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Ovulazione: che cos’è, come funziona, sintomi, giorni per cercare una gravidanza, fasi

Ovulazione: che cos'è, come funziona, calcolo, quando puoi rimanere incinta, come calcolare il periodo fertile

L’ovulazione è un processo naturale fondamentale per la riproduzione. Ogni mese infatti, sotto l’effetto degli ormoni prodotti dall’ipofisi un ovaio porta a maturazione un ovocita che viene rilasciato nelle tube di Falloppio per essere fertilizzato.

I sintomi dell’ovulazione possono essere leggeri o fastidiosi e includono fitte al basso ventre, aumento della libido, cambiamento della temperatura basale o dolore al seno.

 Avviene circa 14 giorni prima del flusso mestruale e fare questo calcolo può aiutare la donna a intensificare i rapporti per cercare una gravidanza. Al contrario, per chi non desidera rimanere incinta si consiglia l’assunzione della pillola, che riesce a ingannare il corpo simulando uno stato di gravidanza e inibendo così l’ovulazione.

Ovulazione: che cos’è?

L’ovulazione è un processo naturale che avviene nel corpo della donna ogni mese.

Esso fa parte del ciclo riproduttivo femminile in cui l’ovaio rilascia un ovocita maturo. Una volta rilasciato l’ovulo viene trasportato attraverso la tuba di Falloppio e preparato per essere fecondato. Nella maggior parte dei casi il normale ciclo mestruale è di 28-30 giorni. Questi giorni sono numerati a partire dal primo giorno di flusso fino al primo giorno della mestruazione successiva.

In presenza di un ciclo mestruale regolare, capire quando avviene l’ovulazione è molto semplice, in quanto rimane sufficiente sottrarre il numero 14 alla lunghezza dei giorni.

L’unico periodo che rimane fisso durante questo intervallo è quello dell’ovulazione. Se si ha un ciclo mestruale di 28 giorni infatti, il 14° giorno è quello più fertile del mese, quando cioè avviene l’ovulazione.

Se il ciclo mestruale è di 30 giorni invece, significa che il 16° giorno sarà quello del rilascio dell’ovocita. Il discorso si complica leggermente quando il ciclo è irregolare, ma la formula per capire il giorno fertile rimane sempre la stessa.

Per chi è in cerca di una gravidanza si può consigliare di monitorare la lunghezza di un ciclo nell’arco si 6 mesi, facendo così una stima della sua durata.

Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sul ciclo mestruale.

Ovulazione: come funziona e cosa succede

L’ovulazione è un processo fisiologico definito dalla rottura di un follicolo e dal rilascio di un ovocita maturo (gamete femminile) nella tuba di Falloppio dove ha il potenziale per essere fecondato. Il processo di ovulazione è regolato dal flusso dell’ormone gonadotropico (FSH/LH).

 L’ovulazione è la terza fase all’interno del ciclo uterino. Il rilascio dell’ovocita maturo segue la fase follicolare (cioè lo sviluppo del follicolo da cui arriva) e precede la fase luteale che progredisce verso la perdita o l’impianto dell’endometrio.

Il rilascio follicolare si verifica circa 14 giorni prima delle mestruazioni secondo uno schema ciclico se la funzione dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio (equilibrio ormonale) è ben regolata.

Ciclo mestruale normale

La quantità di sangue espulsa dal corpo durante il ciclo è chiamata flusso mestruale. È perfettamente normale che questo flusso sia debole, moderato o abbondante. Infatti, differisce a seconda di diversi fattori come il livello di attività fisica svolta, la somministrazione di pillola anticoncezionale, lo stile alimentare, ecc.

Un normale flusso mestruale ha le seguenti caratteristiche:

La quantità reale di sangue eliminata durante un ciclo è di circa 30-40 ml, cioè 2-3 cucchiai da tavolo. Ciò che sorprende è che le altre secrezioni (endometrio, ecc.) eliminate possono far sembrare l’emorragia più massiva.

Alcune donne possono notare che i seni diventano più sensibili prima o durante le mestruazioni, altre donne possono accusare cambiamenti di umore o gonfiore. Altri normali sintomi delle mestruazioni includono:

Ovulazione irregolare

Se si monitorasse l’ovulazione da un mese all’altro si noterebbe che questa non avviene regolarmente o, in alcuni casi, affatto.

Questo è un motivo valido per parlarne con il proprio medico. Fattori variabili come lo stress o la dieta possono influenzare il giorno esatto dell’ovulazione di mese in mese.

Ci sono anche condizioni mediche, come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) o i disturbi della tiroide, che possono rendere l’ovulazione irregolare o interromperla completamente.

