Sommario
Il tai-chi o tai chi chuan è un’antica arte marziale cinese e la sua pratica ha tanti benefici per il corpo e la mente. Oltre a regalare un senso di pace e migliorare la concentrazione, il tai chi migliora anche l’elasticità del corpo, l’equilibrio e potenzia il tono muscolare.
Inoltre, la pratica costante e consapevole del tai chi chuan ha uno scopo terapeutico perché migliora la salute e rende l’organismo più resistente di fronte alle malattie. Infatti, è per questo motivo che il governo cinese ne incoraggia e diffonde la pratica a partire dagli anni ’50.
Infatti, dal 1999, la giornata Mondiale del tai chi, the World Tai Chi Day, è stata riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) e dall’ONU. Si celebra l’ultimo sabato di aprile.
Il tai chi combina le teorie taoiste cinesi degli opposti Yin e Yang e dei cinque elementi. Spesso descritto come una meditazione in movimento, è molto più che una ginnastica energetica, è un’arte marziale e ogni movimento può anche essere utilizzato per la difesa personale.
La sequenza dei movimenti è precisa, controllata e somiglia a una danza. Inoltre, nella pratica, i movimenti lenti sollecitano muscoli che di solito non usi negli altri sport classici, come i muscoli intercostali e il diaframma.
Uno studio condotto dall’Università di Taiwan ha dimostrato che 30 minuti di tai chi al giorno per 6 mesi, aumentano la forza muscolare nelle persone tra i 50 e 60 anni.
Inoltre, è una disciplina molto raccomandata alle persone anziane e a chi ha problemi alle ossa e alle ginocchia. La pratica migliora l’equilibrio e diminuisce l’incidenza delle cadute nelle persone anziane.
Tai chi: che cos’è
Il tai chi chuan o taiji quan è una tecnica cinese nata più di 1000 anni A.C. che ha subito molte trasformazioni nel tempo e della quale esistono diversi stili che prediligono più l’aspetto salutistico o invece l’arte marziale. Attualmente, in Cina si pratica il taiji quan moderno che, a differenza di quello tradizionale, punta di più sui benefici per la salute.
Il tai chi può essere definito come una disciplina di esercizi fisici concepiti per l’autodifesa e la meditazione.
E’ un’arte marziale interna basata sull’equilibrio tra forza e debolezza. L’arte marziale interna è orientata agli aspetti spirituali ed energetici, a differenza delle arti marziali esterne, come per esempio il karaté.
Nei principi teorici e pratici, è fondamentale il concetto filosofico cinese dello yin e yang, cioè due entità che formano insieme la completezza perché anche se sono opposte sono complementari, come il giorno e la notte. Nella pratica, si passa dall’immobilità al movimento o dall’ispirazione all’espirazione. Ad esempio:
- Inspirazione ed espirazione.
- Apertura e chiusura.
Non solo, questa disciplina è anche molto legata alla medicina tradizionale cinese, soprattutto per i suoi obiettivi della circolazione dell’energia (Qi) e della sollecitazione dei meridiani dell’agopuntura come Baihui.
Che vuole dire tai chi chuan ?
Il tai chi è l’abbreviazione di tai chi chuan che si scrive cosi in cinese (vedi sopra).
Tai, significa supremo, grande o formidabile.
Chi, vuole dire culmine o principio.
Chuan, vuole dire pugno, palmo.
Anche se esistono tante traduzioni, queste 2 parole, Tai e Chi, si possono tradurre con “culmine supremo” o principio supremo, che rappresenta l’universo secondo i principi dello Yin e dello Yang. Invece, Chuan è l’abbreviazione di “Chaun Fa” che significa tecniche di pugilato. “Chuan fa” è l’equivalente di quello che gli occidentali chiamano il Kung fu.
Togliendo il Chuan dal tai chi, togli la dimensione dell’arte marziale di questa disciplina per privilegiare l’aspetto salutistico e l’armonia.
Presentazione del tai chi
Il tai chi è un’arte marziale che si compone di diverse pratiche.
- «Ba duan jin» o gli «8 pezzi di broccato»: questa sequenza di Qi Gong prepara alla pratica del Taiji. Lo scopo è di aprire le 3 porte, cioè sbloccare le spalle, la vita e i fianchi per facilitare la circolazione dell’energia nel corpo.
- «Grande sequenza» o «forma lunga»: si compone di 80 o 108 movimenti (secondo le scuole) che simulano un combattimento con un avversario immaginario.
- «Tui Shou» o «Spinta delle mani»: questi esercizi si fanno in 2. Lo scopo è di riuscire a sentire l’altro per deviare, schivare e controllare la forza.
- «San Shou» o «Schivare le mani»: è una sequenza da fare in 2 in un gioco continuo di attacchi e difese simulati.
- «Ping Chi» o «pratica delle armi»: le armi fanno parte della pratica: sciabola (taiji dao), spada (taiji jian), ventaglio, bastone, pugnale, ecc. Ciascuna di loro si usa seguendo una sequenza specifica.
Come si scrive
La parola taiji o tai chi o ancora t’ai chi ha numerose varianti in tutto il mondo. La grafia più utilizzata è taiji o tai chi.
Che differenza c’è tra il Tai Chi Chuan e il Qi Gong
Il tai chi o taiji quan è una forma di Qi Gong dinamico che, al di là dei benefici per la salute procurati dal Qi Gong, è un’arte marziale dove ogni movimento ha una corrispondenza di combattimento precisa.
D’altronde, la storia della creazione del taiji Quan lo spiega, perché i fondatori si sono ispirati sia alle tecniche di kungfu wushu che alle tecniche di salute (Dao Yin).
Inoltre, le forme e le sequenze praticate nel tai chi sono molto più lunghe delle sequenze utilizzate nel Qi Gong dinamico.
Infine, questa disciplina aiuta a ritrovare la calma interiore nel movimento esteriore mentre il Qi Gong ti aiuta a trovare il movimento interno nella calma esteriore.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sul QI Gong.
Benefici del tai chi per il corpo e la mente
Il tai chi è la via che porta alla realizzazione di sé, in modo costante, progressivo ed equilibrato.
Il principale fondamento di quest’arte marziale è di non usare la forza muscolare. In effetti, è una meditazione in movimento e l’obiettivo è che il corpo, anche se si muove, sia sempre rilassato durante la pratica.
Le posizioni codificate che si alternano aiutano ad armonizzare l’energia vitale (Qi) che circola lungo i meridiani dell’agopuntura. Più pratichi e più il rilassamento e la fluidità dei movimenti aiutano il rilassamento delle tensioni muscolari e avrai una sensazione profonda di rilassamento fisico e mentale anche dopo le sedute.
Muoversi lentamente ti aiuta a potenziare la tua forza interiore e ti regala:
- Tonicità
- Vitalità
- Vivacità.
Qualsiasi sia la tua età, questa disciplina è raccomandata perché rinforza l’equilibrio e armonizza lo Yin e lo Yang. Inoltre,
- Migliora la salute in generale.
