Candida Auris, un fungo che sta facendo preoccupare tutto il mondo. L’allarme è stato lanciato dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC), l’organo di controllo della sanità pubblica degli Stati Uniti: la Candida Auris sarebbe resistente ai farmaci e in grado di uccidere in 90 giorni.
Che cos’è la Candida Auris
Fungo ‘lievitiforme’ scoperto per la prima volta nel 2009 in una paziente giapponese, la Candida Auris fin ora non è stata molto sotto i riflettori. Ma la pubblicazione di un articolo sul New York Times, qualche giorno fa, ha lanciato l’allarme negli USA e non solo. L’articolo riporta di un caso avvenuto a maggio 2018, quando un uomo anziano venne ricoverato all’ospedale Mount Sinai di New York. L’uomo, rimasto in isolamento per 90 giorni, alla fine del periodo di cura morì, contaminando tutta la struttura in cui era ospitato.
La resistenza ai farmaci
Il dato peggiore era proprio quello legato alla contaminazione: la Candida Auris sarebbe dunque resistente ai principali farmaci antifungini. “È problema enorme”, ha detto al NYT Matthew Fisher, professore di epidemiologia dei funghi all’Imperial College di Londra, “l’unica possibilità è tentare di trattare quei pazienti con antimicotici”.
Questo, in particolare, è causato dalla capacità dei funghi di aumentare le proprie difese e mutare, per sopravvivere ai trattamenti farmacologici.
Il fungo ha un’origine misteriosa, che non è ancora stata individuata. Inoltre, secondo alcuni esperti internazionali, la Candida Auris sarebbe stata rafforzata dall’uso di fungicidi sulle colture. Questi avrebbero creato un ambiente fecondo ai funghi, facendoli proliferare.
I sintomi sono comuni, come febbre, dolori e stanchezza. Per questo, potrebbero essere scambiati per una semplice influenza: ma quando una persona con un sistema immunitario già debole viene infettata dal fungo può risultare fatale.
I casi recenti di Candida Auris
Secondo il NYT, negli ultimi cinque anni ci sono state diverse epidemie di Candida Auris: i casi più gravi in Venezuela, in un ospedale spagnolo e in un reparto di terapia intensiva in Inghilterra. Il fungo è diffuso soprattutto in paesi come l’India, il Pakistan, il Sudafrica: di recente ha raggiunto gli Stati Uniti, in particolare New York, dove sono stati documentati 309 casi, il New Jersey, con 104 casi, e l’Illinois, con 144 casi documentati.
Fonte: New York Times