Sommario
Il Kundalini Yoga è uno stile olistico di Yoga che utilizza molti elementi tradizionali e attribuisce grande importanza alle pratiche meditative, mentali e spirituali.
La pratica fisica è molto più dinamica rispetto allo yoga classico, ma non è intensiva come l’Ashtanga o lo Jivamukti yoga.
Ecco perché il Kundalini Yoga è particolarmente adatto a chi vuole concentrarsi più sulla spiritualità che sul fitness, a chi sta cercando un equilibrio perduto a seguito della frenetica ed estenuante vita quotidiana e a coloro che sono aperti alla meditazione, al canto dei mantra e alla filosofia.
Gli esercizi fisici sono di solito abbastanza accessibili, motivo per cui il Kundalini è adatto anche a persone di età avanzata e con disturbi fisici.
Adesso, scopri quali sono tutti i suoi benefici, come e dove praticarlo.
Kundalini Yoga: che cos’è?
Per capire come funziona il Kundalini bisogna partire da un’immagine: un serpente arrotolato nella spina dorsale. Vediamo cosa vuol dire questo.
La parola Kundalini deriva dal sanscrito e può essere tradotta come “potere del serpente”.
Simbolo di questo potere, che è inteso come energia vitale universale, è proprio il serpente addormentato, che riposa raggomitolato sotto il chakra della radice.
Quale è lo scopo del Kundalini?
Il Kundalini yoga è progettato per preparare il risveglio del serpente purificando e rafforzando i chakra. Se tutti i chakra sono aperti, il potere del serpente – Kundalini – può ascendere attraverso i canali energetici (Nadi) dal chakra più basso a quello più alto.
Attraverso l’apertura dell’ultimo chakra, il chakra della corona, l’illuminazione spirituale può finalmente essere raggiunta.
Da un punto di vista fisico sembra che una volta raggiunta la parte superiore del cranio, l’energia attivi la secrezione della ghiandola pineale e quindi delle sostanze chimiche nel cervello.
Quando solleviamo direttamente la Kundalini, queste sostanze chimiche vengono attivate e si sperimenta un sottile e graduale cambiamento di coscienza.
L’energia Kundalini è l’energia creativa, l’impulso vitale che tutti abbiamo, che esiste in ogni essere umano e che possiamo usare per elevare la nostra coscienza.
Lo stesso Yogi Bhajan ha detto:
“Yoga significa disciplina fisica e mentale. Non spiega il significato della vita, ma aiuta a sviluppare un atteggiamento con l’aiuto del quale possiamo percepire la realtà e acquisire conoscenza di sé”.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sullo Yoga.
La pratica in breve
I cosiddetti kriya (serie di esercizi) consistono in vari elementi presi dagli insegnamenti tradizionali dello yoga:
- Esercizi fisici prevalentemente dinamici.
- Asana classici (posizioni yoga).
- Esercizi di respirazione (Pranayama).
- Mantra (meditazione con parole e sillabe).
- Meditazione con Mudra (posture delle mani).
Durante gli esercizi, vengono utilizzati anche punti di concentrazione interni (i cosiddetti Bandha) e punti di messa a fuoco visivi, come guardare l’area tra le sopracciglia, anche se il loro scopo ha un altro obiettivo, come la pulizia del fegato o l’attivazione del sistema immunitario.
Origini e filosofia del Kundalini Yoga
Il fondatore e uno dei più importanti insegnanti di Kundalini yoga è lo Yogi Guru Bhajan (1929-2004, nato Harbhajan Singh Puri), che è stato educato nella tradizione dei Sikh e ha praticato Yoga fin dall’infanzia.
Su invito dell’Università di Toronto, Yogi Bhajan ha portato la forma olistica dello yoga dall’India in Occidente alla fine del 1960 e ha fondato la “Healthy Happy Holy Organization” (3HO) a Los Angeles nel 1969.
Yogi Bhajan ha definito i termini “sano, felice, santo” come diritti fondamentali della vita. Si basano sull’unità di corpo, mente e anima della filosofia yogica e devono essere promossi attraverso la pratica della Kundalini. Oggi ci sono più di 300 centri di Kundalini Yoga in 35 paesi.
