Sommario
La curcuma è una spezia dalle mille proprietà benefiche: antiossidante, anti infiammatoria, aiuta a prevenire patologie cardiache e degenerative. Ecco da dove viene la curcuma, quali sono le sue proprietà e i migliori usi in cucina.
Il principale componente biologicamente attivo della curcuma è la curcumina, un pigmento giallo-arancio responsabile del colore caldo e brillante di questa preziosa spezia. Difatti, la curcumina, dal punto di vista chimico e nutrizionale, viene catalogata come un polifenolo.
Inoltre, ricerche cliniche eseguite negli ultimi anni ne confermano le notevoli proprietà. In particolare, quelle scientificamente dimostrate e accettate dalla comunità scientifica sono le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.
La curcuma è una spezia molto usata in cucina, non solo per insaporire zuppe, minestre e risotti. E’ utilizzata anche per colorare i piatti privi di uova. Ad esempio, la preparazione della pasta frolla senza uova, alla quale basta aggiungere mezzo cucchiaino di curcuma per regalare il colore dorato tipico dell’uovo.
Curcuma: che cos’è
La curcuma longa è una pianta erbacea della famiglia delle Zingiberacee (stessa famiglia a cui appartengono anche zenzero e cardamomo), nota anche come zafferano delle indie. Spezia largamente usata nella cucina mediorientale e nella medicina Ayurvedica, ha raggiunto negli ultimi anni una grande notorietà anche in tutto l’Occidente.
Inoltre, la pianta può raggiungere il metro di altezza ed è provvista di foglie molto larghe e dai fiori gialli.
La polvere gialla, conosciuta come curcuma, proviene dal rizoma, il fusto della pianta che cresce sotto terra, di forma cilindrica e di colore arancione.
Quindi, a questa spezia si riconoscono molte proprietà, tutte collegate all’alta concentrazione di antiossidanti che la caratterizza, in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi e il conseguente stress ossidativo.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sulle spezie.
Proprietà e benefici della curcuma
Il principale componente biologicamente attivo è la curcumina, un pigmento giallo-arancio responsabile del colore caldo e brillante di questa preziosa spezia. Difatti, la curcumina, dal punto di vista chimico e nutrizionale, viene catalogata come un polifenolo.
La curcumina si accumula maggiormente nei tessuti dell’apparato gastrico, dove riesce a esplicare la sua efficacia antinfiammatoria. Invece, la biodisponibilità al di fuori di questa zona è abbastanza limitata.
Per potenziarne l’attività anche in altri organi, è utile consumarla insieme al pepe nero, che contiene piperina e che aumenta significativamente l’assorbimento della curcumina, o all’estratto di gambo d’ananas, grazie alla bromelina.
Premesso questo, la comunità scientifica ha dimostrato le grandi potenzialità di questo componente, soprattutto legate al suo potere antinfiammatorio. E’ anche liposolubile, cioè si scompone e si scioglie nei grassi o negli oli. Quindi può essere una buona idea assumere gli integratori di curcumina insieme ai grassi.
Curcuma e piperina
Sono sempre più diffusi in commercio integratori alimentari a base di curcumina e piperina. La curcumina, come abbiamo visto, è il principio attivo della curcuma, la piperina, invece è quello del pepe.
Il connubio di questi due composti biotattivi si è rivelato importante nell’incrementare le potenzialità biologiche dei singoli principi attivi.
Nello specifico tale associazione permette di aumentare sensibilmente la bio-disponibilità della curcumina che, assunta da sola per via orale, è piuttosto bassa per lo scarso assorbimento intestinale e la scarsa solubilità in acqua.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento su curcuma e piperina.
Antinfiammatorio naturale
L’infiammazione è un processo utile all’organismo, poiché aiuta a combattere gli agenti patogeni esterni e ha un ruolo anche nella riparazione dei possibili danni organici.
Sebbene a breve termine sia benefica, può essere però preoccupante se diventa cronica e attacca i tessuti dell’organismo.
Ecco perché tutto ciò che può aiutare a combattere l’infiammazione cronica è potenzialmente importante per prevenire e curare alcune malattie.
L’argomento infiammazione è piuttosto complesso e non esiste una risposta semplice. La curcumina resta comunque una sostanza bioattiva efficace contro l’infiammazione, soprattutto in caso di artrosi e di tutte le infiammazioni che colpiscono l’apparato gastrico.
