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Tachicardia: cos’è, cause, sintomi, terapia e prevenzione

tachicardia: cos'è, cause, sintomi, cure e prevenzione

La tachicardia è spesso una reazione naturale e fisiologica del nostro organismo allo sforzo fisico, alle emozioni ed alla paura.

Palpitazioni, cuore accelerato e mancanza d’aria: sono tutti sintomi riconducibili alla tachicardia che ognuno di noi prova più o meno frequentemente sulla propria pelle.

Nello specifico si parla di tachicardia se la frequenza cardiaca, cioè il numero di battiti del cuore al minuto, è superiore a 100 in condizioni di riposo. Nelle persone sane, senza malattie o disturbi, infatti, la frequenza cardiaca dovrebbe essere compresa, tra i 60 e i 100 battiti al minuto.

Sono diverse le cause che determinano un aumento, temporaneo, del numero di battiti cardiaci. Ad esempio quando si fa attività fisica, in caso di febbre (tachicardia sinusale), in periodi particolarmente stressanti o per stati d’ansia. Sono tutti casi in cui il ritmo cardiaco può aumentare, per poi rientrare entro i limiti fisiologici.

La maggior parte delle volte, quindi, la tachicardia non è preoccupante se temporanea.

Tuttavia, la tachicardia sinusale non deve essere confusa con la tachicardia ventricolare che ha origine nei ventricoli o la tachicardia sopraventricolare che ha origine negli atri o nel nodo atrioventricolare.

Il termine tachicardia è dunque molto generico, in quanto rappresenta un insieme di patologie alquanto diverse tra di loro, così come lo sono i diversi sintomi che le persone riferiscono. Ad esempio, il cuore che batte velocemente e regolarmente, potrebbe trattarsi di tachicardia sinusale; un battito molto forte e avvertito alla base del collo, seguito da una pausa, potrebbe essere un’extrasistole; infine in caso di ritmo completamente caotico, irregolare e molto veloce, potrebbe trattarsi di fibrillazione.

Tachicardia: che cos’è

La tachicardia è un termine medico che descrive un battito cardiaco anormalmente veloce. In generale, il cuore di una persona sana batte a un ritmo costante, noto come ritmo cardiaco normale o ritmo sinusale. Questo ritmo varia da persona a persona, ma di solito è compreso tra 60 e 100 battiti al minuto a riposo.

La tachicardia si verifica quando il cuore inizia a battere più velocemente del normale, superando generalmente i 100 battiti al minuto a riposo. Ci sono diversi tipi di tachicardia, tra cui:

La tachicardia può essere causata da una varietà di fattori, tra cui ansia, stress, febbre, anemia, problemi tiroidei, problemi cardiaci, consumo eccessivo di caffeina o droghe stimolanti, e altro ancora.

La gestione della tachicardia dipende dalla sua causa sottostante e può includere cambiamenti nello stile di vita, farmaci o procedure mediche come l’ablazione cardiaca.

Quest’ultima è un intervento chirurgico per il trattamento delle aritmie cardiache, necessario quando i sintomi dell’aritmia sono invalidanti e la terapia farmacologica non è sufficiente.

Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sulla frequenza cardiaca.

Tachicardia: quanto dura e quando preoccuparsi?

Non è necessario andare dal medico se le palpitazioni passano nel giro di qualche minuto o se si verificano occasionalmente, specialmente dopo un evento scatenante noto. In questo caso, è improbabile che sia causato da un problema grave e non è necessario alcun trattamento.

Tuttavia, è importante avvisare il proprio medico invece nel caso in cui: le palpitazioni durino a lungo, non migliorino né peggiorino, si soffre di ipertensione o di problemi cardiaci o di diabiete.

Infatti, il medico curante, al fine di determinare la causa, potrebbe chiedere la tua storia clinica ed in seguito consigliare una serie di esami del sangue o un elettrocardiogramma (ECG) per osservare meglio la frequenza cardiaca.

E’ consigliabile chiamare il 118 invece, nel caso in cui le palpitazioni siano associate ad uno dei seguenti sintomi:

Tachicardia: classificazione

Esistono diversi tipi di tachicardia.

Tachicardia sinusale

La tachicardia sinusale può essere un adattamento fisiologico, ad esempio durante la gravidanza, quando il ritmo aumenta di 10-20 battiti / minuto al di sopra della normale frequenza cardiaca. Raramente, la tachicardia sinusale non ha una causa rilevabile ed è quindi etichettata come idiopatica e comunque benigna.

