Sommario
Cosa sono le verruche e quali sono i comportamenti giusti per prevenirle? Il nuoto praticato regolarmente è ideale per mantenersi in buona salute e in estate è anche piacevole tuffarsi in piscina. Ma purtroppo la piscina è anche un posto caldo-umido molto affollato, nel quale occorre rispettare scrupolosamente alcune norme igieniche per prevenire possibili infezioni dermatologiche.
Le verruche possono essere causate da infezioni virali facilitate dalla frequentazione di ambienti comuni come le piscine. Sono lesioni epidermiche benigne, piccole escrescenze cutanee di colore giallo-grigio che appaiono ruvide al tatto e che sono caratterizzate da un notevole ispessimento dello strato corneo della pelle, quello più superficiale e indurito. In genere, compaiono nelle aree della cute più soggette a sfregamenti e piccoli traumi e colpiscono più facilmente i bambini in età scolare, malgrado possano manifestarsi a qualunque età.
Ne esistono diverse tipologie: quella più diffusa è rappresentata dalle verruche comuni. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, le verruche non sono pericolose, né dolorose, ma possono creare molto fastidio e produrre un impatto estetico sgradevole. Inoltre, hanno origine virale: il patogeno responsabile della trasmissione è il Papilloma virus umano.
In alcuni casi regrediscono e scompaiono da sole, in altri possono essere trattate con farmaci destinati all’applicazione locale oppure con procedure mediche quali la crioterapia o chirurgiche, con tecniche tradizionali o laser. Il trattamento non è complesso in sé, ma è reso complicato dalla tendenza di queste formazioni a ricomparire dopo essere state rimosse.
Cosa sono le verruche
Il termine verruca deriva dal latino verrūca, che significa sporgenza.
Si tratta di lesioni epidermiche benigne, piccole protuberanze dal colore grigio-giallo ruvide al tatto e di forma semisferica, che compaiono soprattutto su mani e piedi. Generalmente sono di diametro inferiore a un centimetro. Possono manifestarsi singolarmente o in numero cospicuo nello stesso individuo.
Sono provocate da un’infezione virale, causata da uno dei circa 120 sierotipi di Papillomavirus che infettano l’uomo (HPV, dall’inglese Human Papilloma Virus). L’infezione può essere promossa da alcune condizioni, che rendono più facile l’attecchimento del virus nella pelle, i fattori di rischio, che verranno trattati nel dettaglio nei paragrafi seguenti.
Verruche o calli ?
Per distinguere le verruche plantari dai calli, è possibile ricorrere a metodi quali la raschiatura superficiale eseguita dal medico tramite bisturi: le verruche plantari tendono a sanguinare a livello di piccole aree puntiformi, che si presentano come tante punture di spillo.
Le verruche possono essere tumori?
Nella maggior parte dei casi, le verruche non sono pericolose, ma possono essere molto fastidiose. In alcuni casi particolari, possono rappresentare un rischio serio per la salute, come nel caso di alcuni tipi di verruche genitali che sono associate ad infezione da sierotipi di HPV in grado di causare tumori, in particolare a livello del cavo orale (lingua, bocca, tonsille e oro-faringe) o dei genitali (i sierotipi HPV16 e HPV18 sono correlati allo sviluppo del carcinoma della cervice uterina).
La tipologia più diffusa di verruca, la cosiddetta verruca comune, si localizza soprattutto in corrispondenza di aree cutanee soggette a sfregamento e piccoli traumi, come le ginocchia, il viso, le dita, la pianta dei piedi e i gomiti. Questo perché le impercettibili lacerazioni cutanee favoriscono l’ingresso del virus nella pelle.
Verruche e bambini
Queste formazioni possono svilupparsi a qualsiasi età, anche se la quota di popolazione più interessata è quella dei bambini in età scolare: il picco di incidenza viene raggiunto nella fascia di età tra i 10 e i 15 anni. “Le verruche si possono contrarre in qualsiasi momento, anche se in alcune fasi della vita siamo più predisposti, come durante l’infanzia, la vecchiaia o nei casi di immunodepressione”, spiega Luigi Gnecchi, dermatologo pediatrico presso l’azienda ospedaliera San Gerardo dei Tintori di Monza.
