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Dieta del minestrone: che cos’è, ingredienti, menù settimanale e controindicazioni

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Forse ti è già capitato di sentire parlare della dieta del minestrone. Si tratta di uno schema alimentare ideato per la perdita di peso, ma come funziona? Sui vari siti web c’è molta confusione al riguardo: facciamo un po’ di chiarezza. Di cosa si tratta?

Come suggerisce il nome, il piatto principale di questa dieta è proprio il minestrone, immancabile sia a pranzo che a cena. Scopri i trucchi per preparare una ricetta light ma allo stesso tempo gustosa.

Cosa puoi mangiare e quali sono invece i cibi da evitare? In quest’articolo ti proponiamo un esempio di menù settimanale.

La dieta del minestrone non è fondata su basi scientifiche dimostrate. Chi non dovrebbe seguirla? Quali sono i rischi e le controindicazioni di questo piano dietetico?

Continua a leggere per sapere se la dieta del minestrone può fare al caso tuo.

Dieta del minestrone: che cos’è?

La dieta del minestrone è un piano alimentare dietetico che sta diventando sempre più popolare. Promette di fare perdere peso in poco tempo mangiando grandi quantità di verdura, più volte al giorno. Il piatto principale di questa dieta è infatti il minestrone, da preparare sempre con ingredienti diversi e seguendo la stagionalità.

La dieta del minestrone è stata ideata da un medico dell’ospedale Sacred Memorial di Saint Louis, con l’obiettivo di:

Non ci sono basi scientifiche che accreditino le teorie su cui si fonda la dieta del minestrone. Non facciamoci ingannare dalle grandi quantità di verdura che mette a disposizione questa dieta. Più verdura non indica che si tratti di un regime alimentare salutare. La dieta del minestrone è infatti un programma dietetico sbilanciato e carente sotto molti aspetti.

A differenza di molte altre diete dimagranti non prevede la conta delle calorie. In questa dieta puoi mangiare quanto vuoi, basta scegliere tra gli alimenti consentiti (pochi), prevalentemente frutta e verdura.

Dimagrire mangiando è semplice quando gli alimenti concessi sono pochi e ipocalorici. Di conseguenza, anche se non è previsto un conteggio delle kilocalorie degli alimenti, la dieta del minestrone può essere considerata un programma dietetico ipocalorico.

Diete detox: pregi e difetti

L’obiettivo della dieta è infatti la perdita di peso e promette di far perdere fino a 5 kg in 7 giorni.

Il solo fatto che vi sia la promessa di far perdere peso in modo rapido dovrebbe farci venire la pulce nell’orecchio. Le diete veloci, o diete lampo, sono sempre sconsigliate (analizzeremo le possibili complicazioni di queste tipologie di diete nel paragrafo dedicato ai “rischi e controindicazioni”).

Tutte le diete lampo hanno regimi calorici restrittivi e sono finalizzate alla perdita di peso in tempi brevi. A differenza della dieta del minestrone, però, la maggior parte delle altre diete veloci (dei 7 giorni) riconosce l’importanza dei cibi proteici, spesso esagerando per eccesso nelle porzioni giornaliere.

Le diete ipocaloriche più conosciute, come la dieta Dukan, la dieta Atkins, o la dieta del Supermetabolismo, sono iperproteiche e anche a basso contenuto di carboidrati (low-carb). Ricordando che frutta e verdura contengono zuccheri (carboidrati), il piano alimentare della dieta del minestrone non può essere definito low-carb, né tantomeno iperproteico.

Disintossicarsi

La dieta del minestrone vanta proprietà diuretiche e disintossicanti per la grande quantità di frutta e verdura, note fonti vitaminiche. Da questo punto di vista è, infatti, molto simile alle diete detox e disintossicanti, tuttavia, con qualche differenza.

Le diete detox sono più spesso incentrate sulle proprietà di frullati e smoothies di frutta. Non escludono i latticini (cosa che invece avviene nella prima fase della dieta del minestrone), mentre chiedono spesso di eliminare dal proprio menù alimenti proteici come carne, pesce e uova (cibi che sono invece consentiti nella seconda fase della dieta del minestrone, seppur a piccole dosi).

