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Proteine nelle urine (proteinuria): cosa sono, valori e cosa fare quando sono bassi o alti

proteinuria

Le proteine nelle urine o proteinuria è la presenza di quantità anomale di proteine nelle urine. Ma cosa significa la presenza di proteine nelle urine?

Normalmente, la proteinuria è piuttosto bassa: nelle 24 ore, le proteine eliminate con l’urina non dovrebbero superare i 200 mg.

Può verificarsi tuttavia anche un aumento temporaneo, magari dopo esercizi fisici intensi, per stress, perché si assumono determinati farmaci, durante la gravidanza o quando si sta male, ad esempio in caso di febbre. Altre volte, invece, alti livelli proteici urinari possono essere il sintomo di disturbi renali o di altre malattie o segno di sofferenza dell’apparato urinario. Per questo motivo, la presenza di proteinuria deve essere indagata con attenzione, perché può evidenziare la presenza di una malattia renale sottostante.

Le proteine nelle urine si misurano mediante l’esame delle urine, un test generalmente richiesto dal medico tra le analisi di routine. Di solito, minimi livelli di proteine nelle urine sono asintomatici. Con l’aumentare delle quantità, si possono manifestare sintomi come edemi (gonfiore) alle estremità e segni più specifici legati alla patologia responsabile della proteinuria.

Cosa fare in caso di proteinuria? Il trattamento dipende dalla causa scatenante, mentre se la condizione è clinicamente non significativa, non necessita di alcun trattamento specifico.

Cosa sono le proteine nelle urine o proteinuria

Per proteinuria si intende un’eccessiva presenza di proteine nelle urine.

La quantità fisiologica di proteine presenti nelle urine è costituita da piccole quote di provenienza plasmatica (come, per esempio, l’albumina e la transferrina) e da proteine di provenienza urinaria. Quindi, normalmente, nelle urine di soggetti sani le proteine non sono presenti o lo sono in piccole quantità.

Inoltre, si possono riscontrare livelli di proteine aumentati in modo temporaneo ed occasionale che non si associano a meccanismi patologici. Ad esempio, soprattutto nei giovani o dopo un esercizio fisico è comune riscontrare proteinuria. Al contrario, livelli di proteine nelle urine costantemente alti possono essere un segno di malattia. Nello specifico di sofferenza dell’apparato urinario (problemi renali).

Per questo motivo, la presenza di proteinuria non va trascurata, poiché potrebbe essere il segno di una malattia renale sottostante. Pertanto, è buona pratica consultare il medico che indirizzerà, se necessario, verso lo specialista di riferimento, cioè il nefrologo.

Tra i fattori che possono comportare un eccesso di proteine nelle urine ci sono:

Proteine nelle urine: come funziona l’esame e quando viene richiesto dal medico

Le proteine nelle urine si misurano, più comunemente, mediante l’esame delle urine, quindi su un campione prelevato al mattino oppure sulla raccolta delle urine nelle 24 ore.

Va ricordato che esistono condizioni che possono determinare dei falsi positivi e che quindi vanno considerate nella valutazione della proteinuria. Tra queste:

Nelle persone affette da nefropatia (ad esempio da diabete mellito, ipertensione o glomerulonefrite primitiva), questo test è utilizzato per valutare la gravità e l’avanzamento del danno renale (che può arrivare fino agli stadi più gravi di insufficienza renale).

Il dosaggio della proteinuria

Può essere di tipo semiquantitativo ed effettuato con delle strisce che si trovano facilmente in commercio (dipstick urinario) che indicano con approssimazione la quantità di proteine mediante il viraggio del colore.

Il valore minimo soglia per svelare la proteinuria con lo stick è di 10-20 mg/dl. Le persone con dipstick positivo devono poi essere sottoposte al dosaggio quantitativo sulle urine delle 24 ore. Comunque, spesso la raccolta delle urine delle 24 ore non è necessaria, è sufficiente raccogliere un campione – preferibilmente quelle del primo mattino – ed effettuare il dosaggio del rapporto urinario tra proteine totali e creatinina oppure tra albumina e creatinina.

Il dosaggio quantitativo invece può essere effettuato con tecniche torbidimetriche (precipitazione delle proteine e valutazione della torbidità della soluzione) oppure colorimetriche (valutazione del colore della soluzione).

Oltre a una certa variabilità dei risultati, possono esservi dei falsi positivi quando il soggetto assume alcuni farmaci come antibiotici o antidiabetici orali; al contrario, si possono avere risultati falsi negativi in caso di urine alcaline.

Perché e quando viene richiesta la valutazione della proteinuria

La valutazione delle proteine nelle urine viene generalmente richiesta tra le analisi di routine. La proteinuria può essere un segno precoce di danno renale, poiché si manifesta prima che la funzione di filtro del sangue venga compromessa. Per tale motivo, il riscontro di proteine nelle urine non andrebbe trascurato, ma sempre indagato, poiché potrebbe essere la spia di una malattia da scoprire e trattare, prima che possa peggiorare la funzionalità renale.

