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Indice glicemico alimenti: cosa mangiare e cosa evitare, tabelle per gruppi alimentari

su piano di marmo, foglio con indice glicemico alimenti e attorno cibo come lenticchie rosse, salmone, peperone rosso, carote e frutta secca

L’indice glicemico degli alimenti indica la velocità con cui un alimento incrementa i livelli di zucchero nel sangue. La classificazione è su una scala da 0 a 100.

Gli alimenti con un alto indice glicemico (IG) sono quindi digeriti e assimilati rapidamente, causando un immediato innalzamento della glicemia. Posti ai vertici della scala, sono cibi spesso ricchi di carboidrati raffinati e zuccheri semplici, che possono diventare dannosi per la salute se consumati in eccesso.

Al contrario, gli alimenti con un basso indice glicemico rilasciano gli zuccheri nel sangue più lentamente, favorendo una sensazione di maggiore sazietà.

Sono tutti aspetti utili per gestire l’appetito e supportare una dieta ipocalorica. Tuttavia, non tutti gli alimenti a basso indice glicemico sono necessariamente salutari, quindi è consigliabile sempre affidarsi a un esperto per inserirli correttamente nella propria alimentazione.

Ma quali cibi hanno un basso indice glicemico e quali sono gli alimenti che non fanno alzare la glicemia?

Cos’è l’indice glicemico e differenza con il carico glicemico

L‘Indice Glicemico (IG) è un parametro che misura la velocità con cui i carboidrati contenuti in un alimento aumentano la glicemia, cioè il livello di zucchero nel sangue.

Si tratta di un indicatore che si basa sulla quantità standard di 50 g di carboidrati disponibili per ogni alimento, indipendentemente dalla concentrazione di zuccheri che contiene.

Ad esempio, sia la pasta (che ha circa 70 g di carboidrati su 100 g) sia l’albicocca (con solo 11 g di carboidrati su 100 g) possono avere lo stesso IG, nonostante la loro composizione nutrizionale sia molto diversa.

Che cos’è il carico glicemico?

Il Carico Glicemico (CG), invece, tiene conto della qualità, ma soprattutto della quantità dei carboidrati e si calcola moltiplicando l’IG per la quantità di carboidrati presenti in una porzione media di alimento e dividendo il risultato per 100.

Un alimento con CG basso ha un valore da 0 a 10, con CG medio tra 11 e 19, e alto se superiore a 20. In altre parole:

CARICO GLICEMICO = (indice glicemico x g di carboidrati) / 100.

Basta, pertanto, moltiplicare l’IG di un dato carboidrato (ad esempio, il fruttosio con un IG pari a 20) per la quantità assunta (30 g). In questo caso, quindi, il carico glicemico del pasto è pari a 20 x 30= 600.

Orientativamente, più un carboidrato è digeribile, maggiore sarà il suo indice glicemico. Ma non tutti i carboidrati sono uguali, poiché alcuni sono assorbiti rapidamente e provocano un aumento rapido della glicemia (IG alto): altri, invece, rilasciano il glucosio più lentamente (IG basso).

È importante ricordare che né l’IG né il CG indicano se un alimento è salutare o favorisce la perdita o l’aumento di peso. L’alimentazione deve essere sempre valutata nel suo complesso, considerando il bilancio energetico e il fabbisogno individuale di macro e micronutrienti.

Indice glicemico degli alimenti: cibi con alto e basso IG

Due cibi con la stessa quantità di carboidrati possono avere indici glicemici diversi, poiché l’IG è basato su una stima influenzata da vari fattori.

Come indica nel video la nutrizionista Evelina Flachi, “è importante che almeno il 50% dei cibi sia integrale, perché ricchi di fibre. Inoltre, nel pasto dobbiamo prevedere una buona quota di grassi e proteine perché rallentano il tempo di digestione e riducono l’impatto della glicemia nel sangue”.

Poi, “non eccedere nelle 5 P: primi, pane, polenta, patate e pizza”.

Consumare alimenti ad alto indice glicemico (IG), infatti, può avere effetti negativi sulla salute, poiché la glicemia aumenta rapidamente, stimolando una risposta insulinica più intensa.

