Sommario
La minestra maritata con Salamini Italiani alla Cacciatora DOP è una ricetta originale della tradizione campana particolarmente legata alle festività natalizie. Il nome “maritata” si riferisce al perfetto “matrimonio” tra carne e verdure, ingredienti principali della pietanza.
È una minestra ricca e saporita che mette insieme diversi ortaggi e carni miste, dando vita ad un brodo denso e saporito. Tra le verdure più comuni vengono utilizzate cicorie, scarole, verza; tra le carni, in origine tagli grassi e meno pregiati del maiale.
Oggi, si prediligono tagli più magri e di altri animali. La ricetta, infatti, è stata nel tempo modificata diventando più semplice e adattandosi ai gusti moderni e alla difficile reperibilità di alcune materie prime.
Tipica della cucina contadina, la minestra maritata con i Salamini Italiani alla Cacciatora DOP è una sfiziosa variante di un corroborante piatto caldo che può essere gustato come primo o essere considerato un piatto unico, specie se lo si gusta insieme a dei crostini di pane.
Come preparare un’ottima minestra maritata con i Salamini Italiani alla Cacciatora DOP
Fa parte di un qualsiasi menù natalizio o pasquale delle tavole napoletane, quando viene portata in tavola viene accolta con approvazione, ma prepararla richiede pazienza ed alcuni accorgimenti, dalla scelta delle materie prime alla cottura.
Potremmo passare ore a parlare degli ingredienti della minestra maritata (li approfondiamo nel paragrafo dedicato più avanti in questo articolo). Qui ci limitiamo a dire che la versione che ti proponiamo è quella di una minestra maritata leggera che cerca di rispettare la tradizione, ma senza rinunciare al gusto, e che strizza l’occhio alla salute e alla dieta.
Tra gli ingredienti abbiamo inserito, infatti, i Salamini Italiani alla Cacciatora DOP, tutelati dal Consorzio Cacciatore italiano. Ricchi di proteine nobili, di minerali importanti e di tutte le vitamine del gruppo B, con un contenuto di sale, grassi e colesterolo minore rispetto al passato, che puoi inserire anche nella tua dieta.
In quanto alla cottura, le verdure andrebbero sbollentate separatamente, le carni aggiunte in pentola dopo essere state snervate. Ricorda di eliminare la schiuma del brodo, man mano che viene a galla, con una schiumarola.
Minestra maritata con Salamini Italiani alla Cacciatora DOP
Ingredienti
- 2 l brodo vegetale (carota, cipolla bianca, costa di sedano, foglia di alloro, due chiodi di garofano)
- 3 costine di maiale
- 1 cespo piccolo di indivia
- 1 cespo piccolo di cavolo nero
- 1 cespo piccolo di cicoria
- 1 cespo piccolo di scarola riccia
- Salame Cacciatore Italiano q.b.
- olio extravergine d'oliva q.b.
- sale q.b.
Istruzioni
- Versa il brodo in un ampio tegame e, quando raggiunge il bollore, aggiungi le costine di maiale, lasciandole cuocere per almeno un’ora. Una volta cotte, estrai la carne dal brodo, tagliala a piccoli pezzi e mettila da parte.
- Monda e lava accuratamente le verdure, tagliale e disponile separatamente in altrettante ciotole. Riporta il brodo a bollore nello stesso tegame, aggiungendo le verdure gradualmente: inizia con l’indivia, poi la cicoria, la scarola riccia e, infine, il cavolo nero.
- Falle cuocere per circa venti minuti, quindi unisci la carne messa da parte. Assaggia per controllare il sapore e, se necessario, aggiungi un po’ di sale.
- Impiatta la minestra in un piatto fondo o una scodella di ceramica, accompagnandola con delle fette di pane di grano duro tostate e alcune fette di Salame Cacciatore Italiano. Completa con un filo di olio extravergine d’oliva e servi la minestra ancora tiepida.
Gli ingredienti della minestra maritata
Rispondere alla domanda “cosa si mette nella minestra maritata” non è poi così semplice. Le verdure che puoi utilizzare sono tantissime, si dice che il loro numero possa arrivare a 16-18 tipologie, molte delle quali selvatiche. Tra le più gettonate sono previste cicorie, scarole, borragine, verza, bietola, spinaci selvatici, broccoli, sedano, carote e torzelle, un’antica varietà di cavolo.