Inoltre, le diete detossificanti e disintossicanti considerano l’esclusione categorica di quegli alimenti contenenti additivi, conservanti, o ormoni della crescita.

Ingredienti e ricetta principale della dieta del minestrone

Il minestrone, che dà nome alla dieta, è il piatto principale del menù. Dovrà essere presente nei pasti principali, immancabile sia a pranzo che a cena. Il programma alimentare non fornisce indicazioni sulle quantità, tuttavia è doveroso fare qualche precisazione sulla qualità degli ingredienti.

Si tratta di un piatto povero. In origine il minestrone veniva preparato per riciclare gli avanzi della credenza, poteva scapparci un pezzettino di lardo o di cotenna di maiale per renderlo più energetico. Ovviamente questi ingredienti sono aboliti nella dieta in questione.

L’obiettivo del minestrone non è più quello di fornire il maggior quantitativo di energia possibile con i pochi ingredienti che rimanevano nelle dispense. In questa dieta la funzione principale del minestrone è quella di fare da riempitivo a basso contenuto calorico.

Se preparato secondo le indicazioni della dieta, non ci sono limiti nelle quantità e puoi decidere tu le porzioni.

Quali verdure puoi utilizzare?

Quali ingredienti non sono ammessi?

Scopri la nostra ricetta del minestrone.

Ricetta del minestrone

Questa dieta non permette di consumare minestroni comperi, già pronti, o acquistabili al banco dei surgelati. Dovrai preparare in autonomia il tuo mix di verdure. Sapendo quali sono gli ortaggi consentiti non potrai sbagliare.

A seconda del tuo gusto personale puoi dosare a piacere le verdure nel tuo minestrone. Non esiste un mix perfetto per tutti i palati, solo provando potrai capire quali abbinamenti soddisfano meglio le tue papille. 

Di seguito un esempio di ricetta per preparare un minestrone light, in linea con il profilo dietetico.

Ingredienti

Preparazione

Dopo aver lavato accuratamente le verdure, togli le parti non edibili (foglie, rametti, coste dure).

Taglia le verdure a cubetti e metti a cuocere il tutto in una pentola con abbondante acqua (5 litri). Quando le verdure hanno raggiunto il giusto grado di cottura, sarà sufficiente rimuovere l’acqua in eccesso. Puoi decidere di lasciare tutto a pezzi grossi, o frullare, a tuo piacere.

Per il condimento, puoi aggiungere spezie (curry, noce moscata, peperoncino) o erbe aromatiche (prezzemolo, basilico, salvia) e l’immancabile olio d’oliva extravergine (mezzo cucchiaio, rigorosamente a crudo). Ricorda però di non eccedere col sale, per questa ricetta è sufficiente un pizzico per porzione.

Consigli utili

Utilizzare troppo sedano, ad esempio, potrebbe rovinare l’equilibrio di sapori e far prevalere le note amare – acide, mentre le verdure a foglia larga fanno sì che sia meno amabile per i palati fini.

C’è chi aggiunge più patate per rendere il minestrone più dolce, ma questi tuberi non sono ammessi nei primi tre giorni della dieta. Come fare nella prima fase di dieta?

Non è necessario utilizzare le patate perché il minestrone sia gradevole. Un buon bilanciamento degli ortaggi consentiti rende comunque il minestrone dolce. Diventa amaro quando le verdure non sono fresche. Ecco perché è importante prepararlo con ingredienti di stagione.

Quali sono le caratteristiche principali della dieta del minestrone?

Questa dieta si prefigge anche l’obiettivo di riportare alcuni parametri del sangue ai giusti valori. In realtà, non ci sono trial clinici a dimostrare l’efficacia del minestrone nel raggiungere tale scopo.

I benefici che si possono trarre da questa dieta sono da ricondurre alle proprietà della fibra alimentare.

