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Emicrania con aura: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi, cure e prevenzione

emicrania con aura: che cos'è, sintomi, cause, diagnosi e cure

L’emicrania con aura è una tipologia di emicrania in cui alcuni disturbi “premonitori” precedono il mal di testa, come, ad esempio, la visione di flash luminosi.

L’emicrania, in generale, si caratterizza da un dolore pulsante piuttosto intenso che colpisce solitamente un solo lato della testa o la zona frontale.

Il nome deriva dal latino hemicrania, cioè mezzo cranio. È una forma abbastanza comune di mal di testa, colpisce prevalentemente le donne e, normalmente, si manifesta per la prima volta nella fascia d’età compresa tra i 20 e i 50 anni.

Dopo il mal di schiena, è considerata la seconda causa principale di disabilità. Vediamo allora cos’è l’emicrania con aura, quali sono i sintomi, le cause scatenanti e la cura.

Emicrania con aura: che cos’è?

L’emicrania con aura è una forma di emicrania che, a sua volta, è una cefalea primaria.

Non è molto frequente e si caratterizza per la presenza dell’aura, un insieme di disturbi visivi, motori e/o neurologici che possono precedere l’arrivo dell’attacco emicranico.

 I più comuni sono:

Può anche verificarsi l’addormentamento del braccio e della gamba (parestesia) o difficoltà nel parlare.

Possono durare dai 5 minuti a un’ora e sono sempre completamente reversibili.

Con il termine “cefalea”, si definisce un dolore localizzato nel cranio, in qualsiasi sua parte, incluso viso, cuoio capelluto e parte alta del collo. L’emicrania, invece, può colpire solo uno o entrambi i lati della testa e si distingue appunto in due forme: emicrania senza aura ed emicrania con aura. La durata degli attacchi oscilla tra le 4 e le 72 ore.

Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sull’emicrania.

Tipi di emicrania con aura

Vediamo di seguito la classificazione di questo tipo di emicrania.

Anche se non molto frequente, esiste anche un tipo di emicrania con aura mestruale, in cui gli attacchi si verificano esclusivamente nei 2 giorni precedenti le mestruazioni e nei 3 successivi.

Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sull’emicrania.

Sintomi dell’emicrania con aura

Come capire se si soffre di emicrania con aura? Come abbiamo detto, l’aura è un insieme di sintomi neurologici che di solito precede l’attacco emicranico e, in alcuni casi, può protrarsi per tutta la sua durata.

Nell’emicrania con aura tipica, quindi, il dolore è preceduto da alcuni sintomi che, considerati singolarmente, non devono durare più di un’ora e devono essere completamente reversibili.

Tra questi ci sono i seguenti disturbi:

Al termine dell’aura, parte l’attacco emicranico vero e proprio che si accompagna solitamente a nausea, vomito, fastidio per la luce (fotofobia), per i rumori (fonofobia) e per gli odori (osmofobia).

Le fasi dell’emicrania con aura

Un tipico attacco di emicrania si caratterizza da 4 fasi: prodromica, dell’aura, della cefalea e postdromica. Vediamole nel dettaglio.

Fase prodromica

Comporta sintomi che di solito si manifestano da 24 a 48 ore prima dell’inizio del mal di testa.

Ne soffre circa il 60% delle persone colpite da emicrania. I più comuni sono:

Dell’aura

L’aura è presente in circa il 25% dei soggetti che soffrono di emicrania. Può precedere il mal di testa e, a volte, accompagnare il dolore. L’aura può essere visiva, come abbiamo visto, uditiva, somato-sensoriale o motoria.

Può durare dai 15 ai 60 minuti. Alcune persone, inoltre, sperimentano un’aura isolata senza lo sviluppo di emicrania (emicrania acefalica o silenziosa).

Del mal di testa

Un’emicrania può essere unilaterale o bilaterale. Il dolore è solitamente descritto come palpitante o pulsante. Può essere accompagnato da nausea o vomito, stanchezza, irritabilità, fastidio per la luce, i rumori e gli odori.

A volte anche diarrea, sudorazione o dolore al collo. Molti soggetti riferiscono fotofobia (fastidio alla luce) durante gli attacchi. Trovano sollievo dormendo in una stanza buia e silenziosa.

Fase prostdromica

È la fase finale dell’attacco emicranico ed è caratterizzata comunemente da un senso di estrema stanchezza e spossatezza.

Sono effetti che possono durare anche il giorno seguente il mal di testa. Può manifestarsi, altresì, un dolore transitorio dovuto ai movimenti improvvisi della testa. Alcune persone sperimentano anche un insolito senso di euforia dopo un attacco, mentre altre uno stato depressione e di malessere generale.

Cause e soggetti a rischio

Le cause dell’emicrania con aura non sono ancora del tutto note. L’ipotesi più accreditata è l’origine neurovascolare del dolore emicranico. L’alterazione di alcune sostanze chimiche e particolari stimoli ambientali possono cioè interferire, a livello cerebrale, con il meccanismo di regolazione del dolore.

Questo, a sua volta, può determinare cambiamenti a livello vascolare, cioè nei vasi sanguigni del cervello, in particolare una prolungata vasodilatazione.

