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Tosse: cos’è, tipi di tosse, cause, sintomi, cosa fare se è grassa o secca, rimedi naturali, complicazioni

tosse: cos'è, cause. sintomi, tipi di tosse, cure e rimedi

La tosse è un sintomo, che può essere associato a malattie molto diverse fra loro. La tosse secca è stizzosa, graffiante e più spesso dovuta a raffreddore, faringite (tosse di gola), sinusite, asma, reflusso (compare soprattutto di notte o quando ci si sdraia), irritazioni o allergie.

Invece, quando è grassa le cause più frequenti sono la bronchite, la polmonite e le malattie respiratorie croniche (come la BPCO).

Spesso si parla di tosse nervosa quando non si individuano altre cause.

La cura dipende dalla causa, ma in generale possono essere d’aiuto rimedi naturali quali latte caldo e miele e lavaggi nasali con soluzione fisiologica. Gli antibiotici devono essere presi solo se prescritti dal medico.

Cos’è la tosse

E’ un meccanismo di difesa che il nostro corpo sfrutta per mantenere pulite le vie respiratorie: è un getto d’aria che soffia via da bronchi, trachea e gola particelle estranee, microbi e residui di muco.

Scatta quando un boccone ci va di traverso mentre mangiamo oppure se inaliamo sostanze irritanti come il fumo da sigaretta, quando contraiamo un raffreddore o è in atto una reazione allergica, in caso di malattie acute (come la faringite) o croniche (come l’enfisema polmonare).

La sua attivazione è automatica e involontaria. Facciamoci caso: tossiamo anche durante il sonno, che molto spesso ci sveglia, e non possiamo trattenere i colpi di tosse oltre un certo livello.

Come sosteneva il poeta latino Ovidio: “Tosse e amore non si possono nascondere”.

Nella maggior parte dei casi si risolve da sola o con l’aiuto di rimedi naturali. Quando permane o è accompagnata da altri sintomi, ci si può rivolgere a:

La descrizione del sintomo

Quando è occasionale, e dovuta all’inalazione di sostanze irritanti (come il fumo) o ad un pezzetto di cibo andato di traverso, si risolve respirando aria fresca (nel primo caso) o liberando le vie aeree.

Quando permane può avere diverse caratteristiche.

La tosse secca è graffiante, stizzosa, solletica il palato e la gola ed è superficiale. Se persiste ed è violenta può causare la rottura di alcuni capillari della gola, provocando l’emissione di qualche goccia di sangue: ce ne accorgiamo perché avvertiamo un tipico sapore metallico in bocca.

Invece, la tosse grassa è accompagnata dalla produzione di catarro, ha un suono più cavernoso ed è più profonda.

Se si risolve entro le 8 settimane (4 per i bambini) è definita acuta, se dura di più viene detta cronica.

Tipi di tosse e come riconoscerli

Pur avendo caratteristiche di base e funzioni condivise, può essere di vari tipi.

Tosse secca

Rappresenta in genere la reazione della mucosa della gola a infezioni o stati di irritazione di vario tipo.

È stizzosa, irritante, graffiante, senza catarro. Se insistente, può causare dolore al petto e alla gola, bruciore alla trachea, a volte anche causare la rottura di un piccolo capillare della gola, che porta qualche gocciolina di sangue in bocca.

Quando è di origine allergica, può comparire insieme a prurito al naso e alla gola e non è associata a febbre. Di solito migliora ingerendo dell’acqua molto fredda a piccoli sorsi o assumendo farmaci antistaminici o cortisonici, se prescritti dal medico.

Invece, se è dovute all’asma, si verificano degli attacchi di tosse, nel corso dei quali il respiro è affannoso e sibilante: se non avete ancora avuto una diagnosi di asma, rivolgetevi ad un medico.

Anche COVID-19 può provocare tosse secca persistente, che può essere associata a difficoltà respiratoria, febbre e dolori muscolari: per una diagnosi precisa bisogna sottoporsi al tampone.

