Site icon Melarossa

Capperi: pianta, proprietà, benefici e ricette

una ciotola ricolma di capperi sotto sale

I capperi sono quei gustosissimi bottoni verdi che arricchiscono di sapore molti piatti della nostra tradizione. La pianta di capperi, infatti, regala boccioli dal sapore intenso, protagonisti di molte ricette della tradizione mediterranea.

I capperi, spesso conservati sotto sale o sotto aceto, sono un ingrediente versatile che arricchisce piatti come la pasta olive e capperi, una vera esplosione di sapori. Tra i più pregiati spiccano i capperi di Pantelleria, conosciuti per il loro aroma unico e intenso.

Oltre a essere deliziosi, le proprietà dei capperi offrono benefici nutrizionali: sono ricchi di fibre, utili per la salute intestinale, e completamente privi di colesterolo. Inoltre, contengono grassi buoni, ideali per una dieta equilibrata. Con poche calorie e tante proprietà, sono perfetti per chi vuole unire gusto e benessere a tavola.

Inoltre, sono un concentrato di aromaticità e di benessere e sono antiossidanti. Hanno un effetto protettivo sul sistema cardio circolatorio, grazie ad alcuni metaboliti secondari di grande interesse.

Capperi: che cosa sono

La pianta del cappero appartiene alla famiglia delle Capparaceae, famiglia molto vicina e imparentata con quella delle Brassicaceae tanto che recentemente ne è stata proposta l’inclusione.

È catalogata nel genere Capparis a cui appartengono circa 350 specie. Tra queste, sono due le specie che si sono propagate nell’area del bacino del Mediterraneo: Capparis ovata Desf. e Capparis spinosa L., quest’ultima divenuta la specie più diffusa a livello spontaneo e più largamente coltivata in Italia e in Spagna.

Le parti della pianta che vengono consumate a scopo alimentare sono i boccioli, detti capperi, e più raramente i frutti, noti come “cucunci” o frutti di cappero, che sono bacche oblunghe contenenti molti semi. Entrambi si conservano sott’olio, sotto aceto o sotto sale.

I bottoni fiorali (capperi) sono di colore verde intenso, glabri e rotondi, con brattee la cui compattezza rappresenta un importante indice di qualità.

Normalmente il cappero è venduto confezionato sotto sale, sott’aceto o sott’olio, pronto al consumo

La varietà più pregiata è quella di piccole dimensioni, carnoso e compatto, croccante ma non fibroso, sapido ma non salato, con profumi e aromi intensi e pungenti, un po’ selvatici così com’è la pianta nel suo habitat naturale, che evoca al gusto sia ricordi marini, sia quelli di erbe aromatiche come il timo. 

I capperi hanno fondamentalmente un sapore piacevolmente amarognolo, a differenza dei cucunci che hanno un sapore decisamente salino.

Pianta di capperi

La pianta del cappero è un arbusto perenne e legnoso, originario di climi tropicali e subtropicali. Cresce in ambienti impervi come rocce e muri abbandonati, sfruttando la poca umidità disponibile. I suoi rami ricadenti e le foglie ovali di colore verde chiaro la rendono facilmente riconoscibile, così come i suoi fiori caratterizzati da petali bianchi e stami violetti.

I boccioli di cappero spuntano alla base delle foglie da giugno fino alla fine dell’estate. Durante questo periodo, i boccioli fioriscono e si trasformano in piccoli frutti verdi e carnosi. Sia i boccioli fiorali che i frutti vengono raccolti, ma necessitano di una lavorazione accurata prima di poter essere consumati.

In Italia, la coltivazione è diffusa soprattutto in Sicilia, Pantelleria e Salina, dove sono prodotti i rinomati Capperi di Pantelleria IGP e i Capperi delle Isole Eolie DOP. La raccolta, eseguita a mano da maggio a ottobre, richiede cura e pazienza, con selezioni scalari dei germogli maturi. I capperi più piccoli sono i più pregiati, apprezzati per il loro aroma intenso e la consistenza particolare, simbolo di eccellenza della tradizione mediterranea.