L’organismo preferisce utilizzare gli zuccheri come fonte di energia, ma quando si eccede, questi sono trasformati in grassi di riserva, favorendo l’aumento di peso. A lungo termine, il pancreas può subire un sovraccarico, portando all’insulino-resistenza e, successivamente, al diabete.

Gli alimenti a basso IG, invece, offrono numerosi benefici per la salute, soprattutto per il sistema cardiovascolare. Riducendo l’iperinsulinemia postprandiale, favoriscono l’aumento del colesterolo “buono” (HDL).

L’indice glicemico non dipende solo dai carboidrati contenuti nel pasto, ma anche dalla presenza di fibre alimentari, grassi e proteine. Ad esempio, riso e patate, pur essendo ricchi di amido, hanno un IG più alto rispetto a frutti zuccherini come il fruttosio.

La fibra poi rallenta la digestione e l’assorbimento degli zuccheri, riducendo l’impatto glicemico. Anche i grassi e le proteine influenzano l’IG: il latte scremato, ad esempio, ha un IG più alto rispetto a quello intero.

Indice glicemico degli alimenti per gruppi alimentari: tabelle da stampare

Di seguito una lista di cibi suddivisi per gruppi alimentari con il rispettivo IG.

1 – Pane, pizza, pasta e cereali

I cereali, ricchi di carboidrati, hanno un indice e un carico glicemico piuttosto significativi.

È la presenza e la relazione tra amilosio e amilopectina (il primo molto resistente all’azione degli enzimi digestivi) a determinare l’indice glicemico dell’amido. La cottura invece fissa il carico glicemico.

Quindi, cuocere i cereali vuol dire idratarli e ciò aumenta il loro peso da 2 a 3 volte. Questo incide decisamente sui valori nutrizionali.

Pane e sostituti del pane

Pane confezionatoIndice Glicemico (IG)
Pagnottelle classiche62
Pan bauletto al grano duro68
Pan bauletto bianco59
Pan bauletto 5 cereali e soia60
Pane Bianco all’olio d’oliva73
Pan Bauletto integrale59
Sfilatini al grano tenero65
Pane a fette senza glutine61
Panino senza glutine63
Pane azzimo integrale70
Fonte: Glycemic index and glycemic load of commercial Italian foods (2016), F. Scazzina, M. Dall’Asta, M.C. Casiraghi, S. Sieri, D. Del Rio, N. Pellegrini, F. Brighenti.
Sostituti del paneIndice Glicemico (IG)
Grissini classici friabili66
Cracker salati Sfoglia di grano63
Cracker integrali Sfoglia di grano63
Focaccelle con olio di oliva extravergine63
Fette Biscottate64
Fette Biscottate integrali73
Fonte: Glycemic index and glycemic load of commercial Italian foods (2016), F. Scazzina, M. Dall’Asta, M.C. Casiraghi, S. Sieri, D. Del Rio, N. Pellegrini, F. Brighenti.

Cereali per la colazione

Cereali per colazioneIndice Glicemico (IG)
Cereali croccanti classici66
Cereali croccanti con frutta62
Cornflakes *81
Muesli*57
Fonte: Glycemic index and glycemic load of commercial Italian foods (2016), F. Scazzina, M. Dall’Asta, M.C. Casiraghi, S. Sieri, D. Del Rio, N. Pellegrini, F. Brighenti.
*Fonte: International table of glycemic index values (2008) – Fiona S. Atkinsons, Kaye Foster-Powell, Jennie C. Brand-Miller
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Indice glicemico alimenti: cereali

CerealiIndice Glicemico (IG)
Cereali (riso, avena, Kamut)41
Cereali (riso, farro, orzo)44
Orzo perlato58
Riso Carnaroli64
Riso Blond53
Riso Blond integrale56
Farro perlato63
Cous cous*65
Riso bianco bollito*68
Nodels*55
Spaghetti*49
*Fonte: International table of glycemic index values (2008) – Fiona S. Atkinsons, Kaye Foster-Powell, Jennie C. Brand-Miller.
Fonte: Glycemic index and glycemic load of commercial Italian foods (2016), F. Scazzina, M. Dall’Asta, M.C. Casiraghi, S. Sieri, D. Del Rio, N. Pellegrini, F. Brighenti
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Pasta e pizza

Pasta e pizzaIndice Glicemico (IG)
Penne50
Pennette rigate53
Pennette integrali48
Spaghetti classici51
Spaghetti integrali55
Tagliatelle all’uovo55
Pizza Margherita congelata56
Fonte: Glycemic index and glycemic load of commercial Italian foods (2016), F. Scazzina, M.

