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Binge eating: che cos’è, sintomi, diagnosi e come curare il disturbo da alimentazione incontrollata

binge eating: che cos'è, cause e sintomi, diagnosi e cure

Binge Eating disorder vuol dire letteralmente “abbuffata di cibo”. Si tratta di assumere grandi quantità di cibo in un breve lasso di tempo, con la sensazione di perdere il controllo su cosa e su quanto si sta mangiando. Queste crisi si associano generalmente a un forte disagio psicologico e al senso di colpa e di vergogna, che spesso portano a mangiare da soli o di nascosto.

Scopri questo disturbo e le sue caratteristiche, le cause e come si può curare.

Binge eating o disturbo da alimentazione incontrollata: che cos’è?

Letteralmente il Binge Eating Disorder (BED) vuol dire disturbo da alimentazione incontrollata. È spesso confuso con la bulimia perché entrambi si caratterizzano dall’ingestione di grandi quantità di cibo in maniera incontrollata.

In realtà, si tratta di un disturbo con cause e conseguenze diverse, poiché chi ne soffre, non cerca poi di rimediare e compensare in qualche modo per mantenere sotto controllo il peso.

Il Binge Eating si contraddistingue, invece, da episodi di abbuffate causati dalla perdita di controllo sul proprio comportamento. Chi soffre di questo disturbo alimentare avverte il bisogno di ingerire importanti quantità di cibo in poco tempo e voracemente. Accade poi, il più delle volte, senza avvertire il senso di fame, e comporta un doloroso e spiacevole senso di sazietà.

Sono episodi che si verificano ogni settimana per almeno tre mesi e si associano a diverse problematiche psicologiche e non, con un certo grado di compromissione della vita quotidiana e la possibile insorgenza di alcuni disturbi anche gravi come l’obesità, il diabete, l’ipertensione e il dolore cronico.

Il momento dell’abbuffata è molto spesso preparato e pensato, con l’acquisto del cibo o di un particolare tipo di alimento. Comunemente il momento dell’ingestione delle pietanze avviene in solitudine, perché si prova imbarazzo, vergogna o rabbia per il proprio comportamento. Infatti, ogni episodio d Binge Eating è seguito da senso di colpa e autosvalutazione.

Il disturbo è più comune nelle donne che negli uomini e di solito si manifesta intorno ai 20 anni.

Secondo i dati, circa il 79% delle persone con BED incontrollata soffre di un disturbo psichiatrico come Fobia specifica (37%) o sociale (32%), Disturbo da stress post-traumatico (26%), abuso o dipendenza da alcol (21%).

Quali sono le differenze con anoressia e bulimia?

Si tratta di disturbi alimentari, ma differiscono significativamente per quanto riguarda i sintomi e caratteristiche principali.

Binge Eating Disorder (BED)

Le persone che ne soffrono hanno episodi regolari di abbuffate. Questo significa che consumano grandi quantità di cibo in un breve periodo di tempo, sentendosi completamente fuori controllo durante questi episodi.

A differenza della bulimia poi, nel BED di solito alle abbuffate non seguono comportamenti compensativi come il vomito indotto, l’uso di purghe o di lassativi.

Nonostante la preoccupazione per l’aumento del peso e per l’immagine corporea, il soggetto non riduce le calorie o inizia a seguire diete restrittive per bilanciare le abbuffate.

Anoressia

In questo caso chi ne soffre vive costantemente la paura di ingrassare e cerca attivamente di perdere peso attraverso il digiuno o una dieta estremamente restrittiva.

Spesso quindi dimagriscono moltissimo ma possono avere una percezione distorta del proprio corpo, vedendosi sempre grassi, anche quando sono sottili o emaciati.

Inoltre, nonostante la restrizione alimentare, l’anoressia nervosa può prevedere l’uso di purghe, vomito autoindotto, l’impiego eccessivo di lassativi o l’esercizio fisico intenso.

Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sull’anoressia nervosa.

Bulimia

Nel caso della bulimia, le persone vivono episodi regolari di abbuffate simili a quelli nel BED, cui seguono comportamenti compensativi per cercare di neutralizzare l’assunzione del cibo.

Anche in questo caso possono fare uso di purghe o farmaci lassativi o vomitare, nonché eseguire esercizi fisici eccessivi. Infine, sono spesso preoccupate per il loro peso e la loro immagine corporea, ma diversamente dall’anoressia, di solito mantengono un peso corporeo più vicino alla norma.