Queste condizioni possono causare altri sintomi correlati ai cambiamenti nei livelli ormonali, tra cui:

Ovulazione: quanto dura?

Il processo di ovulazione inizia con il rilascio dell’ormone follicolo-stimolante (FSH) da parte dell’organismo. Questo momento di solito si verifica tra i giorni 6 e 14 del ciclo mestruale.

 L’ormone follicolo-stimolante aiuta a far maturare gli ovociti da rilasciare nelle tube di Falloppio. Inoltre esso stimola lo sviluppo dell’ovulo e delle cellule intorno ad esso che producono gli ormoni necessari per sostenere una eventuale futura gravidanza.

Dopo la maturazione dell’ovocita il corpo rilascia invece l‘ormone luteinizzante (LH) che innesca il rilascio dello stesso a fini riproduttivi. Il processo di ovulazione può verificarsi dopo 28-36 ore dall’aumento del livello (picco) dell’ormone luteinizzante.

Come calcolare l’ovulazione

Un’altra cosa da tenere a mente è che l’ovulazione non avviene sempre lo stesso giorno del ciclo mestruale. Il primo giorno di perdite è chiamato primo giorno del ciclo.

 Le donne che hanno un ciclo mestruale medio di 28 giorni di solito ovulano intorno al giorno 14. La numerazione ricomincia se la gravidanza non si verifica e così le mestruazioni riiniziano il giorno 1.

Test di ovulazione: cosa sono e come funzionano

Il monitoraggio di determinati cambiamenti nel proprio corpo può aiutare la donna a capire quando è il suo periodo fertile, ma se si ha difficoltà a riconoscere i segni dell’ovulazione è possibile utilizzare un test rapido. Questi test misurano il livello di alcuni ormoni nelle urine in modo da poter identificare più facilmente i giorni fertili del mese.

L’esecuzione è davvero molto semplice. Esattamente come un test di gravidanza basta urinare sul tampone dello stick assicurandosi che sia ben impregnato.

A questo punto basta attendere qualche minuto e (solitamente) la comparsa di due linee sta a significare “giorno fertile”. Prima di eseguire ogni test si raccomanda di leggere le istruzioni contenute nel foglietto illustrativo.

Per un risultato più accurato si consiglia di eseguire il test per più giorni (5 consecutivi) o fino a quando non viene rilevato il livello di LH (approssimativamente alla stessa ora). Il risultato viene letto immediatamente 5 minuti dopo l’uso.

Oltre ai kit classici, esistono anche versioni digitali, che, se viene rilevato un livello di LH elevato, visualizzano una “faccina sorridente” sullo schermo o un cerchio vuoto in caso contrario.

Inoltre se si possiede uno smartphone si può scaricare un’applicazione appositamente studiata per aiutare la donna a:

Queste app hanno impostazioni speciali che aiutano soprattutto la donna che vuole rimanere incinta, basta semplicemente inserire la data d’inizio di ogni flusso.

Il metodo del calendario

Per chi ha cicli mestruali regolari, che durano cioè 28 giorni di calendario, molto probabilmente si verificherà l’ovulazione il giorno 14, che è proprio nel mezzo.

La “finestra” o periodo fertile inizia approssimativamente il 10° giorno del ciclo mestruale e, se si vuole rimanere incinta, si può seguire un calendario per programmare che si avrà più possibilità avendo dei rapporti tra il 10° e il 14° giorno di un ciclo mestruale con una durata media di 28 giorni.

Questo è solo un esempio, perché ci sono donne che hanno cicli più corti o più lunghi di 28 giorni.

Nel caso del 90% delle donne, la durata del ciclo mestruale può variare dai 24 ai 35 giorni, con l’ovulazione che avviene a metà del ciclo.

 È possibile rimanere incinta dopo l’ovulazione, ma questa possibilità è limitata a 12-24 ore dopo che l’ovulo è stato rilasciato dall’ovaio verso le tube.

Il muco cervicale infatti aiuta lo sperma a sopravvivere fino a 5 giorni nel corpo di una donna e gli spermatozoi vivi impiegano quasi 6 ore per raggiungere le tube di Falloppio. Se gli spermatozoi sono presenti nel momento stesso o subito dopo il rilascio dell’ovulo, la donna può rimanere incinta tranquillamente il giorno dopo l’ovulazione.

Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sul ciclo mestruale e fertilità.

Quali sono i sintomi dell’ovulazione?

Ci sono molti segni con cui il nostro corpo annuncia che è il momento migliore per rimanere incinta, mese dopo mese.

In alternativa ci sono persino applicazioni telefoniche che possono aiutare la donna a scoprire qual è il proprio periodo dell’ovulazione.

