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Herpes labiale: sintomi, diagnosi e cura

Herpes labiale: diagnosi, sintomi e cura.

L’herpes labiale o “febbre delle labbra” è un disturbo molto diffuso. Infatti, si stima che l’80% della popolazione lo abbia contratto almeno una volta nella vita e che circa il 20% ne soffra 2 o 3 volte l’anno, soprattutto in autunno e in primavera, quando l’organismo tende a indebolirsi. Certamente è antiestetico e fastidioso, ma non grave.

È causato da un virus chiamato Herpes simplex del tipo 1 (HSV-1) e si manifesta con delle lesioni o vescicole disposte a grappolo intorno alle labbra o al naso, precedute da formicolio e pizzicore. Alcuni fattori come febbre, stress e stanchezza possono scatenare l’infezione e le recidive, perché il virus, una volta contratto, rimane nell’organismo per sempre.

Ma quanto dura l’herpes alla bocca? Solitamente nel giro di un paio di settimane si risolve spontaneamente e senza complicazioni.

Cos’è l’herpes labiale

Si tratta di una malattia infettiva causata dal virus Herpes simplex, appartenente alla stessa famiglia del virus della varicella. Mentre alcuni soggetti, pur contraendo il virus, non evidenziano manifestazioni sintomatiche, in altri casi il virus si manifesta con la tipica eruzione di dolorose vescicole sulle labbra o vicino alle narici.

Queste possono comparire, nei casi più seri, anche all’interno del cavo orale. Nonostante l’apparente somiglianza, non hanno nulla a che vedere con le afte che, a differenza dell’herpes, non sono contagiose.

Una volta comparsa l’eruzione, le vescicole impiegano un paio di giorni prima di rompersi per poi seccarsi, fare la crosta e cadere. Se non si utilizzano antivirali in crema, questo processo dura al massimo un paio di settimane e può ripetersi più volte in un anno. Una volta contagiati si resterà a vita soggetti a sviluppare l’herpes labiale.

La durata dell’infezione (da quando compaiono le vescicole a quando cadono le croste) è di circa 12-15 giorni.

Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sull’herpes e le malattie associate.

Perché esce l’herpes? Cause e soggetti a rischio

L’herpes labiale è causato dall’infezione con il virus Herpes simplex di tipo 1 (HSV-1) o, più raramente, di tipo 2 (HSV-2), quello dell’herpes genitale. Si trasmette tramite contatto e solitamente la prima infezione si verifica durante l’infanzia, anche in assenza di sintomi.

Il lasso di tempo in cui è possibile trasmettere il virus ad altre persone è davvero molto breve. Quando sono presenti le vescicole, il soggetto è sicuramente più contagioso ma è possibile contrarre il virus anche nei giorni precedenti l’eruzione cutanea.

Il virus si trasmette attraverso il liquido contenuto nelle bollicine, quindi attraverso il contatto diretto tra le persone o la condivisione di asciugamani, bicchieri, posate, ecc. Di solito si manifesta sempre nella stessa zona.

Penetra nell’organismo attraverso la pelle e le mucose, dove infetta le cellule epiteliali. Ciò determina la formazione di piccole bolle, lesioni e vescicole biancastre, o rossastre, piene di liquido e localizzate quasi sempre sulle labbra. Talvolta però l’herpes labiale può manifestarsi anche sulle guance, sul naso e perfino sul palato.

Dopo la comparsa delle lesioni, inizia il processo di guarigione, che dura di solito 10-12 giorni, con la formazione delle croste.

Una volta penetrato nell’organismo, il virus si annida in strutture specifiche del sistema nervoso (i gangli neuronali locali) dove può rimanere inattivo anche per molto tempo. Tuttavia, in caso di abbassamento delle difese immunitarie, periodi di stress o di affaticamento, può riattivarsi dando luogo a un’altra infezione (recidiva).