La tosse che subentra di notte o quando ci si sdraia è spesso dovuta al reflusso gastroesofageo.

In questo caso, possono essere presenti anche apnea notturna e, al mattino, bruciore retrosternale, dolore allo stomaco e irritazione a gola e naso: se avete questi sintomi chiedete un consulto presso il gastroenterologo.

Se la tosse secca non ha cause evidenti e compare quando inalate fumo, uscite al freddo o ridete di gusto, può trattarsi di un disturbo irritativo.

Tosse grassa

È associata a produzione eccessiva di catarro, che si accumula nei bronchi e produce il caratteristico rumore profondo e cavernoso. Spesso anche la tosse secca, con il passare dei giorni diventa grassa.

Può essere dovuta ad un’infezione acuta, come la bronchite acuta, la tracheite o la polmonite. In questi casi sono quasi sempre presenti febbre, malessere generale e dolori articolari: in presenza di questi sintomi, è consigliabile rivolgersi al proprio medico di base.

Se la tosse è grassa e non passa e sono presenti febbre che non accenna a scendere, e uno stato di forte debolezza, inappetenza e perdita di peso, potrebbe trattarsi di un’infezione cronica delle basse vie respiratorie (come la bronchite cronica) ed è necessario farsi visitare da un medico.

Nelle persone anziane, la tosse molto grassa e persistente, associata all’insufficienza respiratoria e a sintomi generali come l’astenia e la perdita di peso deve essere presa in considerazione dallo pneumologo come potenziale manifestazione di una malattia respiratoria cronica (BPCO, enfisema polmonare).

La tosse grassa può essere presente anche nella fase più tardiva degli episodi asmatici.

Tosse persistente

La tosse è detta persistente se dura da oltre 4 settimane nei bambini, 8 negli adulti.

Le cause più frequenti sono l’asma, il reflusso gastroesofageo e il gocciolamento retronasale. Nel primo caso è persistente e secca, il respiro è sibilante ed è presente affanno. Nel secondo, è secca e gratta la gola, che appare irritata e arrossata, può essere associata a raucedine o rinite: un consulto gastroenterologico o otorinolaringoiatrico permetterà di verificare la diagnosi.

Se non passa ed è grassa può essere dovuta ad una patologia respiratoria cronica, come la bronchite cronica, la BPCO, l’enfisema polmonare o le bronchiectasie. In presenza di manifestazioni allarmanti come l’emottisi, ossia emissione dalla bocca di quantità significative di sangue, o febbre molto alta, dolore toracico o affanno, occorre rivolgersi immediatamente al medico.

La tosse persistente peggiora di notte; per non avere frequenti risvegli, assicurarsi pertanto di:

Può essere utile anche bere una bevanda calda prima di dormire, a meno che non si soffra di reflusso.

Lo scompenso cardiaco può provocare gravi conseguenze nei polmoni: una tosse secca persistente in un paziente anziano e con gambe e piedi visibilmente gonfi dovrebbe essere valutata da un cardiologo.

Tosse allergica

La tosse allergica è tendenzialmente secca, graffiante e persistente, caratterizzata da prurito e fastidio alla gola.

Se è accompagnata da un respiro affannoso e sibilante o sono presenti altri sintomi quali bruciore e arrossamento degli occhi (congiuntivite) e rinite, la tosse può essere dovuta ad asma di origine allergica.

Questo sintomo si acuisce nei periodi delle fioriture, nel caso di allergeni stagionali (come le graminacee) o a contatto con determinate sostanze (come capita a chi è allergico agli acari ed entra in un ambiente polveroso). Mentre nel primo caso, migliora se si sta in casa con le finestre chiuse o si esce con la mascherina, nel secondo è bene evitare ambienti in cui il ricambio d’aria non è assicurato.

Nella stragrande maggioranza dei casi, la tosse allergica non è associata a febbre: questo è un aspetto che contribuisce a differenziarla da quella causata da infezioni. Migliora sorseggiando un bicchiere di acqua molto fredda.

