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Kinesio taping: che cos’è, a cosa serve, come si usa, benefici e esempi di applicazione ( esercizi illustrati), controindicazioni

kinesio taping: ch e cos'è, a cosa serve, come tagliarlo, esempi illustrati di applicazione, benefici e controindicazioni

La metodologia kinesio taping nasce in Oriente negli anni ’80 trovando diffusione in Occidente solo a partire dagli anni ’90. Basandosi sui principi della medicina cinese, consiste nell’applicazione di un cerotto elastico per favorire i naturali processi di autoguarigione per le problematiche di tipo muscolo-scheletrico.

L’intento è quello di fornire sostegno, senza limitare completamente il movimento come invece avviene con i bendaggi rigidi. L’importazione della tecnica ha dato via a numerosi studi e sviluppi del metodo che oggi è ampiamente diffuso e utilizzato in ambito sportivo e riabilitativo

L’applicazione del cerotto elastico alla cute trasferisce questa elasticità alla pelle e quindi ai tessuti sottostanti, ottenendo effetti utili per il trattamento dei disturbi nella fase acuta e cronica, per prevenire infortuni e migliorare la performance sportiva. 

Kinesio taping: che cos’è?

E’ un nastro di tipo elastico, di cotone ipoallergenico e senza lattice. Vengono bendate delle zone principalmente muscolari, per sostenerle e supportarle nella loro funzione. Può avere applicazioni sia di tipo terapeutico che preventivo. 

Il termine taping deriva dal termine inglese “tape” che significa nastro e quindi può essere tradotto come “nastrare”. Per quanto riguarda il termine kinesio, può essere associato alla figura del kinesiologo che è tra i principali utilizzatori di questo strumento. Tuttavia, generalmente, è ricondotto alla tecnica originale di applicazione di questi nastri chiamati proprio Kinesiotape o Kinesiotex.

Il nastro non rilascia alcun principio attivo farmacologico. La sua funzione viene svolta grazie all’elasticità del materiale che, applicato alla pelle, provoca degli effetti sui tessuti sottostanti.

Questa metodica va attribuita al Dott. Kinzo Kase e al Dott. Murai. Negli anni ‘70, in Giappone, si è diffuso uno strumento per stimolare il naturale processo di guarigione del corpo secondo i principi della medicina cinese. 

La diffusione in Oriente di questi bendaggi è diventata sempre più vasta, anche a livello di competizioni sportive internazionali. Preparatori e terapisti occidentali hanno appreso la tecnica, importandola in Europa e negli Stati Uniti a partire dall’inizio degli anni ’90. Diversi studi hanno poi affinato la tecnica e sono nate diverse scuole di applicazione del taping. 

Come funziona il kinesio taping 

Sono nastri che non limitano il funzionamento muscolare. Ma al contrario lo sostengono, perché il movimento è la garanzia del benessere fisico. 

I muscoli, lavorando, favoriscono la circolazione. Infatti, hanno un’azione sulla temperatura e sulla circolazione linfatica e questo ha un effetto positivo sulla capacità riparativa e di guarigione del corpo. 

Per tutti questi motivi il nastro deve essere di supporto ma non limitare la mobilità.

Il bendaggio è dotato di una caratteristica elasticità in senso longitudinale (è in grado di allungarsi del 40-60% rispetto alla sua lunghezza di base).

Il suo spessore è pensato per essere il più simile possibile a quello della pelle e il materiale poroso ne consente la traspirabilità.

L’elasticità del bendaggio di solito si mantiene per 2-5 giorni, al termine dei quali il cerotto perde tensione, pertanto non risulta più efficace. Questo non significa che l’applicazione sia stata fatta in maniera sbagliata. Infatti, è normale che il collante diminuisca la sua presa e quindi la forza di trazione applicata alla cute si riduce, perdendo di efficacia.

Il collante del bendaggio, acrilico e anallergico, è attivato dal calore e aderendo alla pelle permette la formazione di pieghette sulla cute.

