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Chi segue un’alimentazione ricca di vitamina A può ridurre il rischio di contrarre uno dei più comuni tumori della pelle.
Lo ha scoperto una nuova ricerca della Brown University. Che rileva come chi consuma alimenti ricchi di questa vitamina vedrebbe scendere la possibilità di incorrere in carcinoma cutaneo a cellule squamose del 17%.
Che cos’è il carcinoma cutaneo a cellule squamose
Conosciuto anche come carcinoma squamocellulare, è un tumore maligno che invade la pelle e di solito si sviluppa in zone esposte alla luce. È il secondo tumore cutaneo più diffuso tra le persone con la pelle chiara e conta circa 1 milione di casi l’anno soltanto negli Stati Uniti.
La vitamina A
La vitamina A svolge un ruolo vitale nel processo di produzione e mantenimento delle cellule della pelle. Attiva infatti le cellule chiamate fibroblasti, che la mantengono soda e sana.
Il precursore della vitamina A, il betacarotene, è un potente antiossidante, che aiuta a ripulire i radicali liberi, che incoraggiano lo sviluppo delle cellule tumorali.
La vitamina A si trova in moltissimi alimenti, come l’olio di fegato di merluzzo, il fegato, il tuorlo d’uovo o il burro. È presente anche in molti ortaggi: carote crude, patate dolci, spinaci, cavolo, broccoli, verza, aglio, prezzemolo, zucca, pomodoro, cicoria, lattuga. E si trova anche nel melone, nelle pesche, nell’arancia e nell’anguria.
Cosa succede quando manca?
Uno dei sintomi più visibili è la cute spenta, rugosa e secca. La vitamina A è infatti necessaria per la pelle, perché regola la permeabilità e l’elasticità delle membrane cellulari di pelle e mucose, proteggendole dalle sostanze nocive.
Lo studio della Brown University
I ricercatori della Brown University hanno studiato un set di dati di 123.570 uomini e donne statunitensi. Le cui diete, abitudini e risultati sulla salute sono stati documentati per oltre 26 anni.
Dopo aver raggruppato i partecipanti allo studio in cinque categorie in base ai livelli di assunzione di vitamina A, i ricercatori hanno scoperto che le persone con il più alto apporto medio giornaliero avevano il 17% in meno di probabilità di contrarre il cancro della pelle. Con un consumo medio, ogni giorno, di una patata dolce cotta media o due carote grandi.
Il team ha anche scoperto che la maggior parte della vitamina A proviene dalla dieta. E che l’assunzione di integratori orali non fornisce gli stessi risultati. Secondo gli autori, perciò, l’assunzione di vitamina A tramite l’alimentazione potrebbe offrire un modo migliore e più innocuo per combattere i rischi di cancro della pelle.
I limiti della ricerca
La ricerca si basa su analisi precedenti e non su uno studio clinico randomizzato. Non riesce, perciò, a stabilire un legame di causa ed effetto tra alimentazione e cancro alla pelle. È possibile, chiariscono infatti i ricercatori, che sui risultati intervengano anche altri fattori. Come la tendenza, tra chi consuma più vitamina A, a bere meno alcool.
Il passo successivo, concludono quindi gli scienziati, è quello di portare avanti una sperimentazione clinica, per dimostrare se anche gli integratori di vitamina A possono prevenire il carcinoma a cellule squamose.
Fonte: Brown University