“Ad essere più a rischio sono però i bambini, perché hanno un sistema immunitario più debole, frequentano maggiormente luoghi come le piscine e hanno abitudini comportamentali che ne favoriscono la manifestazione”.
L’infezione si può contrarre quando utilizzi bagni pubblici, docce comuni o vai in piscina: sono proprio le situazioni di promiscuità a dare il via alla trasmissione dei batteri. L’incubazione è molto lenta, variando da 2 mesi ai 9 mesi. Durante questo periodo si vede un lento aumento dell’epidermide, quasi come se si stesse piano piano gonfiando.
La classificazione delle verruche
Sono soggette a diverse classificazioni, che si basano sia sulla localizzazione a livello della pelle che sulla forma.
Ad una prima osservazione è possibile distinguere in:
1 – Verruche comuni (dette anche verruche volgari o porri)
E’ la tipologia di verruche più diffusa, che rappresenta il 70% circa del totale. Sono formazioni di superficie irregolare, grandezza variabile e forma rotondeggiante, dure e ruvide al tatto e si presentano principalmente sul dorso delle mani e delle dita e nel bordo dell’unghia.
Più raramente si manifestano sul palmo delle mani, sui gomiti e sulle ginocchia.
Le verruche comuni sono causate dai Papillomavirus umani di sierotipo HPV1, 2, 4, e 7. Occasionalmente possono essere coinvolti nella loro comparsa i sierotipi da 75 a 77, ma solo nei pazienti immunocompromessi per infezione da HIV oppure a causa di terapie specifiche.
A livello cutaneo è possibile osservare noduli del diametro di 2-10 mm, nettamente delimitati, grossolanamente tondeggianti o con morfologia irregolare e di un colore che varia fra il grigio chiaro, il giallo, il marrone ed il grigio-nero. Possono avere forma simile ad un cavolfiore.
2 – Verruche piane o piatte o giovanili
Sono formazioni più piccole rispetto a quelle comuni e compaiono in gruppi come macchie lisce, con superficie piana, di colore giallo-marrone, rosa o color carne.
Si manifestano specialmente sul dorso delle mani e sul viso.
Possono anche svilupparsi lungo i graffi eventualmente presenti sulla pelle. Anche la zona della barba negli uomini e le gambe nelle donne sono sedi frequenti di verruche piatte, dove possono essere diffuse con la rasatura o l’epilazione. Sono asintomatiche e possono essere difficili da riconoscere e da trattare.
Vengono definite verruche giovanili perché sono più comuni nei bambini e nei giovani adulti. Sono causate da Papillomavirus umano di sierotipo HPV3 e HPV10 (occasionalmente dai 26, 27, 28, 29 e 41).
3 – Verruca filiforme
Sono neoformazioni lunghe e sottili che possono comparire in punti specifici del viso quali le palpebre, il viso, il collo o le labbra. Generalmente non causano sintomi e sono piuttosto facili da trattare.
Verruche: localizzazione
Dal punto di vista della localizzazione è possibile distinguere:
Verruca plantare
Si presenta sulla pianta del piede, ha forma appiattita a causa della pressione esercitata dalla deambulazione, è circondata da cute ispessita e racchiude una piccola area centrale nera. Se si manifesta a livello del dorso del piede o delle dita, è generalmente in rilievo.
Mani
Compaiono sul palmo della mano e sono di colore grigio o marrone, con una piccola area centrale nera.
Verruche periungueali
Sono neoformazioni ispessite, che hanno generalmente forma di cavolfiore e compaiono intorno alle unghie.
In questo caso, il rischio è che l’unghia perda la propria cuticola, che riveste fisiologicamente funzioni protettive. Quindi, questo fenomeno può aumentare il rischio di altre infezioni cutanee, come la paronichia, l’infezione del tessuto che circonda l’unghia, che compare con:
- arrossamento
- gonfiore
- dolore
- raccolta locale di pus.
