Sommario
La ritenzione idrica o edema è un accumulo di liquidi nei tessuti del corpo. E’ un disturbo che colpisce sopratutto gambe, caviglie, mani e viso, anche gli uomini ne possono soffrire. E’ accompagnata dalla presenza di gonfiori e da un fastidioso senso di pesantezza, spesso nelle gambe.
I sintomi della ritenzione idrica possono includere dolore e gambe gonfie e una ridotta mobilità delle articolazioni. A cosa è dovuta la ritenzione idrica? Le cause sono diverse: può essere dovuta ad un consumo eccessivo di sale, ma anche a squilibri ormonali che possono avvenire durante il ciclo mestruale, gravidanza o la menopausa.
Come eliminare la ritenzione idrica in poco tempo? Bere molto nell’arco della giornata aiuta ad eliminare i liquidi in eccesso favorendo la diuresi, ma per rendere migliore questo effetto il consiglio è di seguire una dieta iposodica o una dieta drenante per eliminare i liquidi in eccesso.
Lo sport è anche una strategia efficace perché stimola la circolazione sanguigna, quindi sì a camminata veloce, sport acquatici, aerobica e zumba.
I rimedi naturali per combattere la ritenzione idrica sono tantissimi, dal massaggio linfodrenante, alle calze contenitive e bere tisane diuretiche a base di tarassaco e/o ortica.
Anche i sali di Epson, sciolti nella vasca da bagno sono un efficace rimedio perché agiscono contro il gonfiore.
Cos’è la ritenzione idrica?
La ritenzione idrica, nota anche come edema, è una condizione in cui il corpo trattiene un eccesso di liquidi (ma anche tossine e sali minerali) nei tessuti. Riguarda principalmente le donne. Infatti, secondo le statistiche ne soffre una su tre.
È un fenomeno che può manifestarsi in diverse parti del corpo, tra cui gambe, caviglie, mani e addome, causando gonfiore e un senso di pesantezza.
Le cause della ritenzione idrica sono molteplici e possono riguardare condizioni mediche più serie. Tra le più comuni c’è uno stile di vita sedentario, troppo sale nella dieta e cambiamenti ormonali, come gravidanza o menopausa.
La diagnosi precoce e la gestione corretta possono migliorare significativamente la qualità della vita di chi soffre di questo disturbo.
È poi importante non confondere la ritenzione idrica con la cellulite, che è un processo infiammatorio del tessuto adiposo sottocutaneo caratterizzato dalla pelle a buccia d’arancia. Anche se la cellulite e la ritenzione idrica sono due condizioni diverse, eliminare la ritenzione idrica può aiutare nel trattamento della cellulite.
Come si fa a capire se è cellulite o ritenzione idrica?
Spesso di tende a confondere cellulite e ritenzione idrica. In realtà sono due condizioni molto diverse tra loro.
La cellulite è un’infiammazione del tessuto adiposo sottocutaneo, caratterizzata dalla formazione di noduli e dalla tipica pelle a buccia d’arancia. È causata da una combinazione di fattori genetici, ormonali e di stile di vita, come una dieta ricca di grassi e zuccheri e la mancanza di esercizio fisico.
La ritenzione idrica, invece, è l’accumulo di liquidi nei tessuti. Può essere dovuta a una dieta eccessivamente salata, a problemi circolatori o a malattie come quelle renali. La pelle appare gonfia e spugnosa, ma non presenta i noduli tipici della cellulite.
Quali sono i sintomi della ritenzione idrica?
I sintomi possono variare da persona a persona e solo la valutazione del medico può confermare o porre una diagnosi. L’edema che caratterizza questo disturbo è un rigonfiamento molle e indolore dei tessuti cutanei.
Si tratta di un ristagno di liquidi, spesso dovuto a un’alterata circolazione venosa e linfatica, che può accumulare tossine, alterando un metabolismo cellulare già compromesso dalla ridotta ossigenazione e apporto di nutrienti.
Ciò causa gonfiore, principalmente nelle gambe, e la pelle può apparire più lucida e cambiare leggermente colore, specialmente nei casi più gravi.
