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TAC: cos’è, come funziona, come si svolge l’esame, benefici e rischi

TAC: cos'è, a cosa serve, come funziona, benefici e controindicazioni

LA TAC o Tomografia Assiale Computerizzata è una tecnica di diagnostica per immagini che consente di esaminare a scopo diagnostico e terapeutico diverse parti del corpo (encefalo, polmone, fegato, pancreas, reni, utero, vasi arteriosi e venosi, muscoli, ossa e articolazioni).

È un esame di tipo radiologico che impiega una combinazione di raggi X che sono poi rielaborati al computer per costruire un’immagine tridimensionale del corpo umano, o di parti di esso, consentendo di vedere in dettaglio gli organi interni, i vasi sanguigni o la struttura ossea.

È comunque una metodica non invasiva e molto accurata, con pochissimi rischi per chi vi si sottopone.

Non è invasivo ed è completamente indolore. Ma quanto costa una TAC? Dipende se si esegue in una struttura sanitaria privata o presso l’Asl. In linea generale, il prezzo è quello del ticket (circa 36,00 euro) nel SSN e fino a 250 euro per le cliniche private o presso l’ospedale in intramoenia.

Cos’è la TAC

La scansione TAC è una metodica diagnostica che prevede l’uso di apparecchiature a raggi X. Etimologicamente, la parola deriva dal greco “tomos” che significa “sezione” o “fetta” e “grafos” che significa “scrittura”.

Questa procedura è stata inventata da due ricercatori: Godfrey Hounsfield e Allan Cormack, premi Nobel nel 1979.

Si utilizza in diversi ambiti medici, da quello neurologico a quello traumatologico, oncologico, ginecologico e cardiologico. Consente di visualizzare molto bene anche le arterie e le vene.

Spesso, per migliorare la qualità delle immagini, è necessario iniettare all’interno di una vena (via endovenosa) una sostanza a base di iodio. In questo caso si tratta di una TAC con mezzo di contrasto che, a seconda della parte del corpo da esaminare, si somministra solitamente per bocca.

Per quale motivo si fa la TAC? Solitamente è un esame indicato per:

A cosa serve la TAC

Per quale motivo si fa la TAC? I principali vantaggi di questo esame consentono una gestione più efficiente della diagnosi e del trattamento, poiché:

Inoltre, altri vantaggi sono rappresentati dalla rapida acquisizione delle immagini, informazioni specifiche sullo stato di salute e l’osservazione di una vasta area del corpo.

Grazie a questa procedura il radiologo analizza: le dimensioni, la forma, la struttura, la consistenza e la salute generale degli organi interni. Inoltre, queste immagini forniscono informazioni rilevanti sulla posizione, l’estensione e la gravità delle patologie.

Come si svolge una TAC?

Durante l’esame il soggetto si sdraia su un lettino che passerà attraverso uno scanner. Questo scanner include un anello che ruota attorno a una sezione del corpo mentre lo attraversa di raggi X.

È necessario eseguire alcuni esami del sangue prima di sottoporsi alla tomografia computerizzata, che servono a verificare la funzionalità del fegato e dei reni.

Per la buona riuscita dell’esame è preferibile essere a digiuno per almeno sei ore prima dell’esame.

Il radiologo visualizza le immagini da una stanza adiacente. Durante l’esame bisogna rimanere fermi e respirare normalmente. Il medico potrebbe anche chiedere di inspirare, espirare e trattenere il respiro in determinati momenti.

Potrebbe essere necessario utilizzare il mezzo di contrasto prima della scansione, che migliora la qualità delle immagini. Questo può essere somministrato come liquido, per clistere o per iniezione. È una sostanza innocua ed è eliminata dal corpo attraverso l’urina. Dopo l’esame, solitamente non ci sono effetti collaterali e si può tornare a casa.

I risultati di una TAC non sono disponibili immediatamente. Un computer elaborerà le informazioni e queste saranno poi analizzate dal radiologo che preparerà un referto indirizzato al medico curante. Generalmente, i risultati sono pronti in pochi giorni o una settimana.

TAC: come funziona?


Il funzionamento si basa su due principi:

La sezione è, per la maggior parte delle strutture esaminate, quella trasversale o assiale.