Altre cause di tachicardia sinusale nei bambini e negli adulti sono:

Fibrillazione atriale

Il cuore contiene quattro camere: due atri e due ventricoli.

La fibrillazione atriale si verifica quando queste camere non funzionano insieme come dovrebbero a causa di segnali elettrici difettosi. Normalmente, atri e ventricoli si contraggono alla stessa velocità.

Nella fibrillazione atriale, gli atri e i ventricoli non sono sincronizzati perché gli atri si contraggono molto rapidamente ed in modo irregolare. La causa della fibrillazione atriale non è sempre nota.

Le condizioni che possono causare danni al cuore e portare a fibrillazione atriale includono:

Una terapia e controlli regolari dal proprio medico possono aiutare ad evitare complicazioni. Il medico può utilizzare uno o più dei seguenti test per diagnosticare la fibrillazione atriale: esame fisico per controllare il polso, la pressione sanguigna e i polmoni, elettrocardiogramma (ECG), un test che registra gli impulsi elettrici del tuo cuore per alcuni secondi e Monitor Holter, un piccolo dispositivo portatile che indossi dalle 24 alle 48 ore per monitorare il tuo cuore.

Seguire il piano di trattamento (inclusivo di farmaci anticoagulanti di vecchia o nuova generazione e betabloccanti) può ridurre le possibilità di complicazioni dovute alla fibrillazione atriale.

Tachicardia ventricolare

La tachicardia ventricolare si riferisce ad una frequenza cardiaca superiore a 100 battiti al minuto che ha origine distalmente rispetto al fascio di His.

Il ritmo può avere origine nel miocardio ventricolare o nel sistema di conduzione. La tachicardia ventricolare causa sintomi importanti come: sincope, palpitazioni e dispnea.

È associata ad un aumentato rischio di morte improvvisa e si verifica più comunemente in un cuore affetto da malattia ischemica. Inoltre, è spesso associata ad instabilità emodinamica, soprattutto se il ventricolo sinistro ne è colpito o se la frequenza cardiaca è molto veloce.

Tuttavia, alcuni soggetti con tachicardia ventricolare non hanno sintomi. Per coloro il cui quadro clinico è evidente, include:

Inoltre, la persona può avere ipotensione e nei casi gravi arresto cardiaco e collasso.

Il più appropriato trattamento è quello farmacologico, con agenti che bloccano il ritmo cardiaco anormale e ne prevengono il ripetersi.

L’alternativa alla terapia farmacologica prevede l’ablazione cardiaca mentre per chi soffre di altre patologie cardiache, sono utilizzati defibrillatori impiantabili, che rilasciano una scarica elettrica al cuore per ripristinare la normale attività elettrica.

Anche la chirurgia è un’opzione ma da valutare attentamente.

Fibrillazione ventricolare

La fibrillazione ventricolare è il disturbo del ritmo più grave e la causa cardiaca più comune di morte improvvisa.

I ventricoli in fibrillazione si contraggono in parte, anarchicamente, con una frequenza molto elevata, non potendo raggiungere la sistole ventricolare, con conseguenze drammatiche come cessazione della funzione della pompa cardiaca e collasso della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna.

La fibrillazione ventricolare può essere innescata in caso di infarto miocardico o ischemia o può iniziare nel contesto di fibrosi (cicatrici) miocardiche post-infarto.

Clinicamente, la fibrillazione ventricolare è associata a:

Se la crisi supera i 4 minuti, il danno cerebrale può diventare irreversibile.

La terapia affrontata in caso di arresto cardiaco prevede un intervento rapido attraverso un avanzato algoritmo di rianimazione cardio-respiratoria.

La defibrillazione elettrica esterna rimane il metodo più efficace per arrestare la fibrillazione ventricolare. Un apposito dispositivo rilascia una scarica elettrica di una certa intensità nel corpo del paziente, che depolarizza il miocardio aiutandolo a riprendere il suo normale ritmo e frequenza.

Tachicardia parossistica

La tachicardia parossistica è un tipo di aritmia cardiaca, specificamente una forma di fibrillazione atriale, in cui le atri del cuore (le due camere superiori) iniziano a contrarsi in modo irregolare e disordinato.

