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Artrite: che cos’è, differenze con l’artrosi, sintomi, cause, cura e dieta antinfiammatoria

artrite: cos'è, sintomi, tipi, cause, diagnosi, cure e dieta

Il termine “artrite” significa letteralmente “infiammazione dell’articolazione”.

Infezioni, disfunzioni metaboliche (come gotta ed acidi urici), disturbi autoimmuni e traumi sono tra le cause principali che danno vita a più di 200 sottotipi della patologia.

L’artrite reumatoide si ha quando il corpo confonde le proprie cellule come straniere e le attacca cercando di neutralizzarle. Invece, la gotta è causata dal deposito di cristalli di acido urico nelle articolazioni doloranti. Quando compaiono gonfiore e rigidità il proprio medico curante raccomanda al paziente di fare delle analisi del sangue o di immagistica (radiografia), se opportuno.

La terapia dell’artrite è più che altro conservativa (farmacologica) ma se necessario è anche possibile intervenire chirurgicamente sulle articolazioni per migliorare la possibilità di movimento. A queste metodiche vanno sicuramente associate delle terapie riabilitative costanti (fisioterapia) insieme ad uno stile di vita sano ed equilibrato nel regime alimentare. 

Cos’è l’artrite?

Un’articolazione è un’area in cui si incontrano due ossa che lavorano per muovere due segmenti diversi del corpo.

La parola “artrite” significa letteralmente infiammazione di una o più articolazioni; essa è spesso accompagnata da un dolore ai polsi, alle ginocchia, alle caviglie o ai gomiti che prende il nome di “artralgia.”

Quando sono interessate quattro o più articolazioni, viene utilizzato il termine “poliartrite”.

Qual è la differenza tra artrosi e artrite?

L’artrite è una patologia infiammatoria con una maggiore rapidità di evoluzione che inizia dalla membrana sinoviale (dal latino, “a forma di uovo”) che riveste le piccole articolazioni, come quelle della mano e del piede.

Al contrario, il dolore dell’artrosi, compare soprattutto a riposo, più frequentemente la notte e diminuisce con il movimento.

La sensazione di rigidità dura solitamente oltre i 30 minuti ed è spesso accompagnata da gonfiore e arrossamento dell’articolazione interessata.

Invece, l’artrosi è una malattia degenerativa provocata dal logoramento delle articolazioni, con una minima componente infiammatoria, che colpisce prima la cartilagine articolare e poi avanza verso l’osso sottostante.

È altamente diffusa nella popolazione, specie dopo i 50 anni di età. Un po’ alla volta la cartilagine si consuma, finché le due estremità ossee arrivano a toccarsi, deformando la zona.

Quando si arriva a questo punto si parla di “artrosi deformante” che provoca dolore e difficoltà nei movimenti. I pazienti più colpiti hanno un’età compresa fra i 30 e i 60 anni ma è possibile che interessi anche i più giovani.

Si manifesta con un dolore che compare al movimento, la sensazione di rigidità che si prova è modesta e dura in genere pochi minuti. La si riconosce anche da alcuni rumori che fa a volte l’articolazione, che sembra quasi scricchiolare e con il riposo si assiste ad un notevole miglioramento della sintomatologia.

Sintomi

Come le cause dei diversi tipi di artrite possono variare e coprire un’ampia gamma di fattori, anche il ventaglio e la posizione dei sintomi possono variare a seconda della forma di cui soffre un paziente.

Quest’ultimi possono svilupparsi gradualmente o improvvisamente e poiché l’artrite è spesso una malattia cronica, possono apparire e scomparire oppure persistere nel tempo.

Dolori articolari

Questo tipo di disturbi può essere costante oppure apparire e scomparire. Inoltre, il dolore alle articolazioni o ai polsi può essere generalizzato o localizzato in un punto.