Si tratta di una condizione meglio conosciuta come giradito. Le verruche periungueali sono formazioni più comuni tra le persone che si mordono le unghie o che svolgono professioni che comportano la permanenza delle mani nell’acqua.
Condilomi o verruche veneree
Sono formazioni relativamente più rare, che si presentano sulla cute del distretto genitale e intorno all’ano.
Possono avere aspetto piatto, liscio e vellutato oppure essere più irregolari e prominenti. Le verruche intorno all’ano possono scatenare prurito. L’infezione dovuta a sottotipi di Papillomavirus umano ad alto rischio (principalmente HPV16 e HPV18 ma anche i tipi 31, 33, 35 e 39) è la principale causa del carcinoma della cervice uterina (il tumore del collo dell’utero).
In Italia ogni anno si registrano circa 2.300 nuovi casi di questa patologia e 430 morti.
Quando questo tumore viene diagnosticato in fase avanzata la sua mortalità è elevata, mentre la diagnosi precoce lo rende più guaribile. Il sistema più efficace per la sua diagnosi è rappresentato dal Pap-Test, un esame semplice ed economico che ogni anno salva la vita a molte donne.
Per quanto riguarda le modalità di sviluppo, le verruche possono:
- crescere in gruppi di piccole verruche plantari che confluiscono: in questo caso vengono definite verruche a mosaico (o a grappolo)
- svilupparsi come escrescenze isolate, singole.
Come si manifestano le verruche
Sono lesioni cutanee con specifiche caratteristiche:
- sono sporgenti (a parte l’eccezione delle verruche piane)
- benigne
- di colore giallo-grigiastro; talvolta presentano alcuni puntini neri, in particolare se vengono rase
- di forma semisferica
- ruvide al tatto.
Dove si formano ? Compaiono principalmente nelle aree soggette a sfregamento e piccoli traumi, come le mani, la pianta dei piedi e le ginocchia: le impercettibili lacerazioni cutanee favoriscono l’ingresso del virus nella pelle.
Perché alcune fanno male? La maggiorparte delle verruche non è associata a dolore, ma queste formazioni possono provocare dolore se sottoposte a pressione. Questo si verifica principalmente nel caso delle verruche plantari, nella stazione eretta o durante la deambulazione.
Sono pericolose? Nella maggior parte dei casi, le verruche non sono pericolose, ma possono essere molto fastidiose e generare un impatto estetico sgradevole. Quindi, proprio quest’ultimo aspetto è la ragione che spinge più spesso alla loro rimozione. A questa generale osservazione fanno eccezione alcuni tipi di verruche genitali che sono dovute a tipi di HPV in grado di causare il tumore della bocca, della gola o dei genitali.
Come avviene il contagio
Le verruche sono contagiose? Il contagio si verifica per contatto diretto con la pelle di un altro soggetto coperta da una o più verruche oppure per trasmissione indiretta attraverso lo scambio di oggetti personali. La forma di trasmissione più diffusa è quella per contatto diretto con le proprie verruche e viene definita autoinoculazione: con questa modalità vengono trasmesse da una parte del corpo all’altra.
Il periodo di incubazione è molto lungo e varia dai 2 mesi ai 9 mesi: durante questo periodo è possibile sentire bruciore e osservare la formazione di un lieve rigonfiamento.
Diagnosi
Qual è lo specialista che le cura ? Per la diagnosi delle verruche è necessario sottoporsi ad una visita dermatologica. In linea generale, il dermatologo è in grado di effettuare la diagnosi tramite la semplice osservazione dell’escrescenza. Inoltre, nei casi dubbi, può prelevare un piccolo campione di cute locale da analizzare al fine di escludere altre patologie (biopsia).
