Sommario
Ciò che comunemente troviamo in erboristeria come psillio è un prodotto a base dei semi di psillio o della cuticola. Si tratta di un efficace lassativo naturale grazie all’alto contenuto di fibre solubili.
Utilizzati da tempo per contrastare la stitichezza, questi semi assorbono acqua, formando una massa gelatinosa che facilita il transito intestinale senza irritare le pareti dell’intestino.
Le fibre dello psillio, infatti, agiscono ammorbidendo le feci e promuovendo una regolare evacuazione. Oltre al beneficio per la stitichezza, sostengono la flora batterica intestinale, fungendo da nutrimento per i batteri “buoni” e migliorando così l’equilibrio del microbiota.
Un consumo controllato di psillio, preferibilmente in combinazione con una buona idratazione, può favorire una digestione più sana e ridurre disturbi come gonfiore e irregolarità.
Grazie alle sue proprietà, lo psillio è quindi indicato per chi cerca un rimedio naturale, sicuro e delicato per la salute dell’apparato digerente.
Psillio: che cos’è
E’ una pianta (Plantago Psyllium) coltivata sopratutto in Medio Oriete, India e USA e utilizzata per le sue note proprietà benefiche a livello intestinale grazie alla presenza di sostanze dall’azione mucillaginosa.
In particolare, la mucillagine ricavata dallo psillio proviene dalla cuticola del seme, ottenuta attraverso la macinazione meccanica dello strato esterno. Si presenta come una fibra bianca e idrofila, caratterizzata da una struttura molecolare capace di assorbire e trattenere grandi quantità di acqua, aumentando il proprio volume fino a dieci volte.
Le caratteristiche di questa pianta sono note da secoli al punto che viene usata dalla medicina popolare sia ad uso sistemico che topico. Nel primo caso per ammorbidire le feci e favorire l’evacuazione, nel secondo per trattare l’acne o, più in generale, condizioni di pelle particolarmente grassa.
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Psillio: a cosa serve?
Le proprietà dello psillio sono molto apprezzate in fitoterapia per i benefiche sul sistema digestivo e metabolico.
Oltre a contrastare la stitichezza, l’azione regolatrice delle mucillagini si estende anche all’assorbimento dei nutrienti. Infatti, riduce l’assorbimento di grassi e zuccheri, con un impatto positivo sulla glicemia, trigliceridi e colesterolo LDL. Ciò lo rende un supporto efficace per chi soffre di diabete, insulino-resistenza o colesterolo alto.
Grazie alla sua struttura cellulare, che richiama liquidi nell’intestino, aumentando il volume delle feci e ammorbidendole, è utile anche in caso di emorroidi o ragadi anali.
Sembrerà paradossale ma questo prodotto è in grado di contrastare contemporaneamente sia la costipazione che la diarrea. Come ci riesce? Grazie alla sua proprietà igroscopica. Difatti, avendo la capacità di richiamare molta acqua nel lume intestinale, riesce a richiamare anche la porzione di liquido contenuta negli alimenti.
In questo modo, quando non è abbinato all’assunzione di molta acqua al pasto, lo psillio garantisce un cambio di consistenza delle feci che appaiono molto più compatte. Il risultato aiuta in caso di diarrea.
Inoltre, lo psillio è indicato nella sindrome dell’intestino irritabile (IBS) e nella diverticolosi, poiché aiuta a eliminare residui non digeriti che, se fermentati, causano infiammazione e gas.
Essendo un prebiotico naturale, inoltre, lo psillio favorisce la crescita di batteri “buoni” nell’intestino, migliorando la flora batterica e contribuendo al benessere immunitario.
Infine, il suo impiego regolare può supportare la perdita di peso e la salute cardiovascolare, regolando i livelli di zuccheri nel sangue e stimolando il metabolismo.
Come dimagrire con lo psillio?
Lo psillio è spesso inserito nelle diete ipocaloriche. Tuttavia, non esistono evidenze scientifiche che ne confermino un’efficacia diretta nell’aumentare il metabolismo. E’ vero però che rallenta lo svuotamento dello stomaco, riducendo così l’appetito e prolungando il senso di sazietà.
Sono necessari, tuttavia, ulteriori studi per confermare tale effetto.
Oltre a favorire la regolarità intestinale, lo psillio svolge anche un’importante azione lenitiva ed emolliente sull’apparato digerente. E’ una proprietà che deriva dall’alto contenuto di mucillagini nelle cuticole dei semi che, assorbendo grandi quantità di acqua, formano una massa gelatinosa. Tale mucillagine, resistente agli enzimi digestivi e ai batteri di stomaco e intestino tenue, durante il passaggio nel tratto gastrointestinale riveste le mucose e pulisce le pareti intestinali, contribuendo ad alleviare eventuali irritazioni.