Asana, posizioni ed esercizi del Kundalini Yoga
Una volta iniziata la pratica del Kundalini Yoga potresti riconoscere alcuni Asana dell’Hatha Yoga o di un altro stile.
Per esempio, esercizi molto comuni sono l’arco, la posa del cammello e la posizione del cammello.
1 – Dhanurasana – Arco
Si parte sdraiati a pancia in sotto, con le braccia distese lungo il corpo, con i palmi della mani rivolti verso l’alto. Espirando, piega le ginocchia, avvicinando più che puoi i talloni ai glutei e cercando di afferrare le caviglie con le mani. Ora cerca di stendere le gambe inarcando la schiena, il collo e le spalle, guardando sempre in avanti. Le gambe dovrebbero stare alla stessa larghezza delle anche, non occorre allargarle troppo. Apri al massimo il torace, avvicinando tra loro le scapole e manda la testa indietro, allungando così anche il collo.
Cerca di rilassare il più possibile la schiena, mantenendo solo la parte bassa della pancia a contatto con il pavimento. Mantieni la posizione per qualche minuto, respirando con regolarità e lentamente torna nella posizione di partenza. Se non riesci ad afferrare entrambe le caviglie, puoi adottare una variante e afferrare una sola gamba alla volta.
Se la schiena non è molto flessibile, è bene iniziare piano piano. Ad esempio, puoi afferrare le caviglie senza inarcare la schiena e poi rilasciarle finché non senti i muscoli pronti all’esercizio completo. Non bisogna mai forzare ma ascoltare e rispettare il proprio corpo.
È una posizione sconsigliata però alle donne in gravidanza, se si soffre di disturbi alla schiena o al collo, o di dolori addominali o ernie.
Dhanurasana offre tuttavia molti benefici al corpo e alla mente:
- Allontana lo stress e libera la mente.
- Potenzia i muscoli dorsali e rende la colonna più flessibile.
- Tonifica i muscoli delle gambe.
- Stimola la funzionalità del pancreas e dei reni.
- Favorisce la circolazione migliorando l’ossigenazione di organi e tessuti.
- Aumenta la capacità respiratoria espandendo il torace.
- Aiuta la digestione e dona forza e energia.
2 – Pavanamuktasana con una gamba
La parola deriva dal sanscrito, in cui pavana significa “vento” e mukta “libero o liberato da”. Quindi si può tradurre come la “posizione del rilascio dei venti” o la “posizione che libera dai venti”. Vediamo come si esegue.
Distenditi a terra in posizione supina, cioè a pancia in su, con le gambe e le braccia distese lungo i fianchi. Espirando porta un ginocchio verso il petto e prendilo con le braccia, afferrandoti i gomiti con la mano opposta. In questo modo tieni il ginocchio e premi leggermente sull’addome.
Mantieni la testa appoggiata al tappetino, in linea con la colonna vertebrale. Rilassa i piedi, il collo e le spalle. Respira normalmente e mantieni la posizione più che puoi, fino a quando riesci a bilanciare l’impegno fisico con il rilassamento.
Torna alla posizione di partenza lentamente, espirando profondamente e appoggia nuovamente la gamba e le braccia a terra.
Questo esercizio si può anche fare con entrambe le gambe da portare al petto.
Pavanamuktasana regala ottimi benefici al corpo:
- Aiuta a eliminare i gas intestinali.
- Tonifica l’addome.
- Effettua un massaggio di tutti gli organi interni addominali, riducendo il gonfiore, migliorando la digestione, la sensazione di costipazione e i sintomi della gastrite.
- Allunga i muscoli dorsali, dando sollievo alla schiena, soprattutto a livello lombare.
- Regala una sensazione di rilassamento, calma e benessere.
È però sconsigliata in caso di operazione chirurgica nella zona addominale, se si soffre di ernia addominale o di altri disturbi legati agli organi presenti nell’addome o se si hanno problemi ai testicoli. È da evitare anche se si soffre di forti emicranie, di dolori vertebrali, durante il ciclo mestruale o durante il secondo trimestre di gravidanza.
