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I 7 chakra: cosa sono, a cosa servono, quali sono e come attivarli

Donna seduta in posizione semplice con i colori dei 7 chakra dietro di lei

I chakra rappresentano il flusso di energia nel nostro corpo. Se ne contano un centinaio ma quelli più importanti sono 7. Secondo le pratiche di meditazione, se i chakra diventano fuori sincrono, possono avere un impatto negativo sulla salute fisica, mentale e spirituale.

Meditazione e Yoga aiutano a canalizzare il Prana (soffio vitale) nei Chakra, rimuovendo blocchi energetici e promuovendo equilibrio fisico e mentale. Prana e Chakra sono concetti fondamentali nella tradizione spirituale e filosofica indiana, spesso collegati allo Yoga, alla meditazione e all’Ayurveda.

Ogni chakra corrisponde anche a un elemento, a un “Mantra”, cioè una “sillaba ripetuta”, e a un colore specifico lungo lo spettro dell’arcobaleno.

Cerchiamo di capire esattamente cosa sono i chakra, che ruolo giocano nella nostra vita e come funzionano, perché una loro conoscenza base può migliorare la tua salute fisica e mentale.

Cosa sono i chakra?

La parola chakra significa letteralmente “ruota” in sanscrito e simboleggia il flusso di energia nel nostro corpo che passa appunto da una dimensione a un’altra con movimento rotatorio.

Da qui il nome, ma in realtà la forma dei chakra è triangolare perché su di essi confluisce l’energia (Prana) attraverso dei canali (Nadi) o giunzioni che hanno sempre la forma di triangoli.

I chakra si trovano in tutto il corpo, partendo dalla base della colonna vertebrale e salendo fino alla parte superiore della testa, ognuno di essi ha la sua frequenza di vibrazione, un colore e controlla funzioni specifiche nel corpo.

Queste invisibili ruote di energia controllano ogni parte del nostro sistema fisico, influenzando tutto, dalla resistenza alle malattie all’elaborazione emotiva. Dunque, l’equilibrio tra i cicli ci mantiene sani e vibranti.

In tutto sono 114, due di essi si trovano fuori dal corpo fisico e dei restanti 112 soltanto 108 possono essere lavorati. I quattro restanti dovrebbero fiorire da soli una volta riequilibrati gli altri.

Vale la pena sottolineare che il numero 108 è collegato alla costruzione del sistema solare. Il diametro del sole e la distanza tra la terra e il sole sono in un rapporto di 1/108.

La distanza tra la terra e la luna è 108 volte il diametro della luna. Il diametro del sole è 108 volte il diametro della terra. E quindi, 108 è un numero significativo in varie pratiche spirituali.

Come funzionano?

I chakra sono vortici rotanti di energia nel corpo sottile che corrispondono a varie ghiandole lungo la colonna vertebrale e all’interno del cranio. Secondo la filosofia dello Yoga, il corpo umano ha sette chakra principali.

Ogni chakra governa comportamenti e valori specifici nella nostra vita, come la sicurezza materiale, la comunicazione e l’amore. Regolano anche vari sistemi corporei, come il sistema scheletrico.

Quando le nadi, ossia i canali che portano l’energia ai chakra, si bloccano a causa di cattive abitudini e vecchi schemi, i chakra ristagnano. Ciò fa sì che la forza vitale diventi pigra e si manifestino problemi di salute fisica, mentale ed emotiva.

Praticare lo Yoga purifica e rivitalizza le nadi e i chakra e permette al Prana, l’energia, di fluire ancora una volta liberamente. Questo accade perché lo Yoga crea allineamento nel corpo fisico, per esempio, attraverso la pratica degli Asana, posture Yoga che riequilibrano anche il corpo sottile.

I 7 chakra principali del corpo: quali sono e come attivarli

Ci sono sette chakra principali nel corpo. È importante conoscerli per capire il proprio corpo e imparare ad aprirli attraverso i mantra e gli Asana.

I mantra sono dei suoni che permettono alla mente di liberarsi dai pensieri. Mentre gli Asana, che in sanscrito significa stare seduti o comunque in posizione statica, sono le posizioni che assumiamo quando pratichiamo Yoga.