Un metodo rapido per verificare la presenza di ritenzione idrica consiste nel premere con un dito la parte gonfia: se la pressione lascia un’impronta ben visibile che dura per qualche secondo (segno della fovea, che indica la presenza di un edema patologico ma reversibile), potrebbe trattarsi di ritenzione.
Altri sintomi includono dolore e difficoltà di movimento, pesantezza e stanchezza degli arti inferiori, mal di testa e perdita di appetito. Può essere una condizione temporanea, legata a situazioni occasionali (ad esempio l’uso di alcuni farmaci, stare molto seduti o troppo in piedi, ecc.), oppure persistente.
Per questo è consigliabile chiedere il parere del proprio medico, anche per identificare eventuali malattie o disturbi sottostanti e il trattamento più appropriato.
Principali sintomi
In sintesi i principali sintomi della ritenzione idrica sono:
- Gonfiore visibile e al tatto in particolare di gambe, caviglie, piedi e mani.
- Sensazione di pesantezza, stanchezza, formicolio e tensione alle zone del corpo con edema.
- Impronta sulla pelle.
- Dolore e disagio, specialmente se è presente un’eccessiva raccolta di liquidi nelle articolazioni o nei tessuti circostanti.
- Aumento della frequenza urinaria, poiché il corpo cerca di eliminare il liquido in eccesso.
Ritenzione idrica: rimedi naturali
Gli integratori di potassio possono essere utili per combattere la ritenzione idrica. Infatti, il potassio è un sale minerale che svolge una funzione essenziale nell’organismo, cioè aiuta a mantenere l’equilibrio dei liquidi corporei, favorendo l’eliminazione del sodio in eccesso attraverso le urine. Questo processo aiuta a ridurre il gonfiore e la ritenzione di liquidi.
Il massaggio linfodrenante è molto efficace per eliminare la ritenzione. E’ una manipolazione che agisce sui vasi linfatici, con l’obiettivo di stimolare e favorire un corretto deflusso dell’intera circolazione linfatica. L’obiettivo è ridurre i gonfiori, gli edemi e gli inestetismi come la ritenzione idrica e la cellulite.
La pressoterapia è un trattamento medico-estetico volto a migliorare la circolazione linfatica attraverso l’applicazione di un macchinario che esercita una pressione esterna sulla zona da trattare attraverso uno strumento progettato appositamente.
Integratori naturali
Per affrontare questo disturbo, in caso di forma lieve e non persistente, si può ricorrere a rimedi naturali a base di erbe. Tra le più efficaci vi sono il prezzemolo, il tarassaco, l’ortica, la centella, l’equiseto e le bacche di ginepro, ma anche ananas che contiene bromelina e mirtillo, da assumere attraverso tisane, integratori o al naturale.
Il prezzemolo, grazie ai composti come apiolo e miristicina, aumenta la minzione, mentre il tarassaco, ricco di potassio e inulina, bilancia i livelli di sodio e favorisce la diuresi.
L’ortica, invece, stimola la funzione renale, così come l’equiseto. Stesso meccanismo per le bacche di ginepro che, con i loro oli essenziali, stimolano i reni a eliminare più liquidi.
Il funzionamento di erbe quindi si basa sulla stimolazione della diuresi per eliminare i liquidi in eccesso e ridurre il gonfiore. È importante però utilizzarle con moderazione e chiedendo il parere del proprio medico per evitare squilibri elettrolitici.
Ritenzione idrica, le cause principali
Uno squilibrio tra il sistema venoso e quello linfatico e una cattiva circolazione sanguigna sono gli elementi che danno origine alla ritenzione idrica. In assenza di una patologia specifica, però, il responsabile principale di questi elementi è uno stile di vita poco equilibrato.
In particolare, possono causare ritenzione idrica:
- Una dieta ipocalorica povera di proteine.
- Consumo eccessivo di alimenti ricchi di sodio e, più in generale, di cibi salati.
- Sedentarietà o scarsa attività fisica.
- Attività che ti costringono a rimanere a lungo in piedi senza muoverti.