Potente antiossidante
Lo stress ossidativo è ritenuto uno dei meccanismi alla base dell’invecchiamento e di molte malattie. Coinvolge i radicali liberi, molecole implicate nel deterioramento cellulare.
La curcumina, come tutti i polifenoli, è un potente antiossidante capace, grazie alla sua struttura chimica, di contrastare i radicali liberi e stimolare l’azione di altri antiossidanti.
Aiuta la digestione
Secondo la medicina Ayurvedica, svolge un’azione di protezione epatica. Infatti, viene usata da sempre per garantire il buon funzionamento del fegato, per favorire la digestione e per contrastare i dolori mestruali.
Inoltre, le sue proprietà favoriscono la produzione di bile e il suo deflusso dall’intestino, proteggendo in questo modo il fegato e migliorando di conseguenza la digestione.
La curcuma aiuta inoltre a ridurre la produzione di gas intestinale e quindi la sensazione di pancia gonfia.
Amica del cuore
Secondo alcuni studi, la curcuma può migliorare la funzione dell’endotelio, il rivestimento dei vasi sanguigni.
La disfunzione endoteliale è, infatti, una delle principali cause delle malattie cardiache. La sua azione sulle pareti dei vasi sanguigni, pertanto, ne migliora la funzione, regolando la pressione e migliorando la fluidità del sangue.
Inoltre, favorisce i livelli del colesterolo HDL, quello “buono”, e riduce la presenza di quello cattivo o LDL.
Alleata contro le malattie neurovegetative
In questa spezia, è presente anche un altro composto bioattivo, il turmerone aromatico.
Questa sostanza, secondo numerosi studi scientifici di rilievo, favorisce la neurogenesi, cioè la produzione di nuove cellule nervose in grado di contrastare lo stress ossidativo indotto dai radicali liberi, rappresentando quindi una difesa nelle malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson.
Infatti, entrambe queste patologie sono dovute alla morte di cellule nervose in alcune aree del cervello.
Una delle ricerche più importanti, pubblicata dal British Journal of Nutrition, ha dimostrato come, sebbene il turmerone aromatico non agisca in alcun modo sulla morte delle cellule, stimola il proliferare delle cellule staminali neuronali ben oltre il 50%, eleggendo la curcuma e, in particolare, i suoi due composti bioattivi, curcumina e turmerone aromatico, a farmaci del futuro per le malattie neurodegenerative.
Quanto e come assumere la curcuma
Nonostante le innumerevoli proprietà dimostrate scientificamente, il tallone d’achille della curcumina è la sua scarsa biodisponibilità.
Infatti, l’organismo non assimila facilmente questo composto bioattivo. Però, ci sono delle associazioni con altri alimenti o spezie che la rendono più facilmente assimilabile.
Curcuma, pepe e olio per beneficiare di tutte le proprietà
Gli abbinamenti più indicati sono principalmente due:
- Pepe.
- Grassi, come l’olio extravergine d’oliva.
Infatti, per beneficiare delle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie basta una piccola quantità, ma con costanza.
In questo modo, si ha la possibilità di godere dei suoi preziosi effetti positivi. Per introdurre la curcuma all’interno della propria alimentazione, il modo migliore è usarla giornalmente per insaporire i piatti.
Infatti, puoi sbizzarriti e provarla nelle insalate, nei secondi o nelle zuppe. Questo ti aiuterà anche a diminuire l’uso del sale, il cui consumo eccessivo causa ritenzione idrica e aumenta il rischio di patologie cardiovascolari e pressione alta.
La dose consigliata è quella di circa un 1 cucchiaio al giorno. L’ideale è utilizzare questa spezia cruda, o aggiungerla solo a fine cottura, per non disperdere i nutrienti.
Curcuma: ricette
Scopri le nostre ricette con la curcuma.
1 – Latte d’oro con curcuma
Calorie per 1 persona: 220
Ingredienti per 1 persona
Per la pasta di curcuma
- 1/4 tazza di curcuma biologica in polvere (30 g circa)
- 1/2 cucchiaino pepe nero macinato
- 1/2 acqua naturale tazza
- 1 contenitore in vetro.
Per il latte d’oro
- 125 ml latte vaccino
- 1 cucchiaio olio di cocco o olio extravergine d’oliva
- 1/2 cucchiaino pasta di curcuma
- 1 cucchiaio miele.
Scopri come preparare il latte d’oro.