Le carni originariamente usate erano tagli grassi e meno pregiati del maiale come soppressate, piedino e orecchie. Le versioni odierne prevedono tagli magri della gallina o il muscolo di manzo. Esistevano, inoltre, delle aggiunte pronte ad arricchire questo piatto “povero”. Si tratta di croste di formaggio, pane tostato o scagliuozzi, triangoli di polenta fritti.
Varianti
Le possibili varianti di questo piatto sono parecchie, ad iniziare dalla nostra, arricchita con il salame, che regala al piatto un gusto deciso.
Per renderla più sostanziosa puoi aggiungere della pasta corta (come i tubetti) o dei cereali come il farro o l’orzo. Puoi preparare anche la minestra maritata vegetariana utilizzando le sole verdure se segui una dieta vegetariana.
Abbinamenti e presentazione della minestra maritata con Salamini Italiani alla Cacciatora DOP
Questa minestra di Natale si abbina perfettamente a un buon vino rosso giovane come un Gragnano, anche se nulla ti vieta di accompagnarla con un bianco, come un Aglianico o un Fiano.
In quanto alla presentazione, servila in un piatto fondo o in una scodella di ceramica rustica, completandola con del pane tostato o dei crostini. Aggiungi un filo di olio extravergine d’oliva in superficie e, al massimo, del formaggio grattugiato.
Conservazione
La minestra maritata con Salamini Italiani alla Cacciatora DOP può essere conservata in frigorifero per 2-3 giorni. Dopo averla fatta raffreddare completamente, trasferiscila in un contenitore ermetico. Se vuoi conservarla più a lungo puoi congelarla, in modo da preservarne il sapore per circa 2-3 mesi.
Quando la scongeli, falla riscaldare lentamente per evitare che le verdure si sfaldino troppo.
Minestra maritata napoletana storia
Un cenno merita la sua storia: questa minestra napoletana ha origini antiche, risalenti probabilmente all’epoca romana. In passato, questa pietanza rappresentava una preparazione contadina pensata per utilizzare ogni parte commestibile degli ingredienti disponibili, inclusi i tagli meno pregiati della carne di maiale e le verdure selvatiche.
Nel tempo è diventata un simbolo della cucina campana, soprattutto di quella delle feste, in quanto considerata un piatto ricco, da consumare nelle occasioni importanti per celebrare l’abbondanza.
Sebbene oggi la ricetta originale sia stata semplificata e adattata ai gusti moderni, la tradizione sopravvive nei mercati rionali di Napoli, dove durante le festività si trovano ancora le verdure e le carni tipiche per preparare questa pietanza.
FAQ (domande comuni)
Cosa significa minestra maritata?
La minestra maritata deve il suo nome al “matrimonio” tra carne e verdure, un’unione di sapori che rende questo piatto unico nel suo genere. Un’armonia di ingredienti che deriva dalla capacità di sfruttare al meglio ciò che la natura offriva.
Qual è la differenza tra la zuppa e la minestra?
La differenza tra le due preparazioni risiede negli ingredienti e nella consistenza. La zuppa si prepara generalmente con verdure, legumi o cereali cotti nel brodo. La minestra, invece, può contenere anche pasta, o riso.
Quando si mangia la minestra maritata?
Come da tradizione, la minestra maritata si consuma durante le festività natalizie, soprattutto in occasione del pranzo del 26 dicembre, a Napoli e dintorni. Tuttavia, è anche un piatto invernale gustoso che può trovare spazio in tavola in altri momenti dell’anno.
Conclusioni
Ora che hai visto come si fa la minestra maritata, perché non ti cimenti? Il bello è che puoi renderla più o meno leggera prediligendo tagli di carne magra rendendola, così, adatta anche alla dieta. Il tocco dato dai Salamini Italiani alla Cacciatora DOP regala alla versione che ti abbiamo proposto un gusto unico, per una minestra di Natale deliziosa e pronta a conquistare al primo assaggio.
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Fonte
Questo contenuto rientra nel programma “DELI.M.E.A.T. Delicious Moments European Authentic Taste”, il progetto promozionale e informativo che unisce tre consorzi agroalimentari per la tutela dei salumi DOP e IGP, cofinanziato dall’Unione Europea e rivolto al mercato italiano e francese.