A differenza della fibrillazione atriale persistente o permanente, che è continua, la fibrillazione parossistica è caratterizzata da episodi intermittenti e improvvisi di fibrillazione atriale che iniziano e si fermano spontaneamente. In altre parole, il cuore oscilla tra il ritmo cardiaco normale (ritmo sinusale) e la fibrillazione atriale durante questi episodi.

Alcune caratteristiche della fibrillazione parossistica includono: inizio improvviso, cessa spontaneamente, comporta irregolarità del battito cardiaco spesso superando i 100-150 battiti al minuto.

Cosa provoca la tachicardia: cause

Come affermato in precedenza, la tachicardia si riferisce ad un aumento anormale della frequenza cardiaca al di sopra del limite dei 100 battiti a riposo.

Il cuore sotto sforzo aumenta la sua frequenza fino ad un valore massimo che può essere stimato con la formula di Cooper: FC max = 220 – età.

Un individuo che si presenta con tachiaritmie potrebbe non avere anomalie intrinseche del cuore. Tuttavia, in alcuni pazienti, potrebbe esserci una patologia sottostante che sta influenzando la conduttività miocardica.

Il termine tachiaritmia è più adatto in quanto include disturbi che possono avere un ritmo anormale.

Nella maggior parte dei casi, la tachicardia sinusale è il risultato di situazioni fisiologiche comuni come: esercizio intenso, stress, paura, rabbia.

Vengono perciò prodotte scariche di catecolamine (adrenalina e noradrenalina) che stimolano il nodo seno-atriale a produrre impulsi elettrici con maggiore frequenza.

Esistono molteplici cause delle tachiaritmie. Potrebbe essere più facile pensare a queste cause come a quelle che hanno origine all’esterno del cuore (non cardiache) e quelle causate da un processo patologico all’interno del cuore (cardiache).

Cause non cardiache

Tra le cause non cardiache ci sono cause fisiologiche come ansia, euforia, attività fisica, ecc., ma anche patologie come anemia, pressione bassa, ipertiroidismo, febbre, ecc. o l’assunzione di farmaci o sostanze di abuso come cocaina, oppure alcol, nicotina o troppa caffeina.

Tra le malattie che determinano un aumento della frequenza cardiaca ci sono:

Anemia

L’anemia si riferisce ad una diminuzione della concentrazione di emoglobina nel sangue. Questo processo può essere dovuto a un’emoglobinopatia (disturbo della formazione dell’emoglobina) o ad una diminuzione della concentrazione di globuli rossi nel sistema.

Infatti, l‘emoglobina è responsabile del trasporto dell’ossigeno in tutto il corpo. Pertanto, qualsiasi riduzione della concentrazione di emoglobina introduce il rischio di una diminuzione dell’apporto di ossigeno a livello dei tessuti, ad es. ipossia.

Il meccanismo compensatorio iniziale eseguito dal sistema cardiovascolare consta nel cercare di aumentare la velocità del flusso di sangue in tutto il corpo, aumentando la frequenza cardiaca.

Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sull’anemia.

Infezioni

Le infezioni spesso innescano una risposta infiammatoria in un soggetto immunocompetente. Una parte della risposta infiammatoria comporta il rilascio di lipopolisaccaridi, interleuchine, prostaglandine ed altre sostanze mediatrici dell’infiammazione.

Ma, oltre a promuovere la vasodilatazione e l’attivazione delle cellule immunitarie, queste sostanze infiammatorie promuovono anche una risposta febbrile.

Infatti, la tachicardia associata che si osserva quando si ha la febbre è dovuta ad un aumento della domanda metabolica, cioè dell’aumentato bisogno di ossigeno a livello degli organi.  

Ipertiroidismo

L’ipertiroidismo causa anche tachicardia in quanto l’eccesso di triiodotironina (T3) entra nei miociti cardiaci e stimola un’attività inotropica positiva (forza di contrazione) e cronotropica (velocità e ritmo di contrazione). In altre parole, provoca un aumento della forza e della velocità di contrazione del cuore.

Embolia polmonare

L’embolia polmonare è il risultato di un trombo venoso che migrando ha occluso un vaso nel sistema vascolare polmonare.

Questo disturbo provoca aumento dello spazio morto alveolare (regione che non partecipa allo scambio gassoso), ipossiemia (bassa concentrazione di ossigeno nel sangue), iperventilazione (> 22 respiri al minuto).

