Proteine, ferro, zinco, sali minerali. Tutti i nutrienti essenziali per la salute dell’organismo, nei prossimi 30 anni saranno presenti sempre in quantità minori nella frutta e nella verdura che mangiamo. A causa dei cambiamenti climatici.
A lanciare l’allarme è il Food Policy Research Institute. In uno studio, pubblicato su Lancet Planetary Health, i ricercatori hanno analizzato la presenza di sostanze come proteine, zinco e ferro nei prodotti ortofrutticoli.
Lo studio pubblicato su Lancet
I ricercatori hanno analizzato la perdita di nutrienti all’interno di grano, riso, orzo, mais, soia, patate e verdure. Hanno scoperto che, in media, tutti questi prodotti sono proiettati a subire perdite di nutrienti di circa il 3% entro il 2050, proprio a causa dell’elevata concentrazione di anidride carbonica.
Più nel dettaglio, i livelli di proteine, zinco e ferro disponibili per persona saranno inferiori rispettivamente del 19,5%, 14,4% e 14,6% rispetto al normale. E cioè quando non si verificano gli effetti dei cambiamenti climatici.
Questa riduzione sarà particolarmente grave nei Paesi in cui il reddito è più basso e dove i livelli di malnutrizione sono più alti. Qui, infatti, le diete sono più vulnerabili alle variazioni del clima.
Pochi giorni fa un altro studio, condotto tra Australia, Giappone e Stati Uniti, aveva già collegato l’incremento di anidride carbonica nell’atmosfera a una riduzione drastica dei nutrienti nel riso.
Fonte primaria di alimentazione per 600 milioni di persone nel mondo, questo cereale, in un ambiente ricco di carbonio, perde molte delle sue vitamine.
Fonte: Lancet