Per ogni sezione, il tubo a raggi X ruota attorno al paziente, avendo sul lato opposto i rilevatori che hanno il compito di ricevere l’energia fotonica che è passata attraverso il corpo umano e di trasformarla in energia luminosa, che successivamente un fotodiodo trasforma in segnali elettrici. Questi segnali vengono quindi digitalizzati e trasmessi a un processore, che ricostruisce l’immagine.

Le nuove macchine TAC hanno sistemi informatici e software più veloci in grado di elaborare non solo le singole sezioni trasversali, ma anche quelle in continua evoluzione.

Questi sono chiamati apparati TAC a spirale. I loro sistemi informatici integrano i dati delle singole sezioni trasversali mobili per generare informazioni tridimensionali del corpo, visibili da diverse prospettive.

Questo tipo di acquisizione dati richiede un’enorme potenza di elaborazione, perché le immagini arrivano in un flusso continuo e devono essere elaborate in tempo reale.

Quanto dura una TAC?

La durata di una tomografia computerizzata varia in base alla parte del corpo esaminata e al tipo di sospetto diagnostico. Solitamente l’esame in sé dura dai 5 ai 10 minuti, escludendo il tempo di attesa, in caso di mezzo di contrasto, affinché la sostanza entri in circolo (circa 10 minuti).

Quindi considerando l’intera procedura (preparativi, posizionamento, ecc.), la TAC dura circa 20 minuti senza mezzo di contrasto e circa 30 con mezzo di contrasto.

Preparazione all’esame

Prima di sottoporsi a una TAC, sarà necessario fornire al medico alcune informazioni come:

Al momento dell’esame occorre togliere gioielli e oggetti metallici che potrebbero interferire con il funzionamento dell’apparecchiatura.

Inoltre, è necessario presentarsi all’esame a digiuno da almeno 6-8 ore, se previsto mezzo di contrasto, ed eseguire preventivamente un esame del sangue per verificare la funzionalità renale (misurazione dei livelli di creatinina) per evitare possibili effetti avversi sull’organismo.

TAC con mezzo di contrasto

Alcune indagini richiedono la somministrazione di un mezzo di contrasto, come le sostanze iodate.

Prima di eseguire l’esame, come abbiamo visto, è necessario sottoporsi a un dosaggio della creatinina, per controllare la funzionalità renale, che si preoccuperà di smaltire il contrasto.

Si tratta di una sostanza incolore e idrosolubile (si dissolve in soluzioni liquide) e consente di vedere più chiaramente i tessuti. Il mezzo di contrasto può essere somministrato per via:

Dopo l’indagine, si consiglia di bere quanto più liquido possibile per aiutare l’eliminazione della sostanza dal corpo.

Cosa si vede con una TAC?

La tomografia computerizzata può essere impiegata per indagare diverse zone del corpo.

La Total body, invece, permette una valutazione dello stato di salute di tutti gli organi del tronco. In questo modo è possibile diagnosticare precocemente malattie vascolari che interessano coronarie, aorta e ramificazioni di quest’ultima, ma anche tumori e alcune patologie agli organi del torace, addominali e pelvici.

Ma quali tipi di TAC ci sono?

TAC addome

La TAC addominale si esegue per esaminare gli organi e le strutture dell’addome, compresi fegato, dotti biliari, cistifellea, pancreas, reni, milza e vasi sanguigni.

Può essere impiegata anche come guida per il prelievo di tessuti per un successivo esame istologico e in presenza di dolore addominale, soprattutto in urgenza.

Coronarica

È particolarmente utile per valutare la salute dell’apparato cardiovascolare.

Permette, infatti, di accertare l’aterosclerosi coronarica fin dalle fasi iniziali, per predisporre il trattamento più efficace e fare prevenzione e verificare la presenza e il grado di restringimento delle coronarie.

Toracica

Attraverso questo esame si possono indagare eventuali malattie cardiache, dell’aorta, dei polmoni e dell’esofago.

Inoltre, si possono rilevare anche infezioni, tumori, embolia polmonare o aneurismi laddove l’esame radiografico non è sufficiente per la diagnosi o per il controllo a distanza.

Angio TAC

Consente di studiare la circolazione sanguigna nei vasi e nelle arterie, ma anche l’irrorazione sanguigna degli organi.

Ciò consente di rilevare eventuali alterazioni che possono favorire l’insorgenza di malattie del sistema vascolare come stenosi, aneurismi o lacerazioni delle arterie principali e trombi a livello venoso.