Perché alcune verruche diventano nere? Fra i segni fondamentali delle verruche: l’assenza di linee cutanee trasversali alla superficie, la presenza di punti neri all’estremità apicale (i punti neri sono residui di capillari trombizzati), l’emorragia che ha luogo quando le verruche vengono tagliate. Infatti, questi segni possono essere utilizzati per differenziare le verruche, in sede diagnostica, rispetto ad altre formazioni della pelle.
Come curare le verruche
Esistono numerose modalità di trattamento delle verruche, che dipendono dal tipo di formazione, dalla posizione, dalla profondità con cui si inseriscono nella pelle, dal loro numero e dall’estensione dell’area cutanea colpita.
Cosa significa che le verruche sono recidivanti
Non sono difficili da trattare, ma sono difficili da eliminare definitivamente: hanno infatti un alto rischio di recidiva. Il virus può rimanere nella pelle anche dopo il trattamento di eradicazione e ridare luogo ad altre escrescenze a distanza di tempo.
Quelle più complicate da curare sono le verruche plantari, che possono ricomparire nelle stesse sedi o in sedi diverse, anche dopo il trattamento. Non sono noti i fattori in grado di influenzare la ricomparsa delle verruche, ma è probabile che comprendano l’integrità delle difese immunitarie e lo stato di salute complessivo del paziente. L’utilizzo regolare dei farmaci, nel caso in cui si ricorra all’aggressione chimica, aumenta le probabilità di successo della terapia.
Se si nota la formazione di una verruca, è bene intervenire rapidamente. Da un lato è vero che in molti casi, regrediscono spontaneamente e scompaiono da sole senza lasciare cicatrici. Dall’altro, tuttavia, possono ingrandirsi (rendendo più complicato il trattamento) e disseminarsi in altre parti del corpo (autoinoculazione).
Il trattamento farmacologico
Per rimuoverle, è possibile applicare localmente sostanze chimiche ad azione irritante e cheratolitica (ossia che tendono a sfaldare lo strato superficiale della pelle).
A questo scopo si impiegano soluzioni a base di acido salicilico concentrato in collodio elastico da applicare direttamente sulla verruca. L’acido salicilico è presente in commercio anche in altre formulazioni. Ad esempio, per le verruche plantari, si possono usare i cerotti imbevuti di principio attivo al 40%, da lasciare in sede durante la notte; in alcuni casi il cerotto deve essere tenuto per intervalli di tempo anche più lunghi.
Il trattamento con acido salicilico, che rappresenta la prima scelta nella maggior parte dei casi, deve essere protratto per diverse settimane.
Ma vengono anche usate altre sostanze, fra cui l’acido tricloroacetico (al 30-70%) ed il 5-fluorouracile.
La cantaridina viene applicata da sola o in associazione (all’1%) con acido salicilico (al 30%) e podofillina (al 5%) in una base colloidale.
Rimedi naturali
Malgrado la diffusione di grandi quantità di contenuti postati nel web su presunti rimedi naturali contro le verruche, nessuno di questi è scientificamente validato.
L’applicazione di dentifricio, aceto di mele, latte di fico e aglio può produrre reazioni di irritazione e infiammazione della cute sana circostante.
Quindi, si consiglia di rivolgersi sempre al medico per la terapia.
Tipologia di verruche e trattamenti efficaci
Il trattamento delle verruche piane
Il trattamento delle verruche piane è difficile; esse sono spesso più resistenti delle verruche comuni all’azione dei farmaci. Inoltre, sono spesso localizzate in aree esteticamente impattanti (in primis il viso) e questo rappresenta un deterrente all’uso di metodiche aggressive.
Quindi, il trattamento di prima linea è rappresentato dalla tretinoina, formulata in crema a base di acido retinoico (allo 0,05%) ed applicata tutti i giorni. Invece, se l’esfoliazione prodotta con la tretinoina non è sufficiente per eliminarla, si può ricorrere ad un altro agente irritante, come il perossido di benzoile (al 5%) o l’acido salicilico al 5%.
Prima dell’applicazione dei cheratolitici, la parte deve essere abrasata superficialmente per eliminare il tessuto necrotico superficiale e poi immersa in acqua calda perché si ammorbidisca lo strato superficiale duro e ruvido e sia facilitata la penetrazione dei farmaci.