Una volta aperti i chakra, essi ci permettono di sviluppare una certa sensibilità sulle interruzioni di energia. Grazie a questa operazione è possibile anche rilevare vecchie lesioni ed eseguire le funzioni necessarie per guarirle. Vediamoli in dettaglio.

Scopri tutti i benefici dello Yoga.

1 – Muladhara: chakra della radice

Il primo chackra si trova alla base della spina dorsale, esattamente sul perineo, tra l’orifizio anale e l’organo genitale. Il suo elemento è la terra che è lo stato più condensato della materia e infatti è collegato alla parte solida del corpo come le ossa.

Il suo colore è il rosso, le gemme per il primo chakra sono dunque il corallo rosso, l’occhio di tigre e il rubino. Il senso associato è l’olfatto, in quanto la terra è un elemento che percepiamo principalmente grazie ad esso.

Benefici fisici

Il Muladhara Chakra influisce sulla salute di ossa, denti, unghie, ano, prostata, ghiandole surrenali, reni, funzioni digestive inferiori, funzioni escretrici e attività sessuale.

Cosa succede quando è bloccato?

Quando il chakra della radice è bloccato, esso porta stanchezza, insonnia, mal di schiena, sciatica, stitichezza, depressione, sistema immunitario debole, obesità e disturbi alimentari. Gli effetti pratici di questo squilibrio sono:

Come attivarlo?

Il mantra di questo chakra è Lam. Gli asana che lo sbloccano sono:

Il Muladhara Chakra può essere stimolato anche attraverso l’uso di due oli essenziali, tiglio e menta, o grazie a tutte quelle attività che migliorano il contatto con la terra.

Le caratteristiche di questo chakra in equilibrio sono:

2 – Swadishthana: chakra della pancia

Questo chakra è situato alla base del pube tra i genitali e il plesso nervoso sacrale. E’ correlato all’identità emotiva, alla creatività, al desiderio, al piacere e all’autocompiacimento, alla fertilità e alle relazioni personali dell’individuo.

Governa gli organi sessuali, lo stomaco, l’intestino superiore, il fegato, la cistifellea, i reni, il pancreas, le ghiandole surrenali, la milza, la colonna vertebrale media e il sistema autoimmune. Il suo elemento è l’acqua, infatti questo chakra è associato al movimento, al cambiamento e al flusso e ha lo scopo di lasciar andare.

Il suo colore è l’arancione e tra tutte le pietre collegate a questo chakra la più famosa è la corniola, capace di portare equilibrio. Il senso associato ad esso è il gusto.

Cosa succede quando è bloccato?

Uno Swadhisthana chakra bloccato porta mal di schiena, sciatica, diminuzione della libido, dolore pelvico, problemi urinari, digestione lenta, scarsa resistenza alle infezioni e ai virus, affaticamento, squilibri ormonali e problemi mestruali.

Gli effetti comportamentali dello squilibrio sono:

Come attivarlo?

Il suo mantra è Vam, gli Asana per sbloccare questo chakra invece sono:

Gli oli essenziali che aiutano a sbloccare Svadhistana Chakra sono il bergamotto e il finocchio, mentre per le attività, vanno bene tutte quelle associate all’acqua.

Le caratteristiche di questo chakra in equilibrio sono:

3 – Manipura: chakra del plesso solare

E’ il chakra del plesso solare ed è localizzato a livello dell’ombelico e corrisponde al plesso gastrico o solare. Il Manipura Chakra è legato al senso di appartenenza, alla comprensione mentale delle emozioni e definisce l’autostima in una persona.

Regola il funzionamento della parte superiore dello stomaco, della cistifellea, del fegato, della colonna vertebrale media, dei reni, delle ghiandole surrenali, dell’intestino tenue e dello stomaco. Il suo elemento è il fuoco che porta luce, calore, energia e potenza.

Il suo colore è il giallo, quindi pietre come il quarzo citrino o la calcite gialla. Il senso associato ad esso è la vista.

Cosa succede quando è bloccato?

