I casi di tumori in Italia stanno diminuendo, come le neoplasie del colon-retto, dello stomaco, del fegato e della prostata.
Una buona notizia da parte dell’Aiom – Associazione Italiana di Oncologia Medica – che ha presentato questa mattina, al Ministero della Salute, il report I numeri del cancro in Italia 2019.
Alla realizzazione del documento hanno partecipato anche l’Associazione Italiana Registri Tumori (Airtum), Fondazione Aiom, Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), Passi d’Argento e della Società Italiana di Anatomia Patologica e Citologia Diagnostica (Siapec-Iap).
I dati dello studio sui casi di tumori nel nostro Paese
L’ Aiom ha svolto un’analisi a 360 gradi sui numeri del cancro relativi all’anno in corso, con lo scopo di consentire a tutti gli operatori e medici della sanità di pianificare al meglio gli interventi necessari.
Da questo censimento ufficiale, sono stati raccolti dati positivi sull’incidenza di questa malattia, che in Italia riguarda ogni giorno circa mille persone, le quali ricevono la diagnosi di tumore.
I dati più significativi del Report ci dicono che nel 2019 sono stimate, rispetto allo scorso anno, duemila diagnosi di tumore in meno.
Delle 371 mila diagnosi di quest’anno, le cinque più frequenti sono quelle della mammella, del colon-retto, della prostata, vescica e polmone.
Sono tuttavia diminuite le neoplasie del colon-retto, dello stomaco, del fegato e della prostata e, i carcinomi del polmone – solo negli uomini.
Fra le donne, invece, le diagnosi di cancro al polmone aumentano – probabilmente per la sempre più diffusione dell’abitudine al fumo – e crescono anche le diagnosi del tumore della mammella, tiroide, pancreas e melanomi.
Gli altri dati significativi e positivi
Tra le altre informazioni del report dell’Aiom, ve ne sono altre positive ovvero quelle che riguardano la percentuale di sopravvivenza, per chi ha già in corso la malattia ( il 63% delle donne e il 54% degli uomini sono vivi a 5 anni dalla diagnosi).
Un paziente su quattro è invece tornato ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale, considerandosi dunque guarito.
Le regioni con l’incidenza più significativa
Il report indica anche l’incidenza dei casi di tumore per regione: la più alta si registra in Friuli Venezia Giulia e la più bassa in Calabria.
Perché ci si ammala di cancro: le teorie a confronto
Le persone si ammalano di cancro quando una singola cellula nel loro corpo accumula sei o sette alterazioni del DNA a carico di particolari geni.
E stando ai risultati dello studio di un gruppo di scienziati dell’Istituto Europeo di Oncologia – pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Genetics e finanziato dallo European Research Council (ERC) – queste alterazioni dipendono dall’ambiente in cui viviamo e dal nostro stile di vita.
In particolare è stato scoperto che una delle alterazioni genetiche più frequenti e importanti per lo sviluppo del cancro,non avvengono casualmente, ma sono prevedibili e dunque provocate dall’ambiente esterno alla cellula.
Questa teoria si scontrerebbe con un’altra, pubblicata dallo scienziato Bert Vogelstein, secondo la quale i due terzi delle mutazioni trovate nei tumori si formano per degli errori casuali e dunque, se è così, il tumore non si può prevedere.
L’importanza della prevenzione
Questa recente scoperta dell’ Istituto Europeo di Oncologia rafforza l’importanza della prevenzione dei tumori.
Fattori ambientali quali fumo, alcol, obesità, inattività fisica ed eccessiva esposizione al sole sono tutti fattori di rischio, così come seguire una dieta ad alto contenuto in zuccheri e carni rosse o elaborate, con un basso contenuto di frutta, legumi e vegetali.
I ricercatori riferiscono che la comunità scientifica è d’accordo sul fatto che questi fattori possono prevenire il 40 per cento dei tumori.
Fonti: La Repubblica; Agi.