Sei celiaco? Goditi il Natale senza rischi grazie a questa ricetta del panettone senza glutine che Melarossa ha provato per te! Puoi scegliere la versione classica con uvetta e canditi o quella golosa con le gocce di cioccolato.
La ricetta è la stessa, è sufficiente sostituire le gocce di cioccolata fondente ai canditi nel terzo impasto. In entrambi i casi, potrai gustare un panettone fatto in casa, che non solo è più genuino ma ti dà anche la sicurezza di utilizzare solo ingredienti senza glutine.
Ecco la ricetta del panettone senza glutine. Per realizzarlo sono indispensabili i seguenti utensili: impastatrice planetaria; spatola in silicone; ferro da maglia o stecchini per spiedini; 5 stampini da panettone da 100 g.
La ricetta del panettone senza glutine
Panettone senza glutine
Ingredienti
- 300 g mix farine senza glutine
- 90 g farina grano saraceno
- 50 g zucchero di canna
- 70 g burro
- 4 tuorli d’uovo
- 160 g acqua
- 40 g latte
- 1 cucchiaino di sale
- 3 cucchiai di miele
- 70 g uvetta
- 70 g cedro candito
- 70 g arancia candita
- 1 stecca di vaniglia
- 6 g lievito di birra fresco
- scorza arancia q.b.
Istruzioni
Primo impasto
- Sciogli 3 gr di lievito di birra in 80 gr di acqua leggermente tiepida e impasta con 150 gr di farina mix in una coppa, oppure direttamente nella ciotola dell’impastatrice.
- Chiudi con la pellicola e lascia lievitare vicino ad una fonte di calore. In alternativa mettilo in forno al minimo in modalità statica per un minimo di 3 ore per far raddoppiare il panetto.
Secondo impasto
- Aggiungi 150 gr di farina mix al primo impasto, altri 3 gr di lievito di birra sciolti in 80 gr di acqua tiepida, 2 tuorli, 35 gr di burro ammorbidito in un tegamino a bagnomaria ed infine 25 gr di zucchero. Impasta alla velocità minima con la frusta a K.
- Dopo un paio di minuti ferma l’impastatrice: con l’aiuto di una spatola raccogli e mescola l'impasto che rimane attaccato ai bordi della ciotola. Impasta per altri 2 minuti e, se necessario, finisci a mano.
- Copri nuovamente con la pellicola e rimetti a lievitare in forno. Ancora 3 ore e l’impasto sarà raddoppiato.
Terzo impasto
- Riprendi la ciotola, grattugia sull’impasto la scorza di un limone e quella di un’arancia. Dividi la stecca di vaniglia in due per tutta la sua lunghezza e con la lama del coltello raccogli i semi interni. Aggiungili al composto, insieme ai 25 gr di zucchero, il cucchiaino di sale e i tre cucchiai di miele. Unisci i due tuorli, 35 gr di burro ammorbidito, 40 gr di latte e gli ultimi 90 gr di farina di grano saraceno. Impasta per qualche minuto sempre a velocità minima.
- Ferma e aggiungi l’uvetta, l’arancia ed il cedro candito o le gocce di cioccolato fondente. Riavvia l’impastatrice al minimo e fai andare per gli ultimi 2/3 minuti. Il composto dovrà risultare elastico e umido.
- Appoggia gli stampini per panettoni da 100 g su una teglia da forno, e, con l’aiuto di una spatola, distribuisci il composto al loro interno.
Lievitazione e cottura
- Con il forno al minimo, sempre in funzione statica, fai lievitare per circa 5 ore, finché l'impasto raggiunge il bordo degli stampi.
- Togli gli stampini dal forno e alza la temperatura a 180°. Nella parte inferiore del forno sistema una teglia con due dita di acqua, per far si che l’interno del panettone non secchi troppo.
- Fai cuocere per 20 minuti a questa temperatura, poi abbassa a 160° e continua la cottura per altri 20 minuti.
- Verifica la cottura con uno stecchino: se esce pulito i panettoni sono pronti.
- Sfornali, infila nella parte inferiore di ognuno uno stecchino da spiedino e appoggiali tra le spalliere di due sedie a testa all’ingiù per farli raffreddare. Questa procedura evita che i canditi scendano verso il basso e che la cupola del panettone si sgonfi.
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Panettone senza glutine: le proprietà nutrizionali
Il primo passo per preparare un panettone adatto ai celiaci è la scelta delle farine senza glutine. Nella nostra ricetta abbiamo usato un mix di farine gluten free, arricchendo la miscela con farina di grano saraceno.
È una farina derivata non da un cereale, ma da una pianta della famiglia del rabarbaro. Il suo gusto robusto e vagamente amarognolo la rende adatta, oltre che per piatti tradizionali come i pizzoccheri valtellinesi, anche per pasta fresca, pane e dolci. È importante usarla non da sola, ma in abbinamento ad altre farine, perché la grande quantità di fibre che contiene ostacolerebbe lo sviluppo dell’impasto nella panificazione. Utilizzata con le giuste modalità, questa farina assicura tanti vantaggi nutrizionali: oltre che di fibre, benefiche per il transito intestinale, è infatti anche ricca di aminoacidi essenziali, che l’organismo non è in grado di sintetizzare da solo e che quindi è importante assumere attraverso l’alimentazione.
Come per le altre farine senza glutine, al momento dell’acquisto verifica la presenza sulla confezione della scritta “senza glutine” o del simbolo della spiga barrata per non correre rischi legati a possibili contaminazioni.
Per quanto riguarda la frutta candita, se ne consiglia un uso moderato. È chiaro che la quantità dei canditi che si possono trovare in una fetta di panettone è irrisoria; quindi, nonostante forniscano circa 200 calorie per 100 grammi, questa dose non deve preoccupare.
La canditura di un alimento è un metodo di conservazione della frutta che ne prevede l’immersione in uno sciroppo di zucchero. Purtroppo però, le qualità nutrizionali della frutta si perdono quasi totalmente a parte qualche vitamina. Per la canditura si utilizza di norma lo zucchero di barbabietola, ma possono essere usati tutti gli zuccheri alimentari. É possibile anche usare il miele: quella che ne deriva sarà una canditura di pregio e più costosa.