Il sashimi è un piatto tipico della cucina giapponese a base di pesce e molluschi crudi, leggermente marinati. La versione che ti proponiamo è alleggerita e non prevede molluschi, ma solo tonno e salmone abbattuti (un procedimento che distrugge gli eventuali parassiti, come l’anisakis), accompagnati con una salsa di soia a basso contenuto di sodio.
Il sashimi si differenzia dal sushi perché non contiene riso. Si tratta quindi di un secondo piatto a base di pesce che puoi consumare anche a dieta, al posto di un’altra fonte proteica, e accompagnare ad un contorno, ad esempio l’insalata di alghe, e ad una fonte di carboidrati come del pane o del riso basmati.
La cucina giapponese si presta molto bene ad una dieta sana e a basso contenuto di grassi e calorie e questa ricetta ne è proprio l’esempio: sfiziosa, genuina e con poche calorie.
Ricetta sashimi di salmone e tonno
Sashimi
Ingredienti
- 200 g salmone abbattuto privato di pelle e lische
- 200 g tonno abbattuto privato di pelle e lische
Per servire
- salsa di soia q.b.
- wasabi q.b.
- insalata q.b.
Istruzioni
- Taglia il salmone e il tonno a fette dello stesso spessore con un coltello apposito.
- Lascia scorrere la lama senza effettuare eccessiva pressione e senza muovere costantemente il coltello avanti e indietro.
- Servi il sashimi con salsa di soia, wasabi e qualche foglia di insalata.
Note
- Se il pesce non è abbattuto, avvolgi i filetti con la pellicola trasparente per alimenti e congelali in freezer a -18 °C per almeno 96 ore.
Proprietà nutrizionali del sashimi
- Il salmone è un pesce tipico dei mari freddi del Nord, le cui proprietà organolettiche sono molto apprezzate all’interno di una sana alimentazione.
- L’alto contenuto di proteine e acidi grassi polinsaturi, in particolare i preziosi omega 3, lo rendono uno dei pesci più completi sotto il profilo nutrizionale. Solo le aringhe e lo sgombro fresco lo battono per contenuto di omega 3 totale. Gli omega 3 svolgono un’azione protettiva nei confronti di moltissime patologie, tengono sotto controllo il colesterolo aumentando L’HDL, il colesterolo buono. Nel salmone ci sono anche molti sali minerali, in particolare fosforo, selenio e potassio. Questo pesce è anche una buona fonte di vitamine, soprattutto quelle del gruppo B e la D, indispensabile, quest’ultima, per favorire l’assorbimento del calcio.
- Gli omega 3 sono contenuti in quantità notevole anche nel tonno fresco. E’ stato scientificamente dimostrato che una dieta ricca di questi grassi contrasta l’ossidazione cellulare e la conseguente azione dei radicali liberi. Questi ultimi sono responsabili di molte patologie dovute all’invecchiamento delle cellule, come ad esempio le malattie cardiovascolari, ma soprattutto quelle neurodegenerative.
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