Sommario
La cirrosi epatica è causata da una malattia cronica (a lungo termine) che danneggia il tessuto epatico. Possono passare molti anni prima che il danno al fegato porti a tale conseguenza.
Il termine cirrosi indica la sostituzione del tessuto epatico sano con uno cicatriziale disfunzionale. Con il progredire della malattia, l’architettura del fegato tende ad apparire sempre più disorganizzata.
La cirrosi è l’ultimo stadio della fibrosi epatica e può essere causata da molteplici patologie come l’epatite o l’alcolismo cronico. Dal punto di vista istopatologico essa è caratterizzata dalla presenza di noduli rigenerativi circondati da tessuto fibroso dall’aspetto denso. La patologia può rimanere asintomatica per molti anni e quando si manifesta i disturbi sono spesso aspecifici (mancanza di appetito, affaticamento o perdita di peso).
Le conseguenze più tarde comprendono ipertensione portale, ascite e in caso di scompenso, insufficienza epatica. La diagnosi spesso necessita l’esecuzione di una biopsia. Se la cirrosi non viene trattata, il fegato non sarà più in grado di funzionare ed entrerà nell’ultimo stadio della malattia noto come insufficienza epatica. “Cirrosi scompensata” è il termine usato per descrivere lo sviluppo di complicanze specifiche derivanti dalla malattia stessa. La condizione è pericolosa per la vita, ma se la diagnosi arriva precocemente e la causa viene trattata, ulteriori danni possono essere limitati.
Cirrosi epatica: che cos’è
La cirrosi è l’ultimo stadio dell’epatite in cui un’estesa aerea cicatriziale (fibrosi) causa il cambiamento dell’architettura dell’organo, minacciandone la funzionalità.
Qualsiasi malattia epatica cronica, indipendentemente dal fattore che la causa, evolve nel tempo con l’insorgenza di infiammazione, necrosi cellulare ed eventualmente fibrosi epatica.
Anatomia del fegato
Il fegato svolge molte funzioni essenziali per l’organismo come la neutralizzazione delle sostanze nocive, la pulizia del sangue e la creazione di nutrienti vitali.
Esso produce anche proteine che aiutano la coagulazione del sangue, trasportano l’ossigeno e supportano il sistema immunitario.
La bile, la sostanza necessaria per digerire il cibo, aiuta l’organismo a immagazzinare gli zuccheri (glucosio) per formare il glicogeno. Il metabolismo epatico dei grassi saturi produce il colesterolo.
Come avviene il danno epatico?
Il grado di fibrosi epatica viene determinato dopo una biopsia o altre indagini (FibroScan o FibroMax) sotto forma di punteggio.
Ci sono diverse scale che vengono usate:
- Knodell
- Ishak
- Metavir.
Secondo Knodell e Metavir ci sono quattro fasi di sviluppo:
- F0 = senza fibrosi
- F1 = fibrosi portale senza setti
- F2 = fibrosi portale con pochi setti
- F3 = numerosi setti, senza cirrosi
- F4 = cirrosi epatica.
Chi viene colpito dalla cirrosi
Le persone hanno maggiori probabilità di contrarre la cirrosi se:
- Hanno abusato di alcol per molto tempo.
- Sono state infettate con un virus dell’Epatite B o C (specialmente senza trattamento).
- Hanno il diabete di tipo 2.
- Hanno più di 50 anni.
- Soffrono di obesità.
- Fanno uso di stupefacenti.
- Fanno uso di aghi non sterili.
- Hanno contatti sessuali promiscui senza preservativo.
Quali sono le cause della cirrosi epatica
Le cause più comuni sono:
Alcolismo cronico
L’alcolismo è una delle principali cause di cirrosi epatica. L’abuso di alcol può causare infiammazione del fegato che, nel tempo, può portare alla cirrosi. La quantità di alcol che può arrivare a danneggiare il fegato varia da persona a persona.
