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Riso Carnaroli: differenze con altri tipi di riso, come cucinarlo, le migliori ricette

Su piano di cottura nero, piatto bianco con un risotto alla zafferano con riso Carnaroli, attorno al piatto, scaglie di parmiggiano, tappo del vino, saliera e pepiera, forchetta e coltello

Il riso Carnaroli è uno dei pilastri della tradizione culinaria italiana ed è apprezzato per la grandezza dei suoi chicchi e per la sua capacità di mantenere la cottura.

Conosciuto anche come “il re dei risotti”, il Carnaroli è una varietà di riso ricca di amidi e, quindi, ottima per la realizzazione di risotti cremosi, gustosi e ben mantecati.

Con una cottura di circa 16-18 minuti, è un tipo di riso che riesce a rimanere al dente a lungo e ad assorbire condimenti e sapori con i quali entra in contatto.

Per tale motivo trova spazio nella cucina popolare e in quella gourmet, con piatti celebri come il risotto allo zafferano, il risotto ai funghi oppure un raffinato e delicato risotto al tartufo.

Scopri questo ingrediente versatile e nutriente, capendo se il riso Carnaroli fa ingrassare e se è possibile inserirlo in ricette light per diete normo o ipocaloriche.

Che tipo di riso è il Carnaroli?

Il Carnaroli è una varietà di riso che fa parte della famiglia dei chicchi superfini, caratterizzati da una forma grossa e allungata.

La sua peculiarità, però, sta nel fatto che questo tipo di riso è ricco di amilosio, un particolare tipo di amido che conferisce consistenza e resistenza alla cottura all’alimento.

È grazie a questa molecola glucidica che il riso Carnaroli conferisce cremosità ai piatti e quindi risulta ideale per la preparazione dei risotti. In commercio è disponibile anche la versione integrale, che preserva la parte esterna del chicco, ricca di fibre e vitamine e, quindi, utile per migliorare la salute intestinale e modulare l’assorbimento dei carboidrati.

E’ una varietà alquanto recente, che nasce in Italia negli anni ’40 dall’incrocio della varietà Vialone e Lencino, con l’obiettivo di ottenere un riso che unisse la cremosità e la resistenza alla cottura.

Oggi è principalmente coltivato nella zona settentrionale e, più nello specifico, in regioni come Lombardia e Piemonte, dove le risaie trovano condizioni climatiche e idriche ottimali.

Differenza tra Carnaroli, Arborio e Vialone Nano

Carnaroli, Arborio e Vialone nano sono tra le varietà di riso più utilizzate nella cucina italiana, eppure presentano alcune caratteristiche che le differenziano l’una dall’altra.

CaratteristicaCarnaroliArborioVialone Nano
Dimensione chiccoLungo e grandeGrande ma meno lungo del CarnaroliPiccolo e tondo
Contenuto di amilosioAltoModeratoAlto
Resistenza alla cotturaOttimaBuona, ma meno del CarnaroliBuona, ideale per cotture rapide
Tempo di cottura16-18 minuti14-16 minuti13-15 minuti

Come cucinare il riso Carnaroli?

Il Carnaroli è un riso apprezzato per la sua capacità di conferire cremosità al piatto, assorbire bene i sapori e resistere bene alla cottura rimanendo al dente. Ciò è possibile solo se si mettono in pratica tecniche di preparazione specifiche.

Quali sono i passaggi per ottenere un riso Carnaroli perfetto?

  1. Il riso Carnaroli non va lavato. Ciò provocherebbe l’eliminazione dell’amido superficiale, fondamentale per la cremosità desiderata nei risotti.
  2. Il primo passaggio è la tostatura del riso. Bisogna scaldare il riso in una padella a secco o con un filo d’olio o burro per circa 2 minuti, mescolando continuamente. La tostatura sigilla i chicchi, aiutandoli a mantenere la consistenza durante la cottura. Tostare i chicchi per 2-3 minuti, finché diventano leggermente traslucidi e rilasciano un leggero aroma di nocciola.
  3. Aggiungere il brodo. Aggiungere gradualmente un po’ di brodo vegetale, di pesce o di carne, in modo da garantire il rilascio graduale dell’amido dal chicco.
  4. Cuocere il riso Carnaroli per 16-18 minuti per ottenere una consistenza al dente.
  5. La mantecatura finale serve per rendere il risotto cremoso. A cottura terminata, rimuovere il risotto dal fuoco e aggiungere una noce di burro freddo e una generosa quantità di formaggio grattugiato per raggiungere la consistenza desiderata.

Abbinamenti da fare con il riso Carnaroli:

Proprietà nutrizionali

Il riso Carnaroli non è apprezzato solo per le sue virtù culinarie in cucina, ma anche per i suoi valori nutrizionali.

Il riso Carnaroli, facendo parte del gruppo dei cereali, è un alimento prevalentemente composto da carboidrati con funzione energetica per le cellule del corpo umano.

Il basso contenuto di grassi e zuccheri semplici lo rende adatto a diverse esigenze alimentari e diete anche ipocaloriche. Il riso Carnaroli presenta, infatti, un indice glicemico di 70, posizionandosi tra le varietà di riso italiano con un impatto glicemico meno elevato e più utili a controllare i livelli di zucchero nel sangue.