3 – Ustrasana o la posizione del cammello
Ushtra in sanscrito vuol dire cammello, l’animale che nella mitologia Indù è associato a Venere, ma che è anche il simbolo di tenacia e pazienza.
Si inizia sedendosi in Virasana, una delle posizioni sedute di base dello yoga. Quindi mettiti in ginocchio sul tappetino. Ginocchia e piedi sono divaricati alla larghezza del bacino, oppure si possono mantenere le ginocchia unite. Il dorso dei piedi è disteso sul pavimento. Le cosce sono perpendicolari al suolo, la schiena è dritta.
I glutei sono attivi e il coccige spinge in avanti per salvaguardare la zona lombare. Inspira e apri il torace, spingendo lo sterno verso l’alto, poi inarca lentamente il busto indietro, abbassando prima la testa poi le spalle e il petto, fino a poggiare le mani sulle piante dei piedi.
La respirazione deve essere naturale.
Occorre fare molta attenzione alla zona cervicale, portando la testa indietro senza creare pressioni sulle vertebre. La testa, infatti, non deve essere abbandonata ma i muscoli sono rilassati.
Per lasciare la posizione, non sollevare il busto, ma porta i glutei ai talloni.
I principali benefici di questa postura sono:
- Potenziamento dei muscoli dorsali e di tutta la schiena.
- Tonifica addome, glutei e gambe.
- Espande il torace.
- Migliora la postura e la respirazione.
- Favorisce il metabolismo e le funzioni intestinali, alleviando la costipazione e la flatulenza.
- Stimola la diuresi.
- Allungamento della colonna.
Anche se si è motivati a raggiungere subito questa posizione, è sempre meglio andare per gradi, soprattutto se non si ha una colonna troppo flessibile. È bene poi limitare l’estensione della zona cervicale se si soffre di malattie alla tiroide, cefalea, pressione alta, dolori alla schiena o ai glutei.
La respirazione nel KundaliniYoga
Nel Kundalini Yoga ci sono otto importanti esercizi di respirazione, i cosiddetti “Mahakumbhaka”.
La respirazione solare (Surya Bheda Pranayama) è un esercizio facile per principianti che si può fare in qualsiasi momento. Ad esempio, in una giornata stressante al lavoro o quando hai bisogno di più concentrazione e chiarezza.
- Siediti in posizione eretta nel loto o a gambe incrociate, chiudi gli occhi e inspira profondamente dentro e fuori.
- Chiudi la narice sinistra con l’anulare o il dito medio.
- Inspira lentamente e profondamente attraverso la narice destra.
- Trattieni il respiro e chiudi la narice destra con il pollice.
- Espira lentamente e completamente attraverso la narice sinistra.
- Ripeti questa sequenza da cinque a dieci volte. Assicurati di non avere le vertigini e fai una breve pausa in caso di dubbio.
- Infine, respira normalmente attraverso entrambe le narici.
La tecnica della respirazione a narici alternate (narice sinistra, narice destra) che è descritta come una semplice tecnica di respirazione, è una delle tecniche di respirazione più utilizzate e viene insegnata per purificare le Nadi e aiutare a risvegliare l’energia Kundalini.
Esercizio di meditazione e mantra
Ci sono molte varianti di meditazione nel Kundalini Yoga. Una classica è la meditazione sat-nam.
Come funziona? Ti siedi a gambe incrociate (o loto) e unisci i palmi delle mani davanti al petto, il chakra del cuore. Canta o canticchia “Sat” e “Nam” mentre respiri e la sillaba Sat dovrebbe essere significativamente più lunga.
Se riesci a mantenere questo ritmo per diversi minuti, il rumore monotono e le vibrazioni in gola ti calmeranno e ti permetteranno di concentrarti meglio in seguito.
Coloro che sono aperti alle pratiche spirituali e sono alla ricerca di uno stile di yoga delicato e particolarmente meditativo, grazie al Kundalini Yoga possono ricaricare rapidamente le batterie e acquisire una nuova sensazione corporea.
Come praticare il Kundalini Yoga
Le tecniche del Kundalini Yoga sono considerate particolarmente efficaci e dovrebbero portare al risveglio spirituale e a una maggiore consapevolezza più velocemente di qualsiasi altro modo.