Un chakra Manipuri bloccato può essere causa di diabete, pancreatite, squilibrio surrenale, artrite, patologia dello stomaco, ulcera gastrica, tumori intestinali, anoressia. Possono verificarsi bulimia o ipotensione.

L’effetto comportamentale dello squilibrio include:

Come attivarlo?

Il mantra è Ram e gli Asana per sbloccare questo chakra sono:

Gli oli essenziali per questo chakra sono il limone e lo zenzero e le attività che hanno a che fare con il fuoco.

I sintomi di questo chakra in equilibrio sono:

4 – Anahata, il chakra del cuore

Questo chakra è posizionato sul plesso cardiaco nell’area del cuore. L’Anahata Chakra influenza l’identità sociale di una persona e tratti come la fiducia, il perdono, l’amore incondizionato, la conoscenza, la compassione e i problemi dell’anima.

È correlato al funzionamento del cuore, della gabbia toracica, del sangue, del sistema circolatorio, dei polmoni e del diaframma, della mammella, dell’esofago, della spalla, del braccio, della mano. L’elemento è l’aria che rappresenta la leggerezza, la libertà e la freschezza.

Il suo colore è il verde e le pietre ad esso associate sono lo smeraldo o l’avventurina. Il senso del quarto chakra è il tatto.

Cosa succede quando è bloccato?

Lo squilibrio può causare problemi legati alla colonna vertebrale toracica, problemi alla parte superiore della schiena e alle spalle, asma, problemi cardiaci, respirazione superficiale e malattie polmonari.

Gli effetti pratici dello squilibrio sono:

Come attivarlo?

Il mantra di questo chakra è Yama, mentre gli asana possibili per sbloccarlo sono:

Un aiuto per sbloccarlo arriva anche dalla rosa e dal geranio e da tutte quelle attività che sono associate all’aria.

Le caratteristiche di questo chakra in equilibrio sono:

5 – Vishuddha: chakra della gola

Questo chakra è localizzato nella gola, plesso nervoso della regione faringea. Il Vishuddhi Chakra si occupa di tratti della personalità come comunicazione, creatività, fiducia, sincerità, autoconsapevolezza ed espressione.

Governa la gola, la tiroide e le ghiandole paratiroidi, la trachea, le vertebre cervicali, le corde vocali, il collo e le spalle, le braccia, le mani, l’esofago, la bocca, i denti e le gengive. L’elemento legato a questo chakra è l’etere, lo spazio. Si tratta del più sottile degli elementi e la sua manifestazione avviene attraverso le vibrazioni.

Il suo colore è il blu e le pietre sono lo zaffiro, l’acquamarina, il calcedonio azzurro. Il senso è l’udito grazie al quale percepiamo l’etere.

Cosa succede quando è bloccato?

Uno squilibrio del chakra Vishuddha porta a disturbi della tiroide, mal di gola, torcicollo, ulcere alla bocca, problemi gengivali o dentali, laringiti e perdita dell’udito.

Gli effetti pratici dello squilibrio sono:

Come attivarlo?

Il suo mantra è Ham, gli Aana che lo sbloccano sono:

Gli oli essenziali associati a questo chakra sono rosmarino e menta, così come tutte le attività associate all’aria.

Le caratteristiche del quinto chakra quando è in equilibrio sono:

6 – Ajna: chakra della luce

La posizione di questo chakra è tra le sopracciglia e rappresenta il terzo occhio. Ajna Chakra è correlato all’autoconsapevolezza, alla saggezza, all’intelligenza, alla preveggenza, all’implementazione delle idee, alla separazione, all’intuizione, alla comprensione e al ragionamento intuitivo.

Controlla le funzioni del cervello, occhi, orecchie, naso, ghiandola pituitaria, ghiandole pineali e sistema nervoso. Il suo elemento è la luce, il colore è l’indaco e le pietre sono l’ametista, lapislazzuli o sodalite. Il senso associato ad esso è la vista.

Cosa succede quando è bloccato?

Qualsiasi blocco di questo chakra può portare a mal di testa, incubi, affaticamento degli occhi, difficoltà di apprendimento, nervosismo, depressione, cecità, sordità, convulsioni o difetti del midollo spinale.