Indice glicemico alimenti: latticini

I latticini, come il latte, lo yogurt e i formaggi freschi, generalmente hanno un indice glicemico basso.

Ciò si deve alla presenza del lattosio, un tipo di zucchero che è assorbito più lentamente rispetto ad altri zuccheri semplici.

Inoltre, la presenza di proteine e grassi nei latticini contribuisce a rallentare l’assorbimento dei carboidrati, mantenendo stabili i livelli di glucosio nel sangue.

Sono quindi alimenti adatti anche a chi deve tenere sotto controllo i picchi glicemici. Tuttavia, è importante fare attenzione ai latticini zuccherati o aromatizzati, come yogurt alla frutta, che possono avere un indice glicemico più elevato.

LatticiniIndice Glicemico (IG)
Latte intero39
Latte scremato37
Yogurt alla frutta41
Latte di soia34
Latte di riso86
Fonte: International table of glycemic index values (2008) – Fiona S. Atkinsons, Kaye Foster-Powell, Jennie C. Brand-Miller.

3- Indice glicemico alimenti: verdure e legumi

Le verdure, così come la frutta, hanno indici glicemici diversi in base alla presenza dell’amido oppure solo di glucosio e fruttosio.

Le patate, ad esempio, pur avendo un elevato indice glicemico, hanno però un carico glicemico basso. Quindi, via libera alle patate, che non fanno ingrassare, ma attenzione ai condimenti e al metodo di cottura come la frittura.

I legumi, invece, sono ricchi di fibre alimentari e l’amido che contengono è formato soprattutto da amilosio (un amido più resistente ai nostri enzimi digestivi).

Ciò conferisce ai legumi un basso indice e carico glicemico.

AlimentiIndice Glicemico (IG)
Ceci28
Fagioli24
Lenticchie32
Soia16
Patata bollita78
Carote bollite39
Patate dolci bollite63
Zucca64
Fonte: International table of glycemic index values (2008) – Fiona S. Atkinsons, Kaye Foster-Powell, Jennie C. Brand-Miller.

4 – Dolci e dolcificanti

I dolcificanti naturali hanno un diverso IG a seconda del rapporto glucosio/fruttosio. Il glucosio ha un valore di 100, mentre il fruttosio 20.

Per quanto riguarda i dolcificanti artificiali, non essendo metabolizzati dall’organismo, hanno un valore pari a zero. Tuttavia ci sono ancora studi in corso per capire se sono adatti a chi soffre di diabete o comunque in generale per studiare il loro impatto sulla glicemia e sul microbiota.

Secondo la Dott.ssa Flachi, “il maltitolo è il dolcificante più gustoso perché somiglia allo zucchero e tiene a bada la risposta glicemica“.

AlimentiIndice Glicemico (IG)
Marmellata frutti di bosco44
Marmellata Pesca/albicocca47
Marmellata arance amare51
Marmellata mirtilli neri51
Fruttosio (da mais)25
Zucchero di canna69
Zucchero classico91
Miele*61
Glucosio*103
Saccarosio*65
Fruttosio*15
*Fonte: International table of glycemic index values (2008) – Fiona S. Atkinsons, Kaye Foster-Powell, Jennie C. Brand-Miller.
Fonte: Glycemic index and glycemic load of commercial Italian foods (2016), F. Scazzina, M. Dall’Asta, M.C. Casiraghi, S. Sieri, D. Del Rio, N. Pellegrini, F. Brighenti.
Biscotti
AlimentiIG
Biscotti ai cereali alla frutta51
Biscotti ai cereali al cioccolato52
Biscotti ai cereali classico49
Frollini58
Frollini senza glutine37
Biscotti al latte47
Fonte: Glycemic index and glycemic load of commercial Italian foods (2016), F. Scazzina, M. Dall’Asta, M.C. Casiraghi, S. Sieri, D. Del Rio, N. Pellegrini, F. Brighenti.
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5 – Indice glicemico della frutta

La frutta presenta indici glicemici piuttosto variabili per diversi fattori, tra cui il rapporto tra glucosio e fruttosio e la presenza di amido resistente rispetto agli zuccheri.