Poiché la maggior parte di queste sostanze chimiche può ustionare anche la cute sana è fondamentale seguire attentamente le istruzioni e applicare il farmaco solo sulla verruca. Alcuni di questi prodotti vengono venduti con speciali cerotti protettivi per la cute circostante la verruca.
Come curare le verruche periungueali
Le verruche che si formano al bordo dell’unghia devono essere trattate con un approccio combinato. Generalmente viene effettuata una crioterapia seguita da applicazione di crema a base di imiquimod (al 5%), tretinoina o acido salicilico. L’utilizzo dell’azoto liquido nell’area periungueale può causare deformità permanenti dell’unghia e, raramente, anche lesioni nervose: si tratta dunque di una procedura che richiede molta attenzione.
Come si trattano le verruche genitali
Le verruche genitali possono essere distrutte con una procedura definita elettrocoagulazione, che comporta l’uso di un ago all’interno del quale scorre una corrente elettrica allo scopo di rimuovere il tessuto leso. Il trattamento prevede anche l’applicazione locale di prodotti a base di sostanze antimitotiche (che bloccano la replicazione cellulare, come la podofillina, la podofillotossina e la 5-fluorouracile), immuno-modulatrici (imiquimod)o caustiche (come l’acido tricloroacetico).
Tuttavia, nessun trattamento è del tutto soddisfacente e le recidive sono frequenti.
A parte le considerazioni generali, l’approccio alle verruche ano-genitali deve procedere, in accordo fra medico e paziente, secondo criteri personalizzati, come il formato della verruca, il numero delle lesioni, la sede anatomica, l’impatto economico e le reazioni avverse.
La crioterapia
La crioterapia consiste nel congelamento delle verruche mediante applicazione di azoto liquido e si usa per trattare le verruche plantari, le filiformi e quelle sottoungueali delle mani. L’azoto liquido viene applicato a spruzzo o con un batuffolo di cotone, in maniera da fare sbiancare fino a 2 millimetri di cute intorno alla verruca. Il congelamento repentino produce necrotizzazione della pelle, fenomeno che porta a morte le cellule che compongono la verruca.
Generalmente non è necessario anestetizzare l’area interessata, ma di solito si compiono eccezioni nel caso di pazienti bambini, che potrebbero resistere meno e peggio al dolore causato dalla procedura. Spesso sono necessari numerosi trattamenti a intervalli mensili, specialmente per escrescenze di grandi dimensioni.
Il trattamento laser
La chirurgia laser delle verruche comporta la vaporizzazione del tessuto cutaneo in corrispondenza di queste formazioni. La procedura richiede la somministrazione di un’anestesia locale e produce ferite che possono impiegare diverso tempo a rimarginarsi e che devono essere scrupolosamente medicate. Il trattamento laser delle verruche lascia cicatrici permanenti.
Però, il laser ha un’azione selettiva, che impatta in maniera minima sul tessuto circostante e riduce al minimo la dimensione delle cicatrici residue.
L’asportazione chirurgica
Verruche isolate possono essere rimosse utilizzando uno speciale strumento chirurgico simile ad un cucchiaio tagliente, il cucchiaio di Curette, che stacca la verruca dal resto della pelle.
Prevenzione
È possibile prevenire la formazione di altre verruche in un soggetto già affetto? In primo luogo, è possibile prevenire la loro diffusione nelle aree di pelle sana, il processo noto come autoinoculazione.
Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo è necessario utilizzare asciugamani differenziati per asciugare le diverse zone del corpo ed evitare di grattare le lesioni, operazione che facilita la propagazione dell’infezione.
Inoltre, è possibile migliorare il risultato del trattamento intervenendo precocemente. La diagnosi precoce. Infatti, è anche opportuno osservare che una maggiore permanenza sulla pelle del corpo aumenta la probabilità di contagio delle zone di pelle sana.