Tra i principali fattori di rischio associati all’emicrania, ci sono:

Inoltre, può essere attivata anche da alcuni aspetti predisponenti e/o scatenanti, come gli squilibri ormonali (emicrania mestruale), il consumo di alcuni alimenti e da cause ambientali.

Nello specifico, alcuni dei fattori scatenanti includono:

Diagnosi e esami strumentali

Non ci sono test e/o esami diagnostici specifici per accertare l’emicrania con aura. In questi casi il medico si avvale soprattutto della descrizione dei sintomi e dell’anamnesi. Dopo la visita, può anche eseguire il controllo della vista, della coordinazione dei movimenti e dei riflessi, per escludere altre cause.

È importante aiutare il medico descrivendo bene il tipo di dolore, i disturbi associati (soprattutto in caso di aura), se compromette lo svolgimento delle attività quotidiane, se è aggravato dal movimento e dall’attività fisica o se è accompagnato da nausea e vomito.

Domande che fa il medico per la diagnosi

Le informazioni necessarie che devono essere raccolte dal medico scaturiscono dalle risposte alle seguenti domande (a parte l’età, il sesso e la professione):

Può essere utile quindi anche tenere un diario del mal di testa in cui annotare:

Il medico potrà prescrivere anche una visita specialistica dal neurologo, laddove ci sia difficoltà nell’identificare le cause del mal di testa, in caso di crisi che si presentano per più di 15 giorni al mese o se i farmaci utilizzati non sono efficaci.

Inoltre, se esiste il sospetto che si tratti di un’emicrania secondaria ad un’altra malattia, il medico può richiedere alcune indagini diagnostiche come la tomografia computerizzata (TC), la risonanza magnetica cerebrale e l’elettroencefalogramma.

Altri accertamenti possono comprendere esami del sangue, radiografia della colonna cervicale, ecodoppler e visita oculistica completa, compreso il fondo dell’occhio.

Diagnosi differenziale

Per identificare l’emicrania con aura è importante distinguerla da altri disturbi tra i quali:

Cefalea di tipo tensivo

È un tipo di cefalea solitamente bilaterale, mentre l’emicrania è solitamente unilaterale in circa il 60-70% degli adulti.

Si avverte come una pressione o un senso di oppressione intorno alla testa, che aumenta e diminuisce. Non è comunemente accompagnato da fotofobia, nausea o vomito.

Cefalea a grappolo

La cefalea a grappolo è comunemente unilaterale e il dolore parte intorno all’occhio. Aumenta nel giro di pochi minuti, a differenza di un’emicrania, in cui il dolore ha un’insorgenza graduale.

I sintomi includono:

Attacco ischemico transitorio (TIA)

La diagnosi differenziale per l’emicrania con aura comprende il TIA (attacco ischemico transitorio). I sintomi di quest’ultimo però hanno un esordio improvviso, mentre nell’emicrania sono abbastanza graduali.

Inoltre, i segni tipici dell’aura (come le scintille visive, le parestesie, la fotofobia, fonofobia, nausea e vomito) sono meno probabili in un TIA.

Emicrania con aura: cure, terapie, rimedi e trattamenti

Nell’approccio terapeutico (che è farmacologico) dell’emicrania con aura è importante individuare il farmaco più adatto e capire in quale fase dell’attacco farne uso. Infatti, non esiste una cura per questo disturbo, ma si possono però alleviare i sintomi.

Le linee guida concordano nel seguire il seguente schema:

Sono ormai numerosi gli studi sulla validità dei triptani, da considerarsi quindi medicinali di prima scelta per l’attacco emicranico. Sono poi efficaci nel trattamento di attacchi multipli e nel lungo periodo.

Questa classe di farmaci, inoltre, agisce non solo sul dolore ma anche sui sintomi associati. È necessario attendere fino a 3 mesi per valutare l’efficacia della terapia.

Possibili complicazioni

L’emicrania è un disturbo piuttosto benigno, sebbene in alcuni casi possa influenzare la qualità della vita. Con l’aumentare dell’età, tuttavia la frequenza degli attacchi tende a diminuire. Inoltre, anche se l’emicrania è una malattia cronica, le remissioni prolungate sono alquanto comuni.

L’emicrania mestruale poi tende a migliorare dopo la menopausa, anche se in alcune donne il mal di testa le accompagna anche in questa fase. Chi segue uno stile di vita più salutare, compresa l’alimentazione e una buona igiene del sonno, ha una prognosi migliore.

La gestione dell’emicrania è comunque essenziale, poiché a volte può essere seriamente debilitante e influire sulla qualità della vita.

Non mancano, infatti, le complicanze tra cui:

Emicrania con aura: prevenzione e convivenza con la malattia

Se non si conoscono le cause scatenanti di un attacco emicranico, traguardo non sempre facile da raggiungere, la prevenzione non è semplice da mettere in atto.

Infatti, la forma attualmente più efficace per anticipare l’emicrania con aura è l’uso di alcuni farmaci. Lo scopo è ridurre la frequenza degli attacchi, la gravità e la durata. Le opzioni includono:

Gestione dello stress e stile di vita

Imparare a gestire lo stress, adottare stili di vita più salutari, che comprendono una corretta alimentazione (come quella proposta da Melarossa) e una regolare attività fisica, sono tra le pratiche più utili per la prevenzione.

Inoltre, è possibile ricorrere a:

Fonti
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