In questo modo il derma è sollevato dai tessuti sottostanti e questo migliora la circolazione. Inoltre, la pelle è ricca di recettori pressori e non solo, per cui l’applicazione del nastro tende a stimolarli, inviando importanti informazioni al cervello, di tipo propriocettivo e nocicettivo, ovvero si crea una risposta a livello dei riflessi muscolari e si ha un effetto di diminuzione del dolore

Le caratteristiche del nastro poi fanno in modo che sia compatibile con l’attività, per cui può essere tenuto per diversi giorni ed eventualmente anche bagnato. 

Dolori muscolari e alle articolazioni

Il campo di applicazione resta principalmente quello osteoarticolare e muscolare, anche se può essere utilizzato anche per una funzione di drenaggio linfatico

Il taping è uno strumento adatto alla gestione delle problematiche muscolo scheletriche in fase acuta di infiammazione e allo stesso tempo è uno strumento di prevenzione e sostegno durante lo svolgimento di attività sportive e/o lavorative. 

È impiegato nella terapia manuale da fisioterapisti, preparatori atletici, osteopati, chiropratici e medici che lo usano su tutta la muscolatura, da quella degli arti, superiori e inferiori (come ad esempio i muscoli dell’avambraccio, della coscia e del polpaccio), a quella della colonna vertebrale, in particolare sulla zona cervicale e lombare. 

Può essere utilizzato anche a livello articolare, sia nel caso di infiammazioni locali, come tendiniti o epicondilite, sia per supportare la stabilità dell’articolazione, come avviene nelle applicazioni sul ginocchio o sulla spalla.    

La sua funzione può essere utile anche in caso di edemi ed ematomi, per cui il taping può essere usato, ad esempio, nelle distorsioni della caviglia, sia per stabilizzare l’articolazione, sia per aiutare il drenaggio locale

A cosa serve il kinesio taping e quando utilizzarlo

L’applicazione del taping alla cute trasferisce l’elasticità del nastro al derma, abbiamo visto, provocando la tipica formazione di pieghette, che altro non sono che il sollevamento dello strato cutaneo dai tessuti sottocutanei.

Questo meccanismo provoca quello che si definisce “aumento dello spazio interstiziale”. Si verifica, cioè, un vero e proprio slittamento dei tessuti che ha l’effetto di aumentare lo spazio in cui i vasi linfatici, arteriosi e venosi, possono operare, migliorando quindi la circolazione locale. 

Le strisce di kinesio taping sono applicate in maniera specifica in base al motivo per cui si intende utilizzarle e possono esercitare una compressione o immobilizzazione funzionale, ovvero che consente il movimento in maniera supportata e all’interno di certi limiti. 

Queste applicazioni specifiche richiedono la conoscenza della fisiologia e biomeccanica delle articolazioni o dei muscoli, ma anche quella dei movimenti a rischio nel caso di articolazioni in sovraccarico funzionale.

Per questo, l’utilizzo del taping deve essere fatto da parte di professionisti che si occupano di movimento e che lo utilizzano in maniera precisa e consapevole, con uno scopo terapeutico ben specifico. 

Benefici del kinesio taping

Sfruttando queste preziose qualità del kinesio taping si ottengono diversi effetti benefici: 

Il kinesio taping può essere anche utilizzato come forma di protezione della cute in caso di piccole ferite o per la prevenzione di traumi da sfregamento. 

Perché usare il kinesio taping

Il kinesio taping può essere adoperato per gestire contratture muscolari che derivano da problemi di tipo artrosico o erniario a livello della colonna vertebrale, in particolare nella zona cervicale o lombare.

Va specificato che, in caso di ernia, l’effetto del tape non avviene a livello nervoso (che è quello direttamente coinvolto nel problema di ernia o protrusione). Ma può essere utile nella gestione delle contratture muscolari di compenso, che possono instaurarsi nel caso di questi disturbi. 

Il suo ruolo nel miglioramento della propriocezione, invece, è sfruttato per la prevenzione degli infortuni, in particolare in ambito sportivo, su zone legamentose e capsulari. 