Come assumere lo psillio e dosi
Lo psillio è disponibile in diverse forme commerciali, tra cui polvere, compresse, capsule, tavolette e semi interi. A seconda delle sue caratteristiche, può essere venduto come alimento, integratore alimentare o farmaco. Inoltre, si trova in alcuni alimenti arricchiti con fibre, come i cereali per la colazione.
Viene impiegato anche nella produzione di prodotti da forno, come il pane alle mandorle a basso contenuto di carboidrati, poiché circa il 90% degli zuccheri vegetali presenti nella farina di cuticole è costituito da fibre. Nelle diete vegane, lo psillio è spesso utilizzato come addensante, in alternativa alle uova.
Può essere presente nei farmaci da banco per il trattamento occasionale della stitichezza, oppure negli integratori alimentari da assumere quotidianamente in caso di un ridotto apporto di fibre alimentari con la dieta. In entrambi i casi, è essenziale seguire scrupolosamente le indicazioni riportate nel foglietto illustrativo riguardo a dosi e modalità di assunzione.
Per garantire il corretto funzionamento delle mucillagini e prevenire il rischio di costipazione o blocchi intestinali, lo psillio e gli integratori di fibre devono essere assunti con abbondante quantità di liquidi, come acqua, succhi di frutta, latte o tisane. Gli esperti consigliano almeno 30 ml di liquido per ogni grammo di psillio.
Le dosi consigliate variano in base all’età e al tipo di alimentazione, più o meno ricca di fibre. In linea generale si consiglia l’assunzione fino a 7 g di psillio al giorno, sempre associata al consumo di almeno 200 ml di acqua per limitare gli effetti indesiderati.
Nel caso degli estratti secchi, la maggiore concentrazione delle mucillagini rende sufficiente il dosaggio di 2 grammi al giorno. Si sconsiglia comunque di assumere psillio per più di 7 giorni.
Controindicazioni dello psillio
Come tutte le fibre, l’assunzione di questo prodotto deve sempre associarsi a una corretta idratazione. In caso contrario, gli effetti negativi potrebbero di gran lunga superare quelli benefici. Quindi, se lo psillio è utilizzato in modo corretto, non dovrebbe scatenare alcun effetto indesiderato.
Infatti, senza liquidi sufficienti, le fibre possono ostacolare il transito intestinale, soprattutto negli anziani, più a rischio di disidratazione. L’uso di psillio poi è sconsigliato in casi di occlusione intestinale, diabete, stenosi gastrointestinali, endometriosi e in altre malattie croniche.
Raramente può causare reazioni allergiche.
Tra gli effetti collaterali legati al sovradosaggio, invece, si possono manifestare diarrea e paradossalmente stitichezza e gonfiore.
Inoltre, lo psillio può interagire con alcuni farmaci (come anticoagulanti, antidiabetici, integratori di minerali e vitamine) tra cui quelli per il colesterolo, potenziandone o inibendone l’assorbimento.
Tutto questo per dire che è fondamentale chiedere il parere del proprio medico prima di assumere questo prodotto.
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FAQ
Quando è meglio prendere lo psillio?
Meglio assumerlo prima dei pasti, accompagnandolo con abbondante acqua, per favorire il senso di sazietà e regolare il transito intestinale.
Quando fa effetto lo psillio?
Generalmente agisce entro 12-24 ore dall’assunzione, ma in alcuni casi può richiedere fino a 48 ore per mostrare effetti significativi.
Quando non prendere psillio?
È sconsigliato in caso di occlusioni intestinali, difficoltà a deglutire, o allergia al prodotto. Consultare il medico in presenza di malattie gastrointestinali.
Come assumere i semi di psillio per dimagrire?
Assumere 1-2 cucchiaini di semi di psillio sciolti in acqua o tisana prima dei pasti, per aumentare il senso di sazietà e ridurre l’assunzione calorica.
Quanto psillio assumere al giorno?
La dose consigliata varia da 5 a 7 g al giorno, suddivisi in 2-3 assunzioni, sempre accompagnati da abbondante acqua.
Come si usa lo psillio?
Lo psillio può essere aggiunto a yogurt, frullati o mescolato con acqua. È importante bere almeno un bicchiere d’acqua per ogni dose per evitarne l’effetto irritante e favorire la formazione del gel.
Conclusioni
Lo psillio è un tipo di fibra solubile estratta dai semi della Plantago Psyllium, nota per le sue proprietà regolatrici sull’intestino. Una volta assorbita l’acqua, forma un gel che ammorbidisce le feci, aiutando a contrastare sia la stitichezza che la diarrea.
Grazie alla capacità di rallentare l’assorbimento di zuccheri e grassi, lo psillio è utile anche per chi soffre di glicemia alta o colesterolo. Ricco di mucillagini, è un vero alleato del benessere intestinale e della flora batterica.
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Fonte
- Psyllium: a useful functional ingredient in food systems.
- Healthline.