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Disfunzione erettile o impotenza: cos’è, cause, sintomi, cure e rimedi dei problemi d’erezione

disfunzione erettile: cos'è, cause, sintomi, a chi rivolgersi, cure e trattamenti

La disfunzione erettile, anche detta impotenza, è un disturbo che consiste nell’incapacità di raggiungere e/o mantenere un’erezione adeguata a consentire un rapporto sessuale soddisfacente – nonostante sia presente il desiderio sessuale.

Se il deficit erettile si presenta occasionalmente, di solito non è motivo di preoccupazione. Al contrario, se si presenta con una certa frequenza, è opportuno rivolgersi allo specialista andrologo.

Infatti, è un sintomo che può impattare negativamente sulla qualità della vita dell’uomo, e che può essere il campanello di allarme per la presenza di altre malattie (soprattutto cardiovascolari e diabete mellito).

È una condizione comune negli uomini, che riconosce generalmente una causa psicogena (soprattutto nei giovani) od organica (legata a fattori di rischio presenti prevalentemente negli uomini più anziani). Il trattamento prevede una terapia causale, che consiste nel trattamento delle cause e/o fattori di rischio associati alla disfunzione erettile, e un trattamento sintomatologico, che “aiuta” a ripristinare un’erezione valida.

Disfunzione erettile: cos’è e come si manifesta

E’ un disturbo che può colpire gli individui di sesso maschile e consiste nell’incapacità di raggiungere e/o mantenere un’erezione adeguata a consentire un rapporto sessuale soddisfacente – nonostante sia presente il desiderio sessuale.

Quindi, è un sintomo – non è una malattia – che può recare disagio e imbarazzo nell’uomo, e dunque impattare negativamente sulla qualità della vita generale dell’individuo, andando ad incidere nello specifico sul tono dell’umore e sulla vita relazionale e lavorativa.

Infatti, l’impotenza può essere causa di ansia, stress, e ridurre l’autostima dell’individuo. Inoltre – e ancor più importante -, può essere il campanello di allarme per fattori di rischio associati allo sviluppo di altre malattie, soprattutto quelle cardiovascolari, ma anche endocrinologiche, metaboliche e neurologiche.

Impotenza: epidemiologia

La disfunzione erettile è una condizione comune negli uomini, la cui incidenza aumenta con l’avanzare dell’età.

Infatti, si stima che globalmente in Italia circa il 13% della popolazione maschile presenti questo problema. Ossia oltre 3 milioni e mezzo di italiani, circa 1 maschio adulto su 8, con una percentuale di circa il 2% negli uomini tra 18 e 34 anni e 50% in quelli > 70 anni.

Sintomi di impotenza e disfunzione erettile

La manifestazione principale della disfunzione erettile consiste nella difficoltà ad ottenere e/o a mantenere l’erezione.

Nei casi di origine organica ci può essere anche una riduzione della frequenza delle erezioni spontanee mattutine.

Il deficit erettile può anche associarsi alla presenza di altre disfunzioni della sfera sessuale, come l’eiaculazione precoce e il calo della libido (ossia calo del desiderio sessuale).

Talvolta, la difficoltà ad ottenere e/o a mantenere l’erezione, porta l’uomo ad evitare l’evenienza di avere rapporti sessuali, proprio per la paura di insuccesso.

Classificazione della disfunzione erettile

Sulla base del criterio temporale di insorgenza dei sintomi, la disfunzione erettile può essere classificata in primaria e secondaria (la forma secondaria è molto più comune di quella primaria):

Un’ulteriore classificazione la distingue in:

Cause dell’impotenza e soggetti a rischio

L’erezione peniena è un processo complesso che coinvolge, oltre al pene, il sistema nervoso (cervello e nervi), ormoni, muscoli e vasi sanguigni.

Infatti, per ottenere e mantenere una valida erezione, il pene (e nello specifico i due corpi cavernosi che lo formano) ha bisogno di:

Pertanto, la disfunzione erettile può essere causata da un’alterazione o disfunzione a diversi livelli di uno di questi sistemi e meccanismi coinvolti.

