Site icon Melarossa

Tessuto adiposo: che cos’è, come si forma e come eliminarlo

tessuto adiposo: che cos'è, come si forma e come eliminarlo

Il tessuto adiposo viene comunemente chiamato “grasso” o “sistema adiposo” e rientra in diverse percentuali nella composizione dell’organismo umano.

Chi più chi meno, le persone accumulano adipe nell’organismo in diverse zone, come pancia, fianchi, glutei e sottocute. Questo strato adiposo, rappresentato da tessuto connettivo, avvolge organi, ossa e altre strutture principali dell’organismo, proteggendole e isolandole.

Spesso, però, la componente adiposa prende il sopravvento e conduce all’aumento di peso ponderale, che può predisporre a patologie metaboliche, come diabete e ipertensione.

Infatti, fino a pochi anni fa si pensava che il grasso fosse un tessuto inerte, mentre la ricerca ha dimostrato che è capace di secernere ormoni, citochine e altre molecole che possono influenzare i tessuti circostanti e l’intero organismo.

Scopri come si forma il grasso e come è possibile eliminarlo, facendo le opportune distinzioni tra tessuto adiposo bianco e bruno, viscerale e sottocutaneo.

Cos’è il tessuto adiposo e da cosa è composto?

Il tessuto adiposo, dal punto di vista fisico, è costituito da un insieme di cellule che prendono il nome di “adipociti”. Sono cellule specializzate nell’accumulo di acidi grassi e zuccheri provenienti dal sangue, che vengono trasformati in trigliceridi con una funzione di riserva.

Quindi, quando l’organismo umano è a corto di energie, gli adipociti si mettono in moto per generarle attraverso le proprie scorte interne e aiutano il corpo a svolgere le sue funzioni fisiologiche.

Il tessuto adiposo contiene oltre agli adipociti, anche vasi sanguigni e cellule del sistema immunitario, che collaborano per garantire tutti i meccanismi di questo vero e proprio organo del corpo umano.

Sì, perché il grasso addominale, o il grasso sui fianchi e sottocute si comporta da ghiandola endocrina, capace di secernere ormoni come la leptina, la resistina e altre molecole capaci di influenzare il senso di fame e sazietà, ma anche di generare uno stato infiammatorio o produrre segnali metabolici e immunitari.

Quindi, al contrario di quanto si pensasse qualche decennio fa, il tessuto adiposo non ha solo una funzione isolante nei confronti degli urti e della temperatura, ma partecipa alla regolazione del metabolismo ormonale.

Tessuto adiposo bruno e bianco: quali differenze?

Il tessuto adiposo può essere classificato in due principali tipologie, che sono:

Sono due tipologie di tessuti che presentano una struttura cellulare e funzioni completamente differenti.

Infatti, il tessuto adiposo bianco è il tipo più comune ed è coinvolto principalmente nello stoccaggio dell’energia e nella difesa da urti e botte. Le cellule adipose bianche contengono una singola grande goccia di grasso, che si riempie e si svuota a seconda delle necessità e dello stato energetico del corpo. Una persona in sovrappeso presenterà adipociti molto gonfi e ricchi di materiale lipidico.

Al contrario, il tessuto adiposo bruno è specializzato nella produzione di calore attraverso la termogenesi. Le cellule adipose brune contengono molte piccole gocce di grasso e un elevato numero di mitocondri, che sono le “centrali elettriche” delle cellule.

Il tessuto adiposo bruno (o BAT, acronimo di Brown Adipose Tissue) è largamente presente in età neonatale e diminuisce gradualmente con il passare degli anni.

Nei neonati è particolarmente importante poiché svolge un ruolo chiave nella termoregolazione e nel mantenimento della temperatura corporea. Le principali zone in cui si trova il tessuto adiposo bruno nei neonati includono spalle, schiena, collo, zona toracica e addominale.