È utile anche lavare spesso le mani e cambiarsi d’abito ogni volta che si viene a contatto con gli allergeni.

Tosse nervosa

La tosse senza un motivo non esiste, ma a volte non si riesce a individuarne la causa e viene formulata una generica diagnosi di tosse nervosa o tosse idiopatica.

Tuttavia, molte persone diagnosticate con tosse nervosa sono in realtà affette da tosse irritativa, una particolare predisposizione che rende le mucose respiratorie facilmente irritabili anche in presenza di stimoli innocui, come le temperature fredde o una risata.

La tosse nervosa vera e propria è detta tosse psicogena ed è dovuta alla difficoltà in:

Spesso è associata a disturbi depressivi, d’ansia, attacchi di panico o disturbi del sonno.

Peggiora quando si è in pubblico, perché chi ne soffre si agita temendo il giudizio negativo degli altri. In tempi di COVID-19, questo sintomo è ancora più difficile da controllare.

Data l’origine, viene consigliata la psicoterapia.

Tosse da reflusso

Il reflusso gastroesofageo consiste nella risalita del contenuto gastrico nell’esofago e nella conseguente irritazione delle mucose della gola e del naso.

E’ persistente, secca e peggiora di notte e non è accompagnata da febbre, né dolori articolari o muscolari. Invece, compare insieme a sintomi quali:

Peggiora dopo pasti pesanti e se ci si corica subito dopo mangiato, se si indossano cinture strette e se si dorme con un cuscino basso o senza cuscino.

La tosse nei bambini e nei neonati

Nei bambini e nei neonati, è un meccanismo di difesa importantissimo, perché mantiene pulite le vie respiratorie e previene il soffocamento in caso sia prodotto catarro in eccesso. Per questo devono essere evitati, a parte casi particolari, i farmaci antitosse. In generale, i bambini possono assumere medicinali, anche da banco, solo dopo avere sentito il parere del pediatra.

Se sono raffreddati o hanno le adenoidi ingrossate, possono avere attacchi di tosse notturni. Per prevenirli può essere utile effettuare un lavaggio nasale con soluzione fisiologica la sera prima di coricarli e, durante la notte, se si svegliano e respirano male. Mantenere il nasino pulito riduce anche il rischio di bronchiti e polmoniti.

Quando la tosse è secca e metallica, simile al verso di un cane che abbaia e il bambino non deglutisce e sembra avere difficoltà a respirare, può trattarsi di laringospasmo, una condizione causata a volte da una banale infezione alla gola. Il consiglio è quello di portare il piccolo in bagno, con porta e finestra chiusa, e aprire tutti i rubinetti dell’acqua calda, in maniera da rendere l’atmosfera molto umida. Se non migliora, bisogna portarlo al Pronto Soccorso.

Bambini e neonati che respirano con difficoltà e producendo un rumore sibilante possono soffrire di asma: in questi casi, è necessario un intervento medico immediato.

I neonati possono avere episodi di reflusso di latte in gola (e quindi tosse) quando sono sdraiati. Se vi accorgete che il neonato rigurgita mentre dorme, portatelo immediatamente in posizione verticale e consultate il pediatra.

La tosse negli adulti

E’ un sintomo piuttosto frequente: l’80% degli adulti racconta di avere avuto la tosse almeno per qualche giorno nell’arco dell’anno.

La causa più frequente della tosse acuta è un’infezione delle vie aeree superiori (raffreddore, faringite) in inverno, mentre d’estate è l’aria condizionata a rappresentare un fattore di rischio. Di solito si tratta di condizioni che si risolvono spontaneamente nel giro di qualche giorno.

Le cause più probabili di tosse persistente negli adulti sono il reflusso gastroesofageo e il gocciolamento retronasale (tipico della sinusite e delle irritazioni della mucosa). In entrambi i casi è raccomandato un consulto medico, per verificare la diagnosi e trovare una terapia.

