cioè della crusca e del germe, è una pasta con un maggiore contenuto di fibre, che quindi ti fa sentire più sazio a parità di quantità consumate e favorisce il benessere dell’intestino, contrastando la stitichezza. In più, le fibre solubili contenute in pasta e cereali regolano l’assorbimento di zuccheri e grassi, quindi ti danno anche una mano a mantenere il peso forma. Ecco tre buoni motivi per alternare la classica pasta “bianca” a quella integrale!
In generale, cerca di portare in tavola non solo la pasta di semola di grano duro, la più nota e diffusa, ma anche paste prodotte con farine ricavate da altri cereali. Questo ti assicura una dieta più varia non solo in termini di gusto ma anche sul fronte dei nutrienti. La pasta di farro, per esempio, è più ricca di proteine e sali minerali rispetto a quella di frumento e risulta anche molto più digeribile e saziante.
Leggi l’articolo “Pasta: quale scegliere a dieta?“, in cui il nutrizionista ti spiega di più sui benefici della pasta integrale.
Pasta: al dente è più sana
La pasta al dente non è solo più buona, è anche più salutare. Una cottura troppo prolungata, infatti, facilita l’assorbimento degli zuccheri e questo causa un picco di glicemia che stimola l’insulina: questo ormone abbassa il livello di glicemia ma favorisce anche il deposito del tessuto adiposo. Insomma, la pasta scotta ha un indice glicemico molto più alto di quella al dente, e questo non va bene né se soffri di diabete, né se vuoi dimagrire o mantenere il peso.
Guarda il video del nutrizionista e scopri perché la pasta al dente è più sana.