Epatite virale cronica
L’epatite causata dal virus C è un’altra causa comune di cirrosi epatica. Il VHC porta all’infiammazione del fegato, che nel tempo provoca la cirrosi (circa 1 persona su 4). Anche l’epatite causata dal virus B o D può causare cirrosi.
Steatoepatite non alcolica (NASH)
L’accumulo di grasso nel fegato, che non è causato dal consumo di alcol, è chiamato steatosi epatica non alcolica (NASH in inglese).
La NASH può causare infiammazione del fegato con conseguente cirrosi. Le persone che soffrono di NASH sono spesso portatrici di altri problemi di salute come:
- diabete
- obesità
- colesterolo alto
- malattie coronariche
- malnutrizione proteica
- abitudini alimentari scorrette.
Malattie del dotto biliare
Limitano o impediscono alla bile di fluire verso l’intestino tenue, pertanto questa rimane bloccata nel fegato causando infiammazione che può causare cirrosi. Due malattie comuni delle vie biliari sono la colangite sclerosante primitiva e la cirrosi biliare primitiva.
Malattie genetiche
Alcune malattie genetiche ereditarie possono causare la cirrosi. Si tratta di malattie che interferiscono con il metabolismo di varie sostanze prodotte dal fegato.
Tra queste ricordiamo:
- malattia di Wilson
- emocromatosi
- malattie da accumulo di glicogeno
- deficit di alfa-1 antitripsina (DAAT).
Malattie autoimmuni
La più importante tra di esse è l’epatite autoimmune, in cui il sistema immunitario prende come bersaglio gli epatociti classificandoli come estranei all’organismo.
Altre possibili cause
- Infezioni, come la schistostomiasi o la sifilide.
- Farmaci come il metotrexato (una classe di immunosoppressori) o l’abuso di paracetamolo. Anche la reazione a determinati farmaci può influenzare il fegato, ma è una situazione rara. Alte dosi di vitamina A sono epatotossiche e l’ipervitaminosi cronica A può causare fibrosi epatica.
- Esposizione a determinate sostanze epatotossiche come l’arsenico, una sostanza presente in natura.
- Infezioni a lungo termine con vari batteri o parassiti possono colpire il fegato.
- Cirrosi cardiaca: il cuore è una pompa che spinge il sangue in tutto il corpo e, quando non funziona bene, questo può accumularsi nel fegato a causa di una congestione.
Cirrosi epatica: fattori di rischio
Tra i principali, ricordiamo un aumento del consumo di alcol, eccesso di peso ed obesità.
Anche comportamenti che espongono al rischio di contrarre infezioni virali come la condivisione di aghi e rapporti sessuali non protetti aumentano il rischio di epatite B e C, che possono portare alla cirrosi epatica nel corso del tempo.
Sintomi della cirrosi epatica
La cirrosi è spesso asintomatica fino a quando il danno epatico non diventa esteso. Le statistiche mostrano che un terzo dei pazienti non sviluppa sintomi e se compaiono non sono specifici. Questi includono:
- Mancanza di appetito.
- Affaticamento e pallore (causati dal rilascio di citochine, anemia ed ipersplenismo).
- Difficoltà a respirare (dispnea, dovuta a ipertensione portale).
- Nausea.
- Perdita di peso.
- Diarrea.
- Vomito.
- Febbre.
- Ittero (ingiallimento delle mucose e della pelle).
- Depositi o macchie gialle nella zona degli occhi (xantelasmi).
- Vene a tela di ragno (teleangectasie).
- Sanguinamenti frequenti.
- Facile comparsa di lividi, anche per piccoli traumi insignificanti.
- Arrossamento dei palmi (eritema palmare).
- Atrofia testicolare.
- Ginecomastia (aumento del seno negli uomini).
- Cicli mestruali anormali (causati dallo squilibrio della produzione ormonale e del metabolismo).
- Riduzione della libido.
- Dolore addominale (da ingrossamento del fegato, formazione di calcoli biliari o accumulo di liquido ascitico).