Un’alimentazione ricca di fibre, infatti, vanta proprietà benefiche sui parametri del sangue. È in grado di normalizzare i livelli di colesterolo, trigliceridi e glicemia, riducendo l’assorbimento di grassi e zuccheri a livello intestinale.

L’azione che vanta questa dieta sulla riduzione della pressione arteriosa è in realtà indiretta. Colesterolo e trigliceridi alti concorrono ad aumentare il rischio di sviluppare placche aterosclerotiche e ipertensione arteriosa. Normalizzando i valori ematici si riduce il rischio di sviluppare patologie del sistema cardiocircolatorio, quali appunto ipertensione arteriosa e ischemie. Ad ogni modo, il tutto è riconducibile alle proprietà della fibra alimentare.

Forse non tutti lo sanno, ma la fibra contenuta negli alimenti non è tutta uguale. Esistono due tipi di fibra alimentare, solubile e insolubile. Entrambe concorrono per tenere l’organismo in buona salute, con qualche differenza.

Scopri il nostro approfondimento sulle fibre alimentari.

Attenzione all’eccesso di fibre alimentari

Per migliorare la tua salute intestinale hai bisogno di entrambe le tipologie di fibra, nelle giuste dosi. La dieta del minestrone, ricca di verdure e frutta, fornisce un apporto elevato di fibra alimentare, sia solubile, che insolubile.

Detto ciò, non occorre abusare di alimenti ricchi di fibra per godere dei suoi benefici. Una dieta varia ed equilibrata, che fornisca un buon bilanciamento anche degli altri nutrienti (proteine, carboidrati semplici e grassi), sarà sicuramente più funzionale al mantenimento dello stato di salute.

La dieta del minestrone suggerisce un consumo quasi esclusivo di alimenti ricchi di fibra alimentare. È completamente sbilanciata dal punto di vista nutrizionale. Come per molte cose, gli eccessi sono da evitare, e anche troppa fibra, di per sé benefica, non è salutare.

Un eccesso di fibra alimentare potrebbe portare il tuo intestino sotto stress, ma non solo. Frutta e verdura contengono sostanze note come fitati (acido fitico e derivati), che hanno proprietà chelanti. Ovvero, intrappolano gli altri nutrienti, soprattutto vitamine (A, C, D, E, K) e minerali (Fe, Ca, Mg). Ne rallentano, o riducono, l’assorbimento a livello intestinale.

Quindi, già la dieta del minestrone non è propriamente bilanciata, in più i pochi elementi buoni (vitamine e minerali) rischiano di essere chelati dall’acido fitico della fibra alimentare.

Meteorismo

Altre problematiche che seguono a un eccesso di fibra alimentare per un intestino non abituato sono imputabili all’eccessiva produzione di gas:

Sul dimagrimento abbiamo fatto qualche accenno: questa dieta porta a perdere peso in tempi brevi poiché impone una forte restrizione calorica e un deficit nutrizionale. Non rappresenta un modo sano per perdere i kg di troppo. Come tutte le diete lampo, infatti, incentiva l’effetto yo-yo, rendendo più facile riprendere i kg persi al termine della dieta.

Scegliere di seguire la dieta del minestrone può essere una sfida per il tuo metabolismo, ma non superare mai i 7 giorni consigliati. Fallo solo se godi di buona salute e chiedi consiglio al tuo medico di base prima di iniziare questa, come altre diete drastiche. La dieta del minestrone, infatti, si porta dietro non pochi effetti collaterali e controindicazioni, anche se seguita per tempi brevi (7 giorni).

Se vuoi seguire questa dieta ecco cosa devi sapere.  

Scopri il nostro approfondimento sul meteorismo.

Dieta del minestrone: schema e indicazioni

La dieta del minestrone si basa sul consumo di questo piatto, a pranzo e a cena, con l’integrazione di alcuni alimenti, da scegliere soprattutto nel gruppo di frutta e verdura.

Per semplicità descrittiva possiamo suddividere la settimana della dieta in due fasi. La prima fase è molto più ligia e restrittiva, comprende i primi 3 giorni della settimana, lunedì, martedì e mercoledì.