- Fumo e abuso di alcol o di sostanze come il caffè.
- Tendenza a usare abiti troppo stretti e tacchi troppo alti.
- Sovrappeso o obesità che va a rallentare la diuresi e a favorire la ritenzione idrica.
- Patologie: disfunzioni cardiache e renali, infiammazioni croniche, artrite, ipotiroidismo, diabete, sindrome premestruale.
- Farmaci: ormonali, diuretici, cortisonici. Estroprogestinici (preparati ormonali), antinfiammatori.
- Lunghi viaggi e gonfiore: rimanere seduti per numerose ore in macchina o in aereo può causare gonfiore perché i muscoli si contraggono e piedi e gambe si gonfiano quando il liquido si accumula.
Ritenzione idrica e ormoni
Molte donne soffrono di ritenzione idrica la settimana prima del ciclo perché gli ormoni sono soggetti a numerose fluttuazioni. Il seno si ingrossa e diventa sensibile mentre la pancia, il viso, le gambe e le braccia possono gonfiarsi.
Anche la pillola anticoncezionale può creare problemi di ritenzione idrica. Parlane col tuo medico di fiducia se il gonfiore ti dà fastidio, per trovare magari un altro metodo contraccettivo.
Anche durante la menopausa, le fluttuazioni ormonali possono provocare gonfiori alle gambe e alla pancia per via del calo di estrogeni. Infine, anche un livello elevato di cortisolo, chiamato l’ormone dello stress, può scatenare gonfiori.
Ritenzione in gravidanza
Durante la gravidanza e particolarmente quando si avvicina la data del parto, la donna incinta ha tendenza a trattenere i liquidi perché il bebè in piena crescita esercita una pressione al livello dei vasi sanguigni.
La ritenzione idrica in gravidanza è legata soprattutto al fatto che il tuo corpo contiene maggiore acqua (circa 4 litri in più) e al fatto che il sangue circola più lentamente. Si manifesta con il gonfiore di alcune parti del corpo come caviglie, mani, polsi e viso.
La ritenzione può apparire già alla fine del primo trimestre e amplificarsi durante la gravidanza.
In effetti, durante la gravidanza, la circolazione sanguigna diventa pigra, mentre il flusso sanguigno aumenta. Il ritorno venoso è perturbato e le vene hanno difficoltà a far risalire il sangue e i liquidi verso il cuore.
Dopo il parto, la ritenzione generalmente si risolve da sola perché il corpo elimina i liquidi accumulati durante la gravidanza e si può notare già dopo 1 settimana dal parto una minzione più importante e una sudorazione maggiore.
Cosa fare per eliminare la ritenzione idrica?
Cosa mangiare?
Gli alimenti più ricchi di proprietà diuretiche sono la frutta e la verdura, preferibilmente di stagione, come gli asparagi in primavera, molto utili contro la ritenzione grazie all’elevato contenuto di acqua.
In generale le verdure a foglia verde: la cicoria, gli spinaci e gli agretti, sempre tipici dei mesi primaverili, e i pomodori, la lattuga, i cetrioli, le cipolle e le zucchine, disponibili tutto l’anno anche se amano il caldo.
Tutti questi vegetali sono ricchi di sali minerali e di acqua, come anche le fragole, che spiccano tra la frutta di stagione di maggio: oltre ad essere leggere e diuretiche sono anche versatili da portare in tavola.
Delle preziose alleate per combattere la ritenzione idrica, insieme ai kiwi e all’ananas, uno di quei frutti che si trovano sempre e sono di grande aiuto, anche in forma di frullati e smoothie.
Scopri 10 cibi da inserire nella tua dieta per sconfiggere la ritenzione.
Bevi per eliminare il gonfiore
A differenza di quanto credono in molti, l’acqua non contribuisce al gonfiore ma, al contrario, stimola una corretta diuresi.
La frutta e la verdura sono alleate della linea, dei veri concentrati d’acqua perfetti per combattere gonfiore, buccia d’arancia e cuscinetti. Ma non è detto che tu debba beneficiare delle loro proprietà solo durante i pasti: un aiuto gustoso e rinfrescante, da affiancare all’alimentazione corretta, viene dalle acque aromatizzate.
