Site icon Melarossa

Orticaria: cos’è, classificazione, cause, sintomi, diagnosi, trattamenti e prevenzione

orticaria: cos'è, cause, sintomi e cure

L’orticaria è una condizione caratterizzata dallo sviluppo di pomfi, angioedema o entrambi. È una risposta infiammatoria della cute e delle mucose conseguente alla liberazione di mediatori chimici vasoattivi da parte di mastociti e basofili.

Può essere scatenata da molte situazioni e sostanze, inclusa l’esposizione a determinati alimenti o farmaci. Nonostante la diagnosi clinica sia agevole, l’orticaria è una malattia complessa ed eterogenea per molteplicità dei fattori eziologici, difficoltà di individuazione degli agenti causali e incompleta conoscenza dei meccanismi patogenetici.

Orticaria: cos’è

L’orticaria è un’eruzione della pelle caratterizzata dalla comparsa di pomfi in rilievo che causano prurito e possono avere un colore variabile dal rosa pallido al rosso intenso.

L’eruzione, più spesso superficiale, può essere localizzata – manifestazione su una parte limitata del corpo – o diffusa – distribuita su ampie aree.

Invece, quando colpisce gli strati più profondi dell’epidermide si parla di angioedema.

Perché viene l’infiammazione

E’ una risposta infiammatoria della cute e delle mucose conseguente alla liberazione di mediatori chimici vasoattivi da parte di mastociti e basofili e può essere scatenata da molte situazioni e sostanze, inclusa l’esposizione a determinati alimenti o farmaci.

L’eziopatogenesi dell’orticaria è complessa e il ruolo primario è dato dall’attivazione e dalla degranulazione dei mastociti e dei basofili, con conseguente liberazione di istamina e di altri mediatori proinfiammatori.

L’istamina e altri mediatori, come il fattore di attivazione delle piastrine e le citochine rilasciate dai mastociti cutanei attivati, provocano l’attivazione dei nervi sensoriali, la vasodilatazione e lo stravaso plasmatico, nonché il reclutamento cellulare per le lesioni orticarioidi.

I segnali di attivazione dei mastociti nell’orticaria sono mal definiti e possono essere eterogenei e diversi. Istologicamente, i pomfi sono caratterizzati da edema del derma superiore e medio, con dilatazione e permeabilità aumentata delle venule postcapillari, nonché vasi linfatici del derma superiore che portano alla fuoriuscita di siero nel tessuto.

Nell’angioedema, cambiamenti simili si verificano principalmente nel derma inferiore e nel sottocute.

L’attivazione e la degranulazione dei mastociti e dei basofili, con conseguente liberazione di istamina e di altri mediatori proinfiammatori, possono essere indotte da meccanismi immunologici, extraimmunologici e di tipo fisico.

Invece, nelle forme immunologiche, il processo è mediato da IgE o da immunocomplessi, mentre in quelle extra-immunologice dall’attivazione diretta da parte di farmaci, mezzi di contrasto, alimenti, veleni animali.

Epidemiologia: chi colpisce

L’orticaria è una patologia frequente. Il 15-20% della popolazione generale presenta almeno un episodio di orticaria nel corso della vita.

Può presentarsi a ogni età con un picco di incidenza tra i 20 e i 60 anni ed è più frequente nel sesso femminile, con un rapporto femmina/maschio di 2:1, in particolare nella forma cronica.

L’orticaria acuta sembra colpire il 10-23% della popolazione e circa il 25-30% di tali pazienti presenterebbe la forma cronica che, nella metà dei casi, è associato ad almeno un caso di angioedema.

La prevalenza dell’orticaria cronica in Europa è di circa 5 milioni di pazienti di cui 1 milione solo in Italia. L’onere dell’orticaria cronica per i pazienti, i loro familiari, il sistema sanitario e la società è notevole.

I dati disponibili indicano che l’orticaria influenza notevolmente il benessere e determina una riduzione della qualità della vita e delle prestazioni.

Orticaria: classificazione

Esistono numerose modalità di classificazione dell’orticaria. Principalmente si distinguono:

Spontanea

Quella spontanea ha eziologia molto variabile e non sempre individuabile, può essere acuta o cronica. Si distingue in orticaria da:

Invece, la forma cronica idiopatica si diagnostica per esclusione quando i dati anamnestici e di laboratorio non permettono di individuare un agente eziologico. Ciò avviene nell’80% circa dei casi.

Inducibile

E’ coinvolto un fattore di stimolazione specifico ed ha abitualmente un decorso cronico. Si distinguono in:

Angioedema ereditario

E’ una forma molto rara di angioedema, causato dalla carenza quantitativa o qualitativa dell’inibitore del fattore C1 del complemento. Ha una base genetica autosomica dominante a esordio giovanile.

Diversi fattori come traumi, interventi, infezioni, farmaci che attivano la cascata complementare possono scatenare la patologia.