Se persiste ed è associata a dimagrimento e debolezza generale, occorre rivolgersi al medico, per escludere cause severe come la  broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), l’enfisema polmonare, il tumore al polmone o la fibrosi cistica.

Quando non passa e non sembra avere cause evidenti, può essere dovuta ad una forma di ipersensibilità: in questi casi bastano stimoli innocui come il fumo, il freddo, un profumo o una risata a scatenare accessi di tosse.

Rispetto ai bambini, gli adulti possono assumere molti più farmaci per il trattamento di questo sintomo e delle sue cause. Questo non è sempre positivo, perché porta spesso ad un abuso di medicinali, con effetti collaterali anche pericolosi.

Tossire in gravidanza

In gravidanza, può essere fonte di preoccupazione sia l’impossibilità di assumere la maggior parte dei farmaci sia il fatto che la causa della tosse possa essere un’infezione potenzialmente severa come la polmonite.

Per evitare possibili rischi, meglio intervenire a monte con una serie di comportamenti preventivi.

Se siete in gravidanza, evitate il contatto con persone raffreddate o con tosse, non stringete mani ed evitate baci e abbracci con persone che non vivono con voi. Se avete figli piccoli con la tosse, indossate una mascherina FFP2 quando siete vicini a loro e lavatevi le mani dopo averli cambiati, imboccati, accuditi.

Dopo avere sentito il parere del medico, vaccinatevi contro l’influenza.

Di per sé, la tosse non è pericolosa per il bambino, specialmente se dovuta ad una delle infezioni da virus che circolano in inverno. Ci sono, però, alcune circostanze in cui può essere allarmante. Ad esempio, quando è accompagnata da difficoltà a respirare: se siete asmatiche e respirate male, al vostro piccolo potrebbe arrivare meno ossigeno di quello che gli serve: rivolgetevi al ginecologo per assumere una terapia appropriata.

Un raffreddore o una faringite possono complicarsi, diventando bronchite o polmonite; per evitare queste circostanze, è bene effettuare:

Cause e soggetti a rischio

Le cause più frequenti di tosse secca sono le infezioni (soprattutto virali, meno diffuse quelle batteriche) delle alte vie respiratorie, responsabili di raffreddori e faringiti, disturbi che durano qualche giorno, caratterizzati anche da:

In qualche caso, queste infezioni si complicano e diventano bronchiti o polmoniti oppure subentra una superinfezione batterica: se la tosse diventa grassa, non passa, la febbre non scende e ci si sente molto deboli, occorre consultare il medico.

Invece, se è secca, può essere dovuta ad irritazione o asma, che si riconosce per il classico sibilo e l’affanno e perché compare a contatto con l’allergene, se è di origine allergica.

Un’ulteriore causa frequente di tosse secca è il reflusso, non sempre riconoscibile per le sue manifestazioni gastriche: se il sintomo peggiora da sdraiati potrebbe essere utile consultare un gastroenterologo. Questo sintomo può essere provocato anche dal gocciolamento retronasale, spesso dovuto a rinite o a sinusite, che provoca anche sintomi quali cefalea e pesantezza alla testa.

Fra le cause più diffuse di tosse grassa, la patologia respiratoria cronica (enfisema polmonare, bronchiectasie, bronchite cronica, BPCO); meno frequente la fibrosi cistica.

Le cause meno probabili sono:

Tre importanti fattori di rischio sono rappresentati dal fumo, anche passivo, dal fatto di vivere in aree urbane molto inquinate e dall’assunzione di alcuni farmaci, in particolare gli ACE-inibitori, che vengono prescritti per trattare l’ipertensione.

Complicanze, conseguenze e malattie associate

La diagnosi è mirata a individuare la causa della tosse.

Quando compare con febbre, mal di gola e naso che cola, è spesso dovuta ad un’infezione acuta e virale, che può essere diagnosticata dal medico di medicina generale.