Gonfiore delle articolazioni

In alcune forme di artrite la pelle sopra l’articolazione colpita può diventare arrossata e gonfia, calda al tatto e protuberante.

Rigidità delle articolazioni

La rigidità è un sintomo tipico dell’artrite specie al mattino quando il paziente si sveglia, dopo essere stato seduto in ufficio o dopo essere rimasto a lungo in macchina.

Altre forme della malattia provocano rigidità delle articolazioni o dei polsi dopo l’esercizio fisico o in modo persistente.

Tipi di artrite

Esistono circa 200 tipi di artrite, eccone alcuni tra i più importanti.

Forma degenerativa

Si riferisce a un gruppo di malattie che comportano principalmente danni alla cartilagine che ricopre le estremità delle ossa.

La funzione principale di quest’ultima, tessuto liscio e scivoloso, è quella di aiutare le articolazioni a muoversi facilmente ma diventando più sottile e ruvida, per compensare, il corpo inizia a rimodellare l’osso nel tentativo di ripristinare la stabilità dell’articolazione.

Ciò può portare allo sviluppo di “becchi” ossei indesiderati (chiamati osteofiti) o può causare deformità articolari, trasformandosi in osteoartrite.

Artrite infettiva

E’ un batterio, un virus o un fungo microscopico che penetra nell’articolazione e a volte può portare infiammazione. Ad esempio, se l’artrite è causata dal batterio che causa la gonorrea, prende il nome di “artrite gonococcica”.

Le articolazioni più comunemente colpite sono quelle del ginocchio e dell’anca. Nella maggior parte dei casi, l’infezione può essere trattata con antibiotici e scongiurare l’andamento cronico della malattia.

Gotta

L’acido urico è una sostanza chimica creata quando il nostro corpo scompone sostanze chiamate purine. Queste si trovano nelle cellule umane e in alcuni alimenti proteici.

Gran parte dell’acido urico si dissolve nel sangue e “viaggia” verso i reni.

Da qui, raggiunge le urine. Alcuni pazienti hanno livelli molto elevati di acido urico perché i loro corpi o lo producono naturalmente in eccesso oppure non sono in grado di eliminarlo.

La gotta è un esempio di artrite metabolica e può manifestarsi e scomparire in episodi periodici, oppure può diventare cronica se l’uremia nel corpo non viene ridotta.

La gotta colpisce spesso una o più articolazioni, come l’alluce e le mani, prediligendo dunque le estremità.

Artrite reumatoide

Sebbene considerate una malattia degli anziani, le patologie reumatiche colpiscono notevolmente la popolazione adulta, i giovani e persino i bambini.

La categoria delle malattie reumatiche comprende oltre 200 forme e in Italia, secondo le statistiche, ci sono oltre 400.000 persone che ne soffrono, raggiungendo così un’incidenza totale di 2-4 nuovi casi per anno su 10.000 individui adulti.

Tra le forme più comuni ci sono:

L’infiammazione persistente nel liquido sinoviale porta alla degenerazione della cartilagine e dell’osso con conseguente deformità articolare, dolore, gonfiore e arrossamento dell’area.

L’artrite reumatoide può iniziare a qualsiasi età ed è associata a una prolungata rigidità dopo un periodo di riposo, compromettendo la qualità di vita.

Artrite pediatrica

“Artrite infantile” (con debutto sotto i 16 anni) è un termine generico che copre un gran numero di sottotipi che potremmo raggruppare in 3 schemi di classificazione, come:

Forma reattiva

E’ una forma cronica che presenta le seguenti tre condizioni:

Questa forma è chiamata reattiva perché si pensa che coinvolga un sistema immunitario che reagisce eccessivamente alla presenza di infezioni batteriche che si verificano all’interno dei vari organi, portando a un’infiammazione spontanea delle articolazioni e degli occhi (congiuntivite).

L’artrite reattiva è stata a lungo chiamata sindrome di Reiter.