Dove applicarlo: ginocchio, spalle, gomito, caviglia e schiena

Infatti, l’applicazione del taping a livello cutaneo sull’apparato legamentoso consente un cambiamento nella distribuzione delle forze di trazione dell’articolazione interessata, spostando tali forze dal legamento alla cute e stressando meno l’apparato legamentoso.

Inoltre, grazie alla funzione propriocettiva si può ottenere un aumento della stabilità della capsula articolare. Questa funzione viene usata con scopo preventivo e terapeutico nell’articolazione della spalla o del gomito, nelle infiammazioni della cuffia dei rotatori, nei casi di instabilità di spalla, epicondiliti e sindromi del tunnel carpale

Un altro esempio di applicazione è la stabilizzazione della rotula nell’articolazione del ginocchio, cronicamente stressata nei corridori, riducendone il movimento e migliorando la sintomatologia dolorosa associata. 

In alcuni casi il kinesio taping trova applicazione anche nella gestione di piccole fratture, come quelle delle ossa metatarsali del piede o nelle lussazioni delle dita. Tuttavia questa scelta di applicazione ha un’efficacia sovrapponibile a quella di altri metodi di immobilizzazione e deve essere effettuata in seguito a una valutazione da parte di uno specialista. 

Infine, si ricorda che il cerotto di kinesio taping non rilascia alcun tipo di principio attivo farmacologico, poiché la sua funzione è fondamentalmente di tipo meccanico.

Pertanto, in base al problema per cui viene applicato, potrebbe essere necessario associare l’interruzione dell’attività fisica e/o una terapia di tipo farmacologico, su indicazione medica. 

Tecniche dei cerotti kinesio taping

Lo scopo dei cerotti kinesio taping può essere decompressivo o compressivo.

Nel primo caso, l’obiettivo è migliorare la circolazione locale e, come abbiamo già detto, favorire il naturale processo di guarigione e smaltimento del processo infiammatorio. Per quanto riguarda la funzione compressiva, invece, l’elasticità del cerotto è utilizzata per aumentare la stabilità articolare o la performance muscolare. 

Tendenzialmente l’applicazione decompressiva può essere mantenuta più a lungo, fino alla tenuta del cerotto stesso. Mentre quella di tipo compressivo deve essere di più breve durata, in quanto può limitare la circolazione locale.

Quindi trova un impiego più breve, ad esempio durante l’esecuzione di esercizi di rinforzo di un muscolo ipotonico o in una performance sportiva. Spesso un trattamento compressivo è poi seguito da uno decompressivo per favorire il ripristino della circolazione ottimale. 

Il cerotto di kinesio taping può essere tagliato della misura necessaria usando forbici di buona qualità, per evitare lo sfilacciamento del tessuto di cotone che compone il cerotto e che potrebbe ridurre la durata dell’applicazione.

Di solito, per facilitare il taglio nella parte di carta che protegge la colla sono presenti delle strisce a intervalli regolari, che aiutano ad andare dritti nel taglio e a prendere più velocemente le misure. 

Come applicarlo

Esistono diversi tipi di tagli, che dipendono dalla zona su cui andrà applicato e dallo scopo. Esistono il taglio a “I” a “Y” a “X” e l’applicazione a ventaglio. 

Consigli generali per applicazioni e taglio

L’applicazione del tape kinesiologico richiede la conoscenza della fisiologia e la capacità di scegliere il giusto taglio e la giusta applicazione in base al tipo di problema che si vuole trattare e allo stimolo che si vuole dare.

Per questo motivo, il suo uso e la sua applicazione dovrebbero essere riservati ai professionisti adeguatamente formati.

Kinesio taping: esempi di applicazione

Le seguenti applicazioni sono tutte di tipo decompressivo; per quanto riguarda quelle di tipo compressivo, il loro utilizzo è ancora più specificatamente di tipo medico, in quanto devono tenere conto della necessità di stabilizzazione dell’articolazione e della patologia sottostante.

Come abbiamo detto, l’utilizzo compressivo è di solito di breve durata, durante l’esecuzione di esercizi riabilitativi o performance sportive.