Nella sua versione integrale, che conserva la crusca e il germe del chicco, offre benefici aggiuntivi per la salute digestiva e per un maggiore senso di sazietà.

ComponenteValore per 100g
Valore energetico354 kcal / 1504 kJ
Proteine6,7 g
Carboidrati80,4 g
di cui zuccheri0,2 g
Grassi0,4 g
di cui saturi0,1 g
Fibre alimentari1,0 g
Sale0,01 g

Benefici del riso Carnaroli

Ha un indice glicemico medio-basso (tra 65-70) e quindi provoca un aumento graduale della glicemia. Questo lo rende una scelta adatta per migliorare il metabolismo glucidico e il senso di sazietà, anche in regimi alimentari controllati. Fornisce carboidrati complessi che aiutano a mantenere la glicemia stabile nel tempo e con essa i livelli energetici del corpo.

Grazie alla composizione amidacea (amilosio e amilopectina) è facilmente digeribile e adatto anche per le persone con particolari sensibilità gastriche. Offre anche benefici alla flora microbica intestinale e quindi alla peristalsi e alla corretta eliminazione delle feci.

Essendo ricco di minerali, tra i quali troviamo il potassio, il Carnaroli può aiutare a mantenere una pressione arteriosa ottimale. Allo stesso tempo, questo riso è povero di sodio e quindi adatto anche per chi soffre di ipertensione o ritenzione idrica.

Essendo naturalmente privo di glutine, è una scelta sicura per le persone affette da celiachia o con sensibilità orale al glutine.

Ricette con il riso Carnaroli

Dove comprarlo?

Il riso Carnaroli è presente in tutti i supermercati, ma anche in negozi specializzati e online, inclusi prodotti biologici.

Nei supermercati è possibile trovare marche rinomate come Riso Gallo e Riso Scotti, mentre nei negozi specializzati si possono trovare varietà molto prestigiose come il Riso Acquerello o varietà biologiche come quelle di La Pila.

Per una qualità superiore, si consiglia di verificare l’origine certificata di tali prodotti alimentari, preferendo riso prodotto in Lombardia e Piemonte, aree vocate alla coltivazione specifica del Carnaroli.

Domande frequenti sul Carnaroli

Il Carnaroli è adatto per altre preparazioni oltre al risotto?

Oltre ad essere ideale per la preparazione di risotti cremosi, può trovare spazio anche nella realizzazione di timballi di riso, arancini e fresche insalate estive. La sua ricchezza di amido può essere utilizzata come fattore “legante” per le varie ricette.

Qual è il migliore riso Carnaroli?

Tutto dipende dal luogo e dal metodo di lavorazione. Marchi come Acquerello, che offre un Carnaroli invecchiato, o prodotti biologici di La Pila sono spesso considerati tra le migliori varietà di riso per sapore e consistenza.

Quanti grammi di riso Carnaroli a persona? 

Per un risotto, si calcolano generalmente 80-100 grammi di Carnaroli a persona. Questa quantità può variare in base al tipo di ricetta e alla tipologia di dieta che si sta seguendo.

Qual è la differenza tra il riso basmati e il riso Carnaroli?

Il riso basmati ha un chicco lungo e sottile, ma povero di amido, è quindi adatto per ricette asciutte, come il riso al curry o le insalate di riso. Al contrario, il Carnaroli ha un chicco grande e allungato, ma estremamente ricco di amido. Ciò lo rende ideale per risotti e piatti che ricercano la cremosità.

Si può usare in ricette dolci?

Sì, il Carnaroli è ottimo anche per la realizzazione di ricette dolci come budini di riso, torta di riso e riso al latte, grazie alla sua capacità di conferire cremosità e densità al piatto, ma anche di mantenere la consistenza e assorbire i sapori.

Come conservare il riso Carnaroli per mantenerne la qualità?

Per una corretta conservazione del Carnaroli, si consiglia di prediligere un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce diretta, preferibilmente in un contenitore ermetico.

Conclusioni

Il riso Carnaroli si conferma come uno degli ingredienti più amati della tradizione culinaria italiana. Grazie a chicchi grandi e sottili, alla consistenza perfetta per i risotti e all’elevato contenuto di amilosio, rappresenta la scelta ideale per preparare dei primi piatti cremosi e ricchi di gusto.

Perfetto per sperimentare nuovi e sorprendenti sapori, che si tratti di un classico risotto allo zafferano, di un raffinato risotto al tartufo o di un budino di riso, questo ingrediente si presta a esaltare ogni preparazione.

Coltivato principalmente in Lombardia e Piemonte, il Carnaroli unisce tradizione e qualità, che lo rendono un tesoro culinario amato sia da chef professionisti che da persone amanti della cucina.

Se non hai ancora provato il sapore del riso Carnaroli, è arrivata l’ora di farlo! Condividi la tua esperienza e le tue ricette preferite nei commenti: raccontaci come questo ingrediente ha reso unico il tuo pranzo o la tua cena.

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Fonti
  1. Note-e-osservazioni-storiche-sul-riso-Carnaroli.pdf.
  2. Affari italiani PDF.

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