La tachicardia che ne consegue non è altro che un tentativo di aumentare l’afflusso di sangue alla parte sana rimanente del polmone al fine di contrastare la bassa concentrazione di ossigeno e l’imminente ipossia.

Tachicardia: i sintomi

I sintomi della tachicardia possono variare in base al tipo specifico di tachicardia, alla causa sottostante e alla durata dell’episodio. Alcuni dei sintomi più comuni associati alla tachicardia includono:

Inoltre non tutti manifestano tutti questi sintomi, la cui gravità può variare da persona a persona. In alcuni casi, la tachicardia può essere asintomatica e essere scoperta solo grazie a un esame del ritmo cardiaco.

Diagnosi

La tachicardia può essere diagnosticata dopo un consulto in cui il medico ausculta il cuore del paziente con uno stetoscopio. Se notasse un polso anormale potrebbe consigliare ulteriori indagini come:

Come curare la tachicardia

La tachicardia sinusale fisiologica non richiede trattamento. In situazioni patologiche, il trattamento è quello della malattia di base che causa la tachicardia come il trattamento dell’insufficienza cardiaca, correzione dell’anemia, ipovolemia, ipertiroidismo, somministrazione di sedativi in ​​caso di sindrome d’ansia o disturbi neurovegetativi, evitare un consumo eccessivo di caffè, tè nero, alcool, bevande energetiche e coca cola.

Il trattamento consigliato dal medico di solito include farmaci per ripristinare il normale ritmo cardiaco. Tuttavia, nel caso in cui non funzionassero, il cardiologo può raccomandare alcune procedure mediche come:

Come calmare la tachicardia e i battiti

Per la tachicardia sinusale, le manovre vagali possono provocare l’inibizione del nodo atrioventricolare, con conseguente riduzione della frequenza cardiaca. Le manovre vagali includono il massaggio del seno carotideo (stimolando manualmente l’area carotidea del collo) o le manovre di Valsalva (espirando con forza contro una glottide chiusa stimolano il nervo vago), che propaga una risposta parasimpatica.

Tachicardia in gravidanza

La tachicardia in gravidanza è un aumento della frequenza cardiaca al di sopra dei normali livelli di battito a riposo. È importante notare che durante la gravidanza, il cuore di una donna sana può battere più velocemente rispetto al periodo pre-gravidico ed è considerato normale fino a un certo punto. In media, il ritmo cardiaco a riposo di una donna incinta può aumentare di circa 10-20 battiti al minuto rispetto al normale.

Questo aumento è principalmente dovuto alle crescenti esigenze di circolazione sanguigna per fornire ossigeno e nutrienti al feto in crescita.

Tuttavia, se la frequenza cardiaca supera i livelli considerati normali per una gravidanza, potrebbe essere motivo di preoccupazione e richiedere una valutazione medica.

La tachicardia in gravidanza può essere dunque causata da diversi fattori, tra cui:

Solitamente, la tachicardia lieve e temporanea in gravidanza non è preoccupante. Tuttavia, è sempre meglio consultare il proprio medico se si sperimenta una tachicardia grave, persistente o associata a sintomi come vertigini, mancanza di respiro o dolore al petto.

Come prevenire le crisi di tachicardia

Nelle persone che ne soffrono, sicuramente il primo step è quello di raccontare eventuali episodi ricorrenti/saltuari al proprio medico di fiducia. Egli avrà cura di indagare le varie possibili cause cardiache e non, cercando di risolverle in prima istanza. Inoltre puoi:

Fonti

  1. Ruzieh M, Moustafa A, Sabbagh E, Karim MM, Karim S. Challenges in Treatment of Inappropriate Sinus Tachycardia. Curr Cardiol Rev. 2018 Mar 14;14(1):42-44. doi: 10.2174/1573403X13666171129183826. PMID: 29189171; PMCID: PMC5872261- EUROPE PMC.
  2. Henning A, Krawiec C. Sinus Tachycardia. 2020 Aug 10. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2020 Jan–. PMID: 31985921.
  3. Muresan L, Le Bouar R, Greciano S, Muresan C, Schiau S, Cismaru G, Levy J. Inappropriate sinus tachycardia or…something else? J Arrhythm. 2019 Oct 17;35(6):851-854. doi: 10.1002/joa3.12250. PMID: 31844478; PMCID: PMC6898534.

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