- Prurito (dalla deposizione cutanea della produzione di bile).
- Feci di colore chiaro o con presenza di sangue.
- Urina più scura (arancione o marrone).
Cirrosi epatica: complicazioni
Ipertensione portale
L’ipertensione portale (nelle vene che irrorano il fegato) è una delle manifestazioni tardive più comuni e temute della malattia.
La cirrosi rallenta la normale circolazione del sangue attraverso il fegato, aumentando così la pressione nella vena porta, che trasporta il sangue fuori dall’intestino e dalla milza al fegato.
Nella circolazione epatica la pressione sanguigna aumenta. L’ipertensione portale è la complicanza più grave della cirrosi. A sua volta essa provoca:
- emorragie gastrointestinali
- ascite
- insufficienza renale acuta (sindrome epatorenale)
- ipertensione polmonare (ipertensione portopolmonare)
- sindrome epatopolmonare.
Edema e ascite
L’ipertensione portale provoca un accumulo di liquidi nelle gambe (edema) e nella cavità addominale (ascite).
L’edema e l’ascite possono essere il risultato dell’incapacità del fegato di produrre in quantità sufficiente determinate proteine come l’albumina. La ritenzione di liquidi nell’addome può causare:
- dolore
- difficoltà respiratorie
- disidratazione.
L’ascite è anche un fattore di rischio per la peritonite batterica.
Encefalopatia epatica
In questa condizione le tossine si accumulano nel flusso sanguigno perché il fegato fibrotico non può rimuoverle dal corpo.
Quindi, queste tossine possono causare cambiamenti nel comportamento, confusione e persino incapacità nel prendersi cura di sé stessi.
Alcune persone diventano sonnolente e non riescono a muoversi facilmente. I sintomi dell’encefalopatia epatica possono variare da un affaticamento o lieve deterioramento cognitivo alla letargia (mancanza di risposta agli stimoli) ed al coma.
Splenomegalia (ingrossamento della milza)
L’ipertensione portale può anche causare problemi alla milza. La diminuzione della conta leucocitaria e piastrinica può essere segno di cirrosi da ipertensione portale.
Sanguinamento
L’ipertensione portale fa sì che il sangue venga reindirizzato alle vene più piccole, che si ingrandiscono e diventano varicose.
Pressate dalla quantità extra di sangue, queste piccole vene si rompono, causando gravi emorragie. Condizioni pericolose per la vita si verificano frequentemente nell’esofago inferiore (varici esofagee) o nel rivestimento dello stomaco (varici gastriche).
Se il fegato non è in grado di produrre sufficienti fattori di coagulazione le emorragie possono essere frequenti.
Anemia
L’anemia può verificarsi a causa di splenomegalia o emorragia cronica da varici, da carenza di folati nelle persone con alcolismo cronico o per via dell’emolisi (distruzione dei globuli rossi).
Malattia tromboembolica
A causa della trombocitopenia (basso numero di piastrine) e della ridotta produzione di fattori della coagulazione, si assiste ad un aumento del rischio sia di sanguinamento che di trombi.
Infezioni frequenti
Il corpo di chi ha la cirrosi lotta duramente contro le infezioni perché il fegato non riesce a formare tutte le proteine necessarie (immunoglobuline). Inoltre, l’ascite in sé può causare una peritonite batterica spontanea, con rischio di sepsi.
Malnutrizione
La cirrosi rende difficile per il corpo metabolizzare i nutrienti, il che provoca perdita di peso e malnutrizione.
Ittero
Si verifica quando il fegato malato non riesce a rimuovere una quantità sufficiente di bilirubina dal sangue (un residuo giallo-marrone, prodotto dalla distruzione dei globuli rossi invecchiati). L’ittero provoca ingiallimento delle mucose della pelle, degli occhi ed urine scure.
Malattie ossee
Alcune persone con cirrosi soffrono di decalcificazione ossea (osteoporosi), con un aumentato rischio di fratture.