Dal quarto giorno si possono fare alcune modifiche allo schema principale, aggiungendo alcuni alimenti prima vietati. La seconda fase della dieta parte da giovedì, fino a domenica. Nella dieta del minestrone non ci sono giorni “liberi”.

Lo schema è il seguente.

Prima fase (lunedì – mercoledì)

I primi tre giorni di dieta prevedono il consumo di minestrone a pranzo e a cena, integrando i pasti principali con un frutto e/o delle verdure grigliate, o cotte a vapore. La dieta concede due spuntini, composti da succo di frutta senza zuccheri aggiunti (100% frutta), o frutta fresca di stagione.

In questa fase non sono ammessi latticini, carne, pesce e frutta molto energetica come banane, uva e fichi.

Seconda fase (giovedì – domenica)

A partire dal quarto giorno, si possono integrare nel regime alimentare alcuni alimenti prima proibiti: latte scremato, yogurt magro, carni bianche, carni rosse (parti magre), pesce, latticini light, banane, uva, fichi e frutta secca (limitandone il consumo). Il minestrone resta il piatto principale, ma può essere arricchito con una patata, o del riso integrale.

Questo tipo di dieta non prevede la conta delle kilocalorie, tuttavia non è facile da seguire. Gli alimenti concessi sono veramente pochi, perciò sono richiesti un forte impegno e molta determinazione.

Dieta del minestrone: cosa mangiare e cosa evitare

A seconda della fase della dieta sono vietati alcuni alimenti piuttosto che altri. Quali alimenti puoi mangiare? Quali invece devi evitare?

Alimenti sempre concessi (per tutti i 7 giorni di dieta)

Cibi vietati (per tutti i 7 giorni di dieta)

Alimenti vietati nella prima fase (fino al 3° giorno di dieta), ma ammessi dal 4° giorno di dieta

Dieta del minestrone: esempio di menù settimanale

Ti proponiamo di seguito un esempio di menù settimanale basato sui principi della dieta del minestrone.

 ColazioneSpuntinoPranzoSpuntinoCena
LunedìTè verde
Frutta fresca di stagione (pesche)  
Un frutto (pompelmo)Minestrone, verdure grigliate, tè o caffè senza zuccheroUn bicchiere di succo di mirtillo senza zuccheri aggiuntiMinestrone, un frutto (mela), tè o caffè senza zucchero
MartedìTè verde
Frutta fresca di stagione (melone)  
Un bicchiere di succo d’ananas senza zuccheri aggiuntiMinestrone, un frutto (arancia), tè o caffè senza zuccheroUn bicchiere di succo d’arancia rossa senza zuccheri aggiuntiMinestrone, peperoni grigliati, tè o caffè senza zucchero
MercoledìTè verde
Frutta fresca di stagione (albicocche)  
Un frutto (mela)Minestrone, melanzane grigliate, tè o caffè senza zuccheroFrutta secca (4 mandorle)Minestrone, un frutto (pesche noci), tè o caffè senza zucchero
GiovedìYogurt magro
Frutta fresca di stagione (ciliegie)  
Un bicchiere di succo di guava senza zuccheri aggiuntiMinestrone, merluzzo in padella, tè o caffè senza zuccheroUn frutto (banana)Minestrone, zucchine grigliate, una mela, tè o caffè senza zucchero
VenerdìTè verde
Frutta fresca di stagione (pere)
Frutta secca (4 noci)Minestrone, riso integrale, tè o caffè senza zuccheroUn bicchiere di succo di ACE senza zuccheri aggiuntiMinestrone, pollo lessato, un frutto, tè o caffè senza zucchero
SabatoYogurt magro
Frutta fresca di stagione (fragole)
Un bicchiere di succo di mirtillo senza zuccheri aggiuntiMinestrone, fettine di manzo, tè o caffè senza zuccheroFrutta secca (4 mandorle)Minestrone, una patata, tè o caffè senza zucchero
DomenicaTè verde
Frutta fresca di stagione (banane)  
Un frutto (mango)Minestrone, pesce lessato, tè o caffè senza zuccheroUn bicchiere di succo di pompelmo senza zuccheri aggiuntiMinestrone, funghi grigliati, una patata, tè o caffè senza zucchero

La dieta del minestrone funziona? Controindicazioni e rischi

Prima di analizzare i rischi e le controindicazioni di questa dieta, capiamo se quello del minestrone è un regime alimentare veramente utile alla perdita di peso, o meno.