Tabella riassuntiva

CaratteristicaTessuto Adiposo BiancoTessuto Adiposo Bruno
Funzione principaleStoccaggio di energiaProduzione di calore
ColoreBiancoBruno
Cellule adiposeContiene una singola goccia di grassoContiene molte piccole gocce di grasso
MitocondriContiene pochi mitocondriContiene numerosi mitocondri
TermogenesiCoinvolto in minima termogenesiCoinvolto in termogenesi significativa
LocalizzazioneDiffuso in tutto il corpoSpesso localizzato in spalle, schiena, collo, torace
Ruolo nell’obesitàSpesso associato all’obesitàNon è fortemente associato all’obesità
Regolazione metabolismoHa un impatto maggiore sulla regolazione del metabolismo e sulla resistenza all’insulinaPuò influenzare positivamente il metabolismo e la sensibilità all’insulina
Ormoni associatiProduce adipochine infiammatorie come la resistina e l’IL-6Produce adipochine benefiche come l’adiponectina
Frequenza negli adultiPiù comune negli adultiDi solito più abbondante nei neonati, ma può essere rilevato anche negli adulti in piccole quantità

A cosa serve il tessuto adiposo? Tutte le funzioni

Il tessuto adiposo svolge diverse funzioni essenziali per il corpo umano e per il suo corretto funzionamento. Ecco alcune delle sue principali funzioni:

  1. Riserva di energia: il tessuto adiposo funge da vero e proprio serbatoio, che accumula energia sotto forma di trigliceridi, che possono essere rilasciati quando il corpo ha bisogno di energia supplementare. Questo meccanismo è particolarmente importante durante periodi di digiuno o di attività fisica intensa.
  2. Isolante termico: il grasso svolge un ruolo chiave anche nell’isolamento termico del corpo. La presenza di uno strato sottocutaneo di grasso aiuta a mantenere la temperatura corporea stabile proteggendo il corpo dal freddo proveniente dall’ambiente esterno.
  3. Protezione degli organi: gli adipociti che formano lo strato adiposo forniscono una sorta di “ammortizzatore” naturale per gli organi interni, proteggendoli da traumi fisici e urti.
  4. Regolazione ormonale: la più recente tra le funzioni associate al tessuto adiposo è proprio la regolazione di alcuni principali asset ormonali. Il tessuto adiposo è coinvolto infatti nella produzione di ormoni e adipochine. Sostanze chimiche in grado di influenzare una serie di processi biologici, tra cui la regolazione dell’appetito, il metabolismo, la sensibilità all’insulina e l’infiammazione dei tessuti.
  5. Regolazione dell’appetito: nello specifico, il tessuto adiposo secerne l’ormone leptina, che agisce sul cervello per segnalare la sensazione di sazietà. Questo aiuta a regolare l’appetito e il consumo di cibo. In caso di obesità questo meccanismo può essere compromesso, generando un senso di fame continuo nel tempo.
  6. Termogenesi: il tessuto adiposo bruno (BAT) è coinvolto nella termogenesi, ovvero la produzione di calore. Questo tipo di tessuto adiposo è molto più abbondante nei neonati.

Dove si trova: differenza tra il grasso viscerale e il grasso sottocutaneo

Oltre alla distinzione tra tessuto adiposo bianco e bruno, esiste anche una differenziazione in base alla posizione anatomica che il grasso assume all’interno dell’organismo. Per questa ragione si parla di “grasso viscerale” oppure di “grasso sottocutaneo”.

Grasso viscerale

Si tratta di un tessuto adiposo che è situato all’interno della cavità addominale, circondando gli organi interni come il fegato, i reni, l’intestino e il pancreas.

È situato profondamente all’interno dell’addome, rendendolo invisibile dall’esterno. Il tessuto adiposo viscerale è anche noto come “grasso della pancia” ed è localizzato nell’area addominale, dove esplica al massimo la sua funzione di isolante termico e nei confronti di urti e botte.

Ma è proprio questa tipologia di adipe a destare le maggiori preoccupazioni in termini di salute e rischio cardiovascolare, quando c’è un aumento di peso significativo. Questo tipo di tessuto è più attivamente coinvolto nella secrezione di ormoni e citochine che possono influenzare negativamente il metabolismo e l’infiammazione tissutale.

L’accumulo eccessivo di grasso viscerale è associato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e altre condizioni legate all’infiammazione sistemica.