Se persiste ed è secca e di gola, si ricorre alla visita otorinolaringoiatrica, nel corso della quale può essere individuata la causa, possono essere prescritti ulteriori esami per confermare un sospetto emerso o essere consigliato al paziente un consulto presso uno pneumologo se verifica la possibile presenza di una malattia polmonare o bronchiale.

In passato venivano prescritti con maggiore frequenza esami come la gastroscopia per confermare l’ipotesi di reflusso e TC o risonanza magnetica per la sinusite, ma oggi l’otorino è in grado di osservare naso e gola con il fibroscopio già durante la visita ed effettuare la diagnosi nella maggior parte dei casi.

La visita pneumologica serve a verificare la presenza di asma, bronchite (acuta o cronica), malattie respiratorie croniche o tumori. In ambito pneumologico, gli esami più spesso prescritti includono:

Se la tosse è associata a difficoltà respiratorie e l’asma è stata esclusa, è bene consultare un cardiologo per escludere la possibilità dello scompenso.

L’embolia polmonare è una condizione d’emergenza: se il paziente tossisce, non riesca a respirare e ha dolore al torace deve in ogni caso essere portato al Pronto Soccorso.

Le complicanze

Mentre nella maggior parte dei casi, la tosse è un sintomo benigno, dovuto a patologie che si risolvono spontaneamente o dopo una breve terapia, in qualche caso può diventare un elemento di preoccupazione.

Lo è sempre quando la persona che tossisce ha anche affanno; questo sintomo può indicare la presenza di:

Un’altra circostanza che richiede un intervento immediato è l’emottisi: se la persona colpita emette sangue dalla bocca, può trattarsi di una conseguenza di bronchiectasie o enfisema polmonare.

La tosse insidiosa, senza apparente causa, che non passa ed è accompagnata da debolezza generale e perdita di peso, merita sempre un approfondimento scrupoloso. In qualche caso, il tumore ai polmoni si manifesta così.

Naturalmente, l’inalazione di un corpo estraneo è fra le condizioni che richiedono intervento immediato.

Rimedi e cure della tosse

In molti casi, la tosse si risolve spontaneamente. Quando permane o peggiora, sono disponibili terapie che dipendono dalle cause.

Naturalmente, la cessazione del fumo è la prima raccomandazione da seguire.

Al bisogno e dopo avere consultato il medico o il farmacista, possono essere assunti mucolitici (per la tosse grassa) o antistaminici (per la tosse allergica). L’antibiotico deve essere preso solo se prescritto dal medico, ovvero in caso di infezione batterica acuta o casi molto particolari, come le riacutizzazioni della BPCO.

Gli antitussivi, medicinali che sopprimono il riflesso della tosse e che includono i preparati a base di codeina, dovrebbero essere presi solo se interferiscono pesantemente con il sonno e in caso di tosse secca e per brevissimi periodi di tempo.

La terapia dell’asma può essere cronica o al bisogno, e si basa sull’assunzione di broncodilatatori e cortisonici.

Invece, per il reflusso possono essere assunti, su prescrizione medica, inibitori della pompa protonica.

I rimedi naturali

Se è presente un’infezione acuta delle prime vie respiratorie (raffreddore, faringite, sinusite) è consigliabile lavare frequentemente il naso con soluzione fisiologica e assumere più volte durante la giornata bevande calde ed emollienti (come il classico rimedio della nonna, latte e miele) per fluidificare il muco.

La tosse migliora se la mucosa della gola è ben idratata: quindi è consigliabile bere opportune quantità di acqua e tisane non zuccherate. Spesso la tosse secca si attenua se si sorseggia un bicchiere di acqua molto fredda.

È anche utile mantenere gli ambienti di casa umidificati ed eliminare deodoranti e profumatori d’ambiente, che potrebbero causare fastidiose allergie e contribuire ad inasprire il sintomo.

Fonte
  1. Associazione Italiana per lo Studio della Tosse.
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