Infatti, il sistema immunitario non riesce ad eliminarlo del tutto e il virus rimane nel corpo per tutta la vita.

Le cause delle recidive possono essere:

Sintomi dell’herpes labiale

L’herpes labiale si manifesta con piccole vescicole rosse, ripiene di liquido, prurito, dolore e bruciore nelle zone colpite (labbra, ma anche naso e guance).

Inoltre, le vescicole, quando scoppiano, espongono la pelle al rischio di ulteriori infezioni. A distanza di alcuni giorni dalla loro comparsa, possono formarsi delle piccole crosticine che poi si asciugano.

Quando si staccano dalla pelle, lasciano piccole lesioni che si risolvono spontaneamente con la guarigione del tessuto cutaneo.

Le fasi dell’herpes

È possibile identificare 4 fasi dell’herpes alla bocca, dalla comparsa fino alla guarigione.

Le 4 fasi di sviluppo della malattia durano all’incirca un paio di settimane.

Frequenza e gravità dei sintomi

La frequenza con cui compare l’herpes labiale e la gravità dei sintomi variano da persona a persona anche se, generalmente, con il passare degli anni gli episodi tendono a diminuire.

Nella fase seguente o contemporanea alla comparsa dell’herpes labiale molte persone accusano i sintomi di una sindrome para-influenzale:

Diagnosi

Per diagnosticare l’herpes labiale è sufficiente la valutazione del medico di famiglia che osserverà la sede e la distribuzione delle lesioni e chiederà informazioni su eventuali sintomi. Infatti, il tipo di vescicole e la localizzazione sono sintomi piuttosto tipici che rendono il disturbo facilmente riconoscibile.

I casi in cui è necessario ricorrere alle analisi di laboratorio, invece, sono piuttosto rari e dipendono dalla gravità delle manifestazioni.

Quando rivolgersi al medico

E’ necessario rivolgersi al medico quando:

Herpes labiale nei bambini piccoli

A volte l’infezione in bambini molto piccoli (sotto l’anno di età) può essere anche grave. Dopo un’incubazione di circa 5 giorni, si manifesta con una stomatite (gengive e mucose gonfie, che sanguinano facilmente) accompagnata da febbre alta, salivazione intensa, difficoltà a ingoiare e ingrossamento dei linfonodi del collo.

Il rischio è che l’infezione arrivi a coinvolgere il sistema nervoso e gli altri organi con conseguenze a lungo termine per la salute del bambino o addirittura con il rischio di morte. In caso di sintomatologia seria, è sempre consigliabile una visita dal pediatra.

E’ importante evitare di baciare o toccare bambini piccoli quando si ha in corso un’infezione da Herpes simplex.

Cure, terapie, rimedi e trattamenti

Non esiste ad oggi un vaccino per l’Herpes simplex.

Per ridurre i tempi naturali della durata del disturbo, si può ricorrere ad antivirali in crema come l’Aciclovir, che bloccano la moltiplicazione del virus, riducono la sensazione di dolore e bruciore, nonché i tempi di guarigione. Questi funzionano però solo se utilizzati non appena si avvertono i primissimi sintomi (prima dell’eruzione).

Le forme più gravi di herpes labiale possono, invece, richiedere una cura farmacologica antivirale da prendere per bocca o per iniezione endovenosa, sotto controllo medico.

La prescrizione medica delle cure antivirali per via orale si basa soprattutto sull’intensità e sulla localizzazione delle manifestazioni e sulla frequenza delle recidive.

Rimedi per l’herpes labiale

Applicare del ghiaccio sulla zona colpita può aiutare ad attenuare i sintomi, tuttavia è efficace anche l’uso, per alcuni giorni, di un gel a base di cloruro di alluminio che tiene asciutta la cute e favorisce il processo di guarigione.

Anche usare dei piccoli cerotti per l’herpes labiale, da mettere sulle lesioni, non solo protegge la pelle ma abbassa il rischio di toccarle e diffondere l’infezione con le mani.