Alcuni tra i sintomi più facilmente riconoscibili del periodo fertile includono:

Dolore addominale basso (Mittelschmerz)

È abbastanza difficile non riconoscere questi dolori perché quando compaiono causano disagio. I dolori di Mittelschmerz sono simili a quelli mestruali, ma hanno un’intensità inferiore.

Quando superano il livello massimo di resistenza, può essere un segno di alcune condizioni da trattare come le cisti ovariche o l’endometriosi.

Dolore addominale basso

L’aumento della libido è un chiaro segno che la donna è entrata nel periodo più fertile del mese e per questo dovrebbe approfittarne il più possibile, soprattutto se sta cercando una gravidanza.

Cambiamenti nelle secrezioni vaginali

Circa 2-3 giorni prima dell’ovulazione la donna può notare un cambiamento anche nelle secrezioni vaginali. Queste diventano un po’ più abbondanti del normale e cambiano consistenza e colore, apparendo bianco-trasparenti e appiccicose. È perfettamente normale che ciò accada, a causa dei cambiamenti ormonali nel corpo.

Anche durante questo periodo è possibile notare secrezioni marroni (spotting) che non sono così comuni, anche se totalmente normali. Se persistono potrebbero essere il segno di un’infezione, nel qual caso si consiglia di visitare un ginecologo.

Seni doloranti

Durante l’ovulazione è possibile notare che il seno sia un po’ più sensibile del normale. È ugualmente possibile che diventi doloroso. Questo è un sintomo frequente dell’ovulazione, causato anche da cambiamenti ormonali. Fondamentalmente, il corpo sta dicendo alla donna che è pronto per una gravidanza.

Variazione della temperatura basale

La temperatura basale è quella che il corpo ha al mattino, dopo il risveglio. Essa rimane costante all’inizio del ciclo mestruale, avendo un valore medio compreso tra 36,2 e 36,6 gradi Celsius.

Quando ci si avvicina al momento dell’ovulazione la temperatura basale scende inizialmente per aumentare poi subito dopo. Per misurare la temperatura basale si può utilizzare sia un termometro digitale che i kit appositamente realizzati per questo scopo.

Se si decide di usare questo metodo per scoprire i giorni dell’ovulazione bisogna misurare la propria temperatura tutti i giorni alla stessa ora.

Posizione della cervice

Questo è un sintomo più difficile da notare ad occhio nudo. Durante l’ovulazione infatti, la cervice cambia posizione per aumentare le possibilità di concepire un bambino.

 Il collo dell’utero dunque, che di solito è duro e secco, diventa morbido come un lobo dell’orecchio, si alza, si apre e si inumidisce.

Altri segni di ovulazione possono includere un aumentato livello di energia fisica, una maggiore sensibilità agli odori, un accresciuto senso del gusto e una leggera ritenzione idrica. Prestare attenzione a questi sintomi possono guidare la donna verso una programmazione della gravidanza.

Fasi e tempi di ovulazione

Il ciclo mestruale può essere suddiviso in tre fasi: follicolare, ovulatoria e luteale. La durata di ogni fase può variare da una donna all’altra e per la stessa donna, da un ciclo all’altro.

Solo il 10-15% dei cicli dura esattamente 28 giorni, quindi si ritiene che una durata normale sia compresa tra 21 e 35 giorni.

La “scena” è fondamentalmente governata dall’ormone luteinizzante LH che, insieme all’FSH, prodotto nel cervello (ipofisi) ha il compito di ordinare all’ovaio il rilascio di un ovocita e innescare così il processo dell’ovulazione.

Fase pre ovulatoria (follicolare)

La fase follicolare inizia con il primo giorno di sanguinamento e dura fino al giorno prima del picco preovulatorio dell’ormone luteinizzante LH.

La durata della fase follicolare è la più variabile delle tre fasi, con una media compresa tra 10 e 14 giorni. Qui, sotto l’influenza dell’ormone follicolo-stimolante FSH, vengono reclutati più follicoli a livello di un ovaio.

Questi follicoli contengono ovuli immaturi. Solo uno di questi follicoli sarà scelto per l’ovulazione, anche se il meccanismo di selezione rimane ancora sconosciuto.

Questo follicolo diventa dominante e l’ovulo in esso contenuto si trasforma in un gamete maturo. Gli altri follicoli selezionati smettono di svilupparsi e vengono scartati (vanno incontro a atresia). A livello del follicolo dominante gli estrogeni vengono liberati nella circolazione, il che porterà a una diminuzione della secrezione di FSH e ad un aumento di LH.