- Aumenta la concentrazione e aiuta a correggere la postura.
- Migliora memoria ed equilibrio.
- Amplifica l’energia vitale e fortifica il sistema nervoso.
- Libera le tensioni muscolari e i blocchi energetici.
- Aiuta a dormire meglio.
Benefici per la salute
Grazie ad un lavoro tendino-muscolare e una respirazione addominale profonda, la pratica porta ad un miglioramento generale della tua condizione fisica e fisiologica. E’ per questi motivi che il governo cinese ha incoraggiato la pratica su grande scala a partire dagli anni ’50.
Sistema nervoso
La pratica costante previene e migliora i disturbi del cervello e del sistema nervoso. Malattie di Parkinson, sclerosi in placche, sindrome da stress post traumatico, autismo, Alzheimer, ecc. possono migliorare.
Meno stress
Inoltre, i benefici intervengono anche a livello psicologico e mentale. Distogliendo la mente dalle preoccupazioni quotidiane, l’allievo si concentra sul momento presente e il movimento.
Con la pratica riesci a rilassarti mentalmente sia in palestra che dopo. Per massimizzare gli effetti, è consigliata anche la pratica a casa.
Persone anziane e tai chi
La pratica migliora l’equilibrio e riduce il rischio di cadute per le persone anziane perché i movimenti includono elementi di:
- Tonificazione.
- Equilibrio.
- Coordinazione.
- Allineamento posturale.
- Concentrazione.
Pressione arteriosa
Uno studio di Harvard ha rivelato che le persone che praticano questa disciplina hanno una pressione arteriosa più bassa.
Fibromialgia
Uno studio recente dimostra che la pratica del tai chi riduce il dolore nelle persone affette di fibromialgia dopo 24 settimane di pratica.
Scopri il nostro approfondimento sulla fibromialgia.
Artrite reumatoide
Riduce alcuni sintomi dell’artrite reumatoide. In Cina, il tai chi è riconosciuto come trattamento efficace contro l’artrite reumatoide. Secondo diversi studi, la pratica può migliorare l’ampiezza dei movimenti delle gambe e particolarmente delle caviglie.
Tuttavia, non avrebbe impatto positivo sul gonfiore delle gambe.
Fa bene al cuore
Secondo uno studio pubblicato nel giornale American Heart Association, esercizi tradizionali come il tai chi sembrano contribuire al benessere di chi soffre di:
- Patologie cardiache.
- Ipertensione.
- Conseguenze di un incidente vascolare cerebrale.
Il cercatore cinese Yu Liu e i suoi colleghi hanno compiuto ben 35 studi con un totale di 2249 partecipanti in 10 paesi. Hanno constatato che i pazienti che praticavano il tai chi dopo un infarto erano riusciti a ridurre la pressione sistolica di circa 9,12 Hg e la pressione diastolica di 5 mm Hg.
Inoltre, hanno evidenziato una riduzione modesta della percentuale del colesterolo cattivo e dei trigliceridi.
Benefici fisici
Il tai chi è anche un’arte marziale di difesa e di combattimento e ogni movimento corrisponde ad una applicazione marziale. Il lavoro delle forme permette in un primo tempo di sviluppare le qualità necessarie al combattimento come:
- Stabilità.
- Agilità.
- Muscolatura.
- Radicamento.
- Resistenza.
- Precisione
- Coordinazione.
Al livello successivo, il tai chi ti permette di esercitare e controllare la trasmissione del QI nel corpo. D’altronde, la tecnica di lavoro a 2 di “spinte con le mani” (tuishou) permette, sotto forma di gioco e con l‘ascolto dell’altro, di sviluppare un istinto di combattimento e di correggere i tuoi difetti.
Infine, in particolare per gli occidentali, con la conoscenza e la comprensione dei concetti filosofici, il tai chi offre anche la chiave per aprire la mente e aprirti al cambiamento.
Le forme nel tai chi
Una forma, nel tai chi, è una sequenza di movimenti collegati tra di loro. La forma base consiste in 8 porte (o forme) e cinque posizioni per un totale di 13 movimenti.
Le famiglie Yang e Chen l’hanno ampliata per arrivare a ben 108 movimenti. Ma negli anni ’40, il maestro Cheng intuì che era complicato praticare questi 108 movimenti e quindi creò la forma da 37 movimenti.
Invece, il tai chi stile Yang comprende delle sequenze specifiche di cui una si è molto diffusa nel XX secolo: la forma delle 24 posizioni di Pechino.
Quindi, è stata creata dalla commissione cinese degli sport nel 1956, su richiesta del Governo, e aveva come obiettivo la diffusione del tai chi. La forma 24 proviene dalla forma lunga dello stile Yang.
Esistono però tante altre forme, in funzione dello stile, alcune complete e altre rivisitate in chiave moderna.
La forma circolare
La forma circolare del taiji quan è spesso descritta con le mani, i polsi e le braccia che si muovono in allungamento ma mantengono la circolarità delle articolazioni.
La forma circolare favorisce il rilassamento, l’elasticità, la circolazione dell’energia.
D’altronde, il concetto del cerchio si ritrova in:
- Sequenza di passi che riporta l’ultima postura al punto di partenza, nell’idea di uno spostamento circolare.
- Ogni movimento della mano è di fatto un movimento della vita.
Questo movimento favorisce la ripartizione dell’energia nell’insieme dei meridiani che si trovano nel canale situato al livello della cintura, il Dai Mai. La vita comanda l’energia collegando l’interno con l’esterno.
I maestri di Tai chi sostengono che in questo cerchio (anche immaginario) il tuo avversario abbia meno presa perché nascondi sia il punto di partenza che quello di arrivo e disorienti il tuo avversario.
Inoltre, la nozione del cerchio è legata alla fluidità e continuità, ogni movimento si esegue senza interruzione. Le 3 parti che Yang prese come riferimento: il cielo, la terra e l’uomo (in mezzo) -TIAN-DI-RIEN – che si susseguono senza pausa.
I movimenti del taiji riflettono l’appartenenza dell’uomo alle leggi universali, al ritmo ininterrotto della vita, al susseguirsi delle stagioni, dei giorni, allo scorrere dei fiumi fino all’adempimento di un unico soffio, HE: il respiro del cuore che rende la vita lunga ed invulnerabile.
Movimenti delle mani: 8 porte e i 5 movimenti
Le 8 porte sono i movimenti base del tai ji Quan. Vengono associati a 5 possibili spostamenti.
Il risultato è la forma (sequenza delle 13 posture) che puoi ritrovare nei diversi stili.
Le 8 porte sono i movimenti base del tai chi. Vengono associate a 5 possibili spostamenti. Il risultato è la forma. Ecco la sequenza che puoi ritrovare nei diversi stili.
- Peng– Parare.
- Li– Tirarsi indietro.
- Ji- premere.
- An– Spingere.
- Cai- Tirare verso il basso.
- Lie– Dividere.
- Zhou– Colpire col gomito.
- Khao– Colpire con la spalla.
Spostamenti
- Jin– Passo in avanti.
- Tui- Passo indietro.