Si esegue solitamente con mezzo di contrasto.

TAC Encefalo

Si esegue per indagare lo stato di salute del cervello. In caso di ictus, si esegue per distinguere un’ ischemia cerebrale (mancato apporto di sangue al cervello) da una emorragia cerebrale (lacerazione di una arteria del cervello con successiva fuoriuscita di sangue).

La TAC dell’encefalo viene eseguita anche per lo studio di tumori primitivi del cervello o per la ricerca di metastasi oltre che per la patologia infiammatoria e infettiva.

UroTAC (tratto urinario)

Grazie a questo esame diagnostico è possibile rilevare la comparsa di blocchi, tumori, infezioni o altro.

Inoltre, possono essere rilevati anche calcoli renali o ingrossamenti della prostata (iperplasia prostatica benigna) senza necessità di ulteriori indagini.

TAC dentale

La tac dentale è utile per diagnosticare malattie della mascella, delle strutture ossee del viso, della cavità nasale e dei seni mascellari.

In particolare, una scansione TAC risulta utile al dentista nelle procedure di pianificazione di impianti dentali, fornendo dettagli sulla densità e sulla struttura ossea così come sull’anatomia dei tratti di nervi e tessuti difficilmente rilevabili alla consueta radiografia.

Cosa mi verrà chiesto in preparazione alla TAC

Quando il paziente è programmato per una scansione di tomografia computerizzata, viene sottoposto a un colloquio da parte del personale medico. Alcune delle domande possono essere:

Che differenza c’è tra TAC e risonanza magnetica?

Sia la scansione TAC che la Risonanza Magnetica (RM) sono procedure utilizzate per acquisire immagini all’interno del corpo. La differenza principale è che la risonanza utilizza le onde radio, mentre la TAC utilizza i raggi X.

Entrambe le metodiche sono a basso rischio, ma ci sono alcune indicazioni cliniche che rendono ciascuna un’opzione migliore dell’altra, a seconda delle circostanze.

La risonanza è l’indagine comunemente utilizzata per diagnosticare patologie dell’apparato muscolo-scheletrico (infortuni articolari, ernia del disco) e a carico dell’encefalo o del midollo.

Le TAC sono più comunemente utilizzate delle risonanze magnetiche e sono generalmente meno costose. Tuttavia, la risonanza è considerata superiore nei dettagli delle immagini.

La scansione TAC, inoltre, è più veloce e può fornire immagini di organi e struttura scheletrica, mentre la risonanza consente l’acquisizione di dettagli sui tessuti molli.

Benefici e rischi della tomografia computerizzata

La tomografia computerizzata è una procedura non invasiva e indolore. L’esame si svolge in tempo reale ed è di breve durata. Grazie a una tecnologia informatica avanzata, in situazioni di emergenza, la tomografia computerizzata può rilevare rapidamente lesioni interne, soprattutto dopo un trauma complesso.

Come qualsiasi altro esame radiologico, una scansione espone il paziente a una piccola quantità di radiazioni ionizzanti, in base alla grandezza della superficie scansionata. Esse contribuiscono alla creazione dell’immagine delle strutture all’interno del corpo.

Con le radiazioni a basse dosi utilizzate per le scansioni, il rischio di sviluppare il cancro è così basso che non può nemmeno essere misurato.

Se il medico vi ha raccomandato una TAC, potete chiedergli quali sono i potenziali benefici per la salute, che generalmente superano di gran lunga qualsiasi potenziale rischio minore di radiazioni.

Controindicazioni alla TAC

La tomografia computerizzata con mezzo di contrasto non comporta solitamente effetti collaterali. Durante l’esame si avverte una sensazione di forte calore in tutto il corpo, ma solo per pochissimo tempo.

Possibili effetti collaterali sono dovuti alla somministrazione di mezzo di contrasto, anche per possibile allergie, ma sono piuttosto rari. Nel caso, sono trattati in maniera tempestiva.

Non è un’indagine diagnostica consigliata alle donne incinte, tranne nei casi molto urgenti, mentre se si allatta è necessario interrompere per 24 ore in caso di somministrazione del mezzo di contrasto.

Anche nei bambini, l’indagine non è del tutto sconsigliata, ma va effettuata con cautela e con una dose di radiazioni tarata in base a età e peso.

Fonti:

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