Per capire se questa dieta funziona, dobbiamo analizzare gli obiettivi che prometteva di raggiungere. Quindi, oltre alla perdita di peso, anche il recupero dei normali valori del sangue e la rimozione del grasso viscerale, quello più ostinato da eliminare.

Perdita di peso o di liquidi?

Se la tua domanda riguarda la perdita di kg sulla bilancia, la risposta potrebbe anche essere affermativa. Perdere peso però non significa dimagrire in modo corretto. Per dimagrimento sano, infatti, intendiamo una perdita di massa grassa, ovvero di tessuto adiposo in eccesso.

Le diete veloci, come la dieta del minestrone, per giunta povera di proteine, favoriscono la perdita di peso unicamente grazie alla forte restrizione calorica. Ciò significa che il tuo organismo, in mancanza di energia disponibile dal cibo (i “piatti” principali della dieta del minestrone sono a base di frutta e verdura, poco energetici) andrà ad attingere dalle riserve metaboliche.

Il lavoro muscolare richiede energia. Prima di svuotare le riserve di grasso, però, si attinge da quella più facilmente disponibile: la riserva muscolare di glicogeno. Il metabolismo del glicogeno porta alla perdita d’acqua. Di conseguenza, la maggior parte dei chili persi nelle diete veloci, come la dieta del minestrone, sono principalmente dovute dalla perdita di liquidi e non di kg di grasso.

Grasso viscerale, sì o no?

Se hai letto la domanda precedente, la risposta è già spiegata. Le diete veloci portano a perdere peso principalmente eliminando i liquidi. La restrizione calorica porta ad attivare parzialmente anche le riserve di grasso. Tuttavia, il primo ad andarsene non il grasso addominale.

Questo tipo di adipe è infatti il più duro da rimuovere. Circonda gli organi interni, soprattutto nella cavità addominale. È uno dei fattori di rischio per lo sviluppo di patologie cardiovascolari, va perciò tenuto sotto controllo. L’unico modo per ridurlo veramente è praticare esercizio fisico, associandolo a una dieta sana e bilanciata.

Ha effetto sui parametri ematici?

Come tutte le diete, anche quella del minestrone, non può fare miracoli. Alcuni alimenti hanno proprietà nutraceutiche molto utili per prevenire alcune condizioni metaboliche. Se presi in tempo gli opportuni accorgimenti, alcune patologie possono essere perfino risolte con una dieta sana e bilanciata (la dieta del minestrone non lo è).

I benefici del cibo e della nutraceutica (la scienza che studia le proprietà funzionali dei nutrienti) non vanno confuse con l’azione dei farmaci. Valori ematici leggermente sotto e sopra soglia possono essere riportati alla normalità con delle adeguate scelte alimentari. Per difetti congeniti, disordini metabolici, o disfunzioni nella produzione endogena di colesterolo, l’unico rimedio resta la terapia farmacologica.

Gli alimenti di cui è ricca la dieta del minestrone, in particolare la componente solubile della fibra alimentare, possono aiutare a tenere nella norma i valori del colesterolo e la glicemia. La fibra solubile ha infatti proprietà chelanti: rallenta l’assorbimento intestinale di zuccheri e grassi alimentari. Non risolve però condizioni aggravate di ipercolesterolemia e iperglicemia.

Chiariti questi punti, veniamo al dunque. I soli benefici della dieta del minestrone sono riconducibili al grande quantitativo di fibra alimentare che mette a disposizione. In realtà, questo piano alimentare è fin troppo abbondante di fibre, mentre scarseggia degli altri nutrienti. Un eccesso di fibra nella dieta è controindicato quanto una sua carenza. Vediamo perché.