- Zuo Gu– Passo verso sinistra.
- You Pan– passo verso destra.
- Ding– Posizione neutra o di partenza.
Principali movimenti di gambe nel tai chi
Mabu: questo passo è tradotto come la postura del cavaliere ma è anche la postura del cavallo (ma= cavallo, bu = postura, passo)
Gong bu o posizione dell’arciere, è la base di numerose posture del tai chi chuan: spazzolare il ginocchio (Lou Xi Ao Bu) o la Frusta Semplice (Dan Bien).
Xu Bu: il passo vuoto è una posizione di ritiro difensivo (peso del corpo sulla gamba sinistra) mentre la gamba destra rimane “vuota”. La adoperi nelle seguenti posizioni:
- Ago in fondo al mare (Hai Di Zhen).
- Carezzare il cavallo (Gao Tan Ma).
- La Gru Bianca spiega le ali (Bai He Liang Chi).
Pa Bu: il passo scivolato, è chiamato cosi perché si scende quasi fino a terra. Usi questo passo, ad esempio, nella posizione del serpente che striscia (Xia shi).
Le principali posizioni
Le posizioni sono molto numerose e le sequenze possono variare in funzione del tipo di tai chi praticato.
Le posizioni hanno dei nomi che descrivono la forma. Non solo, molte posizioni sono basate sulle natura o sugli animali. Come “La Gru Bianca Spiega le Ali (Bai He Liang He)” e “La tigre affamata si lancia sul pasto” (E hu pu shi ). Mentre altre posizioni hanno dei nomi che danno una descrizione dell’azione del corpo.
Ecco alcuni esempi:
- Ruotare il corpo e tagliare verso il basso con la spada (Fan shen xia di jian).
- Separare l’erba per cercare il serpente (Bo cao xun she).
- Spazzolare il ginocchio e torsione (Zuǒyòu Lōuxī).
- Accarezzare la testa del cavallo selvaggio (Gāo tànmǎ).
La maggior parte dei tipi di tai chi iniziano con una posizione chiamata preparazione e si concludono con la stessa posizione, ritornando alla posizione di partenza o chiusura.
Come si svolge una lezione di tai chi
Il tai chi non si studia in un mese. La pratica necessita perseveranza, rigore e assiduità. La difficoltà per i principianti è di imparare a rallentare. Infatti, è la lentezza di esecuzione che aiuta a sentire il QI.
Non solo, la presa di coscienza da una gamba all’altra e il gioco di alternanza delle braccia e delle gambe concretizzano perfettamente il pensiero cinese basato sull’equilibrio dinamico dello Yin e Yang.
Durante le sequenze, sono le mani che guidano gli spostamenti e che intercettano l’energia e la trasmettono a tutto il corpo.
La durata di una lezione è tra 1 ora e 1.15. Puoi seguire lezioni individuali o di gruppo.
Le lezioni iniziano sempre con un riscaldamento di circa 15 minuti per allungarti e rilassarti. Gli esercizi ti aiutano a sviluppare la mobilità delle articolazioni e preparare il corpo alle sequenze.
Istruzioni per una corretta pratica
Prima di praticare, è fondamentale capire bene la posizione corretta. Un bravo maestro ti spiegherà come impostare il corpo.
- Attenzione a non avere il mento troppo sporgente per evitare una curva troppo accentuata delle vertebre cervicali della nuca.
- Tieni la lingua rivolta verso l’alto per favorire la discesa della saliva.
- Le spalle devono essere rilassate e in perfetta simmetria.
- Petto rilassato.
- Cerca di eliminare le tensioni della colonna vertebrale pensando di essere un burattino appeso ad un filo, devi far rientrare l’osso sacro come se il filo passasse dalla sommità della testa all’inforcatura delle gambe.
- Mantieni le gambe ben allineate senza piegare le ginocchia verso l’interno.
Forme o sequenze
Dopo si lavora sulle forme o sequenze, sono figure con movimenti fluidi, continui e circolari che si eseguono con lentezza. Alcune forme si possono eseguire in coppia. L’insegnante può integrare alcuni elementi di Qi gong per riequilibrare la postura del corpo e canalizzare l’energia.
La gestualità è molto lenta con una respirazione profonda, ed è per questo motivo che il tai chi viene definito “meditazione in movimento”.
Gli spostamenti facilitano il posizionamento nello spazio, l’equilibrio, la coordinazione, il rilassamento, la meditazione dinamica e il centraggio indispensabili alla pratica del tai chi.
Le forme in coppia non sono proposte per affrontarsi ma per creare la stessa energia e armonia come lo Yin e lo Yang e verificare la stabilità e il rilassamento.
Una volta che l’allievo dispone di tutti gli elementi di base per la pratica, può iniziare la pratica con le armi:
- Spada
- Ventaglio
- Bastone
- Sciabola.
A fine seduta, si fanno allungamenti e esercizi di rilassamento.
Tai chi come arte marziale
Il tai chi come arte marziale interna insiste sullo sviluppo di una forza agile e dinamica nominata Jing.
Una delle regole è il rilassamento (song, song kai) che permette la fluidità dei movimenti e la coordinazione. Quindi un pugno nasce dalla vita, si prolunga con la spalla e poi il braccio. I muscoli sono sollecitati in un modo coordinato e la forza proviene da una contrazione veloce durante l’impatto.
Una volta che l’allievo è riuscito a controllare il rilassamento, deve cercare il Peng Jing o forza interna. Consiste nel collegare ogni parte del corpo rimanendo rilassato.
Il Peng Jing è la forza caratteristica del tai chi: controllare i movimenti esercitando forze tangenziali o di rotazione.
Il tai chi sviluppa il radicamento del corpo con l’energia che parte dalle “radici” dei piedi.
Tai chi: come allenarti a casa
Vuoi provare il tai chi a casa? Ecco qualche consiglio per iniziare la pratica.
Per prima cosa, la tua mente deve essere rilassata. Creare il vuoto è il primo esercizio della pratica seguendo il “principio delle 3 armonie interiori” del pensiero cinese. La ricerca dell’armonia tra:
- Mente e pensiero
- Pensiero e energia interiore (Qi)
- Qi e forza interiore, cioè, la forza che deriva del Qi.
Raggiungere la calma interiore con la respirazione
Per riuscire ad avvicinarti ad uno stato di calma interiore, devi concentrarti su una respirazione lenta, consapevole, chiamata respirazione addominale o diaframmatica.
Il consiglio è di iniziare disteso sulla schiena per sentire bene i movimenti. Metti le mani sulla pancia per sentire meglio l’alternanza dei movimenti che circolano nel dantian inferiore (tan Tien), serbatoio di energie situato a 4 dita sotto l’ombelico.
Contatto con la terra
Esistono 3 centri energetici nel corpo, sono chiamati Dan Tian:
- Superiore, centro della testa tra le sopracciglia
- Medio, plesso solare
- Inferiore, 4 dita sotto l’ombelico.
Concentrandoti sulla respirazione addominale ti metti in contatto con l’energia collegata alla terra, energia intuitiva. Questo centro è il nostro centro di gravità da cui dipende la nostra salute.
