Una nuova ricerca inglese, riportata sul British Medical Journal, sfata tutti i benefici della dieta vegetariana. Quest’ultima, secondo gli studiosi, non sarebbe così salutare come si crede, anzi può comportare gravi problemi alla nostra salute. Ecco i rischi della dieta vegetariana.
Cosa è stato scoperto
Dall’analisi comparativa di un campione di vegetariani, vegani e persone che seguivano una dieta tradizionale, è emerso che i primi hanno un rischio maggiore di essere colpiti da ictus e inferiore di malattie cardiache.
Lo studio di Oxford, dunque, ci dice che le diete vegetariane, anche se hanno un significativo effetto protettivo contro le malattie coronariche e del cuore, provocano un effetto contrario per quanto riguarda l’ictus – un rischio maggiore del 20%.
Gli studiosi, si sono chiesti, dunque quali potevano essere i motivi di questa tendenza.
Perchè è più rischiosa la dieta vegetariana
Nel cercare di capire le ragioni di un rischio maggiore di ictus tra i vegetariani ci sono diversi fattori da considerare. I vegetariani hanno un apporto giornaliero più elevato di frutta, verdura, legumi e noci oltre ad avere un apporto più basso di sodio.
Chi mangia la carne e il pesce ha, invece, un elevato apporto di proteine animali di prima classe e assume la vitamina B12. La mancanza di quest’ultima, nelle diete vegetariane, può essere un problema – la vitamina B12 non c’è negli alimenti vegetali.
Tuttavia, non esistono al momento delle prove certe sul fatto che un basso apporto di questa vitamina abbia un ruolo nell’aumento del rischio di ictus.
Inoltre, tutti i nutrizionisti sostengono che dovremmo ridurre la nostra assunzione di alimenti ultra trasformati (zuppe liofilizzate, snack vegetali) perché nocivi per la salute e molti alimenti commercializzati per i vegetariani sono proprio di questo tipo.
C’è da preoccuparsi?
I motivi che possono determinare un aumento del rischio di ictus tra i vegetariani sono molteplici, e questo studio – anche se valido – non trae conclusioni esaustive.
Si basa, infatti, solo sui risultati di un campione e comunque l’aumento del rischio di ictus è modesto rispetto a chi segue una dieta tradizionale. I rischi della dieta vegetariana possono dunque essere equivalenti a quella onnivora.
Dieta vegetariana: fa bene o no?
La dieta vegetariana si può seguire a patto di garantire tutti i nutrienti di cui necessita il nostro organismo, come, per esempio, la dieta vegetariana di Melarossa.
Quest’ultima è una dieta a base di alimenti vegetali ma equilibrata, grazie alla presenza di uova e latticini per le proteine animali e di legumi, soia e derivati per assimilare le proteine vegetali.
Una dieta vegetariana può dunque essere bilanciata come quella onnivora, ma deve includere tutti i micronutrienti, quali vitamine, sali minerali, antiossidanti, importantissimi per il funzionamento di tutti gli organi.
La dieta vegetariana non è una sola, ma può variare in tre tipologie:
- Dieta vegetariana latto-ovo-vegetariano (LOV): che esclude tutti i tipi di carne, ma include latte e derivati (formaggi e latticini), uova, miele e alimenti di origine vegetale. Chi segue questa dieta può scegliere anche di escludere le uova oppure il latte e derivati.
- La dieta modello vegano (VEG): esclude invece tutti i tipi di carne, latte e derivati e prevede il consumo di un’ampia varietà di alimenti vegetali.
- Diete semivegetariane: si tratta di quelle diete che includono il consumo di carne, di pesce o cibi di derivazione animale, occasionalmente.
A seconda di quale filone si preferisce seguire, è importante impostare la dieta in modo corretto per evitare carenze nutrizionali che alla lunga possono provocare seri danni alla salute.
Per evitare rischi con la dieta vegetariana, il consiglio è evitare programmi fai da te, ma rivolgersi a persone qualificate e competenti, che possano consigliarvi.
Fonte: mirror.co.uk.