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Afte: cosa sono, cause e rimedi naturali

Una bambina che mostra le afte in bocca

Le afte in bocca o sulla lingua (o stomatite aftosa) sono piccole ulcerazioni dolorose che possono rendere difficoltosa l’alimentazione e il parlare.

Le cause delle afte sono diverse, tra cui stress, intolleranze alimentari, carenze di vitamine e sali minerali come ferro o acido folico, ma anche infezioni da herpes. In particolare, lo stress è un fattore scatenante comune, poiché indebolisce il sistema immunitario, rendendo più vulnerabile la mucosa orale.

I rimedi della nonna possono essere molto utili per alleviare il dolore e favorire la guarigione delle afte. Tra questi, il risciacquo con acqua e bicarbonato aiuta a disinfettare e ridurre l’infiammazione.

Anche l’applicazione di miele o aloe vera direttamente sulle afte può dare sollievo grazie alle loro proprietà lenitive e cicatrizzanti.
Evitare, invece, cibi acidi, piccanti, irritanti (come l’alcol o il cioccolato) o troppo caldi.

Una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura, aiuta a prevenire carenze alimentari, riducendo il rischio di recidive.

Cosa sono le afte in bocca o sulla lingua

Le afte sono piccole lesioni tondeggianti e dolorose, che si formano all’interno della bocca per rottura della mucosa. Il termine deriva dal greco “áphtha” che ha il significato di “pustola”, riferita all’aspetto della ferita.

L’ulcerazione appare come una macchia bianca rotonda, con un bordo rosso, che si sviluppa nelle parti molli.

L”aftosi orale”, o “stomatite aftosa”, interessa il rivestimento di lingua, pavimento della bocca, palato molle e interno di guance e labbra.

La lesione è una cavità nella mucosa che appare poiché viene meno lo strato superficiale, rendendo visibile il tessuto sottostante. La sua parte bianca è dovuta alla fibrina, proteina della coagulazione del sangue, e a cellule morte e detriti di cibo che la ricoprono.

Questa patina centrale può anche essere grattata via, ma la membrana fibrosa il più delle volte si riforma.

Le afte in bocca o sulla lingua, durante il loro decorso che spesso dura almeno una settimana, evolvono in ulcere causando bruciore e dolore intenso. Questo dolore aumenta mentre si mangia, si parla o ci si lava i denti e ciò rende queste attività difficili e sgradevoli.

Queste infiammazioni variano per dimensioni, aspetto, distribuzione e frequenza d’insorgenza. La loro manifestazione tende a ripetersi nel tempo per cui nuove afte crescono in punti sempre diversi oppure ricorrenti.

A differenza delle vescicole dell’herpes, le afte non sono contagiose e non si trasmettono per via sessuale.

Cause delle afte e fattori di rischio

Le cause scatenanti delle afte in bocca o sulla lingua non sono ancora del tutto note. Anche una certa predisposizione genetica, è stata presa in considerazione, così come la combinazione di più fattori.

Inoltre, l’aftosi orale è stata messa in relazione a traumi locali, come uno spazzolamento eccessivo dei denti e morsi accidentali.

Tuttavia sono stati individuati alcuni fattori che possono favorirne l’insorgenza. Ecco i principali.

Ciclo mestruale

Nelle donne, è stata ipotizzata la formazione di afte soprattutto durante il ciclo mestruale o dietro l’assunzione di contraccettivi orali come la pillola. Il processo sarebbe in relazione alla diminuzione del progesterone, con conseguente minor crescita della mucosa.

Afte e carenze nutrizionali

L’assottigliamento della mucosa potrebbe essere conseguente a carenze nutrizionali, in particolare di: vitamina B12, acido folico e ferro.

Alterazione del sistema immunitario

Il cattivo funzionamento del sistema immunitario sembra essere una delle cause più importanti alla base delle ulcere.

In questo caso, i globuli bianchi sarebbero stimolati ad attaccare le cellule della mucosa del cavo orale. Questa alterazione, che contraddistingue malattie come l’AIDS, potrebbe generare le stomatiti aftose ricorrenti e connesse.