Aumento del rischio di cancro al fegato
La maggior parte delle persone che sviluppa il cancro al fegato ha sofferto di cirrosi epatica.
Altre complicazioni possono essere:
- menopausa precoce
- diabete
- perdita muscolare.
Inoltre, le persone affette hanno spesso carenze di micronutrienti, le più comuni delle quali includono magnesio, selenio, vitamina B1, vitamina B2, vitamina A, vitamina C, vitamina D e vitamina E.
Diagnosi
Le persone con cirrosi allo stadio iniziale di solito non hanno sintomi. Spesso la malattia viene scoperta dopo un prelievo di routine o un‘ecografia addominale per altri problemi. Per confermare la diagnosi il medico esegue un esame fisico obiettivo e raccomanda accertamenti ematologici e di immagistica.
Cirrosi epatica: analisi del sangue
I test per determinare la funzionalità epatica che vengono solitamente raccomandati includono il dosaggio di alcuni enzimi come:
- TGP (ALT-alanina aminotransferasi): è presente nel fegato che aiuta a trasformare le proteine in energia.
- TGO (AST – aspartato aminotransferasi): è presente sia nel fegato che nei muscoli.
- ALP (fosfatasi alcalina): è presente nel fegato, nelle ossa, nei reni e nell’apparato digerente.
- GGT (gamma-glutamiltranspeptidasi): è presente nel fegato, nelle vie biliari e nel pancreas.
Anche alcune proteine vengono prese in considerazione, come:
- Immunoglobuline: il fegato le usa per combattere infezioni e trombi.
- Albumina: trasporta ormoni e vitamine nel corpo.
- Protrombina: contribuisce alla coagulazione del sangue.
- Bilirubina: è il pigmento giallo prodotto quando i globuli rossi si rompono.
Ulteriori test
Ulteriori test includono:
- Funzionalità renale: la creatinina viene controllata perché la capacità di filtrazione è compromessa negli stadi avanzati della cirrosi (scompensata).
- Screening delle infezioni virali: ad esempio per l’epatite B e C.
- Epatite autoimmune: valutazione dei livelli di anticorpi antinucleari.
- Emocromatosi: vengono determinati i livelli sierici di ferro.
- Test per la coagulazione.
Inoltre, il medico può raccomandare indagini paracliniche di immagistica per confermare la cirrosi epatica.
Diagnostica per immagini
L’Elastografia non invasiva (tecnica FibroScan) rileva il livello di rigidità del fegato ed a volte può escludere la necessità di una biopsia epatica.
La risonanza magnetica nucleare (RMN), la tomografia computerizzata (TAC) e l’ecografia addominale producono immagini epatiche valutandone le dimensioni, la circolazione sanguigna e la presenza di tumori.
Biopsia epatica
L’esecuzione della biopsia non è sempre necessaria per diagnosticare la cirrosi.
Tuttavia, il medico può raccomandarla per osservare la gravità, l’entità e la causa del danno epatico. Ad esempio, in un sospetto clinico di un quadro scompensato in cui l’immagistica non è conclusiva, viene eseguita una biopsia per confermare la diagnosi.
Un piccolo campione dell’organo viene prelevato ed analizzato dallo specialista anatomopatologo. In questo modo il grado di sensibilità di questa metodica raggiunge il 100%.
Chirurgia
In alcuni casi più rari la cirrosi viene diagnosticata durante un intervento chirurgico classico oppure attraverso il laparoscopio, un dispositivo dotato di una mini videocamera che viene inserita nell’addome attraverso una piccola incisione.
Cirrosi epatica: trattamenti e come curarla
Dipendenza dall’alcol
È essenziale che le persone con cirrosi causata dall’abuso di alcol smettano di bere perché esso, anche in piccole quantità, è tossico per il fegato. Il medico può anche raccomandare un programma di trattamento per la dipendenza che aiuti il paziente ad affrontare il problema passo passo.