L’impotenza riconosce diverse cause, che possono essere divise in cause di origine psicogena e organica – anche se frequentemente è di tipo misto (organico-psicologica). Inoltre, la disfunzione erettile può essere associata all’uso di farmaci o ad altre condizioni.

1 – Cause organiche

Tra le cause organiche di disfunzione erettile, ci sono:

Trauma a carico del pene (disfunzione erettile post-traumatica)

Viene considerata in questa categoria anche la disfunzione erettile derivante da trauma iatrogeno, ossia quello inavvertitamente causato durante interventi chirurgici a livello dei genitali esterni.

Impotenza vasculogenica: cause vascolari

Sono condizioni mediche che compromettono il flusso di sangue in entrata al pene (causa vascolare arteriosa) o il flusso di sangue in uscita dal pene (causa vascolare venosa).

Ad esempio, sono:

2 – Cause neurologiche (disfunzione erettile neurogenica)

Condizioni che compromettono la normale funzione del sistema nervoso centrale o la sua azione di controllo sul meccanismo di erezione.

Ne sono esempi:

Malattie endocrinologiche e cause ormonali

Condizioni mediche che compromettono la produzione degli ormoni coinvolti nel fenomeno dell’erezione peniena.

Esempi:

3 – Cause anatomiche e strutturali

Sono condizioni che comportano un’alterazione anatomica del pene, come per esempio la malattia di La Peyronie (anche detta Induratio Penis Plastica).

E’ la presenza di tessuto cicatriziale nel corpo cavernoso del pene che non permette la sua estensione in fase di erezione, con conseguente curvatura dello stesso, recurvatum (ossia curvatura del pene) congenito o micropene.

Malattie sistemiche

Ad esempio:

Più in generale la disfunzione erettile può essere associata alla Sindrome Metabolica, una condizione caratterizzata da:

4 – Disfunzione erettile: cause psicogene

Ruolo chiave nel meccanismo dell’erezione è svolto dall’aspetto psicologico. Il cervello, infatti, svolge un ruolo centrale sia nell’innescare che nel mantenere la serie di eventi che determinano un’erezione valida, a partire dall’eccitazione sessuale.

Pertanto, diversi fattori che coinvolgono la psiche possono interferire con il desiderio sessuale e determinare – o aggravare – il deficit erettile.

Nello specifico, possono essere cause psicogene di disfunzione erettile:

5 – Farmaci che causano l’impotenza erettile

La disfunzione erettile può anche derivare dall’utilizzo di alcuni farmaci, tra cui ricordiamo:

6 – Altre cause di disfunzione erettile

Altre cause di disfunzione erettile comprendono:

Impotenza: quando rivolgersi ad uno andrologo?

La disfunzione erettile è una condizione benigna, che di per sé non è pericolosa per il soggetto. Ad ogni modo ci sono due principali aspetti da non sottovalutare.

Potrebbe essere il sintomo di una malattia – anche potenzialmente grave. Oppure, la disfunzione erettile potrebbe recare disagio e imbarazzo, ed avere quindi un impatto negativo sulla qualità della vita generale dell’individuo, andando ad incidere nello specifico sul tono dell’umore e sulla vita relazionale e lavorativa.

Infatti, può essere causa di ansia, stress, e ridurre l’autostima dell’individuo.

Pertanto, in caso di difficoltà a raggiungere e/o mantenere un’adeguata erezione, è bene rivolgersi allo specialista andrologo per gestire il disturbo e mantenere una buona qualità di vita e per escludere la presenza di altre malattie misconosciute.

Diagnosi ed esami strumentali

Una buona valutazione diagnostica prevede come corretto approccio iniziale l’anamnesi e l’esame obiettivo.

Un’accurata anamnesi è volta ad identificare possibili cause, patologie e fattori di rischio (con attenzione anche alla componente psico-relazionale che potrebbe incidere ed interferire sulla funzione sessuale) e terapie farmacologiche che il soggetto assume quotidianamente.

