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L’Italia, con oltre 60 milioni di animali domestici, è il primo Paese in Europa per numero di animali da compagnia. Un vero e proprio popolo di piccoli vacanzieri a quattro zampe, pronto a lasciare le afose città per godere della frescura e del relax al mare o in montagna, al seguito dei loro padroni.
Se siete tra quelli che in vacanza non lasciano gli amici a quattro zampe a casa, allora niente da fare: dovrete preparare una valigia anche per loro! Ecco cosa portare e quali accorgimenti seguire.
Viaggiare in auto
Se viaggiate in auto, cercate di partire con gli animali a digiuno e di prevedere soste ogni 2 o 3 ore, per far loro sgranchire le gambe e bere dell’acqua. Il viaggio in auto può essere traumatico per i nostri amici animali, per cui fate attenzione ad alcuni dettagli.
Per esempio, nel caso dei cani, utilizzate un apposito guinzaglio, da attaccare alla pettorina e all’attacco della cintura di sicurezza. Così, in caso di brusca frenata, l’animale non correrà il pericolo di essere sbalzato nell’abitacolo.
Durante il tragitto, poi, utilizzate i beverini portatili. Si trovano facilmente in commercio e sono più pratici delle comuni ciotole, anche di quelle pieghevoli.
Viaggiare in aereo
Se avete scelto l’aereo, innanzitutto assicuratevi che i documenti del vostro “fido” siano in regola. Parliamo soprattutto del suo passaporto! Quindi munitevi di museruola, quanto più possibile comoda, così che l’animale non soffra il fastidio di indossarla. Nel caso di gatti, munitevi di una pettorina con guinzaglio. E, ovviamente, di un comodo trasportino.
È anche opportuno avere a disposizione dei tranquillanti. Che siano feromoni o composti naturali, potranno essere utili in caso di bisogno, se dovrete calmare l’animale per affrontare meglio gli spostamenti.
Viaggiare in nave
Se affronterete insieme il viaggio in nave, ricordatevi di munire gli animali di regolare biglietto, così come di guinzaglio e museruola (nel caso dei cani).
Durante il viaggio, inoltre, tenete su collare e pettorina, per evitare di perderli. E fate in modo che abbiano stampigliato, sul retro della medaglietta, il vostro numero di cellulare. Ancora meglio, se volete, portate con voi una loro foto: sarà più facile ritrovarli in caso di smarrimento.
Vaccini e microchip obbligatori, le regole da seguire
Prima della partenza, effettuate un’accurata visita medica. Il veterinario vi dirà se l’animale potrà partire tranquillamente o se avrà bisogno di attenzioni particolari. Quindi non dimenticate di applicare il microchip.
Se avrete scelto una destinazione all’estero, dovrete necessariamente provvedere al vaccino antirabbica. È obbligatorio in tutta Europa e va somministrato 21 giorni prima della partenza.
Paese che vai, regole che trovi!
In alcuni Stati, come la Francia, la regolamentazione del trasporto non commerciale di animali domestici è molto ferrea.
Per essere ammessi sul territorio francese, infatti, gli animali provenienti da un paese dell’Unione europea devono rispondere ad alcune condizioni sanitarie:
- identificazione (tatuaggio o microchip);
- vaccinazione antirabbica in corso di validità;
- passaporto rilasciato da un veterinario abilitato dall’autorità di competenza attestante, ovviamente, la copertura del suddetto vaccino. Questo passaporto risponde a un modello unico, per tutti i paesi della Comunità europea;
- per gli animali con meno di 3 mesi, non vaccinati, è obbligatoria un’autorizzazione generale dello Stato membro di destinazione.
Oltralpe, poi, due categorie di cani sono ritenute potenzialmente pericolose. Alla prima, definita “cani d’attacco” appartengono i pitbull, i boerboels e cani assimilabili, per caratteristiche morfologiche, ai cani della razza tosa.
L’acquisizione, la cessione a titolo gratuito o a pagamento e l’introduzione sul territorio francese o nell’Oltremare francese dei cani della prima categoria è vietata. Ogni infrazione è punita con 6 mesi di carcere e 15mila euro di multa.
Alla seconda categoria appartengono i “cani di guardia e di difesa“, come gli American Staffordshire terrier e i rottweiler. Per questi vigono regole specifiche. Per entrare in Francia, infatti, è necessario che il padrone presenti alla dogana gli attestati di nascita e della linea genealogica (per attestare l’appartenenza del cane alla seconda categoria) e un’assicurazione di responsabilità civile per il proprio cane.
Inoltre, è necessario ottenere un “permis de détention“, documento rilasciato in seguito ad un esame comportamentale del cane e alla verifica della capacità del proprietario di gestirlo. Il “permis de détention” può essere ottenuto solo da un veterinario francese.