Perdita di peso
Le persone con cirrosi causata da malattie epatiche non alcoliche possono migliorare la loro salute perdendono peso e controllando i livelli di zucchero nel sangue.
Farmaci
Alcuni farmaci possono limitare il danno alle cellule epatiche causato dall’epatite B o C attraverso trattamenti specifici per questi virus.
Esistono nuove, rivoluzionarie varianti di trattamento antivirale senza interferone che hanno dimostrato un alto tasso di successo in termini di eliminazione del virus dall’organismo.
Alcuni farmaci possono addirittura portare alla regressione della fibrosi epatica e ridurre il rischio di complicanze (come l’ipertensione e l’insufficienza d’organo).
Allo stesso tempo, nelle persone con cirrosi biliare primitiva diagnosticata precocemente (nota come colangite biliare primitiva), alcune terapie possono rallentare significativamente la progressione verso la cirrosi.
Altre possono alleviare alcuni sintomi come prurito, affaticamento e dolore. Gli integratori alimentari possono essere prescritti per la malnutrizione, per prevenire l’osteoporosi o per la steatosi (come quelli a base di Silimarina sotto controllo medico).
La cirrosi è cancro?
No, la cirrosi epatica non è cancro. Tuttavia, la maggior parte delle persone che ha il cancro al fegato è stata precedentemente diagnosticata con cirrosi.
La cirrosi è fatale?
Una diagnosi di cirrosi epatica non significa avere una patologia immediatamente fatale. Tuttavia, man mano che la condizione avanza si verificano più cicatrici e la funzionalità epatica continua a diminuire.
La prognosi cambia da soggetto a soggetto e molte nuove terapie sono state introdotte negli ultimi anni per fermare la progressione della malattia e scongiurare le complicazioni.
Come prevenire la cirrosi epatica
Puoi ridurre il rischio di cirrosi prendendoti cura della salute del tuo fegato.
- Non bere alcolici: nel caso di adulti sani si raccomanda di non superare 1 bicchiere di alcol al giorno.
- Mangia sano: adotta una dieta a base di frutta e verdura; per coprire il tuo fabbisogno proteico scegli cereali integrali e proteine magre; riduci la quantità di cibi grassi e fritti.
- Smetti di fumare.
- Mantieni un peso sano: il grasso corporeo può danneggiare il fegato.
- Fai attività fisica regolare nel limite della tolleranza.
- Riduci il rischio di epatite: condividere aghi e rapporti sessuali non protetti aumenta il rischio di epatite B e C; parla con il tuo medico della vaccinazione contro il virus B.
Scopri come depurare il fegato.
Fonti
- Williams EJ, Iredale JP. Liver cirrhosis. Postgrad Med J. 1998 Apr;74(870):193-202. doi: 10.1136/pgmj.74.870.193. PMID: 9683971; PMCID: PMC2360862.
- Lurie Y, Webb M, Cytter-Kuint R, Shteingart S, Lederkremer GZ. Non-invasive diagnosis of liver fibrosis and cirrhosis. World J Gastroenterol. 2015 Nov 7;21(41):11567-83. doi: 10.3748/wjg.v21.i41.11567. PMID: 26556987; PMCID: PMC4631961.
- Parola M, Pinzani M. Liver fibrosis: Pathophysiology, pathogenetic targets and clinical issues. Mol Aspects Med. 2019 Feb;65:37-55. doi: 10.1016/j.mam.2018.09.002. Epub 2018 Sep 13. PMID: 30213667.
- Bernardi M, Angeli P, Claria J, Moreau R, Gines P, Jalan R, Caraceni P, Fernandez J, Gerbes AL, O’Brien AJ, Trebicka J, Thevenot T, Arroyo V. Albumin in decompensated cirrhosis: new concepts and perspectives. Gut. 2020 Jun;69(6):1127-1138. doi: 10.1136/gutjnl-2019-318843. Epub 2020 Feb 26. PMID: 32102926; PMCID: PMC7282556.
Ti è piaciuto il nostro articolo? Condividilo su Pinterest.