Capperi: valori nutrizionali e calorie

Le proprietà nutrizionali dei capperi e di altre parti della pianta madre sono molto interessanti. Le calorie poi sono contenute, quindi sono un alimento che è possibile inserire anche nelle diete ipocaloriche.

Particolarmente importante è l’apporto di antiossidanti. Numerosi studi scientifici si sono concentrati sui composti bioattivi di diverse parti di Capparis spinosa L. come foglie, gemme, frutti, radici e semi. In generale, è stata individuata un’ampia gamma di sostanze tutte preziose per la salute come i flavonoidi e altri polifenoli. Fra questi la quercetina, il kaempferolo e soprattutto un glicoside flavonoico, chiamato rutina, che sembra essere il più abbondante nella gemma di Capparis Spinosa L.

Dal punto di vista nutrizionale, occorre tenere in considerazione che il beneficio va rapportato alla quantità di prodotto assunto con l’alimentazione. Solitamente sono quantità abbastanza esigue, tuttavia 10 g di capperi fornirebbero ben 65 mg di glicosidi flavonoidi.

Comunque sia, i capperi contribuiscono ad arricchire il valore nutrizionale di un piatto, aggiungendo una discreta dose di fibre, minerali, vitmaine e folati, insieme a una buona dose di inconfondibile sapore.

Capperi: valori nutrizionali (100 g)

MINERALI 
Sodio (mg)1517
Potassio (mg)240
Calcio (mg)19
Fosforo (mg)20
Zinco (mg)0.20
Ferro (mg)0.9
VITAMINE 
Tiamina – B1 (mg)0.03
Niacina – B3 (mg)0.40
Vitamina B6 (mg)0.07
Folati totali (µg)38
Vitamina C (mg)17
Vitamina E (µg)tracce

(Fonte dati: Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia)

Capperi: benefici

Anticamente la pianta del cappero veniva utilizzata per numerose patologie. Egiziani e Arabi consumavano le radici di capperi per curare malattie del fegato e dei reni. Mentre gli antichi Romani usavano la pianta per il trattamento della paralisi.

In Cina, questo arbusto è stato utilizzato nella medicina tradizionale “uigura” per il trattamento dell’artrite reumatoide e della gotta. In Iran, invece, per trattare le emorroidi e la gotta.

Sebbene molti studi eseguiti sui capperi abbiano riportato diverse attività farmacologiche, non ci sono ancora informazioni conclusive, pertanto i seguenti benefici dei capperi sono potenziali.

Ricchi di antiossidanti, in particolare la rutina, aiutano a contrastare i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e di numerose patologie, tra cui le malattie cardiovascolari e degenerative. La rutina protegge anche il cuore, migliora l’elasticità dei vasi sanguigni e regola la permeabilità capillare, prevenendo fenomeni trombotici e favorendo la circolazione.

Non mancano le proprietà antinfiammatorie: gli estratti di capperi sono utilizzati da secoli per alleviare disturbi come artrite e reumatismi, dimostrandosi un valido rimedio naturale anche contro l’edema e le infiammazioni croniche.

Capperi: come mangiarli

Dal sapore intenso e caratteristico, i capperi sono raccolti e conservati sott’olio, sott’aceto o sotto sale. In cucina sono un ingrediente versatile, perfetto per arricchire primi piatti, secondi, salse e condimenti. Tra le modalità di conservazione, la salagione con sale marino grosso è la più apprezzata, poiché preserva le qualità organolettiche senza l’aggiunta di additivi, a differenza dei prodotti sott’aceto.

I capperi si distinguono anche per la grandezza: i più piccoli, considerati pregiati, sono ideali da consumare interi, mentre quelli più grandi, teneri e succosi, si prestano a essere tritati per condire salse o ripieni.

Grazie alla loro diffusione e importanza nella cucina siciliana, i capperi rientrano tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) della regione. Particolarmente rinomati sono i capperi di Pantelleria, celebri a livello internazionale e insigniti della certificazione IGP nel 1996, simbolo di eccellenza e tradizione.

