Sommario
Le scaloppine di maiale sono un secondo piatto semplice, raffinato e buonissimo. Veloci da preparare, morbide e gustose nel loro cremoso sughetto, che ben si accompagna al pane fresco per una golosa “scarpetta”.
Una ricetta quattro stagioni, ideale a pranzo o a cena, facile da realizzare.
Come preparare le scaloppine di maiale
La preparazione di queste sottili fettine di carne di maiale si arricchisce, a seconda delle zone d’Italia, con aggiunte locali: limone, funghi, pomodoro, mozzarella, prosciutto crudo o Parmigiano. In alcuni casi è possibile aggiungere anche una nota alcolica, per un tocco di sapore particolare: dal vino bianco al Marsala, dal Madeira alla birra.
Nella preparazione delle scaloppine, oltre al maiale, particolarmente saporito, puoi utilizzare anche carne di vitello o vitellone. Scegli sempre un taglio pregiato e non troppo grasso, come lonza, noce o fesa.
Per la ricetta classica procurati delle fettine di lonza di maiale sui 40-50 grammi ciascuna e spesse da 1/2 a 1 cm. Se ti rivolgi a un macellaio di fiducia, sarai in grado di destreggiarti tra qualità e dosi giuste; ma anche i reparti macelleria al taglio della grande distribuzione sapranno soddisfare le tue esigenze.
Ricetta delle scaloppine di maiale
Scaloppine di maiale
Ingredienti
- 4 fettine di lonza di maiale (circa 100 g l’una)
- 50 g farina 00
- 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
- 70 ml vino bianco
- 2 rametti di rosmarino
- 4 foglia di salvia
- prezzemolo tritato q.b.
- sale q.b.
- pepe nero macinato q.b.
Istruzioni
- Metti le fettine su un tagliere tra due fogli di carta da forno e battile con il batticarne perché si sfibrino; toglile dalla carta e incidile leggermente sui lati perché non si arriccino in cottura. Prendile una ad una e aggiungi il sale massaggiando la carne con le mani.
- Passale su entrambi i lati nella farina setacciata di grano tenero 00 (si può usare anche la farina di semola di grano rimacinata), controllando che l’infarinatura sia omogenea e liscia.
- In una padella larga e antiaderente scalda l’olio EVO – meglio del burro, che puoi usare in alternativa. Quando è ben caldo poni le fettine una a fianco all’altra e falle rosolare su entrambi i lati a fiamma vivace.
- Ora versa il vino bianco che creerà la deliziosa cremina, copri qualche minuto e abbassa la fiamma, poi togli il coperchio, inserisci dei ramoscelli di rosmarino e delle foglie di salvia per dare profumo e fai evaporare. Gira le fettine per insaporirle meglio.
- Quando il sughetto si è addensato, spegni la fiamma, aggiusta di pepe nero, una spolverata di prezzemolo tritato e servi ben calde.
Note
- Al posto del vino bianco puoi utilizzare Marsala che le rende più dolci, Madeira per farne una eccellenza o birra chiara, se ami una nota più amara.
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Le ricette delle scaloppine di maiale da provare
Se preferisci evitare il gusto alcolico, le scaloppine al limone sono un’ottima variante. Dopo averle rosolate, basterà versare il limone spremuto allungato con un po’ d’acqua e procedere come nella ricetta classica. Puoi sperimentare le scaloppine al limone firmate Melarossa, dove si utilizza, però, la carne di vitello.
Un’ottima variante è quella con i funghi, porcini o anche champignon che preparerai affettati e cotti con olio di oliva e aglio. Dopo aver rosolato le fettine, ponile sui funghi, falle insaporire e servile calde ricoperte di funghetti. Anche in questo caso, puoi sperimentare le scaloppine ai funghi cremose che ti proponiamo.
Da provare anche le scaloppine alla pizzaiola, una vera leccornia.
- In una padella scalda l’olio extravergine di oliva e l’aglio tagliato a metà.
- Versa la polpa di pomodoro, un po’ d’acqua, sale fino, pepe nero, e fai cuocere per una quindicina di minuti.
- Prepara le fettine di carne rosolate e mettile sul sughino di pomodoro, con un po’ di prezzemolo tritato e origano.
- Se desideri l’aggiunta di mozzarella tagliata a fettine mettila sopra la carne rosolata, copri con pomodoro e fai insaporire per qualche minuto.
Melarossa ti propone anche una variante ancora più sana della carne alla pizzaiola, da preparare facilmente grazie alla ricetta step by step.
Le scaloppine di maiale nella dieta
Le scaloppine di maiale sono un secondo piatto di carne con un buon apporto calorico che può variare a seconda della preparazione. Nella nostra ricetta, abbastanza scevra di eccessi, non superiamo le 250 kcal per porzione media.
Importante è scegliere un taglio di carne magro, più sano ed equilibrato dal punto di vista nutrizionale; la lonza, che è il muscolo centrale del dorso dell’animale, è ideale. L’apporto di proteine di alta qualità rende questo piatto particolarmente indicato per chi svolge attività fisica e desidera mantenere una buona massa muscolare. Chi soffre di colesterolo e di trigliceridi alti, invece, dovrà limitarne l’assunzione, magari rivedendo dosi, ingredienti e modalità di preparazione. In questo caso, puoi seguire le indicazioni della dieta per il colesterolo alto, sana ed equilibrata.
Le proprietà della carne
La carne di maiale – considerata “rosata” – va sempre scelta con cura; come sempre, meglio preferire quella proveniente da allevamenti biologici. Quando si mangia questa tipologia di carne rossa, è sempre importante non eccedere in ogni caso nel consumo, cuocendola, se possibile, con pochi condimenti.
La carne di maiale è fonte di proteine, indispensabili per il corretto funzionamento di tutto il nostro organismo. Contiene una buona quantità di vitamine idrosolubili – B1, B2, B6, B12 – che non vengono immagazzinate ma devono essere regolarmente assunte per permettere il metabolismo dei carboidrati, per la funzione cardiaca e del sistema nervoso, per la capacità visiva, per formare e mantenere in salute i globuli rossi e per rinforzare il sistema immunitario ed evitare il senso di stanchezza. Non mancano i sali minerali: ferro, zinco, rame, selenio sono presenti in modo ben assimilabile dal nostro organismo.
- 8 coltelli da carne di alta qualità con manici a rivettatura tripla.
- La punta delle lame è seghettata
- Forgiati da un pezzo unico di acciaio inossidabile.
Ma perché si chiamano “scaloppine”?
La parola scaloppina deriva dal termine francese “escalope“, generica fettina di carne. Con questo francesismo la pietanza fu chiamata sino agli inizi del 1900, come ne scrivono nei loro trattati Giovanni Vialardi, cuoco biellese al servizio della casa reale Savoia, e la romana Ada Boni, eclettica giornalista di cucina.
L’escalope non passò alla storia della cucina come piatto famoso; forse fu considerato troppo semplice da realizzare e poco degno di attenzione. Le origini italiane trovano consenso a Milano e, da qui, in tutto il nord Italia, per poi estendersi nell’intero Stivale con l’aggiunta dei sapori locali.
Si racconta che l’ultimo Re d’Italia, Umberto II, dopo aver assaggiato le scaloppine in un ristorante di Milano, ne fu così entusiasta da proporre alla cuoca il trasferimento a Roma a servizio della sua famiglia, allettandola con uno stipendio da capogiro. Una ricetta dalla grande semplicità ma dal gusto travolgente.