Per questo motivo, gli insegnanti di Kundalini mettono in guardia contro l’approccio troppo ambizioso alla pratica e l’inizio diretto con gli esercizi avanzati.
Infatti, se lo studente non è sufficientemente preparato fisicamente e mentalmente, un risveglio della kundalini troppo rapido può portare a spiacevoli effetti collaterali come:
- dolore cronico e intermittente nel corpo.
- Intorpidimento.
- Vampate di calore.
- Brividi.
- Esplosioni emotive estatiche.
La preparazione
Al fine di prepararsi per il processo, il corpo fisico ed energetico, così come il cuore e la mente, dovrebbero prima essere purificati e rafforzati.
A tale scopo, vengono utilizzati, tra gli altri, i seguenti procedimenti:
- Pulizia del corpo.
- Pulizia dei canali energetici (Nadi), ad esempio con Pranayama.
- Principi etici (Yamas e Niyamas).
- Purificare il cuore attraverso il servizio altruistico e la carità.
- Apertura dei chakra.
La lezione tipo
Una lezione di Kundalini inizia con un breve canto seguito da un riscaldamento per allungare la colonna vertebrale e migliorare la flessibilità.
Da lì, ti sposti nei Kriya (esercizi), prima di terminare con una meditazione che può essere accompagnata dall’insegnante che suona un grande gong e una canzone di chiusura.
Una sessione personalizzata potrebbe iniziare con un’analisi numerologica e la diagnosi di quali chakra sembrano essere bloccati. Successivamente, vengono prescritti Kriya specifici per aiutare a portare equilibrio e muovere il Prana attraverso tutti i chakra.
E’ importante sottolineare che a differenza di altre tipologie di yoga, l’insegnante non va in giro a correggere qualsiasi postura scorretta. Questo perché il flusso di energia del praticante di yoga non dovrebbe essere disturbato.
Nel Kundalini si dà più importanza alle sensazioni del praticante che alle posture in sé, anche se il farle correttamente aiuta a raggiungere l’illuminazione più velocemente.
Tutti i benefici del Kundalini Yoga
Ci sono molte ragioni per cui le persone scelgono di praticare Kundalini, per esempio, il suo effetto sul benessere fisico e psicologico.
Di seguito sono riportati alcuni dei benefici per la salute più popolari di questa pratica, tra cui un metabolismo più veloce, un miglioramento dell’umore e una riduzione dei livelli di stress.
Aumenta la forza
Poiché mantiene ogni postura per un lungo periodo di tempo (a volte fino a cinque minuti), il Kundalini Yoga è un ottimo modo per rafforzare e tonificare i muscoli.
Alcune delle tecniche di respirazione più intense, come Breath of Fire, possono servire anche come esercizi base per allenare i muscoli addominali.
Migliora l’umore
La ricerca ha scoperto che praticare regolarmente Kundalini Yoga aumenta la produzione di serotonina (l’ormone della felicità) nel cervello.
Abbassa la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca
La pratica, e in particolare le tecniche di respirazione profonda utilizzate, possono ridurre il rischio di ipertensione.
Respiri lunghi e lenti calmano il sistema nervoso autonomo e riducono lo stress, abbassando così sia la pressione sanguigna che la frequenza cardiaca.
Migliora la memoria e la concentrazione
Secondo la ricerca, il Kundalini Yoga può avere un impatto positivo sul funzionamento cognitivo, aumentando sia la concentrazione che la memoria.
Anche la Alzheimer’s Research and Prevention Foundation l’ha raccomandato per migliorare la conservazione della memoria.
Aumenta il metabolismo e il sistema digestivo
Attraverso la combinazione di respiro e posture, il Kundalini Yoga si concentra sul rafforzamento del core e del diaframma. Questo a sua volta migliora la digestione e accelera il metabolismo.
Vuol dire che il corpo elabora la propria energia in modo più efficiente.
Quali sono i principali termini utilizzati nel Kundalini Yoga
Quando si pratica il Kundalini, è utile sapere cosa significano certi termini. Questo include Kriya, Mudra, Mantra e Chakra.