Usi in cucina

Il cappero costituisce un componente caratteristico della dieta mediterranea.

Molti piatti della tradizione, soprattutto del Meridione d’Italia, prevedono tra gli ingredienti l’uso dei capperi per accendere di sapore le preparazioni. Ma non mancano ricette con capperi anche nel nord d’Italia, come il merluzzo alla ligure, trota alla gardesana in Lombardia o il vitello tonnato, piatto tipico piemontese a base di carne di vitello servita con la salsa tonnata, la cui composizione prevede questa gemma così unica. 

Spesso li troviamo in combinazione a sughi di pomodoro, insieme al basilico e alle acciughe, per condire primi piatti di pastasciutta o come base di condimento per torte salate, pizze o focacce, ma anche per insaporire carni rosse, bianche e pesci, come il baccalà, e per dare più verve alle verdure.

Alcune pietanze sono tipicamente associate ai capperi, come la caponata di melanzane, le peperonate o alcune gustosissime frittate.

Le migliori ricette con i capperi

1 – Vitello tonnato. Il vitello tonnato è una ricetta tradizionale originale piemontese. Un antipasto freddo che puoi portare in tavola sia in estate che in occasione delle feste, e che puoi preparare anche in anticipo.

2 – Capperi sotto sale. Sono un ingrediente profumato, irrinuncianbile in tante ricette della dieta mediterranea. Puoi prepararli in casa, in tutta sicurezza, e avere così a disposizione tutto l’anno una conserva saporita e versatile.

3 – Spaghetti alla puttanesca. Gli ingredienti per il sugo sono semplici, olive nere, acciughe, capperipomodoriniolio Evo e peperoncini per  un mix di sapori irresistibile. Perché si chiamano cosi? Un ristoratore a Ischia, improvvisò il piatto per un gruppo di amici. Tutti molto affamati gli chiesero di cucinare “una qualsiasi puttanata” e da qui prese il nome.

4 – Caponata. La caponata è un delizioso contorno di verdure tipico della Sicilia. Una sorta di stufato con melanzane, pomodori, capperi e pinoli che può essere servito anche come antipasto.

5 – Pesce spada alla siciliana. Il pesce spada alla siciliana o alla Messinese è un secondo piatto di pesce semplice e veloce da preparare in padella. Ideale per ogni menù di pesce, anche se sei a dieta, perché ha poche calorie e ti fornisce tanti nutrienti. 

Capperi: controindicazioni

Il consumo dei capperi non è associato ad alcun effetto avverso, fornendo l’indicazione che è un alimento sicuro da consumare.

Tuttavia, l’elevato contenuto di sodio dovuto al processo di stabilizzazione rende il cappero sconsigliato per un consumo eccessivo e, anche se posto in ammollo per ottenerne una parziale desalazione, deve essere consumato con moderazione.

L’abbondanza nei capperi della vitamina K, potrebbe ridurre, poi, l’efficacia dei farmaci. In questo caso è preferibile consultare il medico curante ed eventualmente consumare i capperi con prudenza. 

In gravidanza è meglio consultare il medico prima di inserirli all’interno della propria dieta.

Conclusioni

I capperi, piccoli boccioli della pianta Capparis spinosa, sono un ingrediente versatile e ricco di sapore. Raccolti a mano da giugno a ottobre, vengono lavorati e conservati sotto sale, sott’olio o sott’aceto per esaltarne l’aroma intenso. Rinomati i Capperi di Pantelleria IGP e quelli delle Isole Eolie, simboli di eccellenza italiana.

Ricchi di antiossidanti come la rutina, proteggono il cuore e migliorano la circolazione. Perfetti per insaporire primi, secondi e salse, sono un tesoro della cucina mediterranea.

Vuoi scoprire altre curiosità e consigli per la tua alimentazione? Iscriviti alla newsletter di Melarossa e ricevi ogni settimana idee e suggerimenti per prenderti cura di te in modo semplice e gustoso!

Fonte
  1. Banca dati di composizione degli alimenti per studi epidemiologici in Italia BDA
  2. Healthline
  3. WebMD

Exit mobile version