Ad esempio, i frutti disidratati tendono ad avere un indice glicemico più alto poiché l’assenza dell’acqua concentra gli zuccheri, cambiandone i valori nutrizionali.

Le banane, invece, contengono buone quantità di amido, soprattutto se non sono completamente mature e ciò influisce sul loro indice glicemico.

In linea generale, comunque, la frutta tende ad avere un basso carico glicemico. Questo significa che, nonostante alcuni tipi di frutta abbiano un indice glicemico più elevato, il carico glicemico complessivo rimane basso, soprattutto se si considerano le porzioni abituali di consumo.

Inoltre, la frutta è ricca di fibre, vitamine e sali minerali, che contribuiscono a modulare l’assorbimento degli zuccheri, rendendola una scelta sana e nutriente.

FruttaIndice Glicemico (IG)
Mela36
Arancia43
Banana51
Ananas59
Mango51
Anguria76
Pesche43
Fragole49
Fonte: International table of glycemic index values (2008) – Fiona S. Atkinsons, Kaye Foster-Powell, Jennie C. Brand-Miller.

6 – Indice glicemico: bevande

L’indice glicemico delle bevande varia notevolmente a seconda del contenuto di zuccheri e del tipo di ingredienti che contengono. Molte bevande contengono zuccheri semplici, come i succhi di frutta industriali, bibite gassate e bevande energetiche, quindi tendono ad avere un indice glicemico alto.

Ad esempio, un succo di frutta può avere un IG superiore a 60, mentre le bibite zuccherate possono arrivare anche a 70.

Al contrario, le bevande non zuccherate, come l’acqua, tisane, tè al naturale o il caffè senza zucchero, hanno un indice glicemico pari a zero, poiché non contengono carboidrati.

Una certa attenzione però va posta sulle bevande “light” o senza zucchero: anche se non aumentano direttamente la glicemia, l’uso di dolcificanti può avere effetti metabolici complessi e richiede comunque moderazione.

BevandaIG
Latte fermentato con probiotici51
Succo di mela verde (100%)67
Frullato di mela, pera e banana68
Cola (Coca-Cola)73
Bevanda a base di tè nero al limone72
Bevanda a base di tè nero al succo di pesca (9,5%)71
Bevanda a base di tè verde66
Fonte: Glycemic index and glycemic load of commercial Italian foods (2016), F. Scazzina, M. Dall’Asta, M.C. Casiraghi, S. Sieri, D. Del Rio, N. Pellegrini, F. Brighenti.

Conclusioni

L’indice glicemico (IG) misura la velocità con cui i carboidrati contenuti negli alimenti aumentano i livelli di zucchero nel sangue. Cibi ad alto IG, come il pane bianco e i dolci, ad esempio, causano picchi rapidi di glicemia, mentre quelli a basso IG, come legumi, verdure e cereali integrali, mantengono più stabili i livelli di zucchero nel sangue.

Un’alimentazione basata su cibi a basso IG aiuta quindi anche a prevenire malattie metaboliche come il diabete di tipo 2.

L’IG, tuttavia, è influenzato da vari fattori, tra cui il contenuto di fibre, grassi e la modalità di preparazione del cibo…. In ogni caso non è il solo parametro da tenere in considerazione.

Anche il carico glicemico, il carico insulinico, l’introito calorico e il rapporto tra i diversi macronutrienti influenzano maggiormente la curva del peso e l’eventuale insorgenza di patologie.

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I contenuti sono stati redatti da Melarossa in collaborazione con Céréal. Nell’articolo sono presenti prodotti a fini promozionali.

Fonti

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