Inoltre, vengono indagate le caratteristiche sintomatologiche della disfunzione e la vita sessuale del paziente, ponendo domande specifiche.

Fondamentale è la visita con esame obiettivo dei genitali esterni, che consiste nella palpazione del pene e dei testicoli, ed ha la finalità di evidenziare eventuali alterazioni anatomiche e strutturali che possono essere cause organiche di deficit erettile.

Esami diagnostici

Sulla base di ciò che viene evidenziato da queste prime valutazioni, il medico specialista decide se e quale esame diagnostico richiedere. Tra questi possono esserci:

Esami del sangue

Sono utili per valutare diabete, livelli ormonali maschili, assetto lipidico, funzionalità epatica e altri possibili fattori di rischio associati al deficit di erezione.

Esame delle urine

E’ richiesto per valutare diabete e altri possibili fattori di rischio legati al deficit erettile.

Monitoraggio della tumescenza peniena notturna

E’ un test che mediante il posizionamento di rilevatori ad anello posti a diversi livelli del pene (base e punta) durante la notte – per 3 notti consecutive -, permette di rilevare le erezioni spontanee che avvengono durante il sonno.

Ad ogni modo, è un esame che non sempre è altamente attendibile.  

Ecocolordoppler penieno

Si tratta di un esame non invasivo, riproducibile, che permette di studiare il flusso sanguigno all’interno dei vasi dei corpi cavernosi del pene.

Questa ecografia viene eseguita sia in condizioni basali (ecocolordoppler penieno basale) che durante l’erezione. Quest’ultima modalità avviene mediante iniezione nei corpi cavernosi di un farmaco vasoattivo che stimola l’erezione, per valutare la circolazione sanguigna del pene anche durante l’erezione (ecocolordoppler penieno dinamico).

Cavernosometria dinamica e arteriografia selettiva dinamica delle arterie peniene

Sono esami radiologici molto più invasivi rispetto all’ecografia, che vengono eventualmente richiesti come step successivo rispetto a questa, e permettono di identificare in modo più preciso la localizzazione di un eventuale alterazione della vascolarizzazione peniena.

Misurazione dei potenziali evocati sacrali

E’ un esame neurologico che mira a studiare la conduzione elettrica degli stimoli sensitivi e motori della regione genitale. Permette pertanto di valutare un eventuale problema neurologico che potrebbe essere alla base del deficit erettile.

Valutazione psicologica

La diagnosi è un passo fondamentale per individuare la causa alla base della disfunzione erettile, che poi guiderà la scelta dell’approccio terapeutico migliore e più appropriato (ossia trattamento farmacologico, psico-sessuologico o chirurgico).

Disfunzione erettile: cure e trattamenti

Il trattamento della disfunzione erettile prevede una terapia causale e un trattamento sintomatologico.

L’obiettivo primario è quello di identificare e trattare – quando identificata – la causa, e non solo trattare il sintomo (ossia il problema di ottenimento e/o mantenimento di un’erezione valida).

Trattamento causale

Il trattamento del deficit erettile consiste nella terapia della causa e/o fattori di rischio che lo determinano (trattamento causale). Nello specifico:

Trattamento sintomatologico

Oltre al trattamento delle cause e/o fattori di rischio associati alla disfunzione erettile, la sua cura prevede la possibilità di un trattamento sintomatologico, che mira ad aiutare il ripristino di un’erezione valida (in termini sia di ottenimento che di mantenimento).

Farmaci per la cura della disfunzione erettile

Questa terapia utilizza diverse classi di farmaci (terapia medica), che non sempre riescono a curare il deficit. Affiancare il percorso psicologico alla terapia farmacologica aiuta ad aumentare le probabilità di risoluzione del problema (soprattutto nel deficit erettile dei giovani, che più frequentemente riconosce una causa psicologica, al contrario degli anziani, in cui spesso sono fattori di rischio generali – come cardiopatie, diabete, ipertensione – la causa del disturbo).