In sintesi, il Binge Eating Disorder (BED) prevede il consumo incontrollato di grandi quantità di cibo senza comportamenti compensativi. L’anoressia nervosa riguarda una restrizione estrema dell’apporto calorico e la paura di ingrassare. La bulimia prevede, invece, abbuffate di cibo seguite da comportamenti per compensare l’assunzione eccessiva di nutrimento.

Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sui disturbi alimentari.

Binge Eating: sintomi e come si manifesta

Il sintomo più evidente è ciò che viene definita crisi iperfagica, cioè l’abbuffata spesso correlata a un disagio psicologico, come basso tono dell’umore, scarsa autostima e dispercezione corporea.

L’inevitabile aumento di peso e la sofferenza psicologica causano poi difficoltà nei rapporti interpersonali e nelle relazioni sociali, la cui conseguenza è un isolamento graduale.

Le implicazioni psicologiche, così come le complicanze mediche, determinano un significativo peggioramento della qualità di vita in chi ne soffre.

Le abbuffate poi sono caratterizzate da alcuni aspetti in cui l’assunzione di cibo avviene:

La gravità del disturbo è poi valutata in base alla frequenza degli episodi:

Nel Binge Eating, inoltre, alle abbuffate non segue l’eliminazione del cibo con il vomito o l’uso di purghe o lassativi, come nel caso della bulimia.

Le persone che ne soffrono per molto tempo, inevitabilmente vanno incontro a sovrappeso, se non a obesità, che a sua volta potrà comportare altri disturbi, come quelli a carico del cuore, respiratori, diabete, ecc., tipici delle malattie che comportano un eccessivo aumento del peso e del grasso corporeo.

Binge eating: cause, soggetti a rischio e chi ne soffre

Il disturbo da alimentazione incontrollata può verificarsi nelle persone con peso corporeo medio, ma è più comune in chi soffre di obesità, anche se la maggior parte delle persone obese non soffre di Binge Eating.

Può caratterizzare anche le persone con diabete di tipo 1 e di tipo 2. Il disagio di avere il diabete, infatti, che richiede una costante attenzione al controllo del peso e del cibo, potrebbe essere il motivo di tale correlazione.

D’altra parte è un disturbo che può contribuire allo sviluppo del diabete di tipo 2, sia attraverso un eccessivo aumento di peso, sia attraverso un aumento del rischio di anomalie metaboliche.

Tra le altre cause possono esserci esperienze infantili dolorose, come:

Secondo gli studi, inoltre, sembra esserci anche una componente genetica, grazie ad alcuni geni che influenzano il comportamento alimentare e possono essere trasmessi per via familiare. Questi geni influenzerebbero, nello specifico, i circuiti cerebrali che controllano l’appetito e l’umore.

Motivi

Comportamenti familiari

Le abitudini imparate dai genitori o dai familiari possono influenzare il modo in cui si mangia in generale.

Depressione

Se si è depressi, possono aumentare le probabilità di abbuffarsi come mezzo di consolazione. Infatti, circa la metà delle persone affette da disturbo da alimentazione incontrollata hanno sofferto anche di depressione.

Le ricerche però sono ancora in corso per capire se sia la depressione a provocare le abbuffate o viceversa. Le persone depresse hanno quindi maggiori probabilità di abbuffarsi? Oppure il senso di colpa e la vergogna le rendono depresse?

Bassa autostima

Spesso le persone che si abbuffano non si piacciono, non sono soddisfatte del loro aspetto.

Si confrontano con il giudizio degli altri o con le immagini femminili proposte in TV e nelle riviste che enfatizzano la magrezza. Sono tutti elementi che potrebbero sviluppare in persone più fragili un’immagine corporea negativa.

Stress e ansia

A volte l’abbuffata accade dopo aver vissuto un evento stressante, come un divorzio, un lutto o la perdita del lavoro. Tuttavia, potrebbe trattarsi di “alimentazione emotiva” quindi temporanea e che potrebbe non scatenare il Binge Eating.

Tuttavia, le persone con questo disturbo tendono a mangiare troppo se sono ansiose o stressate.

Dieta estrema

A volte il tentativo frustrante di perdere peso può portare invece ad abbuffarsi. Questo accade soprattutto quando le persone seguono diete poco salutari per dimagrire, come saltare i pasti o mangiare troppo poco.

Se non si raggiunge il peso desiderato, nonostante i sacrifici e le restrizioni, il senso di colpa e di demoralizzazione può portare a mangiare ancora di più.