Invece, un bendaggio decompressivo può durare dai 3 ai 5 giorni, in base al tipo di cute, al numero di docce e al movimento. Va rimosso quando il cerotto ha perso tensione. Infatti, in questo caso è inutile continuare a tenere il bendaggio.

Per rimuovere il cerotto, la striscia va tirata con delicatezza, possibilmente seguendo la direzione dei peli e tirando la pelle nella direzione opposta a quella in cui si rimuove il cerotto.

Eventualmente, per facilitare la rimozione, si può togliere il tape sotto la doccia. L’acqua e il calore agiscono sul collante aiutando a staccarlo. Anche applicare prima un impacco con prodotti oleosi sul cerotto per una decina di minuti, in modo che il prodotto penetri e agisca sul collante, può essere d’aiuto. 

Di solito, prima di riapplicare il cerotto in una zona, è bene far passare qualche giorno.

Vediamo allora alcuni esempi di applicazione in base anche al taglio.

1 – Applicazione del kinesio taping per lombalgia o cervicalgia

Tagliare delle strisce a I che siano di una lunghezza che copra dall’osso sacro fino circa a metà della colonna dorsale; a seconda della lunghezza del busto saranno circa di 25 cm.

Per questo tipo di applicazione possono essere utilizzate 2 o 4 strisce. Applicarle con il busto in flessione avanti ai lati della colonna, in modo da lasciare le prominenze ossee scoperte e mettendo il cerotto sui muscoli.

Puoi usare l’applicazione a 2 strisce mettendone una per ciascun lato, o a 4 strisce mettendone 2 per lato. 

Togli una parte della carta dal cerotto a una delle due estremità e applicala a livello del sacro, quindi procedi dal basso verso l’alto rimuovendo il resto della carta. Non va applicata nessuna tensione aggiuntiva al nastro.

Lo stesso tipo di applicazione si può fare sulla zona cervicale facendo piegare in avanti la testa per flettere il collo. In questo caso saranno sufficienti due strisce. 

2 – Kinesio taping: applicazione a Y per contrattura del polpaccio e tendine d’Achille

Tagliare una striscia che sia lunga da qualche cm sotto il tallone, fino al cavo popliteo, quindi conferirgli una forma a Y, lasciando un punto di ancoraggio che copra dal tallone fino alla lunghezza del tendine d’Achille e poi creare due code che andranno ad avvolgere i ventri muscolari. 

Per l’applicazione, mettere il polpaccio in completo allungamento ma non stirare il taping. Rimuovere una parte della carta dal segmento che andrà sotto il tallone per far aderire bene, quindi proseguire dal basso verso l’alto, coprendo il tendine e usando le due strisce per avvolgere il ventre dei muscoli gemelli. 

3 – Applicazione a X sulla muscolatura del dorso per effetto decontratturante

Tagliare una striscia di una lunghezza che copra la lunghezza orizzontale del busto, prendendo come riferimento un punto a metà delle scapole.

Quindi, eseguire un taglio a X come da immagine, lasciando un punto centrale unito. Creare quattro code, due per lato, che stimoleranno la muscolatura del dorso, in particolare i muscoli romboidi.

Per applicare il cerotto, mettere in completo allungamento la zona, incrociando le braccia davanti al petto come per abbracciarsi.

Poi, partire dal centro della colonna, dove verrà applicato il punto del cerotto non tagliato. Procedere verso l’esterno applicando una striscia per volta alla cute seguendo la direzione dei muscoli romboidi.

4 – Applicazione a ventaglio con azione drenante

Questo tipo di applicazione può essere utilizzata per drenare i liquidi e quindi in caso di gonfiore, ad esempio al ginocchio o alla caviglia, in seguito a distorsioni.

Nel caso del ginocchio, la misura della striscia andrà presa considerando una lunghezza che vada da 4-5 cm sopra l’articolazione e che finisca 4-5 cm sotto, in prossimità della tuberosità della tibia.

Come si vede dall’immagine, la striscia va preparata lasciando una parte di circa 2 cm a fare da base e bisogna creare 4/5 code dando un minimo di distanza tra loro per creare quello che si definisce “effetto suzione”.