Artrite psoriasica

Sebbene la maggior parte dei pazienti sviluppi prima la psoriasi e solo successivamente l’artrite, occasionalmente possono verificarsi problemi articolari prima dell’insorgenza delle lesioni cutanee.

L’artrite psoriasica si ha quando il sistema immunitario attacca cellule e tessuti sani e provoca infiammazione in alcune articolazioni.

Post traumatica

L’artrite correlata ad eventi traumatici, ferite o incidenti, è collegata al rischio di lesioni dovute ad attività specifiche. Pertanto, dopo che il paziente ha subito un certo trauma, può verificarsi l’infiammazione sotto forma di artrite.

Cause dell’artrite: fattori e soggetti a rischio

Le cause dell’artrite dipendono dalla forma della malattia. Alcuni tipi, ad esempio, sono dovuti alla rottura e all’usura della cartilagine (come l’artrosi), oppure altri all’infiammazione derivante da un sistema immunitario iperattivo (come l’artrite reumatoide).

Infezioni

Esistono alcune forme di artrite infettiva in cui un batterio, un virus o un fungo che penetra in un’articolazione arriva a causare infiammazione.

Alcuni esempi di microrganismi includono:

Difetti del sistema immunitario

Tra i fattori che contribuiscono allo sviluppo dell’artrite ricordiamo anche le carenze o le disfunzioni del sistema immunitario che ad esempio, nell’artrite psoriasica, attacca tessuti e cellule sane provocando infiammazione all’interno delle articolazioni.

Tra le patologie di causa autoimmune ricordiamo anche l’artrite reumatoide e il lupus eritematoso sistemico.

Disfunzioni metaboliche

Un metabolismo anormale può portare a malattie come la gotta e la pseudogotta. La gotta è un tipo di artrite strettamente correlata anche alla dieta, in quanto causata da alti livelli di acido urico che può essere il risultato di un regime ricco di purine (composti chimici che risultano dal metabolismo delle carni).

L’acido urico si accumula in eccesso in alcuni pazienti e forma cristalli aghiformi all’interno dell’articolazione.

Il risultato è la comparsa improvvisa di dolore articolare acuto o, come viene anche chiamato nel linguaggio specializzato, attacco di gotta.

Traumatismi delle articolazioni

Ci sono alcuni fattori che aumentano, ad esempio, il rischio di sviluppare l’artrite. Questi includono recenti lesioni alle articolazioni o ai polsi. Un altro esempio è l’artrosi, causata dalla normale usura o da danni alla cartilagine.

Un’infezione o un trauma (come una ferita aperta, un incidente) alle articolazioni può aggravare questo danno naturale ai tessuti.

Cause genetiche

Ci sono diversi fattori che possono aumentare il rischio di una persona di sviluppare l’artrite psoriasica e uno di questi è la storia familiare.

Ad esempio, molti pazienti affetti hanno un genitore o un fratello o una sorella precedentemente diagnosticati con la malattia, motivo per cui i ricercatori associano frequentemente una correlazione con i marcatori genetici. 

Diagnosi ed esami strumentali per individuare l’artrite

Un passaggio estremamente importante per il paziente è diagnosticare la forma di artrite di cui soffre, perché solo in questo modo il medico può consigliare un trattamento mirato, in modo che la malattia non influisca sulla sua qualità di vita.

Durante l’esame fisico il medico controlla le articolazioni alla ricerca di gonfiore, arrossamento e calore, per poi passare ad apprezzare la qualità dei movimenti consentiti.

In secondo luogo vengono utilizzati gli esami del sangue (Reuma test, VES, PCR), esami delle urine e un test del liquido articolare (chiamato liquido sinoviale).

Per prelevare un campione il medico disinfetta e anestetizza l’area prima di inserire un ago nello spazio articolare per estrarre una piccola quantità di liquido sinoviale (una procedura chiamata aspirazione). Inoltre, uno dei metodi di diagnostica per immagini più consigliati, è rappresentato dalla radiografia.