Chi soffre di disturbo da alimentazione incontrollata, inoltre, può mettere a rischio anche salute mentale, sviluppando stati depressivi o ansiosi o perfino pensieri suicidari.

Possono anche soffrire di insonnia, problemi digestivi o dolori articolari e muscolari. Inoltre, più della metà delle persone affette da Binge Eating riferisce difficoltà nella sfera sociale e che interferisce con le loro normali attività quotidiane.

Diagnosi del Binge Eating Disorder

Anche se alcune persone possono saltuariamente mangiare troppo, ad esempio in occasione di un evento, una festività o di un avvenimento speciale, ciò non significa che soffrano di Binge Eating.

Il BED esordisce in genere tra la fine dell’adolescenza e i vent’anni, anche se può manifestarsi a qualsiasi età.

Per essere diagnosticato, è necessario aver avuto almeno un episodio di abbuffata a settimana per un minimo di tre mesi. La gravità varia da lieve (caratterizzata da uno a tre episodi di abbuffata a settimana), a estrema (con 14 o più episodi a settimana).

Un’altra caratteristica importante è quella di non intraprendere azioni per “annullare” un’abbuffata, come abbiamo già detto.

Binge eating: scale di valutazione

Inoltre, la valutazione medica dovrebbe tenere conto dei seguenti aspetti per porre una diagnosi di BED:

È poi richiesto di sottoporsi ad alcuni esami per valutare le comorbidità associate al sovrappeso o all’eventuale obesità scaturite dal BED. Quindi, controllare regolarmente la pressione, la glicemia e verificare, in caso di sospetto, un abuso fisico o sessuale.

Test di valutazione per diagnosticare il binge eating

Gli strumenti comunemente utilizzati per valutare il disturbo da alimentazione incontrollata sono i seguenti:

Diagnosi differenziale

Le malattie che rientrano nella diagnosi differenziale del disturbo da alimentazione incontrollata sono le seguenti:

Binge eating e obesità

L’obesità è una condizione caratterizzata da un eccesso di grasso corporeo che può comportare gravi rischi per la salute. Può essere causata da diversi fattori, tra cui la genetica, il metabolismo, lo stile di vita, la dieta e i fattori ambientali. Il Binge Eating quindi può essere un fattore di rischio per lo sviluppo dell’obesità.

Chi ne soffre, infatti, consuma grandi quantità di cibo ad alto contenuto calorico, con un aumento di peso significativo nel tempo. Inoltre, il BED può creare un circolo vizioso, poiché si usa il cibo come meccanismo compensativo per affrontare stress, ansia o depressione. È facile quindi che, diversi episodi di alimentazione incontrollata, portino a ingrassare progressivamente, fino all’obesità.

È importante sottolineare che l’obesità è una condizione complessa e il BED è solo uno dei molti fattori che possono contribuire alla sua insorgenza.

Inoltre, i disordini alimentari abbracciano l’ampio spettro dell’alimentazione “ipercontrollata”, che porta all’anoressia nervosa, fino a una varietà di forme di alimentazione “sottocontrollata”, come la bulimia e il Binge Eating o la sindrome del consumo notturno (NES), in cui si mangia quando si dovrebbe digiunare. BED e NES sono spesso in comorbilità con sovrappeso e obesità.

Si stima che i soggetti affetti da BED abbiano una probabilità 3-6 volte maggiore di diventare obesi rispetto ai soggetti sani. Infatti, tra le persone che si sottopongono a chirurgia bariatrica, la prevalenza di Binge Eating è molto più elevata e va dal 4,2% al 47% .

Cura e trattamenti per il binge eating disorder

La cura del disturbo da alimentazione incontrollata (BED) varia in base agli obiettivi del trattamento e coinvolge diverse opzioni terapeutiche.

Tali obiettivi possono includere il controllo del peso corporeo eccessivo, la gestione degli episodi di abbuffate, la riduzione dell’ansia legata all’immagine corporea e la gestione di eventuali condizioni psichiatriche presenti come ansia, disturbo da uso di sostanze e depressione.

Gli strumenti sono diversi e includono:

La scelta del trattamento dipende dalle esigenze individuali del soggetto e va discussa con un medico specializzato in disturbi alimentari.

Fonti
  1. Disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder).
  2. Binge Eating Disorder.
  3. Definition & Facts for Binge Eating Disorder.
  4. Healthline.
  5. Ncbi.
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