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Linfodrenaggio: cos’è, a cosa serve, benefici, le diverse tecniche del massaggio linfodrenante, quanto costa

linfodrenaggio: che cos'è, come funziona, benefici, metodi, risultati e costi del massaggio linfodrenante

Il linfodrenaggio consiste in un massaggio delicato e ripetitivo, il cui ritmo, più lento di quello del massaggio tradizionale, e l’aderenza alla pelle, senza l’aiuto di prodotti, favoriscono l’attivazione della linfa e l’eliminazione dei liquidi stagnanti.

Grazie alla sua azione antiedematosa e analgesica sulle fibre muscolari lisce, il drenaggio linfatico è particolarmente indicato per attenuare il cosiddetto effetto a buccia d’arancia della cellulite e per trattare l’edema o le cicatrici post-chirurgiche. 

Per quanto riguarda l’effetto sulle fibre muscolari striate, questo drenaggio viene proposto ai pazienti per il suo effetto rilassante, specialmente nel caso di muscoli tesi o ipertonici.

In generale, il drenaggio linfatico aumenta la risposta del sistema immunitario, migliorando così il sistema di difesa nelle aree trattate con questo massaggio.

Per scoprire le principali tecniche e di quante sedute hai bisogno per vedere i primi risultati, leggi il nostro approfondimento. 

Linfodrenaggio: che cos’è?

Il drenaggio linfatico è una terapia manuale volta a facilitare la circolazione linfatica. È un massaggio delicato che viene utilizzato quando c’è accumulo di liquidi o sostanze nel tessuto connettivo (edema) e quando il sistema linfatico è alterato.

È importante che questo tipo di massaggio venga sempre eseguito nella direzione dei linfonodi, applicando una piccola pressione con le mani sulla pelle, poiché l’eccesso di pressione può inibire la circolazione linfatica, compromettendo i risultati. Per questo motivo si consiglia di eseguirlo presso un professionista qualificato. 

In generale, il drenaggio linfatico viene effettuato attraverso le seguenti fasi. Durante la prima fase si esegue la stimolazione del sistema linfatico. Poi si passa alla fase del drenaggio linfatico: 

  1. Facciale.
  2. Braccia e mani.
  3. Torace e del seno.
  4. Pancia.
  5. Gambe e piedi.
  6. Schiena e glutei.

Esistono diverse scuole di linfodrenaggio, le più conosciute sono la scuola Vodder e la scuola Leduc. La prima nasce a Parigi intorno al 1930 grazie ai coniugi Vodder e la seconda qualche tempo dopo. 

Entrambe si basano su principi simili ma si distinguono per la tipologia di movimenti, che vedremo in dettaglio più avanti.

A cosa serve il massaggio linfodrenante

Per rispondere a questa domanda, è necessario prima capire cosa è il sistema linfatico e quale ruolo svolge. 

Il sistema linfatico è parte del sistema immunitario e svolge una doppia funzione:

La prima di queste funzioni consiste nell’evitare l’accumulo di liquidi e l’assorbimento di vitamine grasse e solubili dal tratto digestivo per trasportarle attraverso il sistema circolatorio, di cui fa parte.

Ecco perché il drenaggio linfatico è un tipo di massaggio che va applicato al sistema circolatorio: perché il suo obiettivo è mobilitare i fluidi dell’organismo per favorire l’eliminazione delle sostanze di scarto che si accumulano nel liquido che occupa lo spazio tra le cellule. 

Quindi, una delle principali applicazioni del drenaggio linfatico è nella ritenzione di liquidi, sebbene in medicina estetica sia anche usato nel:

Per quali patologie è indicato

Il massaggio linfodrenante è spesso usato per alleviare il gonfiore doloroso delle braccia e delle gambe causato da linfedema.

Il linfedema colpisce di frequente le persone che si stanno riprendendo dalla chirurgia del cancro al seno. In particolare si verifica quando i tessuti trattengono il liquido rilasciato dal corpo dopo che il sistema cardiovascolare invia sangue ai tessuti e agli organi.

Il fluido rimanente si chiama linfa e, normalmente, il sistema linfatico la raccoglie e la restituisce al cuore attraverso una rete di vasi linfatici e linfonodi. Quando qualcosa interrompe questo processo, la linfa si raccoglie negli arti inferiori e superiori, facendoli gonfiare. 

Il massaggiatore utilizza tecniche di massaggio linfodrenante per spostare la linfa dai tessuti ai linfonodi, il che allevia il gonfiore nei tessuti.

Altre condizioni che beneficiano dei massaggi linfodrenanti sono:

Nella maggior parte di questi casi, il massaggio viene consigliato dallo specialista dopo che la patologia è stata accertata.

Se invece il massaggio ha uno scopo puramente estetico, per esempio, la lotta contro la cellulite, può essere eseguito senza nessuna consulenza medica.

