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Zuccheri nascosti negli alimenti, impara a scovarli

zuccheri nascosti: impara a scovarli

Gli zuccheri nascosti in alimenti insospettabili sono molto più diffusi di quanto pensi: spesso fanno aumentare la “razione” quotidiana di zuccheri senza che tu te ne renda conto. Ma il problema del consumo eccessivo di zucchero non è da sottovalutare: oltre al rischio obesità e diabete, l’eccesso di zucchero può provocare anche altre conseguenze negative come malattie cardiovascolari e tumori.

Zucchero: quali sono i limiti giornalieri

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di non superare una quantità di zuccheri semplici pari al 10% dell’introito calorico giornaliero. Per un adulto con un fabbisogno di circa 2000 calorie, questa quantità corrisponde a 50 grammi (10 cucchiaini). C’è però una distinzione importante da fare fra:

La diminuzione raccomandata dall’Oms, infatti, riguarda soprattutto la quantità di zuccheri aggiunti: i nutrizionisti ritengono gli zuccheri aggiunti sostanze in grado di favorire problemi come carie, sovrappeso e obesità. E questo vale anche per quelli che trovi nei succhi di frutta o nel miele.

Dal momento che quelli naturalmente presenti nei cibi non si possono e non si devono eliminare, ridurre la quantità di zuccheri aggiunti che assumi è importante: basta pensare che il 60% dello zucchero che assumi proviene dai cibi industriali confezionati.

Dove sono gli zuccheri aggiunti

I cosiddetti zuccheri aggiunti si trovano in tantissimi prodotti confezionati, non solo in quelli considerati poco salutari: ti basta leggere le etichette di molti cibi acquistati al supermercato per rendertene conto. Sono zuccheri che vengono inseriti nella preparazione di un alimento e si vanno a sommare a quelli naturalmente presenti nell’alimento stesso. Ecco alcuni esempi:

Come fare a scovare gli zuccheri nascosti

Spesso si pensa al saccarosio, che corrisponde allo zucchero come lo conosciamo noi, ma i produttori di alimenti ne impiegano molte varianti: glucosio, destrosio, fruttosio, sciroppo di glucosio-fruttosio, maltodestrine. Alcuni di questi zuccheri, infatti, sono più adatti alla preparazione di alcuni prodotti rispetto al saccarosio. Questo però spesso può confondere il consumatore, che è portato a credere che l’alimento sia privo di zuccheri aggiunti.

Esistono poi anche i cosiddetti zuccheri “naturali”: sciroppo d’acero, miele, zucchero d’uva, succo di mele concentrato sono solo alcuni esempi. Il loro effetto è molto simile a quello del saccarosio: bisogna fare attenzione quindi a scritte come “senza zuccheri aggiunti” o “contiene solo zuccheri della frutta”.

L’unico modo per capire in quali prodotti si nascondono gli zuccheri è la lettura delle etichette. Come abbiamo detto, talvolta può essere più complesso riconoscerli, perché sono indicati con il loro nome scientifico, come glucosio, fruttosio, saccarosio, lattosio. Ma, con un po’ di pratica, è facile fare più attenzione.

Come fare a tenere a bada gli zuccheri

Per non superare la quantità di zucchero “concessa” dalla Comunità scientifica, devi adottare alcuni comportamenti utili:

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