Va ricordato comunque che la proteinuria può essere transitoria e occasionale (ossia associata a specifiche condizioni benigne che si autolimitano e non rappresentano un motivo di particolare preoccupazione). Per distinguere queste due situazioni (ossia proteinuria da danno renale o proteinuria come condizione transitoria benigna), è sempre bene consultare il medico che, sulla base della visita e di ulteriori accertamenti, potrà effettuare una diagnosi adeguata.

Quali sono i valori normali delle proteine nelle urine

Generalmente, nelle urine di persone sane non si rilevano proteine, o comunque in minime quantità.

Questo perché le proteine presenti nel circolo sanguigno sono di dimensioni maggiori rispetto al filtro renale, per cui non riescono ad attraversarlo. Di conseguenza non si ritrovano nelle urine.

Per tale motivo, un riscontro significativo di proteine nelle urine può essere segno di sofferenza dell’apparato urinario. Al contrario, livelli bassi di proteine nelle urine possono essere considerati normali, ad esempio associati ad attività fisica, stress emotivo o assunzione di alcuni farmaci, ma anche a gravidanza, febbre o disidratazione.

Esistono diversi valori che sono considerati nella norma, a seconda del campione su cui vengono dosate. Nello specifico, si considerano normale il riscontro di:

Utilizzando la raccolta di urine delle 24 ore, più nello specifico, si definisce la proteinuria:

Proteine nelle urine alte: cause e sintomi

Una delle funzioni principali dei reni è quella di filtrare il sangue e, per quanto riguarda nello specifico le proteine, è quello di trattenere le proteine plasmatiche ed evitare che siano eliminate con le urine insieme agli altri prodotti di scarto.

Il rene è formato da tante piccole unità morfo-funzionali (il nefrone) che possono svolgere tutte le funzioni dell’organo, e che sono formate essenzialmente da 2 strutture:

Proteine nelle urine alte: sintomi

Generalmente, minimi livelli di proteine nelle urine sono asintomatici.

Con l’aumentare delle quantità invece si può manifestare la seguente sintomatologia:

Proteinuria: cause

Il riscontro di proteine nelle urine può essere un segno di sofferenza dell’apparato urinario e, nello specifico, di danno a livello di una delle due strutture del rene come i glomeruli renali.

In questo caso è danneggiata la capacità del filtro glomerulare, per cause congenite o acquisite su base immunologica (ad esempio glomerulonefrite ad IgA, glomerulonefrite membranosa, glomerulosclerosi focale e segmentale) oppure a causa di malattie sistemiche (come diabete, ipertensione , Lupus, ecc.)

Un danno ai tubuli renali, invece, compromette la loro capacità di riassorbire le proteine, come nel caso delle nefriti interstiziali, malattie che determinano un eccesso nel sangue di alcuni tipi di proteine, in quantità superiore alla capacità di riassorbimento da parte dei reni (ad esempio nel mieloma multiplo).

Detta in altri termini, le condizioni in cui si può osservare la proteinuria possono essere classificate in:

Tipi di proteinuria

Quali sono le patologie collegate alla proteinuria?

La proteinuria può essere associata a condizioni patologiche che causano danni ai reni e pertanto sono responsabili della compromissione della funzione renale, con conseguente perdita delle proteine con le urine.

Le cause più frequenti di proteinuria da danno renale sono il diabete mellito di tipo I e II e l’ipertensione arteriosa.

Nei soggetti affetti da una di queste malattie, il riscontro di proteine nelle urine è dunque segno precoce di alterazione della funzione renale.

Altre malattie, meno frequenti, che possono causare proteinuria sono:

Pertanto, se all’esame delle urine si riscontra proteinuria, è sempre bene rivolgersi al proprio medico, per capire se è necessario sottoporsi a ulteriori accertamenti.

Occorre infatti capire se si tratta di una condizione transitoria benigna oppure se è presente una causa patologica sottostante da trattare.

Proteinuria in gravidanza

La gravidanza è associata a un lieve aumento “fisiologico” di proteine nelle urine, che pertanto va considerato normale. Diversa è la condizione di proteinuria elevata, che può avere cause patologiche, tra cui infezioni urinarie (come ad esempio le cistiti) o pre-eclampsia.

Si tratta di una condizione grave che si può manifestare nella seconda metà della gestazione e che è caratterizzata da un’importante presenza di proteine nelle urine e un aumento dei livelli di pressione arteriosa. Pertanto, è sempre bene effettuare i controlli come da indicazione medica.

Trattamento della proteinuria

Il trattamento della proteinuria dipende dalla causa alla base, ossia dalla condizione che ha determinato la presenza delle proteine nelle urine. Per questo è bene consultare il medico che procederà, se necessario, a richiedere ulteriori accertamenti sulla base del sospetto clinico, indirizzando verso gli specialisti di riferimento.

Al contrario, la proteinuria transitoria, occasionale, non è clinicamente significativa, quindi non necessita di uno specifico trattamento. In questa categoria rientra anche quella ortostatica (ossia quando il soggetto è in piedi), che solitamente si risolve da sola, pertanto non necessita di alcun trattamento.

In generale, le norme da tenere a mente per mantenere un buono stato di salute generale, e che più nello specifico non sovraccaricano i reni e quindi aiutano a ridurre la proteinuria, sono:

Fonti:

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