Del resto, un calo delle barriere difensive a livello della bocca può rendere aggressivi agenti patogeni, normalmente presenti.

Afte e allergia  

La comparsa delle afte potrebbe dipendere anche da reazioni allergiche, dovute a determinati cibi, dentifrici o collutori.

Inoltre, il soggetto potrebbe essere ipersensibile verso alcuni alimenti, quali: uova, formaggio, fragole, pomodori o frutta secca.

Tra le sostanze chimiche che inducono ulcere negli intolleranti, ci sono i benzoati, conservanti alimentari, e il laurilsolfato di sodio dei dentifrici.

Batteri e virus

Inoltre, la risposta allergica potrebbe essere collegata ad alcuni batteri presenti nella bocca, come l’Helicobacter pylori.

Alcuni studiosi hanno proposto come elementi scatenanti antigenici alcuni virus, tra cui: varicella-zoster, adenovirus e herpes simplex.

Inoltre, le lesioni possono essere il campanello d’allarme di malattie più gravi, come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa.

Stress

Anche lo stress sembra giocare un ruolo nell’insorgenza delle lesioni per i suoi effetti dannosi sul sistema immunitario.

Ad esempio, uno studente può soffrire di afte durante l’ultima settimana degli esami, per il carico psico-fisico sopportato. Inoltre nei periodi impegnativi, chi soffre di stress tende a serrare violentemente le mascelle e, in generale, ad aumentare i movimenti della bocca.

Questa iperattività orale può essere lesiva per la mucosa, sottoposta a traumi frequenti e più intensi. Infatti, in periodi di stress, si verificherebbe anche una reazione autoimmunitaria dell’organismo contro componenti dell’epitelio orale.

Infatti in convalescenza, dopo troppa esposizione al freddo o al sole e nel corso di terapie antibiotiche le afte compaiono più facilmente.

Fumo e afte

Chi elimina il fumo può diventare soggetto alle ulcerazioni che non presentava invece quando fumava. Il fenomeno avviene perché il tabacco stimola la cheratinizzazione della mucosa orale, che si rinforza ed è più spessa.

Al contrario, smettendo di fumare, il rivestimento della bocca si riduce in quanto risente della mancata azione della nicotina. Questo non vuol dire ovviamente che il fumo abbia un impatto positivo sulla salute, è esattamente il contrario.

Quanto durano le afte?

Le afte richiedono tempo per rimarginarsi. La durata della guarigione può variare da pochi giorni fino a due settimane o un mese per quelle più gravi. La tipologia della lesione e la grandezza ovviamente influenzano il decorso. Purtroppo, le afte tendono a ripresentarsi nel tempo, causando fastidio ricorrente.

È importante però non confondere le afte con le ulcere labiali causate dall’herpes simplex (o herpes labiale).

Le vescicole date dall’infezione virale sono localizzate all’esterno della cavità orale (intorno alle labbra o sul mento) e sono contagiose, mentre le afte non sono trasmissibili.

Quando preoccuparsi?

Se non si risolvono in questi tempi, il fastidio crea molto disagio o impedisce di mangiare o compaiono sintomi più gravi come la febbre, è consigliabile consultare il medico di famiglia.

Come eliminare velocemente le afte?

Le afte guariscono spontaneamente nella maggior parte dei casi, anche se non esiste una cura specifica. Ma alcune terapie possono alleviare il dolore e accelerare la guarigione.

Tenere un diario per registrare la frequenza e le circostanze di comparsa delle afte può aiutare a identificare eventuali fattori scatenanti, come cibi o prodotti per l’igiene orale. Condividere queste informazioni con il medico permette, infatti, di individuare le strategie più adatte.

L’uso di collutori o paste contenenti disinfettanti, come la clorexidina, può fornire sollievo quando le afte sono numerose. Per attenuare il dolore, invece, può essere efficace un anestetico, come la diclonina o la lidocaina, usato come collutorio.

Tuttavia, questi sciacqui rendono insensibili bocca e gola, rendendo la deglutizione più difficile.

Ecco alcuni possibili trattamenti.