Postura del corpo
Il corpo deve essere dritto e pronto all’azione ma rilassato. Lo sguardo è collegato all’energia mentale ed è coordinato al movimento del corpo.
Il petto deve essere rilassato. Il coccige eretto naturalmente grazie all’allineamento della colonna vertebrale. Se tendi ad inarcare la schiena, inizia con dei leggeri movimenti di altalena del bacino per sentire l’allineamento della colonna vertebrale.
Le spalle sono rilassate affinché l’energia possa circolare. La vita, con piccoli movimenti rotatori, si sposta per prima, per cambiare direzione.
La parte superiore e inferiore del corpo nel tai chi
La parte superiore del corpo è distesa, gli arti non devono mai essere totalmente tesi. La parte bassa del corpo è ancorata ma mobile. Molto importanti le ginocchia che devono essere morbide e mai superare la punta dei piedi.
Il Qi li per trovare l’equilibrio
Per trovare l’equilibrio, esegui l’esercizio del Qi li ovvero la posizione iniziale di tutte le forme. Questa posizione ti può aiutare a prendere coscienza del tuo respiro e del rilassamento corporeo per riuscire a fare circolare il QI (energia vitale).
Come eseguire il Qi li
I piedi sono divaricati, con una larghezza che non deve superare quella delle spalle, il peso è ben distribuito su tutti e due i piedi e i talloni aderenti al terreno.
Sembra facile ma questa posizione è da tenere inizialmente per un quarto d’ora e quando avrai trovato il rilassamento e sentirai tutte le tensioni che si sciolgono, prova per mezz’ora.
Prendi coscienza del tuo corpo e cerca di sentire se il peso è ben distribuito: la maggiore parte delle persone, infatti, ha un disequilibrio.
Per questa semplice posizione occorre rispettare le istruzioni perché, come si dice in Cina:
“Una buona pianta per crescere ha bisogno di avere prima buone radici”.
Esercizio dell’avversario immaginario
Anche se il tai chi privilegia la forza interiore, è in ogni caso un’arte marziale di difesa. I movimenti si sono sviluppati nell’interazione di partner che si affrontano. Infatti, è frequente la pratica senza avversario reale.
Se vuoi praticare il tai chi da solo a casa, devi concentrarti su:
- Equilibrio
- Fluidità
- Spostamento del peso.
Inoltre, immaginare un avversario può motivarti e dare un significato, come schivare un colpo. Questo avversario immaginario può diventare il tuo migliore alleato per migliorare.
Iniziare con lo stile Yang
Quando inizi la pratica di qualsiasi attività, ci vuole qualche seduta per prendere le misure. La motivazione ti aiuterà a fare progressi e a memorizzare gli esercizi. Il consiglio è di iniziare con lo stile Yang che oltre ad essere il più famoso è anche adatto ai principianti.
Esistono diverse forme nello stile Yang: sono sequenze dal numero variabile di 8, 24 o 103 movimenti.
Inizia con la forma Yang in 8 movimenti. Guarda il video qui sopra e prova la sequenza.
Leitmotiv: lentezza, fluidità, respirazione.
Le posizioni
- Apertura.
- Respingere la scimmia.
- Spazzolare il ginocchio.
- Dividere la criniera del cavallo.
- Mani tra le nuvole.
- Gallo d’oro su una zampa.
- Calcio con il tallone.
- Afferrare il passero per la coda.
- Incrociare le mani.
- Chiusura.
Auto osservazione
Quando pratichi da solo, nessuno ti può correggere le posture, i cambi di direzione o la coordinazione, quindi devi imparare ad auto osservarti.
La ripetizione dei movimenti è un eccellente esercizio e avere coscienza piano piano dei tuoi errori, è già un progresso.
Filosofia del tai chi
Le principali correnti di pensiero che hanno influenzato il taiji sono il taoismo e in modo particolare la teoria dello Yin e dello Yang. Infatti, questi sono i due poli fondamentali dell’universo e incarnano le qualità passive e attive dei fenomeni.
Il “Tao Te King” di Lao Tzu è il testo fondatore del taoismo, la filosofia cinese nata più di 2500 anni fa. Il Tao Te King è una guida di saggezza dove aforismi e metafore ti portano verso una riflessione su te stesso ma anche sul mondo.
Le arti marziali interne come il tai chi e il Qi Gong si ispirano al taoismo.
L’origine filosofica del taoismo è attribuita a Lao Tzu. Il vecchio maestro cinese era archivista alla corte dei re della dinastia Zhou (-600 a.C). E’ considerato l’ideatore di una filosofia che nasce dall’antagonismo tra le leggi degli uomini e le leggi della natura.
Tuttavia, è complicato dare una definizione esplicita della filosofia taoista perché anche se molto semplice a prima vista, quando la approfondisci, diventa sempre più complessa.
Taoismo: che cos’è
La traduzione di taoismo è la via. Il significato dell’ideogramma cinese è movimento intelligente nel cammino.
Il taoismo è la dottrina dell’armonia universale. Per raggiungerla, devi seguire il Tao, la via per raggiungere il vuoto, che è quello che offre allo spirito lucidità e libertà poiché la mente è liberata dalle emozioni e dal materialismo.
Per i taoisti – ma anche per i buddisti – la vita è un equilibrio tra i contrari. Ogni elemento, ogni evento naturale è compensato da una reazione identica ma anche opposta. Infatti, questo equilibrio può diventare squilibrio se uno dei fattori prevale.
Ogni cosa è animata da 2 forze: lo yin, negativo, passivo e fertile e lo yang, positivo, attivo ma anche distruttore.
La componente maggiore della natura femminile è considerata come Yin mentre quella dell’uomo ha una predominanza Yang. Si nutrono l’un l’altra ma sono anche complementari. Il movimento perpetuo tra queste polarità è all’origine della principale caratteristica del mondo: l’impermanenza (tutto è passeggero, tutto muta, niente è eterno).
Come tutte le filosofie orientali, la filosofia del Tao si ispira all’osservazione e contemplazione della natura. Tuttavia, la nozione del bene e del male non è presente, nel pensiero taoista, è la ricerca dell’equilibrio naturale che detta le nostre azioni.
Yin Yang e Tao (all’origine del Tao)
La creazione è il risultato di 2 forze complementari: lo Yin e lo Yang. L’esistenza è un equilibrio precario del Caos originario.
Nel taoismo, non c’è né Dio né rappresentazione divina ma un ideale da raggiungere. Questo ideale consiste nel non perturbare l’equilibrio Yin Yang e nel vivere in armonia con la la natura e gli uomini.
Iniziarsi al Tao è la via della saggezza
Il taoismo è il miglior modo per:
- Imparare.
- Osservare.
- Leggere.
- Meditare.
“QUELLI CHE PARLANO, NON SANNO E QUELLI CHE SANNO NON PARLANO“ . LAO TZU
La ricerca dell’equilibrio
Il mondo è in equilibrio precario, in un movimento ciclico tra Yin e Yang. Il miglior modo per sentirlo, secondo Lao Tzu, è ”essere senza passione”, contenere le emozioni futili e accettare il mondo.