Kriya
Le sequenze di Asana del Kundalini Yoga sono chiamate kriya. Ogni Kriya è una serie preimpostata di pose eseguite con una specifica tecnica di respirazione, bloccando il flusso di energia verso determinate aree del corpo chiamate Bandha per intensificare gli effetti della posa.
Alcuni Kriya possono consistere in movimenti rapidi e ripetitivi. In altri, le pose sono tenute per diversi minuti. In una situazione di classe di gruppo, l’insegnante sceglierà in genere una serie di Kriya utili per la maggior parte delle persone.
Mudra
I Mudra sono i gesti che fai quando fai yoga, generalmente con le mani. Ogni gesto dà un messaggio diverso alla mente e al corpo.
L’Anjali Mudra è forse il più conosciuto. Questo è a volte indicato come la posizione di preghiera e comporta il posizionamento dei palmi delle mani insieme con i pollici appoggiati al petto. Questo mudra calma la mente mentre porta armonia ad entrambi i lati del corpo.
Il Gyan Mudra è il Mudra Kundalini Yoga più comune. Per farlo, metti insieme il pollice e l’indice, applicando pressione, mentre le dita rimanenti sono estese. Questo mudra aiuta a promuovere la conoscenza e incoraggiare la ricettività.
Mantra
Parte della pratica del Kundalini consiste nel cantare Mantra o affermazioni positive.
Spesso, questi mantra sono cantati in Gurmukhi, la loro lingua originale, ma possono essere cantati anche in un’altra lingua. Alcuni dei Mantra che puoi usare in una sessione di Kundalini Yoga includono:
- Sat Nam, che significa “Io sono la verità” o “La verità è la mia identità”.
- Ong So Hung, che significa “Creatore, io sono Te”.
- Guru Guru Wahe Guru Guru Ram Das Guru, che significa “Saggio, saggio è colui che serve l’Infinito”.
- Ong Namo Guru Dev Namo, che significa “Mi inchino alla Saggezza Creativa, mi inchino al Divino Maestro interiore”.
Chakra
Ogni Kriya è associato a un particolare chakra. Ci sono sette chakra, o punti energetici, nel corpo.
L’apertura di questi chakra aiuta a mantenere la mente e il corpo allineati, creando una salute e un benessere mentale e fisico ottimali.
Kundalini Yoga: perché ci si veste di bianco?
Quando partecipi per la prima volta a una lezione di Kundalini Yoga, noterai che la maggior parte delle persone indossa abiti bianchi, turbanti o sciarpe legate intorno alla testa.
Nel Kundalini, questo ha un significato speciale. Il bianco è un colore neutro e si dice che calmi la mente durante il Kundalini Yoga.
Si dice che indossare abiti di colore chiaro rafforzi la luminosità dell’aura ed espanda la coscienza. A differenza del nero, il bianco riflette la luce, che impedisce influenze negative dall’esterno.
Inoltre, l’abbigliamento bianco allena l’attenzione e la cura, poiché si sporca più velocemente di quelli scuro. Il turbante è un residuo della religione Sikh, dovrebbe tenere la tua energia con te e proteggerti dalle influenze negative.
Puoi anche legarti un panno bianco o una sciarpa intorno alla testa. Il copricapo ha lo scopo di stimolare i punti dell’agopuntura e quindi migliorare l’effetto degli esercizi energetici e meditativi.
Alcuni praticanti di Kundalini usano pelli di pecora invece di tappetini da yoga. Questo è stato originariamente raccomandato come un modo per separare il corpo dall’attrazione magnetica della Terra.
Tuttavia, è facoltativo. Anche alcuni dei più devoti yogi Kundalini si oppongono a questo consiglio per motivi etici.
Rischi e controindicazioni
Alcune persone temono il Kundalini Yoga più di altri tipi di yoga a causa della sua capacità di “risvegliare” emozioni come depressione e ansia. Secondo altri, la pratica può anche potenzialmente portare a un esaurimento psicotico o altrimenti imitare una malattia mentale.
Questi tipi di effetti collaterali possono essere ridotti praticando il Kundalini sotto la guida di un esperto. Inoltre, potrebbe essere necessario prendere alcune precauzioni e adottare dei preparativi per creare un’esperienza positiva.