Orticaria vasculite

E’ un’affezione spesso associata a malattie sistemiche quali:

È a decorso generalmente cronico. I pomfi sono persistenti, residuano in esiti ipercromici o purpurici e frequentemente si associano a sintomi generali come:

Altre forme

Altre forme di orticaria sono:

Cause e fattori di rischio

Orticaria e angioedema possono essere causati da:

Inoltre, tra i fattori di rischio bisogna menzionare:

Sintomi dell’orticaria

Come riconoscere i sintomi 

Il pomfo nei pazienti con orticaria ha 3 caratteristiche tipiche:

L’angioedema nei pazienti con orticaria è caratterizzato da:

Orticaria cronica e acuta: sintomi

L’orticaria in base alla sua durata viene anche classificata in:

L’orticaria acuta si contraddistingue per la comparsa di pomfi rossi e pruriginosi che derivano da una reazione cutanea.

Invece, l’angioedema può insorgere con l’orticaria o da solo, causando gonfiore negli strati più profondi della pelle, spesso intorno al viso e alle labbra.

L’orticaria acuta compare improvvisamente e si risolve spontaneamente entro pochi giorni o comunque in poche settimane.

Invece, la condizione è considerata cronica se i pomfi durano per più di sei settimane e ricorrono frequentemente per mesi o anni. I segni e disturbi causati dall’orticaria cronica sono molteplici come:

L’angioedema grave può essere pericoloso se il gonfiore alla gola o alla lingua ostruiscono le vie respiratorie. L’orticaria cronica non causa alcun rischio di improvvisa reazione allergica grave. I segni e disturbi associati all’anafilassi comprendono:

Diagnosi

La diagnosi ha tre obiettivi principali:

La diagnosi clinica è in genere semplice, mentre la diagnosi eziologica può essere molto complessa.

Fondamentale è un’attenta e corretta anamnesi, con la successiva indicazione di eventuali test diagnostici.

Nell’anamnesi si deve individuare:

Orticaria: cure e trattamento

La terapia dell’orticaria è rappresentata in primis dall’eliminazione dell’agente causale, mentre lì dove l’agente casuale non è individuabile si riduce l’esposizione a fattori scatenanti e l’istaurazione di trattamenti farmacologici per prevenire il rilascio di mediatori dei mastociti e/o gli effetti dei mediatori dei mastociti.

La terapia farmacologica di prima scelta sono gli antistaminici. Sono farmaci che bloccano l’istamina a livello recettoriale con un meccanismo di tipo competitivo.

In base al tipo di recettore inibito, gli antistaminici si dividono in anti-H1 e anti-H2. Gli anti-H1 bloccano i recettori coinvolti nella regolazione della vasodilatazione, della permeabilità vasale e della contrazione della muscolatura liscia. Invece, i corticosteroidi per via sistemica possono essere somministrati per sintomi gravi, ma non devono essere usati a lungo termine.

I corticosteroidi o gli antistaminici topici non sono efficaci.

Un anticorpo monoclonale, Omalizumab, sopprimendo alcune reazioni allergiche può aiutare ad alleviare i sintomi, ma i dati sulla sua efficacia sono ancora limitati.

Consigli e rimedi per vivere con l’orticaraia

L’orticaria può essere prevenuta e lenita mettendo in atto diverse azioni come l’annotare su un diario il momento e l’area in cui compaiono i ponfi, specificando i cibi mangiati, le attività svolte, così da identificare la causa dell’orticaria.

Quindi, è fondamentale evitare gli allergeni noti, e utilizzare:

Si consiglia di non usare saponi aggressivi, di applicare la protezione solare prima di uscire e di indossare indumenti larghi e leggeri in cotone.

Prognosi

Di solito l’orticaria acuta è auto-limitante, mentre quella cronica può durare parecchi anni, in media 3-4 anni.

La gravità del disturbo varia da un soggetto all’altro e si stima che in circa la metà dei casi, i sintomi spariscono entro 3-5 anni dal primo episodio, in circa 1 caso su 5 i sintomi persistono (a periodi alterni) fino a 10 anni e più.

Come prevenire l’orticaria

Inoltre, tra i rimedi contro l’orticaria, anche l’alimentazione ha un ruolo importante.

Dieta per prevenire l’orticaria

Si consiglia di ridurre l’ingestione di alimenti che contengo molta istamina, tra cui:

Fonti
  1. Zuberbier T, Asero R, Bindslev-Jensen C, et al. Dermatology Section of the European Academy of Allergology and Clinical Immunology; Global Allergy and Asthma European Network; European Dermatology Forum; World Allergy Organization. EAACI/GA(2)LEN/EDF/WAO guideline: definition, classification and diagnosis of urticaria. Allergy 2009;64:1417-26.
  2. Antia C, Baquerizo K, et al. “Urticaria: A comprehensive review, Epidemiology, diagnosis, and work-up.” J Am Acad Dermatol. 2018;79:599-614- Pubmed.
  3. Kaplan AP. “Urticaria and angioedema.” Fitzpatrick’s Dermatology in General Medicine (seventh edition). McGraw Hill Medical, New York, 2008: 330-43.

Ti è piaciuto il nostro articolo? Condividilo su Pinterest.

Exit mobile version