La passione è definita come uno stato dove le emozioni e i desideri gestiscono il tuo modo di vivere. Ma queste emozioni, questi desideri occultano la vera natura delle cose perché inducono ad eccessi e di conseguenza portano ad uno squilibrio nel movimento naturale universale.
L’umiltà di andare avanti
“Il saggio conosce se stesso, ma non si mostra; ha rispetto di se stesso, ma non si ritiene prezioso.” Tao Te King
Imparare a meravigliarti
Il saggio taoista tiene gli occhi aperti sulla bellezza del mondo e si libera dei piaceri artificiali.
La bellezza è un aiuto per la ricerca spirituale, fa parte dell’elemento Yin, femminile e dolce, mentre all’opposto la verità, che è Yang, è l’elemento forte.
Queste due componenti ti portano ad apprezzare pienamente la vita e la felicità. Una leggenda racconta che Confucio, Buddha e Lao tzu erano tutti tre davanti a un barattolo di aceto (che simbolizza la vita).
Ognuno immerse un dito nel liquido e lo assaggiò. Confucio lo trovò acido, Buddha amaro e Lao Tzu zuccherato.
Wu Wei o la non azione
Il Wu Wei è un concetto molto importante del taoismo, Wu Wei sarebbe “la non azione”, non nel senso di non fare nulla ma invece di agire solo quando serve.
Ad esempio:
- Il saggio insegna anche in silenzio.
- Convince facendo domande.
- Arti marziali interne come il tai chi usano la forza dell’altro per neutralizzarlo.
L’elasticità vince sulla forza
In questo mondo, non c’è nulla più malleabile dell’acqua. Tuttavia nessun essere vivente può resistere all’azione dell’acqua (corrosione, forza delle onde, ecc) e nessun essere vivente può vivere senza acqua (bere, crescere, ecc.).
La massima virtù, dice Lao Tzu, è come l’acqua che fluisce nei posti bassi che gli altri disdegnano e cosi è vicina al Tao.
Ad esempio, il taoista si svuota per fare il pieno, si fa debole come l’acqua per vincere.
Tao interiore
“Abbandona cioè che è fuori, dice Lao Tzu, coltiva quello che è dentro. Vivi per il tuo centro.”
Yin e Yang
Lo Yin incarna l’aspetto passivo, il femminile, l’oscurità, la difesa, l’interiorità. E’ anche associato alla luna e al colore nero. Lo Yang incarna il maschile, l’azione, la luce, l’esterno. E’ anche associato al sole e al colore bianco.
L’interazione dello Yin e dello Yang è all’origine della Suprema Polarità ed è rappresentata da questo disegno famosissimo.
Questo disegno chiamato “tai chi tu” deve essere guardato in rotazione continua. Simbolizza l’evoluzione ciclica della Natura. Infatti, gli elementi Yin e Yang non devono essere considerati come opposti ma complementari e interdipendenti.
Nel tai chi, l’armonia tra due opposti ha come simbolo due superfici identiche. I punti bianchi e neri che si trovano nella zona di colore opposto indicano che c’è sempre un po di Yin nello Yang e viceversa.
L’insegnamento è che ogni elemento ha una componente Yin e una componente Yang. Quindi la luce ha bisogno dell’oscurità per esistere, come il caldo del freddo.
Nello stesso spirito, l’uomo ha una parte femminile e la donna una parte maschile. Tutto risiede nell’equilibrio da trovare.
Movimento, ciclo Yin Yang e il QI
Tutti i movimenti del tai chi sono circolari e durante la pratica Yin e Yang si alternano senza interruzione. Ad esempio, il piede in avanti è Yang e quello dietro Yin. Appena fai un passo, Yin diventa Yang.
Chi, energia vitale interiore
Secondo il pensiero cinese, l’Universo è impregnato di un’energia vitale che fa muovere gli atomi, nutre le cellule e permette l’esistenza stessa della vita. Questa energia è chiamata QI.
La parola Qi significa “energia” ma può anche significare “aria”. E’ durante la respirazione che l’aria dà all’organismo l’ossigeno e il QI. Quest’ultimo percorre l’interno dell’organismo attraverso i suoi canali energetici, i meridiani dell’agopuntura, e si immagazzina nel Tan Tien (o Dan Tian) che è la sede dell’essenza vitale.
“Mantenendo la concentrazione sul Tan Tien e allontanando dalla mente i pensieri che sviano l’attenzione, create un centro di eccitazione nella corteccia cerebrale e a poco a poco rafforzatelo, intensificando contemporaneamente l’inibizione in altre parti della corteccia. Tale procedimento contribuisce alla formazione di una sorta di inibizione protettiva che è di grande valore terapeutico.” Cen Yuefang, I fondamenti del Qigong
Con la pratica del Qi Gong, del tai chi e della respirazione associata, puoi conservare il QI, l’energia vitale.
Quest’energia può essere utilizzata per:
- Guarire dolori locali, articolari, muscolari.
- Ridurre lo stress.
- Alleviare dolori.
- Ritrovare elasticità.
- Migliorare l’equilibrio fisico ed emotivo.
- Essere in buona salute.
- Schivare o accettare uno choc fisico o emotivo.
Nel corpo umano, il Qi circola attraverso i meridiani. E’ possibile attivarlo, guidarlo e farlo circolare nel corpo con la forza del pensiero ed ottenere risultati straordinari.
Come attivare l’energia interiore
Qi Gong
Il Qi Gong è una ginnastica dolce e lenta che nasce dalla medicina tradizionale cinese. Il principio del Qi Gong è di riuscire a controllare il Qi con il corpo, e la pratica regolare aiuterebbe ad attivare anche il processo di autoguarigione del corpo.
Il governo cinese negli anni ’80 ha creato la National Qigong Science and Research Organization per avere un controllo sulla pratica. Nelle facoltà di medicina cinese insegnano le tecniche di Qi Gong.
Dal 1996, è stata creata l’Associazione Cinese di Qi Gong e il Qi Gong è diventato parte integrante della politica nazionale di salute cinese.
QI Gong: esercizio base per sentire la tua energia circolare
- Batti le mani e strofina con vigore i palmi tra di loro finché non avverti una sensazione di calore.
- Lascia cadere le mani lungo i fianchi e scuoti braccia e polsi sempre con vigore.
- Porta le mani di fronte a te (circa 10 cm l’una dall’altra), rilassa le spalle e i gomiti. Chiudi gli occhi e concentrati sui palmi delle mani. Senti l’energia circolare da una mano all’altra. Puoi anche avvertire dei formicoli nelle dita.
- Prova ad avvicinare ed allontanare le tue mani per sentire la forza di attrazione e repulsione del QI.
Respirazione addominale
Per praticare correttamente il tai chi, devi imparare a far circolare il Qi fino al Tan Tien.
