In alcuni casi, le voglie di cibo, specialmente quello più calorico, colpiscono quando si è emotivamente più deboli.
Nei momenti in cui ci troviamo a dover affrontare un problema difficile, ci sentiamo stressate o addirittura annoiate, il cibo può trasformarsi come il nostro principale sfogo per allontanare le tensioni. Ecco come controllare la fame nervosa.
L’approccio emozionale nei confronti del cibo
L’atto di mangiare può trasformarsi in un sentimento consolatorio, di cui non sempre la persona ne ha piena coscienza. Secondo le autrici del libro “Smetti di mangiare le tue emozioni” – Isabelle Huot e Catherine Senécal, rispettivamente nutrizionista e psicologa – ciò che favorisce le compulsioni alimentari sono la difficoltà a gestire le emozioni forti.
Ma non solo la fame nervosa, anche il seguire le diete dimagranti a ripetizione, il continuo negarsi determinati alimenti sono atteggiamenti legati a una debolezza emotiva. Chiaramente, mangiare d’istinto porta a preferire troppi cibi ipercalorici, dolci e grassi.
Quali sono le motivazioni che portano alla fame nervosa
Generalmente, i principali eventi della vita che possono scatenare emozioni negative e che portano alla fame nervosa possono includere:
- Conflitti di relazione
- Lavoro o altri fattori di stress
- Affaticamento mentale
- Pressioni finanziarie
- Problemi di salute
Il cibo, in questi casi, serve anche come distrazione da una preoccupazione per un evento imminente o per superare un conflitto. L’effetto di sollievo è però temporaneo, le emozioni negative ben presto ritornano e il risultato è un incontrollato aumento di peso. Si tratta di un circolo vizioso che alla fine porta a provare altre emozioni negative: ci si sente in colpa, ma non si riesce a tornare di nuovo sulla retta via.
Suggerimenti per controllare la fame nervosa: tra mente e alimentazione
La fame nervosa è dunque un problema legato all’alimentazione, ma anche a una condizione psicologica, quindi la strategia per uscirne deve combinare una doppia azione.
Da una parte, seguire un programma alimentare adeguato e, dall’altra, seguire un percorso per sostenere il morale.
Come e cosa mangiare
Sempre secondo le dottoresse Isabelle Huot e Catherine Senécal, la cosa più sbagliata da fare è limitare troppo il cibo. Ciò provocherebbe una costrizione e dunque l’effetto contrario. Meglio invece, mangiare spesso, almeno tre pasti principali e tre spuntini ogni tre ore.
Per contenere il senso di sazietà, scegli cibi quali fibre, alimenti con basso indice glicemico e proteine. Ad ogni pasto, aggiungere una una proteina, come uova, formaggio, carne, pesce o legumi.
Anche le verdure dovrebbero essere in abbondanza, da mangiare a inizio dei pasti. Mangia quantità soddisfacenti di cibi più sani, goditi uno sfizio qualche volta e varia l’alimentazione per aiutarti a frenare le voglie.
Strategie emozionali per combattere gli attacchi di fame
Il primo consiglio è quello di tenere un diario alimentare, dove scrivere ciò che mangi, quanto mangi, quando mangi, come ti senti quando mangi e quanto sei affamata. Ciò può aiutarti a visualizzare il problema, acquistando consapevolezza della proprie azioni.
Allontana tutte le tentazioni da casa tua. Non tenere i cibi di conforto in frigo, per i quali è più difficile resistere. E se ti senti arrabbiata domina il tuo stress con una passeggiata, guardando un film, ascoltando musica o chiamando un amico.
Quando è il caso di cercare un aiuto professionale
Se hai provato in tutti i modi a smettere di mangiare esageratamente, ma non riesci ancora a controllare il cibo emotivo, è preferibile consultare un professionista per intraprendere una specifica terapia.
In questo modo, lo psicologo può aiutarti a capire perché mangi emotivamente e ad apprendere le abilità per smettere e stare meglio.