Rimedi della nonna o naturali per le afte

I rimedi naturali, come prodotti di erboristeria, spesso hanno un effetto placebo, ma alcuni possono fornire un sollievo concreto. Massaggi sulla lesione o sciacqui con Tea tree oil favoriscono la guarigione grazie alle sue proprietà lenitive e antibatteriche, simili all’Aloe vera in gel, che è un potente antinfiammatorio.

Per rinforzare il sistema immunitario, invece, si può utilizzare il fieno greco, ricco di vitamine e minerali, da ingerire o applicare sulla lesione.

Anche l’echinacea e l’astragalo, erbe immunostimolanti, possono essere assunte in varie forme. La salvia essiccata può essere utilizzata per sciacqui grazie ai suoi antiossidanti e proprietà disinfettanti, mentre l’olio di cocco, con il suo effetto antivirale, forma una pellicola protettiva sull’afta.

Rimedi della nonna per le afte come bicarbonato e sale grosso, invece, sono utili soprattutto per ridurre l’infiammazione.

Anche la prevenzione ha la sua importanza e include una corretta igiene orale, evitando cibi acidi e piccanti e mantenendo un’adeguata idratazione.

Ridurre lo stress è importante, poiché può contribuire alle recidive delle afte. Cambiare stile di vita, incrementando l’esercizio fisico e migliorando la qualità del sonno, sono aspetti da non trascurare.

Le tecniche di rilassamento come yoga, training autogeno e meditazione sono efficaci, così come semplici esercizi di respirazione profonda e lenta.

Sintomi delle afte: come si riconoscono?

Le afte si manifestano come piccole ulcerazioni dalla forma tondeggiante, con un fondo bianco-giallastro e un contorno rosso. Le loro dimensioni possono variare, ma di solito non superano 1 cm di diametro.

Colpiscono i tessuti molli del cavo orale, comprese le pareti delle guance, interno delle labbra, gengive, superficie o lati della lingua e il palato.

Posizione a parte, causano una serie di sintomi molto fastidiosi come:

Tra i sintomi secondari invece ci può essere: alitosi, sanguinamento delle gengive e aumento della secrezione salivare. Nei casi più seri, anche febbre e ingrossamento dei linfonodi.

Tipi di afte

Le afte possono manifestarsi come lesioni singole o come ulcere multiple che coinvolgono più diffusamente la mucosa orale. Sono 3 i principali tipi di afte:

Consigli e cosa mangiare in caso di afte

Ci sono alcune semplici accortezze da seguire in questi casi. Ad esempio:

Una dieta corretta e bilanciata aiuta non solo la prevenzione ma anche la gestione delle afte, così come limitare il consumo di alcolici e smettere di fumare per ridurre l’irritazione e favorire la guarigione.

Mangia frutta e verdura morbida, come banane, mele cotte, patate dolci e zucca. Preferisci latticini non acidi, come yogurt naturale, latte e formaggi freschi.

Opta poi per proteine leggere come uova, pesce e pollo cotti al vapore o bolliti.

Inoltre, mantieni una corretta idratazione con acqua e tisane non calde ed evita del tutto cibi acidi e piccanti, come agrumi, pomodori, peperoncino e spezie forti, e alimenti duri e croccanti, come frutta secca, cracker e pane croccante.

Limita, infine, cibi e bevande zuccherate, come dolci, cioccolato e bibite gassate e caffè, che possono irritare ulteriormente le afte​​​​​​.

Conclusioni

Le afte in bocca e sulla lingua sono piccole lesioni dolorose che possono rendere difficile mangiare e parlare. Le cause includono stress, carenze vitaminiche, traumi locali e condizioni mediche come la celiachia.

Tra i rimedi della nonna, risciacqui con acqua e bicarbonato, applicazioni di miele e olio di cocco possono alleviare il dolore. Le cure mediche, invece, comprendono gel anestetici, collutori antimicrobici e integratori vitaminici.

È fondamentale mantenere una buona igiene orale e una dieta equilibrata per prevenire le recidive.

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Con la collaborazione di Rosanna Ercole Mellone, divulgatrice della nutrizione e del benessere e con la consulenza degli specialisti del Centro Odontoiatrico dell’Ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

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