Il Tan Tien è una delle porte d’ingresso dell’energia. Si trova a 4 dita sotto l’ombelico ed ad un terzo di distanza tra la parete addominale e la spina dorsale.
L’aria inspirata deve raggiungere il baricentro del corpo con una respirazione diaframmatica, chiamata anche respirazione addominale.
Imparare a sentire l’energia conservata nel Tan Tien è una base fondamentale nella pratica delle arti marziali interne. Il Tan Tien è anche definito il centro psicofisico.
La grande rivoluzione del Qi
Nel ciclo respiratorio devi visualizzare che il Qi, dopo aver raggiunto il Tan Tien, durante l’espirazione risale lungo la colonna vertebrale fino alla sommità del capo per uscire dal naso o dalla bocca.
Ad esempio, se esegui un esercizio con gli arti superiori, come la spinta delle mani in avanti, guida il flusso del Qi verso la colonna vertebrale e sentirai un’onda energetica che parte dalle braccia fino al palmo delle mani.
Chi pratica taiji e Qi Gong prende coscienza del flusso energetico che attraversa tutto il corpo.
Ed è lì la differenza tra un movimento meccanico che parte dal braccio ma che alla fine ha poca potenza e invece un movimento che usa l’energia e quindi potenzia la forza.
Le altre due energie vitali: Ching e Shen
Secondo il pensiero cinese, nell’universo coabitano altre due forme di energia.
Ching: l’essenza della vita
Ching è l’energia vitale che offre al corpo:
- Forza fisica.
- Capacità di sviluppo, di crescita di riproduzione e di invecchiamento.
La tradizione sostiene che è importante non dispendere l’energia ma coltivarla per evitare malattie e vivere più a lungo. La via è la moderazione, cioè evitare gli eccessi. Seguire un’alimentazione sana e praticare esercizi psicofisici.
Shen: l’energia spirituale
Shen è la forma di energia più raffinata. Permette di raggiungere una concentrazione mentale intensa ed accresce la forza del pensiero. Infatti, stimola il Qi e rende i movimenti veloci e concentrati.
Inoltre, l’energia Shen permette di prendere coscienza di ogni parte del corpo. Stimola il flusso del Qi.
Lo scopo del tai chi e del Qi Gong non è soltanto di riuscire ad accumulare le tre energie ma anche di purificarle e trasformarle.
In effetti, con tanta pratica, è possibile trasformare Ching in Qi e Qi in Shen per affinare Shen in Hsu, il vuoto mentale, ossia lo stato meditativo più elevato, chiamato anche il Nirvana.
La teoria dei 5 elementi nella medicina cinese
La teoria dei 5 elementi rappresenta il fondamento stesso della medicina cinese e arricchisce le teoria dello Yin e Yang. Questi elementi sono: acqua, legno, fuoco, terra e metallo.
Nella pratica delle arti marziali interne come il tai chi, la conoscenza degli elementi rinforza la coerenza tra l’interno e l’esterno e costituisce un livello superiore nella comprensione del ciclo naturale delle cose nella filosofia Taoista. Questo livello superiore di conoscenza migliora la pratica: Qi Gong, tai chi, ecc.
Secondo la pratica cinese, questi 5 elementi sono 5 potenzialità di cambiamento presenti in ogni fenomeno.
5 elementi: cosa rappresentano
Legno: espansione, movimento verso l’esterno.
Metallo: compressione, movimento verso l’interno.
Acqua: movimento discendente.
Fuoco: movimento ascendente.
Terra: neutralità, stabilità.
I 5 elementi e le stagioni
Una stagione per ogni elemento:
Legno: primavera associata alla nascita.
Fuoco: estate associata alla crescita.
Metallo: autunno associato alla mietitura.
Acqua: inverno associato alla conservazione.
Per la terra è un pò diverso perché corrisponde alla fine di una stagione associata alla trasformazione. Le energie del cielo ritornano verso la terra per ricostituirsi durante i cambi di stagione: quindi ogni cambio di stagione è sotto l’influenza dell’elemento Terra.
I 5 elementi e i 5 organi
Legno: corrisponde al fegato e pancreas.
Fuoco: al cuore e intestino tenue.
Terra: corrisponde allo stomaco e milza.
Metallo: ai polmoni e intestino crasso.
Acqua: corrisponde ai reni e alla vescica.
Interazione ciclica tra i 5 elementi
Per capire le leggi che governano la natura, secondo la medicina tradizionale cinese, è importante capire la loro interazione. La natura di ogni interazione apporta elementi di comprensione dei sintomi.
Allo stesso modo, i sintomi di una malattia mettono in luce gli elementi la cui forza è all’opera. Ogni elemento viene generato ma genera anche. Quindi l’acqua genera il legno che genera il fuoco che genera la terra che genera il metallo che genera l’acqua.
I fondamenti del tai chi: 10 principi fondamentali
Che sia lo stile Wen o Yang, tutti i maestri insistono sul rispetto dei 10 principi fondamentali del taichi. Yang Cheng Fu (1883-1936) era un maestro di arti marziali. Ha scritto i dieci principi per far capire in un modo semplice come praticare il tai chi.
Ecco un riassunto.
1- Testa leggera e mente sveglia
La testa è come sospesa ad un filo. Non devono esserci rigidità del collo. Il capo deve essere in linea con la colonna vertebrale. Mentre la mente sveglia significa essere all’ascolto di quello che succede nel tuo corpo invece di essere concentrato sul gesto.
Quindi, durante la pratica, non devi focalizzarti su mani, piedi, ecc. né giudicare il gesto se ben fatto o meno. Lascia venire alla mente i pensieri e prova a vivere il gesto.
2- Petto rilassato e schiena dritta
Evita di portare in avanti il petto perché rischi di contrarre la schiena. Mantieni la schiena dritta e il petto rilassato per collegare meglio sia schiena che braccia.
Questo ti aiuta anche a coordinare meglio il torace e la vita. In questo modo, fai circolare l’energia nella pancia, nel Tan Tien, e hai una sensazione di rilassamento.
3- La vita (Yao), il bacino: centro del movimento
Il bacino è il maestro dell’insieme del corpo. Se riesci a rilassare il bacino (lombari), i due piedi a terra avranno più forza e potenza, ti sentirai radicato e il tuo corpo sarà stabile.
Non solo, il punto vita è la parte del corpo dove si trova il Tan Tien inferiore che è dove risiede l’energia. Se la vita e il bacino sono contratti, l’energia passa difficilmente nelle altre zone del corpo.
Invece se rilassi vita e bacino, l’energia circola in tutto il corpo.
4- Alternanza del pieno e del vuoto
La distinzione tra pieno e vuoto è un principio fondamentale del taiji.
Ad esempio, se il peso del tuo corpo sta sulla gamba destra allora il piede destro è “pieno” mentre il sinistro è vuoto o rilassato ma supporta anche lui il peso del corpo. Nel Tai Chi è tutto un gioco di alternanza tra vuoto e pieno.
Se riesci a capire questo concetto, esegui con più facilità i movimenti circolari e i movimenti sono più leggeri e soprattutto risparmi forze quando non serve.