Sotto l’influenza degli estrogeni appunto, l’endometrio inizia ad ispessirsi e può essere visibile con l’ecografia transvaginale.

Inoltre, la cervice produrrà del muco cervicale fertile (meno viscoso, che permetterà il rapido passaggio degli spermatozoi dalla vagina nella cavità uterina) che potrà essere notato dalla donna che monitora la propria fertilità.

Fase ovulatoria

La fase ovulatoria inizia con un massiccio rilascio dell’ormone LH sotto l’influenza degli estrogeni. Questo picco di secrezione di LH è indispensabile per l’ovulazione perché produce la completa maturazione del follicolo.

Quindi, 16-32 ore dopo l’inizio del picco di LH, l’ovulo viene rilasciato dal follicolo maturo (ovulazione). L’ovocita viene quindi catturato dalla tuba di Falloppio.

Se la fecondazione da parte di uno spermatozoo non avviene entro 24 ore, l’ovulo non fecondato si disintegrerà a livello delle tube.

 Al contrario, se l’uovo è fecondato, il processo di sviluppo o embriogenesi inizierà immediatamente. L’ovulo fecondato continuerà il suo viaggio verso l’utero in circa 3-4 giorni, dove si impianterà nell’endometrio (membrana mucosa che riveste la cavità uterina).

Fase luteale (postovulatoria)

La fase luteale inizia subito dopo l’ovulazione. La sua durata è la più costante ed è di 14 giorni. Dopo la rimozione dell’ovulo il follicolo rimanente si trasforma nel cosiddetto corpo luteo.

Esso secerne grandi quantità di progesterone, un ormone che aiuta l’endometrio a prepararsi per l’impianto dell’embrione (eventuale inizio di una gravidanza). Se l’impianto non si verifica il corpo luteo degenera, il livello di progesterone diminuisce e si verificano le mestruazioni, quindi il ciclo riprende.

Ovulazione e gravidanza: quando concepire?

Quando ci si prepara a diventare madre ci sono diversi fattori da tenere a mente per migliorare le proprie possibilità di rimanere incinta così come quelle di portare a termine una gravidanza sana.

Un buon punto di partenza è capire il proprio corpo nel miglior modo possibile e in particolare il proprio sistema riproduttivo.

Uno degli aspetti più importanti quando si pensa di rimanere incinta è individuare il periodo fertile del mese.

Il momento migliore per cercare di rimanere incinta va dai tre ai sei giorni prima dell’ovulazione (compreso il giorno dell’ovulazione).

Se si riesce a determinare al meglio questa “finestra temporale” e a scoprire il proprio periodo fertile diventa strategico avere attività sessuale intorno a questi giorni e quindi aumentare le possibilità di concepire un bambino.

È possibile ovulare più di una volta in un singolo ciclo?

Forse, ma non è chiaro se ciò avrebbe effetti aggiuntivi sulla fertilità. Uno studio del 2003 ha suggerito che alcune donne hanno il potenziale per ovulare due o tre volte in un dato ciclo mestruale.

 Ma altri ricercatori non erano d’accordo con le conclusioni, sottolineando che si verifica solo un’ovulazione fertile per ciclo.

 È possibile però sicuramente rilasciare più gameti durante un’ovulazione. Il rilascio di più ovociti infatti può avvenire spontaneamente o come parte dei trattamenti per l’infertilità.

Se viene fecondato più di un ovocita questa situazione può portare al concepimento dei gemelli.

L’ovulazione è l’unico momento in cui si può rimanere incinta?

La risposta è no. Mentre l’ovulo può essere fecondato solo nelle 12-24 ore successive al suo rilascio, lo sperma può vivere nel tratto riproduttivo in condizioni ideali per circa 5 giorni.

Quindi anche un rapporto nei giorni che precedono l’ovulazione o il giorno stesso dell’ovulazione possono portare a una gravidanza. Se si vogliono evitare gravidanze indesiderate il metodo più sicuro è quello di utilizzare un contraccettivo efficace come il preservativo o la pillola.

L’ovulazione avviene con la pillola?

Le persone che assumono contraccettivi orali o pillole anticoncezionali generalmente non ovulano. Gli ormoni contenuti all’interno infatti hanno il potere di “simulare” una gravidanza ingannando il corpo e facendogli credere che non ci sia bisogno di far maturare un nuovo ovocita.

Cosa fare per aumentare la fertilità?

Per rimanere incinta si raccomanda di avere rapporti almeno una volta ogni 2 giorni, soprattutto durante il periodo fertile. Ci sono poi altre misure che bisogna prendere in considerazione per avere un bambino sano:

Fonti
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