2 – Riso al vapore con curcuma e verdure
Calorie Totali 1840/ Calorie a persona 460
Ingredienti per 4 persone
- 320 g riso basmati
- 1 carota grande
- 2 sedano coste
- 1/2 cipolla
- 1/2 cavolo verza
- curcuma 2 cucchiai
- olio extravergine di oliva 2 cucchiai
- acqua 2 cucchiai
- sale aromatizzato q.b.
Scopri come preparare il riso al vapore con la curcuma.
3 – Crema di ceci e gamberi
Calorie a persona: 275
Ingredienti per 1 persona
- 40 g ceci secchi
- 80 g gamberoni puliti con la coda
- 15 g prosciutto di Modena DOP
- olio extravergine d’oliva 5 ml
- cipolle 1/2
- carote 1/2
- sale iodato q.b.
- succo di limone q.b.
- curcuma q.b.
- pepe nero q.b.
- erbe aromatiche q.b.
Scopri come preparare la crema di ceci e gamberi.
Curcuma elisir di bellezza
La spezia è molto usata anche per la cura della pelle. Le donne indiane usano la curcuma per innumerevoli scopi, per curare:
- Funghi.
- Irritazioni della pelle.
- Ferite.
- Ulcere.
- Ustioni.
Cera depilatoria con la curcuma
Dall’abbinamento della curcuma con la farina di ceci o con altri ingredienti naturali si ottiene una pasta prodigiosa per l’eliminazione dei peli superflui.
E’ una tecnica orientale che ha lo scopo di indebolire i peli e ridurne la presenza nel lungo periodo.
E’ usata principalmente per i peli superflui del viso, più deboli e sottili di quelli presenti nel resto del corpo. Infatti, il risultato sembra garantito solo se si è molto costanti nel tempo con l’applicazione del preparato casalingo.
Costanza indispensabile con tutti i ritrovati naturali che non hanno componenti chimici attivi.
Ceci e curcuma, alleati contro le rughe
La farina di ceci e la curcuma sono usate insieme anche per preparare delle maschere antirughe, viste le spiccate proprietà antiossidanti di questa spezia. Infatti, questa maschera, usata con costanza, sembra essere benefica per la luminosità della pelle e per lo spianamento delle piccole rughe di espressione.
Puoi prepararla semplicemente mescolando 2 cucchiai di farina di ceci e un pizzico di curcuma. Applica la pasta ottenuta sul viso e tieni in posa per 10 minuti.
Se si secca prima che il tempo di posa sia scaduto, basta inumidirla.
Oleolito, per combattere le dermatiti
L’oleolito di curcuma è un olio vegetale preparato con la curcuma in polvere e molto usato nella cosmesi naturale.
E’ spesso utilizzato con ottimi risultati per la cura di dermatiti, secchezza della pelle, screpolature, forfora e per distendere le rughe di espressione.
Inoltre, la curcuma sprigiona e attiva tutte le sue proprietà quando si unisce al pepe o a un grasso: il principio dell’oleolito è lo stesso.
Ingredienti:
- 250 ml di olio di sesamo (scegline uno biologico, spremuto a freddo).
- 3 cucchiai di curcuma.
- Qualche goccia di olio essenziale per profumare.
Applica qualche goccia sulla zona da trattare per le dermatiti, per le rughe, usalo come un siero viso: bastano poche gocce prima dell’abituale crema.
Curcuma per combattere mal di gola
In sinergia con il miele, un antibiotico naturale, ci regala ulteriori proprietà benefiche. Sfruttando l’azione antinfiammatoria di entrambi, si può usare per:
- Tosse secca.
- Mal di gola.
Per sperimentare l’abbinamento di questi due ingredienti, puoi provare anche a preparare in casa delle caramelle alla curcuma.
Con curcuma, miele, limone e zenzero si preparano delle caramelle contro il mal di gola al 100% naturali. Una o due al giorno aiutano a calmare gli attacchi di tosse acuta e ad attenuare dolore e infiammazione. E sono anche light, compatibili con la dieta.
Controindicazioni della curcuma
E’ un vero toccasana per l’organismo, l’importante è non eccedere rispetto alle dosi consigliate.
Difatti, la ricerca scientifica ha dimostrato che non sembrano esserci effetti collaterali se non si superano i 12 g al giorno. Tuttavia, resta sconsigliata a tutte le persone affette da patologie a carico del fegato. Nello specifico è controindicata in caso di:
- Calcoli biliari.
- Gravidanza.
- Soggetti che assumono anticoagulanti e insulina.