Invece, se non distingui, lo spostamento del corpo diventa passivo e pesante e la posizione del corpo è instabile.
5- Rilassare spalle e gomiti
Se non sei in grado di rilassare le spalle, questo impedisce al tuo corpo di sviluppare potenza e di fare circolare l’energia liberamente.
Chi ha le spalle sollevate, ha la mente agitata e una respirazione alta.
Ma riuscire a rilassarle richiede tempo perché è un lungo processo da assimilare e richiede per prima cosa di riconsiderare il tuo modo di vedere. Infatti, la parte più importante del corpo non è la testa ma il bacino.
Devi cercare di focalizzare l’attenzione sul Tan Tien inferiore affinché la parte superiore si rilassi.
Anche i gomiti devono essere rilassati per evitare che le spalle si sollevino.
Se il tuo corpo riesce a capirlo avrai un respiro più ampio, gli esercizi saranno eseguiti meglio e infine l’energia circolerà in tutto il corpo.
6- Utilizzare la volontà (Yi) e non la forza (Li)
Nel tai chi non si usa la forza che proviene da una contrazione muscolare ma al contrario si cerca il rilassamento muscolare perché qualsiasi contrazione intralcia il movimento.
Tutto il corpo deve essere rilassato ma vigile per essere leggero ed agile. Infatti, puoi raggiungere la potenza senza forza muscolare perché i meridiani e i vasi sanguigni non sono bloccati dalla rigidità e in quel modo l’energia circola.
Attenzione, non si tratta di essere molli: il taiji non è un rilassamento, si usa la “Forza della Frusta” con il pensiero e l’elasticità. E’ per questo motivo che si parla di forza interiore.
A forza di allenamento, di concentrazione, per vivere il rilassamento del corpo, ottieni la vera potenza energetica (JING).
7- Sincronia e armonia dei movimenti
Il percorso dell’energia:
- Si diffonde nei piedi.
- Prosegue nelle gambe.
- E’ controllata e comandata dal bacino.
- Sboccia nelle mani e nelle dita.
Quando le mani si mettono in azione, il bacino si muove, i piedi si spostano e anche lo sguardo segue il movimento. Se una parte del corpo non si muove, ci sarà disordine. Se una parte rimane ferma anche le altre si fermeranno.
In un movimento, tutte le parti devono essere collegate tra di loro e mettersi in azione contemporaneamente. Unire la parte superiore del corpo (braccia) e la parte inferiore è una tappa decisiva.
Se cerchi di farlo con la mente, non ci riuscirai mai. E’ impossibile perché il controllo cosciente di un gesto riguarda un solo gesto alla volta. Invece, prova a collegare il movimento delle braccia a quello dell’insieme vita-bacino, poi collega le gambe con la vita. In quel modo, muovi la vita per coordinare mani e piedi.
8- Unione della mente e del corpo
La mente è il comandante e il corpo l’emissario.
Infatti, è la mente (Yi) che dirige l’energia (Chi) nel corpo fisico per essere manifestata all’esterno.
Nella pratica del tai chi devi sforzarti di essere sempre presente e di ascoltare le sensazioni del tuo corpo. E’ un principio molto importante che va al di là della bellezza del gesto.
Inizialmente, essere consapevole del tuo corpo può risultare difficile finché non diventerà un nuovo modo di vita che ti insegnerà anche a vivere più intensamente il momente presente.
9- Continuità
I movimenti si succedono senza interruzione. La fine di un’azione è l’inizio della successiva. Tutto è collegato: è la continuità della mente e della circolazione dell’energia nell’evoluzione delle azioni.
Il gesto sembra sospeso nelle mani, mentre continua nella vita. Il tempo di sospensione minimo tra i due gesti è il momento dove il bacino cambia traiettoria.
Ogni gesto, ogni movimento deve essere fatto come se tirassi un filo di seta: qualsiasi movimento brusco, strappa il filo e rovina tutto.
La continuità è possibile solo sulle sequenze che conosci bene.
10- Ricerca della calma nel movimento
Questa ricerca di calma e pace, ma anche di armonia nell’esecuzione ti aiuta a controllare bene i movimenti. Non solo, rimanere calmo permette di avere una respirazione addominale profonda e tranquilla.
Infatti, la respirazione toracica attiva le emozioni e i pensieri mentre quella addominale le calma.
Questa ricerca della calma favorisce il controllo di te stesso e crea condizioni favorevoli per la circolazione del sangue e dell’energia.
Diversi stili di tai chi
Sono 5 gli stili più diffusi, hanno tutti i nomi delle famiglie dei loro creatori.
5 stili di tai chi
1 – Yang
Lo stile Yang è quello più diffuso al mondo. Privilegia movimenti ampi, morbidi ma lenti con posizioni basse che facilitano la stabilità. Tuttavia, è abbastanza statico.
Adatto ai principianti, agli anziani, e a chi cerca rilassamento o una tecnica di meditazione in movimento.
2 – Chen
Lo stile Chen è quello più antico. Questo stile è più mobile e quindi più impegnativo a livello fisico. Ha cambiamenti di ritmo e posizioni molto basse che sollecitano molto le gambe. Le posizioni sono molto ampie e si lavora molto sull’apertura e la chiusura del corpo.
Adatto ai giovani e a quelli che cercano nel tai chi l’aspetto marziale.
3 – Wu
Lo stile Wu deriva dallo stile Yang ma sono state introdotte torsioni del busto. Gli spostamenti sono ampi e si lavora sull’equilibrio centrale.
Adatto a chi cerca di lavorare sull’allungamento.
4 – Wu’Lo
Lo stile Wu’Lo è abbastanza difficile da eseguire. E’ poco praticato in Europa. I movimenti sono piccoli e si lavora principalmente sulla circolazione dell’energia (Qi) con movimenti che hanno molti cambiamenti di direzione. Questo stile fa uso intelligente delle leve del corpo. Molti testi antichi provengono da questa famiglia.
5 – Sun
Ultimo nato, lo stile Sun ha movimenti ampi e fluidi con spostamenti in avanti e indietro. Sviluppa una grande mobilità e leggerezza.
Adatto a chi ha una buona conoscenza del tai chi.
Che stile praticare
Non c’è uno stile migliore di un altro. Per un principiante, ecco alcuni consigli in funzione dei tuoi obiettivi. Se cerchi un’attività ricreativa o ginnica, lo stile Yang può essere un’ottima scelta per iniziare.
Invece, lo stile Chen è quello raccomandato per te se sei interessato sia ai benefici fisici e mentali ma anche all’aspetto marziale del tai chi.
In ogni caso, il consiglio è di provare diversi stili per capire quello più adatto a te.
La storia del tai chui chuan
Il taichi è un’arte ancestrale che nel 600 a.C. è stata evocata nei testi filosofici di Lao-Tzu (Laozi), padre fondatore del taoismo.
Ma secondo una leggenda, il fondatore del taiji sarebbe un monaco taoista, esperto in arti marziali, Zhang Sanfeng.