Grasso sottocutaneo

E’ posizionato sotto la pelle, appena al di sotto dello strato cutaneo. È distribuito in tutto il corpo e può variare in spessore da persona a persona. Si tratta di un tipo di tessuto adiposo che è più visibile e palpabile rispetto a quello viscerale, e si trova principalmente nelle cosce, nei glutei, nell’addome, nei fianchi e negli arti.

La sua funzione è quella di fungere principalmente da serbatoio di energia e fornire isolamento termico. Anche se un eccesso di tessuto adiposo sottocutaneo può contribuire all’aumento di peso e all’obesità, non è fortemente associato a rischi per la salute come invece lo è il tessuto adiposo viscerale.

In sintesi, si può dire che entrambe le tipologie partecipano alla costituzione del peso e alla percentuale di massa grassa dell’organismo, ma la deposizione a livello viscerale presenta maggiori implicazioni di tipo salutistico, correlate al benessere cardiovascolare e alle patologie metaboliche.

Per questo motivo va tenuto sempre sotto controllo e ridotto il più possibile attraverso una sana alimentazione e una costante e regolare attività fisica.

Come eliminare il tessuto adiposo

L’eliminazione del grasso in eccesso può essere uno degli obiettivi più importanti per migliorare il proprio stato di salute e migliorare la qualità della vita. Spesso si pensa solo ad una motivazione di tipo estetica, ma la riduzione della massa grassa provoca benefici significativi sulla salute, anche a lungo termine.

Tuttavia, il processo di perdita di peso e di eliminazione del grasso corporeo richiede un approccio personalizzato, in quanto le strategie possono variare in base al tipo di tessuto adiposo in eccesso e alle esigenze individuali di ogni persona. Di seguito, sono elencati gli approcci più comuni per eliminare o ridurre il tessuto adiposo.

Attività fisica

Un’attività fisica regolare e costante rappresenta un pilastro fondamentale per eliminare il tessuto adiposo.

L’attività aerobica come la corsa, il nuoto e il ciclismo aiuta a bruciare calorie e a ridurre il grasso corporeo, ma anche il sollevamento pesi, aiuta a costruire massa muscolare, che aumenta il metabolismo a riposo e favorisce la perdita di peso anche quando non ci si allena.

La quantità di calorie necessarie per bruciare 1 kg di grasso varia da persona a persona a seconda di moltissimi fattori; tuttavia, esiste una stima approssimativa che si attesta sulle 3.500 calorie da bruciare per perdere 1 kg di grasso.

Dieta equilibrata

Una dieta ricca di frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali, è essenziale per la perdita di peso. Ridurre l’apporto calorico e controllare le porzioni è spesso necessario per ridurre l’in-take calorico.

Bisogna sicuramente evitare cibi ad alto contenuto calorico, zuccherati e processati.

Rimedi farmacologici o chirurgici: esistono situazioni estreme in cui gli approcci tradizionali non sono risultati efficaci e per questo si opta per soluzioni farmacologiche o chirurgiche.

È fondamentale sottolineare che prima di intraprendere qualsiasi approccio alla perdita di peso, bisognerebbe ricevere una consulenza medica specialistica.

L’obiettivo non è solo quello di eliminare il tessuto adiposo, ma anche di farlo in modo sicuro, mantenendo un buon stato di salute e preservando il giusto in-take di micro e macronutrienti.

La perdita di peso sostenibile richiede tempo, impegno e pazienza, ma può portare a miglioramenti significativi del proprio aspetto, e soprattutto della propria salute.

Aumento del tessuto adiposo: come e perché avviene

La lotta all’aumento di peso (in termini di massa grassa) è una delle battaglie intraprese dalla stragrande maggioranza della popolazione globale.

Secondo il report del 2023 della World Obesity Foundation entro il 2035 il 51% della popolazione mondiale, cioè all’incirca 4 miliardi di persone, potrebbe risultare obesa o sovrappeso. Stime che non sono affatto rassicuranti e che oltre a pesare sullo stato di salute individuale, pesano tantissimo anche sui bilanci della sanità dei diversi Stati nazionali.

Per questo motivo, sono sempre di più le campagne che portano alla sensibilizzazione per la lotta all’obesità, in modo da preservare il benessere e la salute delle persone.