L’intervento precoce è molto importante anche per impedire la loro diffusione in altre aree del corpo. Per evitare a monte l’infezione da HPV alla base della formazione delle verruche occorre evitare i fattori di rischio prevenibili:
- utilizzare scarpe traspiranti e riporle la sera in un luogo aerato;
- usare spray antisettici per calzature in caso di predisposizione alla contaminazione microbica dei piedi;
- indossare scarpini o ciabatte durante la frequentazione di piscine, palestre e centri sportivi;
- non scambiare oggetti personali quali asciugamani, spugne, accappatoi, ciabatte, forbicine per unghie e altri utensili per la cura di mani e piedi;
- evitare contatti sessuali a rischio per prevenire la formazione di verruche genitali.
Vaccino
Inoltre, è disponibile un vaccino per la protezione dall’infezione da HPV: la vaccinazione, efficace e sicura, può prevenire circa il 90 per cento delle neoplasie causate dal Papillomavirus. Per l’immunizzazione è richiesto l’inoculo di due dosi, se la vaccinazione avviene prima del 15° compleanno. In seguito, sono necessarie 3 dosi.
La vaccinazione anti HPV è raccomandata a tutti gli adolescenti, sia maschi che femmine, di età compresa tra gli 11 e i 14 anni.
Conoscere i fattori di rischio per prevenire
Il periodo di incubazione è molto lungo e varia dai 2 mesi ai 9 mesi: durante questo periodo è possibile sentire bruciore e osservare la formazione di un lieve rigonfiamento.
Le verruche sono causate da un’infezione virale. È dunque possibile prevenire l’infezione alla base della comparsa delle verruche individuando i fattori di rischio e cercando di prevenirli, quando possibile.
Indebolimento delle difese immunitarie
Può verificarsi a causa di malattie quali l’infezione da HIV oppure in ragione di terapie che hanno lo scopo di sopprimere o modulare l’azione del sistema immunitario e che vengono somministrate per il trattamento di malattie infiammatorie croniche (come l’artrite reumatoide, il Morbo di Crohn e altre) o dopo un trapianto d’organo (per prevenire il rigetto). Tuttavia, questa condizione, chiaramente, non può essere prevenuta.
Lesioni cutanee preesistenti
Aprono una breccia per l’ingresso del virus nella pelle; dal momento che può trattarsi di scarificazioni anche impercettibili all’occhio, anche questa è una condizione che non può essere prevenuta. Questo fenomeno rende gli atleti e le persone esposte a frequenti traumi a mani e piedi più soggetti allo sviluppo di verruche.
Uso di calzature non traspiranti
Infatti, impediscono alla pelle di traspirare correttamente e creano le condizioni di calore e umidità favorevoli per lo sviluppo del virus. Quindi, la scelta di scarpe adatte, da lasciare in ambiente aerato dopo l’uso contribuisce a ridurre il rischio di infezione da HPV. In farmacia sono anche disponibili appositi spray da nebulizzare nelle scarpe per prevenire lo sviluppo dei microorganismi.
Uso promiscuo di accessori personali
Asciugamani, accappatoi, ciabatte e oggetti per la cura delle unghie; la protezione dal contagio delle verruche passa anche attraverso la prevenzione dello scambio di oggetti personali.
Luoghi pubblici come piscine o spogliatoi di palestre e centri sportivi
Per proteggersi dal rischio di comparsa delle verruche occorre indossare sempre scarpini o ciabatte, anche nella doccia. Inoltre, per i bambini piccoli è possibile ricorrere a speciali tappetini dove possono appoggiare i piedini mentre si cambiano, da arrotolare e riporre nel borsone dopo l’uso.
Esposizione alla luce solare
Non è chiaro il ruolo dei raggi del sole nel processo di formazione delle verruche; una delle ipotesi a riguardo è che possano agire da promotori per la loro formazione.
Fattori genetici
La tendenza alla formazione ex novo ed alla recidiva che viene osservata in alcuni soggetti lascia supporre che potrebbe sussistere una predisposizione genetica allo sviluppo delle verruche.
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