Quali sono?

I farmaci di prima linea che si utilizzano nella cura della disfunzione erettile sono gli inibitori della 5-fosfodiesterasi che permettono di “dare un aiuto” all’erezione, inducendo un’erezione naturale e non artificiale poiché, andando a potenziare gli effetti dell’ossido nitrico, migliorano l’afflusso di sangue ai corpi cavernosi – e di conseguenza anche la capacità di ottenere l’erezione.

Esempi di questa classe di farmaci sono:

Possono essere assunti per bocca, oppure con film sublinguali e agiscono non in modo immediato, ma dopo diversi minuti (tra i 15 e i 60 minuti a seconda del tipo di farmaco).

Sono presenti in commercio diversi dosaggi che possono essere prescritti dal medico sulla base della gravità della sintomatologia ed efficacia nel paziente.

Controindicazioni ed effetti collaterali di questi farmaci

Le principali controindicazioni all’utilizzo di questi farmaci sono ipotensione e concomitante terapia con alcuni farmaci antianginosi che dilatano le coronarie (come i nitroderivati).

Quindi, l’utilizzo di questi farmaci deve avvenire sotto stretto controllo medico specialistico, sia per i possibili effetti collaterali, sia per le interazioni con altri farmaci, sia per l’adeguata somministrazione della terapia stessa in termini di dosaggio che di modalità di assunzione.

Nei casi in cui questi farmaci non funzionano o sono controindicati, si può passare a farmaci di seconda linea (ossia farmaci più invasivi).

Questi permettono di ottenere un’erezione “artificiale”, senza bisogno di stimolazione da parte del partner. La somministrazione può avvenire per via intra-uretrale (ossia attraverso l’uretra) o tramite iniezioni intra-cavernose (ossia direttamente all’interno dei corpi cavernosi del pene),

Un esempio è l’alprostadil, che agisce dopo circa 10 minuti ed ha un effetto di circa 30-60 minuti.

Chirurgia: protesi peniena

Nei casi in cui la terapia medica risulta inefficace, o è controindicata, la terapia sintomatica è chirurgica.

Nello specifico consiste nell’impianto di una protesi peniena, ossia l’inserimento chirurgico di dispositivi cilindrici su entrambi i lati del pene che permettono di ottenere l’erezione in modo meccanico artificiale. Ad oggi, esistono diversi tipi, i cui principali si dividono in protesi idrauliche e protesi semirigide.

Le protesi peniene idrauliche permettono di ottenere un’erezione “artificiale” mediante un liquido (attivazione idraulica) che, dopo essere stata attivata, gonfia la protesi. Nonostante si tratti di erezioni “artificiali”, queste simulano bene l’erezione fisiologica.

Invece, le protesi peniene semirigide prevedono il collocamento nel pene di un materiale semirigido malleabile, che garantisce una semi-erezione costante.

Le protesi peniene in generale permettono di ottenere un alto grado di soddisfazione tra gli uomini, ma, come qualsiasi altro intervento chirurgico, sono delle terapie invasive, associate a rischio di complicazioni, sia legati all’anestesia, sia all’intervento chirurgico (come per esempio le infezioni).

Onde d’urto

Di recente scoperta ed utilizzo sono le onde d’urto a bassa energia, che, migliorando il microcircolo vascolare, possono essere d’aiuto nei pazienti con disfunzione erettile.

Nei casi più lievi possono portare a guarigione, mentre nei casi più gravi non responsivi ai farmaci possono comunque migliorare la risposta.

Disfunzione erettile: complicazioni

Le complicanze della disfunzione erettile possono essere:

Disfunzione erettile: come prevenirla

Mantenere uno stile di vita sano e salutare, insieme alla riduzione dei fattori di rischio legati alla disfunzione erettile, permettono di limitare l’evenienza di sviluppare questo disturbo.

Nello specifico, buoni principi ed indicazioni sono:

Fonti
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