Infatti, questo tipo di applicazione ha lo scopo di riportare i liquidi verso la prima stazione linfatica disponibile a monte del gonfiore, in modo da favorirne lo smaltimento. 

Il ginocchio deve essere messo nella posizione di massima flessione possibile, senza avvertire dolore.

Togliere la carta partendo dalla base del ventaglio. Una volta fissata la base, rimuovere la carta da una coda alla volta in modo da applicarle senza che si incollino tra loro.

La direzione sarà dall’alto verso il basso e bisogna coprire circa metà del ginocchio. Con una seconda striscia a ventaglio, coprire l’altra metà del ginocchio. 

Kinesio taping: dove si compra e quanto costa

Il nastro di kinesio taping può essere acquistato in farmacia, presso negozi di articoli sportivi e store on line. E’ un prodotto ormai facilmente reperibile. 

Gli ideatori del metodo hanno prodotto il loro nastro originale che, in seguito all’esportazione della metodica in Occidente, è stato riprodotto da numerose case produttrici. In linea di massima, l’elasticità è più o meno la stessa, mentre cambiano collanti e coloranti, diversi nel caso di reazioni di ipersensibilità. 

La scelta è ampia e la gamma dei prezzi anche: 4-5 euro a rotolo, nel caso dei prodotti più economici, fino a 25 euro a rotolo per i prodotti più professionali

In alcuni casi si possono trovare anche prodotti con strisce pre-tagliate. 

Corsi di formazione

Esistono diversi corsi di formazione per il kinesio taping. Infatti, la diffusione del metodo originale ha dato il via alla nascita di diversi enti di formazione.

In generale, il metodo occidentale si basa sul taping neuromuscolare e si allontana leggermente dai principi originari della medicina orientale, pur mantenendo l’intento di favorire i processi di auto guarigione.

Alcuni corsi sono riservati alla formazione di soggetti in possesso di titoli di studi specifici, come:

Altri corsi valutano il curriculum formativo personale, dando l’opportunità di formazione anche a persone senza titoli di studio specifici, ma in possesso di competenze di anatomia e fisiologia verificabili. 

Alcuni corsi offrono poi certificazioni direttamente riconosciute dal CONI e altri avvengono all’interno di contesti formativi più ampi, come ad esempio scuole di osteopatia che offrono formazione in tale ambito. 

La durata dei corsi varia e può prevedere un week-end di formazione o diverse giornate formative. 

In sintesi, l’offerta è molto ampia e comunque si tratta di un metodo terapeutico che richiede, per essere utilizzato correttamente, un’ampia consapevolezza del funzionamento del corpo. 

Controindicazioni

Le controindicazioni nell’utilizzo di questa tecnica di bendaggio sono relative all’ipersensibilità del soggetto alla colla o al materiale di cui è composto il nastro, con possibile irritazione cutanea e presenza di prurito.

In questo caso il cerotto va rimosso e, nel caso di eritema persistente, la zona cutanea andrebbe valutata dal medico per una eventuale terapia locale. 

La sua applicazione va evitata anche nel caso di disturbi della circolazione come trombosi, flebiti, varici ed edemi di origine cardiaca. Nel caso, invece, di infezioni in atto, sospetta o accertata patologia tumorale o ferite aperte, l’utilizzo è sconsigliato. 

Fonti
  1. Chronic low back pain: A systematic review. Nicole L Nelson.
  2. Treatment and prevention of sports injuries: a meta-analysis of the evidence for its effectiveness. Sean Williams, Chris Whatman, Patria A Hume, Kelly Sheerin.
  3. Kinesio taping improves pain and function in patients with knee osteoarthritis: A meta-analysis of randomized controlled trials Zhijun Lu, Xiaoming Li, Rongchun Chen, Chaoyang Guo.
  4. Taping in treatment of chronic non-specific low back pain: a systematic review and meta-analysis. Yilan Sheng, Zhouying Duan, Qiang Qu, Wenhua Chen, Bo Yu.
  5. The effectiveness on pain and disability in cervical myofascial pain syndrome. Saime Ay, Hatice Ecem Konak, Deniz Evcik, Sibel Kibar
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