Il caldo clima estivo, le situazioni stressanti e gli allenamenti intensi possono produrre spiacevoli odori sudati. E se l’abbigliamento potesse coprire questi odori imbarazzanti con un’esplosione di fragranze?
Negli ultimi anni i ricercatori dell’American Chemical Society hanno sviluppato una serie di tessuti intelligenti, in grado di reagire alla luce, alla temperatura e a stress meccanici. Ora hanno trovato come modificare il tessuto di cotone, per fargli emettere un aroma di citronella una volta a contatto con il sudore.
I due approcci chimici per il rilascio della fragranza
Il team, guidato da Carla Silva e Artur Cavaco-Paulo, ha sviluppato e confrontato due diverse strategie per rilasciare un profumo di citronella, lo stesso usato in alcuni repellenti per insetti.
Nel primo approccio ha utilizzato una proteina, trovata nel naso dei suini, in grado di legarsi alla fragranza e ad altre molecole di profumo. A questa proteina, i ricercatori hanno legato un dominio proteico noto in biochimica con il nome di modulo legante carboidrati (CBM), in grado di legarsi al cotone.
Nel secondo approccio, invece, ha “impacchettato” la fragranza nei liposomi, piccole vescicole contenenti normalmente acqua in cui possono essere dispersi principi attivi o altre molecole.
Il team ha quindi esposto i tessuti di cotone modificati a una soluzione di sudore acido e basso PH. E il confronto ha rivelato che, nel primo caso, la proteina ha rilasciato una rapida esplosione di profumo. Mentre nel caso dei liposomi il rilascio di fragranza è stato più lento e controllato.
Tessuti sempre più tecnici
Fare sport quando è caldo non è semplice. E chi ha la passione per l’attività fisica non ama né il caldo né l’umidità, perché non riesce ad essere performante e si sente a disagio durante l’allenamento.
Non è la prima volta che gli scienziati, nel mondo, si concentrano sul problema del sudore. Nel 2017 ci avevano provato i ricercatori del MIT, che avevano dato vita a un nuovo indumento in grado di combattere la sudorazione. Avevano infatti creato una maglietta in grado di rispondere all’umidità del corpo aumentando la ventilazione grazie a una serie di alette poste sulla schiena, mosse da speciali batteri.
In attesa che questi tessuti diventino realtà, a noi resta ancora soltanto la possibilità di sudare meno.
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Fonte: American Chemical Society