Ti aiutano a depurarti e hanno anche un effetto drenante e diuretico.
Alimenti da evitare
Una buona regola per combattere la ritenzione idrica è ridurre l’apporto di sodio nella tua dieta.
I LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) raccomandano di non superare 1,5 grammi di sodio al giorno: questo è ancora più importante se soffri di ritenzione.
Oltre a stare attento al sale nella tua dieta, perciò, il consiglio è di ridurre il consumo di:
- Cibi in scatola.
- Affettati.
- Formaggi.
Fai sport
Un altro alleato importante contro la ritenzione idrica è l’attività fisica, soprattutto se sei costretto a fare una vita sedentaria, passando gran parte del tuo tempo seduto ad una scrivania, perché il movimento aiuta la circolazione anche a livello linfatico.
Questo si manifesta in tutte le zone del corpo, in modo particolare negli arti inferiori.
Gli sport più indicati per combattere la ritenzione sono:
- Sport acquatici come nuoto, acquagym o acquabiking perché l’acqua massaggia gli arti gonfi e procura una sensazione di freschezza che va a stimolare la circolazione sanguigna e linfatica e favorisce il ritorno venoso.
- Attività come stretching, ginnastica dolce, camminata, cyclette, Nordic Walking.
Come prevenire la ritenzione idrica
Per prevenire la ritenzione, oltre a mangiare sano e vario, fai sport e bevi almeno 2 litri di acqua al giorno, ecco alcuni consigli semplici da adottare:
- Se sei in sovrappeso, mettiti subito a dieta.
- Distenditi e alza le gambe, appoggiale contro il muro e rimani in questa posizione per almeno 15 minuti.
- Se sei incinta, dormi con un cuscino tra le gambe.
- Evita i tacchi troppo alti.
- Il caldo favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni, quindi meglio non trascorrere troppo tempo al sole d’estate. Invece, d’inverno, non riscaldare troppo la tua casa.
- Evita bagni caldi.
- Conserva le tue creme in frigo.
- Sotto la doccia, alterna getti di acqua fredda e calda sulle gambe per favorire la circolazione sanguigna, partendo dalle caviglie e risalendo fino all’inguine.
Complicazioni: dalla ritenzione idrica all’insufficienza venosa
La ritenzione idrica è uno dei fattori che possono causare una dilatazione delle pareti delle vene delle gambe (varici), dando origine all’insufficienza venosa: si tratta di una condizione patologica per cui il sangue delle vene ha difficoltà a ritornare al cuore dopo essere arrivato fino agli arti inferiori, dove tende a ristagnare.
L’insufficienza venosa si manifesta con sintomi che interessano le gambe e che vanno dal gonfiore alla pesantezza, da formicolii a dolore e crampi, soprattutto durante la notte e in modo più intenso nei mesi estivi. Questa patologia può causare anche alterazioni della cute, come vene varicose e capillari in evidenza.
In caso di forte ritenzione e gonfiore alle gambe, che possono far pensare ad un’insufficienza venosa, il medico potrà suggerire un ecodoppler, un esame simile a un’ecografia, che permette di valutare lo stato e la funzionalità delle vene degli arti inferiori.
Conclusioni
La ritenzione idrica è un accumulo eccessivo di liquidi nei tessuti organici, spesso causato da un malfunzionamento del sistema linfatico. Le cause principali includono una dieta ricca di sale, insufficiente apporto di acqua, problemi circolatori, alterazioni ormonali e uno stile di vita sedentario.
Si manifesta con gonfiore, soprattutto a livello di gambe, caviglie, ginocchia, mani e piedi e una sensazione di pesantezza e gonfiore.
Per prevenirla e alleviarla, ci sono alcuni semplici accorgimenti, come bere molta acqua, ridurre il consumo di sale, fare regolare attività fisica e seguire una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura.
Fonti
L’articolo è stato scritto in collaborazione con l’erborista Alessia Onorati della Piccola Erboristeria.