Si raccomanda comunque di lavarsi bene le mani dopo ogni applicazione topica.

Tra i classici rimedi della nonna per l’herpes alle labbra, invece, c’è l’impacco di succo di limone o di pompelmo, che facilita la guarigione. Si imbeve una garza nel succo e si applica sulla zona, senza strofinare. Si tratta, infatti, di frutti che contengono fitocomposti dalle proprietà antisettiche, antinfiammatorie e antibiotiche. Possono aiutare anche erbe terapeutiche come propoli o echinacea, sotto forma di integratori, che sostengono il sistema immunitario, o trattare le vescicole con l’aceto di mele.

Possibili complicanze

Il virus che causa l’herpes labiale può provocare problemi anche in altre parti del corpo, tra cui:

Anche alcune malattie o condizioni cliniche aumentano il rischio di complicazioni. Tra queste: AIDS, eczema, terapie immunosoppressive, chemioterapia o assunzione di farmaci anti-rigetto per trapianti di organi.

Come prevenire l’herpes

La prevenzione delle infezioni virali si fa osservando le principali norme igieniche: lavando frequentemente le mani ed evitando il contatto con gli utensili, gli asciugamani, le posate, i rasoi dei soggetti infetti.

E’ possibile però adottare uno stile di vita che mantenga in forze il nostro sistema immunitario. E quando diciamo stile di vita ci riferiamo anche a una dieta che sia sana, equilibrata e che preveda l’inserimento di alimenti in grado di tenere lontano l’herpes.

Herpes labiale: prevenzione a tavola

L’alimentazione può essere di grande aiuto, non nella cura ma nella prevenzione dell’herpes. Grazie all’introduzione di alcuni alimenti è possibile cercare di rendere il virus inoffensivo il più a lungo possibile, e non è poco!

Se è vero che l’herpes labiale trova nelle scarse difese immunitarie il terreno fertile per tornare all’attacco, la cosa più importante è tenere alte le difese immunitarie dell’organismo. Possiamo farlo scegliendo di portare a tavola alcuni alimenti.

La lisina, aminoacido essenziale

Quando si parla di dieta e herpes, il primo consiglio è quello di portare a tavola alimenti che contengano lisina, un aminoacido essenziale. Si trova nei latticini e nei formaggi sia freschi che stagionati, nei legumi e in alcuni cereali come l’avena e l’amaranto.

Importante è anche utilizzare il metodo di cottura corretto, in grado cioè di preservare la lisina rendendola biodisponibile.

Per far ciò bisogna evitare le cotture troppo elevate o l’associazione, nella cottura, a uno zucchero (fruttosio, glucosio, lattosio, saccarosio o lievito). La cottura al vapore e la bollitura sono sicuramente da preferire alla frittura e alla grigliatura.

Se il medico lo ritiene opportuno, è possibile aumentare le dosi di lisina ricorrendo all’utilizzo di integratori. Si suggerisce l’assunzione di 500/1000 mg di lisina due/tre volte al giorno.

Sono invece da evitare alcuni alimenti come arachidi, noci, nocciole, zuccheri raffinati e cioccolato.

Vitamina C e omega 3

Se punti a una dieta in grado di mantenere alte le difese immunitarie, devi integrare e consumare regolarmente alimenti ricchi di vitamina C, dal forte potere immunostimolante. Quindi via libera ad agrumi, frutti di bosco, kiwi, cavolfiore, peperoni, spinaci e rucola.

In una dieta anti-herpes, il consiglio è di aumentare anche il consumo di pesce per riequilibrare il rapporto tra omega 3 e omega 6. Spesso è troppo sbilanciato a favore di questi ultimi per il consumo abituale di oli vegetali a fronte di un ridotto apporto di omega 3, contenuti nel pesce ma anche nell’olio e nei semi di lino e nell’olio di canapa.

Fonti

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