La leggenda narra che un giorno, Zhang assistette a una lotta tra una gru e un serpente. Il serpente schivava i colpi dell’uccello con movimenti armoniosi, lenti ma incessanti per poi contrattaccare con estrema velocità. Questa dimostrazione gli fece capire che, nel combattimento, sono più efficaci i movimenti circolari e costanti dei movimenti violenti con colpo dritto.
Non solo, nella sua arte, Zhang integrò anche l’agilità e la flessibilità come concetti, perché queste qualità sono superiori, secondo lui, alla forza. Lao-Tzu l’aveva già capito e integrato nella sua filosofia. Invece, Zhang Sanfeng l’applicò nelle arti marziali. E fu così che nacque il tai chi.
Nel corso della storia, questa disciplina si divide in diverse scuole ed ognuna ha uno stile suo che rappresenta la filosofia del maestro.
Chen Wang Ting (1600-1680)
Per molti storici, Chen Wang è considerato come il precursore del tai chi. Il generale Chen Wang Ting era un esperto di arti marziali ed insegnò alla sua famiglia e agli abitanti del villaggio Chen esercizi ispirati alla filosofia taoista.
Per cinque generazioni, questi esercizi di combattimento furono trasmessi solo ai membri del villaggio e le tecniche sono rimaste segrete. Ai quei tempi, esisteva un unico stile che si chiamava Chang Quan (pugno lungo). E’ solo nel diciannovesimo secolo che il taiji esce dal clan Chen.
Yang Lu Chan (1799-1872)
Fino a questo periodo, il tai chi era insegnato solo a qualche prediletto che faceva parte della famiglia Chen. Non accettavano nessuno straniero nella scuola del villaggio.
Ma fu la famiglia Yang all’origine della democratizzazione di quest’arte.
Yang Lu Chan, originario della provincia di Hebei, si fece assumere come cameriere dal maestro Chen per spiare ogni giorno le lezioni. Dopodiché, Yang Lu si allenava di notte e ripeteva i movimenti e la tecnica che aveva visto durante le lezioni.
Ma un giorno, il maestro lo scoprì mentre si allenava e Yang gli fece vedere quello che aveva imparato. Yang Lu riuscì ad impressionare il maestro con la sua bravura e il maestro gli diede il permesso di seguire le lezioni. In poco tempo, diventò l’allievo più dotato.
Dopo qualche anno, partì per Pechino per aprire una scuola pubblica. Non solo, insegnò anche il tai chi alle guardie imperiali. Quindi è grazie a lui che il tai chi si è diffuso.
Sposato, Yang Lu ebbe due maschi, Yang Pan Hou e Yang Chien Hou e li educò secondo i principi del tai chi chuan. Cresciuto, il secondo figlio ebbe un figlio: Yang Cheng Fu, che ancora oggi è considerato il grande maestro del tai chi.
Insegnò la disciplina nei parchi e la presentò come una sequenza di esercizi fisici. Non solo, inventò esercizi per tutte le età e una sequenza più corta della forma iniziale (85 movimenti).
In effetti, la forma tradizionale conta 108 movimenti. Inoltre, il maestro Yang ha creato i dieci principi del tai chi. Ancora oggi, lo stile Yang è quello più diffuso al mondo.
Tai chi dagli anni ’50 fino ad oggi
La versione del Tai chi che il governo di Pechino promuove dagli anni ’50 si chiama la forma 24 (sono 24 i movimenti) ed è una versione molto semplificata dello stile Yang.
Questa forma si è liberata da tutte le difficoltà tecniche e ha perso i contenuti marziali perché vuole essere prima di tutto una pratica di ginnastica dolce accessibile a tutti. Nelle Università vengono formati gli allenatori che insegnano gratuitamente a tutti il tai chi nei parchi.
Dopo l’interdizione della pratica delle arti marziali durante la Rivoluzione culturale, Deng Xiao Ping ha favorito la passione dei cinesi per le pratiche corporee tradizionali (come il Qi Gong). Inoltre, con l’apertura delle frontiere ha offerto la possibilità per gli stranieri di venire a vedere in Cina le origini di questa disciplina che aveva cominciato a prendere piede in Occidente.
Avvenne durante questo periodo anche l’inizio del risveglio nazionalista cinese e il governo si impegnò a promuovere, sia in Cina che in Occidente, le arti tradizionali del tai chi.
Come vestirsi per fare tai chi
Può essere praticato in sala o fuori nei parchi. Se decidi di praticarlo fuori, devi ovviamente tenere conto della stagione. In ogni caso, vestiti ampi, morbidi e di cotone sono quelli più adatti.
Per l’allenamento, puoi portare quello che vuoi, un pantalone e una felpa confortevoli e un paio di scarpe piatte. La divisa più semplice è un pantalone da jogging e una maglietta.
Invece sono da evitare vestiti pesanti e rigidi come giacche e jeans perché impediscono il movimento durante le forme e la meditazione. I colori più comuni sono il bianco e il nero.
Anche se non c’è una regola, è meglio evitare colori troppo vivaci perché potrebbero disturbare la concentrazione degli altri, soprattutto i principianti.
Che scarpe indossare
Nel tai chi, l’appoggio del piede è fondamentale, che scarpe portare?
Le scarpe piatte e morbide sono raccomandate per l’equilibrio e l’aderenza a terra. Alcuni insegnanti insistono sul fatto che i loro allievi indossino scarpe con suole basse.
Invece sconsigliano l’allenamento a piedi nudi perché la pianta del piede deve essere protetta da colpi e dal freddo in quanto, secondo la medicina cinese, ci sono molti punti di riflessologia che sono la chiave per la salute.
Ecco alcune proposte per praticare Tai chi:
1 – SurePromise Scarpe Kung Fu
- Realizzate soprattutto per allenamenti al chiuso.
- Multiple cuciture sulla suola.
- Imbottitura completamente foderata.
2 – Andux Uomini Donne Tai Chi
- Materiale: tela
- Dimensioni: fare riferimento alla tabella delle taglie nella pagina dei dettagli per l'acquisto
- La suola è molto morbida
3 – Scarpe Sportive TJX-01
- Panno superiore, suola, fodera in cotone.
- Prodotto comodo, resistente, durevole, flessibile.
- La scelta migliore per arti marziali, Kung Fu, Tai Chi, Hip Hop, Parkour, Rock, Wushu e altre mode...
4 – Divisa per praticare
- 1. Tessuto: cotone e seta setosa, morbido, liscio, traspirante.
- 2. Abbigliamento Tai Chi Shi: Tai Chi è una sorta di kung fu. Zhang Sanfeng nell'antica Cina ha...
- 3. Il più ecologico e originale: tessuto di cotone e seta di vermi cinesi, come fonte di tessuto...
Tai chi: controindicazioni
Il tai chi è una pratica accessibile e raccomandata a tutti.
Tuttavia, se soffri di problemi gravi alle articolazioni o al cuore o sei incinta, parlane prima col tuo medico.
Fonti
- American Heart Association.
- Benefits of Tai chi- Harvard University.
- The Bmj.
- the World Tai Chi Day.