Disbiosi fermentativa

Avere un tipo di alimentazione troppo carico di fibre può far prevalere gli svantaggi, sui vantaggi di quest’ultime. L’eccesso di fibra alimentare è sconsigliabile per vari motivi. In primis, un’eccessiva fermentazione batterica, che porterebbe a un’aumentata produzione di gas a livello intestinale (disbiosi fermentativa).

Le conseguenze che si porta dietro sono:

Carenze nutrizionali

Oltre a limitare l’assorbimento di grassi e zuccheri, l’azione chelante delle fibre alimentari si estende anche a vitamine e minerali, soprattutto al ferro. Una dieta con troppa fibra aumenta il rischio di carenze nutrizionali.

Effetto yo-yo

La dieta del minestrone, così come tutte le diete veloci, non incentiva una perdita di peso sana. Riprendere i kg persi al termine di queste diete è molto facile, spesso ciò accade con gli interessi (si riprendono più kg di quelli persi). Questo è dovuto principalmente al mancato equilibrio nutrizionale di queste tipologie di diete.

Le controindicazioni della dieta del minestrone non la rendono una dieta idonea per chiunque voglia perdere peso in modo sano. L’organismo, infatti, potrebbe non riuscire a sopportare una riduzione calorica così drastica. Rivolgiti al tuo medico prima di iniziare questa dieta, così come altre diete ipocaloriche e non bilanciate.

Seguire la dieta del minestrone è vivamente sconsigliato per:

Per dimagrire in modo sano: la dieta mediterranea

Un programma dietetico più idoneo alla perdita di peso, che possa sfruttare al meglio i benefici della fibra, equilibrando gli altri nutrienti, è quello della dieta mediterranea. Tale dieta è infatti caratterizzata da un grande consumo di frutta e verdura di stagione.

Questi alimenti si trovano proprio sullo scalino più basso della piramide alimentare di questa dieta, sono cioè quegli alimenti che dovrebbero essere consumati con maggior frequenza, ogni giorno.

La dieta mediterranea, però, al contrario della dieta del minestrone, non esclude alimenti sani come i cereali integrali, o la crusca. Fornisce un programma bilanciato dal punto di vista dei macronutrienti, suggerendo il consumo di cibi proteici, quali appunto carne, pesce, uova, formaggi e legumi.

Per dimagrire bene è importante capire quali sono le tue esigenze metaboliche. Un programma alimentare basato sulla dieta mediterranea, come quello di Melarossa, è studiato su misura per te e correttamente bilanciato dal punto di vista nutrizionale, per questo ti garantirà un dimagrimento sano e duraturo.

Fonti
  1. Tapozada, S. T., El-Shebini, S. M., Hanna, L. M., Mohamed, H. I. e Ghattas, L. A. (2007). Monitoring obesity during dietary therapies using hypocaloric diet and vegetable soup supplement. Polish journal of food and nutrition sciences, 57(3), 381-385.
  2. Naghedi-Baghdar, H., Nematy, M., Kooshyar, M. M., Taghipour, A., Tabassi, S. A. S., Shokri, S., Nazari, S. M., et al. (2018). Effect of a functional food (vegetable soup) on blood rheology in patients with polycythemia. Avicenna Journal of Phytomedicine, 8(5), 389.
  3. Hargreaves, S. M., Raposo, A., Saraiva, A. e Zandonadi, R. P. (2021). Vegetarian diet: an overview through the perspective of quality of life domains. International journal of environmental research and public health, 18(8), 4067.
  4. Veronese, N. e Reginster, J. Y. (2019). The effects of calorie restriction, intermittent fasting and vegetarian diets on bone health. Aging clinical and experimental research, 31(6), 753-758.
  5. Fehér, A., Gazdecki, M., Véha, M., Szakály, M. e Szakály, Z. (2020). A Comprehensive Review of the Benefits of and the Barriers to the Switch to a Plant-Based Diet. Sustainability, 12(10).
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