A livello comportamentale lo squilibrio può portare:

Il suo mantra è Om e gli Asana sono:

Tra gli oli essenziali benefici per questo chakra ritroviamo lavanda e abete bianco. Le attività migliori per sbloccarlo sono la meditazione e la visualizzazione.

Gli effetti benefici di questo chakra in equilibrio sono:

7 – Sahasrara: chakra della corona

La sua posizione è la sommità della testa ed esso influenza gli istinti, la spiritualità, l’integrazione mente-corpo-anima e la consapevolezza cosciente. Secondo lo Yoga è proprio grazie a questo centro energetico che avviene l’illuminazione.

Controlla il centro della testa e la linea mediana sopra l’orecchio, il cervello, il sistema nervoso e la ghiandola pineale. L’elemento di questo chakra è il pensiero che rappresenta tutto ciò che ci circonda e la sua funzione è la conoscenza.

I colori sono viola, bianco o oro, così le pietre sono la fluorite, il quarzo ialino, la selenite e il diamante.

Cosa succede quando è bloccato?

Un blocco nel ciclo del Sahasrara provoca esaurimento cronico e sensibilità alla luce e al suono. L’effetto sul comportamento è:

Il mantra di questo chakra è Ah e gli asana sono:

Il loto bianco aiuta a sbloccare il Sahasrara Chakra e insieme ad esso la meditazione.

Le caratteristiche di questo chakra in equilibrio sono:

Storia

L‘origine dei chakra è legata a quella dello Yoga. Una delle primissime citazioni appare nei Veda, un’antichissima raccolta in sanscrito vedico di testi sacri dei popoli arii che invasero l’India settentrionale intorno al XX secolo a.C.

Ancor prima di essere trascritta, questa conoscenza è stata tramandata oralmente da una tribù indoeuropea che ha invaso l’India. Si narra che l’origine del nome chakra arrivi proprio dalle ruote dei carri su cui arrivarono questi invasori.

Altri scritti parlano di chakra e tra questi le Upanishad che hanno trasferito la saggezza fondamentale dei Veda in insegnamenti pratici e personali e lo Yoga Sutra di Patanjali, un testo classico dello Yoga.

La filosofia Yoga

La filosofia principale è semplice: mente, corpo e spirito sono tutti uno e non possono essere separati. Tuttavia, c’è una moltitudine di idee filosofiche che sono utili per esplorare le dimensioni più profonde del corpo, della mente e dello spirito.

Studiare e comprendere queste idee diventa essenziale per modificare la nostra visione di noi stessi come separati e realizzare lo stato unito.

Simile al buddhismo, crede che l’ignoranza spirituale crei sofferenza e ci leghi alla ruota del Samsara (ciclo della rinascita). La rimozione della nostra ignoranza può prendere molti percorsi e tecniche diverse nello Yoga. Tuttavia, gli insegnamenti filosofici centrali ruotano attorno alla pratica del discernimento mentale, del distacco, della conoscenza spirituale e dell’autoconsapevolezza.

Lo Yoga incorpora anche i concetti del corpo sottile, che è la parte energetica del corpo fisico, e le energie spirituali del prana e della kundalini che si muovono attraverso le nadi e i chakra.

Conclusioni

I chakra sono il ponte tra il corpo fisico e il mondo spirituale, offrono una prospettiva olistica sulla salute e il benessere. Comprendere e armonizzare questi centri energetici può aiutarci a ritrovare equilibrio, serenità e connessione con noi stessi e con ciò che ci circonda.

Che si tratti di pratiche come la meditazione, lo Yoga o semplicemente l’ascolto attento delle nostre emozioni, lavorare sui chakra non è solo un viaggio interiore ma un’opportunità per vivere in modo più consapevole e autentico.

Aprirsi a questa conoscenza significa accettare che l’energia che fluisce dentro di noi è parte di un universo più grande e in continuo movimento, dove ogni parte è interconnessa.

Fonti
  1. Lameditazione.com.
  2. Eventi Yoga.
  3. A tutto Yoga.
  4. Benessere corpo e mente.
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