Un secondo piatto di pesce sopraffino, dal gusto delicato, la rana pescatrice al forno piace per la sua carne bianca, soda ma allo stesso tempo morbida e che non si sfalda, completamente priva di spine.
Questo pesce, chiamato anche “pescatrice” o “coda di rospo”, per la sua enorme bocca sproporzionata rispetto al corpo piccolo, ricorda, non a caso, una rana o un rospo. È un pesce predatore dall’aspetto tanto sgraziato quanto raffinato e ricercato per le sue doti di gusto e sapore.
Veloce e facile da preparare, cotta al forno, su un letto di patate, pomodorini e olive taggiasche, la rana pescatrice diventa un piatto unico che esalta tutta la sua bontà e profumo; inoltre, si tratta anche di una soluzione culinaria particolarmente salutare.
Rana pescatrice al forno
Ingredienti
- 800 g coda di rospo (rana pescatrice)
- 4 patate medie (circa 800 g)
- 250 g pomodorini datterini o ciliegini
- 50 g olive taggiasche
- 2 spicchi d'aglio
- 1 limone (per il succo)
- 2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
- sale q.b.
- pepe nero q.b.
- rametti di rosmarino fresco q.b.
- erba cipollina tritata per guarnire q.b.
Istruzioni
- Dal tuo pescivendolo di fiducia acquista una rana pescatrice di razza “piscatorius”: le sue carni sono eccellenti con sapore simile ai crostacei. Fai togliere testa e pelle. Risciacquala sotto l’acqua corrente ed asciugala con carta cucina, sopra un tagliere massaggiala con uno spicchio d’aglio tagliato a metà e bagnala con un po’ di succo di limone.
- Lava, sbuccia e affetta le patate a rondelle abbastanza sottili.
- Ungi con olio extravergine di oliva una teglia da forno o una pirofila e disponi le fettine di patata una accanto all’altra, leggermente sovrapposte, formando uno strato su cui disporrai i pomodorini lavati, asciugati e tagliati a quarti e le olive taggiasche tagliate a rondelle; regola di sale e pepe nero e cospargi con un po’ d’olio EVO.
- Al centro adagia la coda di rospo, aggiungi pochissimo sale, una spolverata di pepe, un giro d’olio ulteriore e qualche aghetto di rosmarino sminuzzato.
- Inforna in preriscaldato ventilato a 180° e lascia cuocere per una trentina di minuti; le patate devono avere l’aspetto dorato e la coda di rospo deve staccarsi dall’osso centrale.
Ricette di rana pescatrice al forno: qualche variante pratica e gustosa
Se desideri una cottura più veloce, copri la teglia con carta alluminio i primi 10 minuti.
Per rendere, invece, ancor più pregiato questo piatto, puoi accompagnarlo ad una salsa di zafferano.
- In un pentolino metti un po’ d’olio extravergine di oliva, farina di riso e gli stimmi dello zafferano; mescola bene e quando è caldo aggiungi a filo il latte caldo.
- Fai bollire a fiamma medio bassa finché diventa cremoso, poi regola di sale e pepe.
- Lascia riposare e guarnisci il piatto con la rana pescatrice.
Proprietà nutrizionali e uso nei menù
La rana pescatrice al forno è un piatto salutare, leggero e completo, ricchissimo di proprietà nutrizionali, perfetto in un regime alimentare attento al benessere dell’organismo. Grazie alla presenza di proteine di alto valore, è indicato nelle diete per sportivi, soprattutto per chi pratica attività agonistica di forza e attività aerobiche prolungate.
Ideale per chi soffre di disturbi del metabolismo e nelle diete ipocaloriche contro l‘obesità, per i diabetici – limitando la quantità di patate – e per chi ha problemi di trigliceridi e di ipertensione arteriosa, senza dimenticare chi soffre di celiachia. Da consumare con moderazione per chi soffre di uricemia.
La rana pescatrice è un pesce magro, poco calorico: una porzione con patate apporta sulle 400 kcal. Un dato non eccessivo, considerando che parliamo di un piatto nutriente e che racchiude secondo e contorno.
Inoltre, si tratta di un pesce ricco di acidi grassi polinsaturi come gli omega 3, tanto benefici per la salute del nostro sistema nervoso, per le funzioni cognitive, per una buona vista e per il cuore.
Contiene una buona dose di vitamina D, che potenzia il sistema immunitario e interviene nel metabolismo osseo, e vitamine del gruppo B, che supportano le funzioni cellulari di tutti i tessuti. Non mancano i sali minerali come il fosforo, fondamentale per il tessuto osseo e nervoso, e lo iodio, per il buon funzionamento della tiroide.
Rana pescatrice al forno: una genesi internazionale
La rana pescatrice è un pesce molto apprezzato da sempre, pescato nell’Atlantico fino al mare di Barents, nel Mediterraneo e nel Mar Nero. Esistono vari tipi di questo pesce e varie dimensioni.
Tutti dall’aspetto “mostruoso” per le fattezze sgraziate, e caratterizzati da una grande voracità: dopo essere state pescate continuano a nutrirsi dei pesci catturati anche più grandi di loro.
La rana pescatrice vive solitaria, per lo più nei fondali, anche a profondità estreme; si nasconde sotto la sabbia, creando un avvallamento con le pinne e lasciando scoperta la grande bocca pronta a catturare i pesci che attira con l’illicio, una specie di esca bioluminescente posta sul dorso. Un prodigio di mimetismo.
La rana pescatrice fu descritta e classificata tra il 1922 e il 1924 quando dagli studi di due biologi marini si capì che i maschi sono dei veri parassiti: si attaccano con i denti alla femmina collegando circolo sanguigno e funzioni vitali.
Gli esemplari di due metri, dei veri mostri marini, sono oggi scomparsi, ma la pesca della rana pescatrice continua ad essere molto ricercata, apprezzata e richiestissima, sia nella grande distribuzione che da chef stellati. Non a caso, la rana pescatrice, al forno o in padella, è un piatto tipico della cucina giapponese di qualità: “l’Akimo”, preparato con il fegato di rana pescatrice, è una vera prelibatezza.