Utilizzando un basso livello di raggi X questa può mostrare perdita di cartilagine, danni meccanici e possibili osteofiti formati in loco.

Altri metodi utilizzati ai fini diagnostici sono: la tomografia computerizzata (TAC), la risonanza magnetica (RMN) e l’ecografia, il metodo con cui è possibile visualizzare immagini di tessuti molli e cartilagine.

Come si cura l’artrite

Il trattamento per le varie forme di artrite si concentra sull’alleviare o calmare i sintomi e sul miglioramento della funzione articolare.

Il paziente, dopo una prima diagnosi, potrebbe aver bisogno di provare diversi trattamenti o combinazioni di farmaci prima di determinare quale opzione funzioni meglio per lui.

Terapia farmacologica

I farmaci usati dai reumatologi per curare l’artrite variano a seconda del tipo di patologia di cui soffre il paziente. I preparati più comunemente usati sono:

Riabilitazione

La terapia fisica può essere utile per alcuni tipi di artrite in quanto l’esercizio può migliorare i movimenti del paziente e può rafforzare i muscoli intorno alle articolazioni colpite.

Alcuni esempi di riabilitazione includono:

Chirurgia

Se i metodi di trattamento conservativo non aiutano, il reumatologo può suggerire al paziente di ricorrere a vari tipi di interventi chirurgici sulle articolazioni colpite. Questi sono:

Artrite: sport e peso

In combinazione con il trattamento farmacologico, è importante che il paziente con artrite tenti di controllare determinati fattori al fine di ridurre i sintomi della malattia. Ad esempio può:

Dolori e infiammazioni, specie a carico di ossa, tendini e articolazioni, possono essere migliorati mantenendo il peso sotto controllo e praticando una costante attività fisica: anche una passeggiata a passo veloce ogni giorno per una mezz’ora può aiutare.

Dieta antinfiammatoria: cibi sì e cibi da evitare

Non è una patologia curabile esclusivamente tramite farmaci. Alcuni piccoli accorgimenti nella vita di tutti i giorni possono aiutare ad alleviare la sintomatologia, specie negli stadi iniziali.

Cibi sì

Leggi il nostro approfondimento sulla dieta antinfiammatoria, per scoprire tutti i segreti di un regime alimentare sano e a prova di infiammazioni.

Cibi da evitare

Tra gli alimenti che possono agevolare le infiammazioni e che quindi vanno evitati laddove si cerchi una azione antinfiammatoria della dieta ci sono:

Integratori per l’artrite

Integratori alimentari a base di erbe che possono aiutare a ridurre il dolore articolare:

Inoltre, gli integratori multivitaminici/minerali contenenti 15 mg di zinco, 10-18 mg di ferro, vitamine A, D, E e K, folati e B-12, sempre sotto sorveglianza medica.

Prevenzione e convivenza con la malattia

Poiché alcune forme di artrite sono in una certa misura geneticamente ereditate, non esiste un vero modo per prevenirle.

In extremis possiamo affermare che la malattia a volte si verifica a seguito di traumi alle articolazioni e può essere prevenuta se la persona cerca di evitare lesioni o incidenti bruschi.

Controllo dei fattori di rischio

Le forme infettive, come l’artrite settica e quella reattiva, potrebbero essere prevenute se la persona non viene infettata dal microrganismo che causa la malattia.

Poi, ci sono dei fattori di rischio che sono considerati controllabili (comportamenti e circostanze che possono essere modificati per ridurre il rischio o ritardare l’insorgenza della malattia).

Alcuni esempi di fattori associati che possono essere tenuti sotto controllo:

Lo stile di vita come prevenzione

Esistono una serie di cambiamenti nello stile di vita che le persone possono apportare se desiderano ridurre il rischio di artrite. Tra questi abbiamo:

Fonti
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