Come e perché il grasso si accumula nell’organismo?

L’iperadiposità o obesità è una condizione molto complessa e multifattoriale che può essere causata da una combinazione di fattori genetici, ambientali e comportamentali. L’aumento del tessuto adiposo può verificarsi quando l’apporto calorico introdotto con l’alimentazione supera il dispendio energetico, portando all’accumulo di energia sotto forma di grasso corporeo.

L’accumulo di grasso può variare da persona a persona, ma ci sono alcune aree del corpo che tendono ad essere particolarmente soggette alle adiposità e differiscono tra donne e uomini.

Le donne tendono ad accumulare il grasso prevalentemente nelle cosce, nei fianchi e nei glutei, creando una forma corporea a “pera” o “ginoide”. Al contrario, gli uomini tendono ad accumulare grasso nell’addome, creando una tipica forma a “mela“.

Anche altre zone del corpo possono essere interessate dalla deposizione di massa grassa, come il petto (ginecomastia negli uomini) oppure le braccia o ancora i glutei e le gambe. In realtà, sono diversi i fattori che possono contribuire alla deposizione di massa grassa all’interno del corpo umano.

Cause genetiche

Alcune persone possono ereditare una maggiore tendenza a immagazzinare il grasso in eccesso a causa di fattori genetici. Tuttavia, è importante sottolineare che i geni non sono il solo determinante dell’obesità, ma influenzano la predisposizione individuale e possono condurre a patologie metaboliche.

Microbiota

Esistono prove significative che suggeriscono che la composizione del microbiota possa influenzare il metabolismo, la regolazione dell’appetito e l’assorbimento di nutrienti, che sono tutti fattori chiave nell’aumento di peso.

La comprensione di questi meccanismi può aprire nuove strade per il trattamento e la prevenzione dell’obesità e per questo sono oggetto di numerosi studi.

Apporto calorico eccessivo

Uno dei principali motivi legati all’aumento della massa grassa è un apporto calorico eccessivo rispetto al dispendio di energie dell’organismo. L’assunzione di una quantità eccessiva di calorie, spesso derivante da una dieta ricca di cibi ad alta densità energetica, può portare all’accumulo di grasso negli adipociti.

Sedentarietà

Anche uno stile di vita statico e sedentario, caratterizzato da un’attività fisica limitata o inesistente, contribuisce all’aumento del tessuto adiposo. L’attività fisica aiuta a bruciare calorie, mentre una sua mancanza può portare a un aumento dell’accumulo di grasso.

Fattori ambientali

L’ambiente in cui si vive gioca da sempre un ruolo fondamentale nell’aumento del tessuto adiposo. L’accessibilità a cibi ad alto contenuto calorico, la pubblicità di cibi non salutari e il cambiamento nello stile di vita possono influenzare le scelte alimentari e contribuire all’obesità.

Da sempre i paesi occidentali e industrializzati sono legati ad una maggiore presenza di adipe nell’organismo, ma per effetto della globalizzazione anche altri paesi stanno subendo gli influssi del cibo spazzatura e della sedentarietà e, quindi, dell’aumento di peso.

Stress e psicologia

Lo stress e le questioni psicologiche possono portare all’aumento del tessuto adiposo. Alcune persone ricorrono al cibo come meccanismo di compensazione per lo stress o le emozioni negative, il che può portare all’accumulo di grasso soprattutto a livello viscerale.

Esistono anche veri e propri “Disturbi del Comportamento Alimentare”, che portano le persone a sfogare i propri problemi psichici sul cibo o su errate pratiche alimentari.

Fonti
  1. Després JP. Health consequences of visceral obesity. Ann Med. 2001 Nov;33(8):534-41. doi: 10.3109/07853890108995963. PMID: 11730160.
  2. Kershaw, E. E., & Flier, J. S. (2004). Adipose tissue as an endocrine organ. The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, 89(6), 2548-2556.
  3. Turnbaugh, P. J., Ley, R. E., Mahowald, M. A., et al. (2006). An obesity-associated gut microbiome with increased capacity for energy harvest. Nature, 444(7122), 1027-1031.
Exit mobile version