Effetti del linfodrenaggio: tutti i benefici

I benefici del drenaggio linfatico sono dovuti al fatto che:

Tecniche di linfodrenaggio: come funziona il trattamento

Come accennato in precedenza, le scuole di linfodrenaggio maggiormente diffuse sono la Vodder e la Leduc. Sebbene entrambe si basino sugli stessi principi, ognuna di loro ha movimenti tipici che la distingue dall’altra.

Metodo Vodder

Questo tipo di massaggio è stato ideato da Emil Vodder, studioso danese, e sua moglie Estrid, intorno agli anni ’30, mentre compivano studi anatomici sul cane. In quell’occasione Emil scoprì le vene lactae, capillari linfatici responsabili dell’edema nel cane e anche nei tessuti umani. 

Il drenaggio linfatico manuale, secondo Vodder, non si proponeva solo l’obiettivo di rimuovere l’edema, ma soprattutto quello di guarire l’intero sistema per risolvere il problema alla radice. 

Lo scopo era, in definitiva, quello di rispettare la normale fisiologia del sistema linfatico cercando di non alterarne né il normale decorso, né il funzionamento di tutti gli organi.

Per fare questo, ha definito sette regole che rappresentano i punti focali del suo metodo.

Da un punto di vista pratico, il linfodrenaggio prevede le seguenti tecniche:

Il metodo Leduc

Il linfodrenaggio Leduc si basa su un più ristretto numero di manovre, mentre le tecniche di applicazione cambiano in base al disturbo trattato. È necessario procedere a un bendaggio di tipo non compressivo degli arti edematosi, partendo dalla periferia verso il centro. 

Le manovre principali della tecnica Leduc sono due: la manovra di richiamo e quella di riassorbimento.


La prima prevede lo svuotamento dei collettori di evacuazione ubicati a valle della zona che deve essere drenata, mentre lo scopo della seconda manovra è consentire l’eliminazione delle proteine: ciò si ottiene lavorando sulle zone infiltrate con lo scopo di far penetrare i liquidi nei vasi linfatici superficiali.

In questo modo la linfa viene condotta in direzione dei collettori.

Chi può eseguire il linfodrenaggio?

Il massaggio linfodrenante, come qualsiasi altro tipo di massaggio, deve essere eseguito da un massaggiatore professionale o da un fisioterapista, una figura cioè formata attraverso un percorso universitario oppure un corso professionale che preveda una parte teorica e una pratica. 

E’ importante affidarsi a mani esperte, soprattutto per evitare che quella che dovrebbe essere una soluzione per la cura del corpo diventi causa di problemi fisici, a volte invalidanti.

Si può fare un massaggio linfodrenante da soli?

In realtà, esistono molte forme di automassaggio insegnate dai fisioterapisti o da altri professionisti a chi ha gravi problemi di salute e necessita di un drenaggio costante, oppure a chi vuole tenersi in forma e favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso.

Linfodrenaggio: durata, modalità e costi del trattamento

Una seduta linfodrenante dura all’incirca 60 minuti e il costo varia tra i 40 e gli 80 euro. Ovviamente il prezzo può variare da una struttura all’altra e dipende molto dal nome del centro dove viene eseguito. 

Il trattamento di solito viene effettuato nei centri estetici qualificati e in alcune strutture termali o SPA. Prima di vedere i risultati bisogna avere pazienza e completare almeno un ciclo di incontri: parliamo di circa 20 sedute linfodrenanti con cadenza almeno bisettimanale. Meglio se 4/5 volte a settimana.

Per eliminare quasi completamente la cellulite e la ritenzione idrica sarebbe meglio arrivare ad almeno 40 appuntamenti annuali con richiami da ripetere almeno due volte l’anno. 

Controindicazioni ed effetti collaterali

Nonostante gli enormi benefici del massaggio linfodrenante, ci sono patologie in cui l’applicazione di questo tipo di massaggio non è possibile o dovrebbe essere applicata con particolare attenzione per i suoi effetti.

Ecco perché classifichiamo in 2 gruppi le seguenti patologie: un gruppo di controindicazioni assolute (in cui l’applicazione del massaggio linfodrenante è severamente vietata perché può peggiorare le condizioni della persona) e un gruppo di controindicazioni relative (in cui può essere applicato il massaggio linfodrenante, ma con grande cautela per la comparsa di qualsiasi effetto dannoso sulla persona).

Controindicazioni assolute:

Controindicazioni relative:

Fonti
  1. Vodderschool – Storia del linfodrenaggio manuale (MLD).
  2. Come diventare massaggiatore? Attenzione alle informazioni sbagliate. – Accademia Italiana Massaggi.
  3. Massaggio linfodrenante: quali sono i benefici – Santagostino Magazine.
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